Agosto-Settembre 2004

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Agosto-Settembre 2004
F.M. 106.1 - 100.5
REP. PUBBLICITA'
& MARKETING
TEL.0963-45733
e-mail: [email protected]
MENSILE INDIPENDENTE DI INFORMAZIONE-ATTUALITA'-CULTURA
ANNO VI (n. s.) n. 8 - Agosto-settembre 2004
IN EDICOLA OGNI MESE
F.M. 106.1 - 100.5
REP. PUBBLICITA'
& MARKETING
TEL.0963-45733
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UN APPELLO ALL’ EMIGRATO TROPEANO ED A CHI
VUOLE SALVARE LA NAVE
CHE STA AFFONDANDO
Non sappiamo chi sia
“l’emigrato tropeano” che lancia l’appello, né sappiamo chi
siano Francesco, Michele,
Gervaso, Giovanni, Massimo,
Antonello, Giuseppe, Antonio,
Domenico e i tanti altri “giovani” (o supponiamo tali) che
hanno firmato i due manifesti
affissi nella notte fra il 24 ed il
25 luglio scorso per le vie della
città. Saranno nomi fittizi?
La delicatezza del momento
in cui esce questo numero del
giornale, ci induce a non
soffermarci ed a non riportare
le affermazioni e le amarezze in
essi contenute. Critiche aperte
all’operato dell’amministrazione comunale e lamentele sull’andamento della stagione turistica; i soliti inviti a salvare
Tropea ed a promuovere manifestazioni culturali, per uccidere la “noia”. Osservazioni (alcune condivisibili) nelle quali,
ripeto, per la delicatezza del momento, non entriamo, ma che
approfondiremo al termine dell’estate.
Oggi, mentre andiamo in
stampa, ci preme soltanto dire
una cosa: è da dieci anni che il
nostro giornale cerca di
sensibilizzare i cittadini, coinvolgerli nella gestione della
cosa pubblica, sui problemi particolari e complessi di cui è composta la nostra città. E’ da dieci
anni che il nostro giornale invita i cittadini ad operarsi ed a
partecipare attivamente alla
vita sociale e culturale della
nostra cittadina, già in inverno
e non solamente in estate. Noi
continua a pag.3
INTERVISTA A
Sandro Cuturello
Un ambasciatore di Tropea
nel mondo
TROPEA
a colloquio con
Bernardo Giroldini
Assessore al Turismo
A tutti gli ospiti estivi
auguriamo una buona estate
PROVINCIA
i “dolmen” di
Nardodipace
All’interno
TROPEA
pag. 11- E’ in funzione il “Servizio Info-Media”: lo sportello presso la Biblioteca
pag. 12 - Dalle pagine di storia locale: la vendita e e la liberazione di Tropea
pag. 12 - A page of local history: the sale and subsequent liberation of Tropea
CULTURA
pag. 8 - Galleria di personaggi illustri tropeani nei secoli
pag. 10 - VIAGGIO SUL PORO Guida alla scoperta del cuore verde della Costa degli Dei
pag. 14 - Due pittori locali da conoscere: Antonio Pata e Anna Bubba
ASSOCIAZIONI
pag. 7 - Scambio delle consegne ai club Rotary ed Inner Wheel di Tropea
pag. 12 - Musica d’Estate a Tropea: i concerti dell’Associazione TROPEAMUSICA
pag. 12 - Giovani ospiti della Bielorussia: un altro punto di vista
TROPEA
Casuale scoperta di un
OSTENSORIO
pag. 2 - agosto-settembre 2004
- Arte e cultura-
LA PIAZZA
Intervista a Sandro Cuturello
Un ambasciatore di Tropea nel mondo
“Tropea deve poter essere teatro di importanti rassegne, premi, sfilate e festivals”
di Lino Daniele e Pasquale De Luca
Lo abbiamo incontrato nei giorni scorsi a Tropea, venuto per organizzare un concerto in memoria del
padre morto il 9 agosto dello scorso anno. Gli abbiamo rivolto una serie di domande sulla vita
familiare e professionale e sul suo rapporto con Tropea. Le risposte sono state sincere, sentite e molto
esaurienti. A Sandro l’augurio di un futuro sempre più promettente che gli consenta di portare alto il
nome di Tropea nel mondo.
Sandro Cuturello
Pianista e direttore d’orchestra, rappresenta oggi un punto di riferimento nel patrimonio musicale e culturale di Vienna ed in Europa. Al Conservatorio di Vibo Valentia riceve
una prima formazione musicale col
pianista E. Pieranunzi e a Roma consegue il diploma al Conservatorio
di Santa Cecilia col maestro S.
Perticaroli e la laurea con lode in
filosofia all’Università.
Dal 1985 a Vienna, completa la sua
formazione musicale in Pianoforte,
Composizione e Direzione d’Orchestra. Fonda nel 1990 la Vienna
Walzer Orchestra e dirige presto numerosi concerti nelle più prestigiose
Sale di Vienna, come
il
“Konzerthaus”1994
e
il
“Musikverein” 1997. Nel 1996 fonda a Venezia l’Orchestra di Venezia,
ottenendo immediato consenso e un
riscontro di pubblico e critica.
Nell’anno 1997 è a Praga per la
Praha Mozart Orchestra, di cui ne
cura da anni la Direzione Artistica,
dirigendo nelle più note Sale della
capitale ceca, quali il “Rudolfinum”
la sala “Smetana” della “Municipal
Haus” e il celebre Teatro di Stato
“Stavovske Divadlo”.Ha registrato
come solista e direttore, con brani
di Mozart, Strauss e Vivaldi e ha
curato la produzione numerosi altri
CD valorizzando il talento di alcuni artisti e orchestre europee. Affermato concertista, si è già esibito in
Italia e all’estero presso le più importanti istituzioni musicali, unendo la sua attività concertistica a iniziative culturali di grosso spessore.
Le sue ultime Tournée lo hanno visto protagonista, soprattutto in Asia,
in diverse città della Cina, della
Korea, e nelle più importanti sedi
musicali delle più grandi città del
Giappone, oltrechè in tutta Europa.
L’artista vive a Vienna dal 1985, ed è
oggi Presidente della “Culturell
’Events”, una grossa realtà in campo
internazionale, con sedi a Praga e Venezia, promotrice di iniziative ed Eventi Culturali a livello mondiale nell’am-
D - Maestro, ogni anno viene a Tropea: cosa
la spinge?
R - Innanzitutto il desiderio di stare accanto ai
miei cari, il ritrovarsi coi miei amici d’infanzia e il
rivedere i volti dei miei conterranei, i Tropeani tutti:
rivivere insomma una dimensione ricca di affetto e
di amore incondizionato o di semplice e sana simpatia, che nasce dal mio ancora forte legame alla
mia terra. In poche parole: un rinfrancante ritorno
alle origini.
A questa “rigenerazione” dell’animo si unisce
poi il clima e l’atmosfera d’incanto che le nostre
spiagge frastagliate e il nostro mare sanno regalare.
Al cocktail affiancherei la pressoché necessità
di assaporare la nostra cucina, autentica e semplice, fin troppo desiderata per chi -come me- vive in
città e lontano dal mare: il pescespada alla griglia, “i
surici”, le alici, “u cerruzzu”, e poi triglie e “ninnata”,
assieme alla celeberrima cipolla nostrana, superano
ogni appetibile altro confronto, almeno in questo
periodo dell’anno! Un Eldorado, una garanzia di piacere, unici e irripetibili, che ritengo non solo miei...
D - I legami con la città natìa perché sono
ancora forti?
R - E’ davvero motivo d’orgoglio per me essere
nato qui; da un lato per la peculiarità della cittadina
stessa, ricca di gente diversa e interessante, aperta
e pronta a proverbiale ospitalità; ma anche per la
sua singolare e affascinante struttura a picco sul
mare, legata alla sua storia gloriosa. Il clima di naturale religiosità, ha rafforzato nei secoli la tendenza a
ricoprire ruoli significativi in svariati campi, filosofico, scientifico, sociale e religioso in tutto il meridione
dello stivale; l’antica leggenda che ne indica da secoli
una Santa protezione arrivata dall’esterno, come si
desume dal significato della leggenda del quadro della Madonna di Romania, avvalora del resto la tesi di
un destino e di un protagonismo secolari.
Ma a questo aspetto di assoluta fierezza, vi è
senza dubbio quello dovuto alle mie esperienze vissute a Tropea singolarmente, da una certa mia sensibilità alle cose e alle persone che mi hanno circondato, soprattutto nel periodo formativo, e ancor più
dall’arricchimento ricevuto dal convincimento, del
mio caro e amato papà, nella salvaguardia dei valori
che nostra cultura, sia pure fin troppo criticata, ha
saputo comunque mantenere.
D - Quanto tempo fa ha lasciato Tropea; mi
risulta che lei vive da 20 anni a Vienna. Come vi è
arrivato; quando?
R - Eh sì, sono quasi già vent’anni di lontananza e perciò... di sofferenza!! Ma aggiungerei anche
di arricchimento se, nell’aver focalizzato l’ ottica in
ogni mia scelta proprio dalla mia essenza di tropeano
e meridionale, ciò mi ha consentito sempre di filtrare le cose con la sicurezza nelle mie radici, con la
consapevolezza di “guardare” da quel puntino che
si erge sul tirreno e sul mondo, e che equivale, almeno per mè, ad un porto di sicuro ancoraggio e
salvezza, quasi atto a sorreggere le mie decisioni
nel mio a volte difficile cammino all’estero...
Ad onor del vero io lasciai Tropea nell’ormai
lontano 1980 per andare a studiare al Consevatorio
poi, per un destino che si compì proprio a Tropea,
raggiunsi Vienna, e ne rimasi così affascinato, da
ergerla a mia seconda città.
Era un pomeriggio d’estate e un maestro residente a Vienna, di origini calabresi (nato a
Zaccanopoli ed emigrato in Argentina), desideroso
da giorni di suonare il pianoforte, ebbe modo di sapere di me quale studente, e mi contattò al bar Centrale, in Piazza V.Veneto. Ne nacque una forte amicizia e un intenso e valido connubio musicale. Lui
ritenne che per me, per la mia “squisita musicalità”
(sono parole sue!), sarebbe stato un peccato non
confrontarmi con altri mondi per imparare altri stili;
io ero già uno studente promettente, avendo superato le selezioni per entrare nella classe di pianoforte del maestro Perticaroli, un’icona del pianismo in
Italia. Mi indusse così a mettere piede nella capitale
della musica classica nel mondo: Vienna! Era il lontano ottobre del 1984 ed io, ignaro di quello che
stava per accadere nella mia vita, mi diressi all’estero, giusto per una visita e per un incontro femminile
da anni desiderato, diventato per me come un’ossessione. Doveva accadere che io “finissi” lì: sia
per la mia infatuazione giovanile (lei si era intanto
sposata a Vienna) e sia perché un “qualcuno” mi
mandò un amico da lontano, ma pur sempre pregno
della mia stessa cultura e mentalità. Una grande fortuna, una gioia... a rifletterci.
D - Come la vede Tropea dopo oltre 20 anni di
lontana? Come vorrebbe rivederla nel futuro prossimo?
R - Tropea, rispetto a 25 anni fa, è radicalmente
cambiata. La rivoluzione turistica e i consensi internazionali oltreché la fama in Italia, ne danno significativa testimonianza.
Certo, forse lo sviluppo turistico ha peccato di
quell’inesperienza iniziale e dalla mancanza di
interrelazione con le realtà esistenti, un po’ perché
naturalmente Tropea si trova tagliata fuori da certi
circuiti nazionali, ma anche forse per la mancanza di
investimenti collettivi sul territorio e poca sensibilità degli organi nazionali, su un così forte anzi, basilare punto turistico nel meridione, che stenta a vedere riconosciuta coi fatti la sua strategica importanza. Il richiamo dopotutto resiste incredibilmente
e... aumenta!
La mancanza, ancora oggi di infrastrutture efficienti, sia pur nel tempo in parte realizzate o non
compiute, non possono e non devono dare adito, a
mio avviso a motivo di rivalsa e dissidio. La chiave
per un continuo rilancio della città sta nella fattiva
unione e consapevolezza del nostro bene comune e
nell’incoraggiamento alle giovani realtà emergenti,
sia in campo comunale che provinciale e regionale,
al di là dei colori politici. Io vedo Tropea come una
“cittadina europea”!, che può e deve vivere di tante
cose anche d’inverno, ma soprattutto e ancora meglio, d’estate; e… la cui “valenza” deve poter arrivare ed essere accolta fino a Strasburgo.
Dopo la prima promettente fase di “lancio” degli anni settanta e la seconda di “riassesto e cosciente messa a punto“ dagli anni ’90 in poi, vi è
forse bisogno, proprio adesso, di maggiori novità, di
LA PIAZZA
- Arte e cultura-
di ottiche e risorse distanti da ciò che offre il
nostro territorio, forse di primo acchito ardue o
lontane, ma raggiungibili… se accompagnate
da un umile e paziente studio sulle opportunità
che le varie leggi europee e l’attuazione di esse
può riservare.
La valorizzazione e la fiducia verso le nuove leve, poi, è essenziale; la maggiore risorsa
l’altezza delle potenziali e naturali sue risorse.
D - Quali sono i suoi rapporti con la sua
città, c’è stato un momento in cui si è sentito
uno straniero? Quali difficoltà o sacrifici ha
incontrato prima di arrivare al successo?
Come ha iniziato?
R - Premetto che “la mia città” è Tropea;
mentre la città che ho dovuto scegliere, per viverci e realizzare le mie necessità artistiche, è Vienna.
I miei rapporti con
Vienna sono ottimi. Non mi
sono mai sentito straniero
nel senso negativo del termine, anzi sono stato ben
cosciente che la mia è stata una scelta, mai costretta e per questo mai definitiva. Il mio lavoro poi mi
consente di viaggiare
spesso e di vedere mondi
e popoli davvero interessanti. Nei primi anni, certo, ho sofferto anche un
po’ di italianità, sia per la
diversa mentalità che per
le abitudini. Oggi però, con
il progresso e le scelte per
l’Europa unita, posso acquistare libri e giornali italiani, vedere la TV italiana,
e godere (a Vienna... penIl M° Sandro Cututrello nel suo ufficio a Vienna
sate!) di un buon caffè, del
sono i giovani dai 20 ai 40 anni, che vanno prosciutto e del parmigiano di Parma, oltrechè
individuati, seguiti, sostenuti e valorizzati! Non ad un buon bicchiere di Cirò calabrese.
dimentichiamoci che questa è l’era in cui la
Nel cammino di un uomo, al di là d’ogni
competenza in certi settori e la velocità dovuta confine vi è sempre una difficoltà da superare
alla conoscenza e al buon utilizzo dei moderni e una sofferenza da vivere! All’inizio ho dovusistemi di comunicazione, determinano to, per mantenermi agli studi, lavorare per qualacquisizioni importanti per una comunità in che mese in qualche caffè (i piano-bar all’italiafase di rilancio e che vuole estendere la sua na...)... Dal 1990 invece, ho deciso di realizzare
eco in Italia e all’estero!
un’ impresa, davvero ardua per uno straniero:
Un’ottica di sano stravolgimento, tesa alla un’orchestra!
realizzazione di strutture anche internazionali o
A questa scelta che ha segnato la mia vita è
comunque valide, onde favorire un’opportuni- forse legata una situazione di disagio e di softà di soggiorno anche ad una clientela di livello ferenza. Una sera di fine inverno, passeggian(e dico anche e non “solo”), potrebbe risultare do per le vie del centro di Vienna, intirizzito dal
utile per lanciare nuovi progetti e una tanto freddo, ebbi la necessità di mangiare qualcosa.
auspicata solidità economica e culturale di varia Come succede a volte agli studenti, i soldi eranatura e al di là della stagione turistica stessa. no quasi finiti e... decisi di acquistare un
Non dimentichiamoci che il paradosso più frankfurter (un hotdog o wurstel che dir si vogrande è che una città così frequentata come glia). Era tale la fame..., che nel riceverlo tra le
Tropea, non ha ancora un’Azienda Autonoma mani diedi immediatamente un gran morso, ignadi Soggiorno e Turistimo: il che è quanto dire…! ro che ai 18 scellini (di un tempo, oggi in AuTropea insomma può essere ancora bella e stria c’è l’Euro) che dovevo pagare, ne avevo
incondizionatamente, ma potrebbe divenire fi- solo 16. Mi sono sentito perso...:da un lato non
nalmente un’interessante zona di meeting, per- potevo restituirglielo, ma ero in buona fede. Al
ché ha qualità insite (clima, disponibilità, cir- disappunto del tipo, me ne andai scusandomi
costanze) rare!
a capo chino, mortificato, affranto. Dopo poAlle tante Chiese di una volta, affiancherei chi istanti però mi dissi che forse, di fronte alla
anche un nuovo clima di riflessione, nuove sedi fame o ad un lieve errore, avrei potuto trovare
d’incontro, di scambio culturale e di “Iniziati- un po’ più di solidarietà. Lì capii che il mondo
ve” a largo raggio. Tropea si presta!
che avevo lasciato non era quello che dovevo
Nel favorire così un adeguato soggiorno affrontare e forse raggiunsi un livello di
anche a personalità o personaggi della cultura e maturazione nel dirmi: “ e mò...vu dicu jeu a vui!”.
dello spettacolo, con le opportune infrastruttuFu così, superai quella mentalità di studenre di cui sopra (sale convegni, anfiteatro, par- te e d’artista, labile e incerto, con l’acquisizione
cheggi sotterranei, e hotel di lusso) e la nascita di elementi e personali convincimenti, da fondi iniziative culturali di largo spessore, Tropea dere, e non solo salvaguardare, con il reale
potrà finalmente sublimare la sua indole, sensi- contingente. Insomma, devo a quel wurstel
bile da sempre al teatro e alla musica, alla pittura premonitore anche una parte del mio succese alla scultura, oggi anche verso la poesia e la so: la rivalsa e la reazione di fronte alle avversiletteratura, la fotografia, la moda e la danza.
tà, caratteristica tipica questa del carattere orTropea deve poter essere Teatro di impor- goglioso del meridionale; ecco qui una dimotanti rassegne, premi, sfilate e festivals; fu que- strazione di certi valori o caratteristiche, a volsto del resto anche l’auspicio del nostro com- te fraintesi o denigrati.
pianto Raf Vallone, che ha sempre sperato di
continua a pagina 15
agosto-settembre 2004 - pag. 3
segue dalla prima pagina
UN APPELLO ALL’ EMIGRATO TROPEANO ED A CHI
VUOLE SALVARE LA NAVE
CHE STA AFFONDANDO
stessi abbiamo più volte criticato apertamente
tante cose che andrebbero, a nostro giudizio, cambiate esprimendo anche il nostro
punto di vista. Dopo tante parole e tante informazioni che abbiano dato, ci ritroviamo
due manifesti in cui un “emigrato tropeano”
ed una ventina di “giovani”, senza firmarsi,
si lamentano di come vanno le cose, senza
proporre soluzioni.
Da questi cittadini (numerosi) che sicuramente avranno le energie e le idee per contribuire a risolvere alcuni problemi della città ci saremmo aspettati non dei manifesti di
sfogo nel pieno della stagione turistica, ma
delle iniziative suggerite (o meglio ancora)
concretizzate già a novembre dello scorso
anno. Sia chiaro che non è nostra intenzione difendere per partito preso, alcuna posizione o alcun amministratore o negare l’evidenza delle cose che vanno male, ma, a nostro modesto avviso, è questione di metodo: questo modo di agire è oramai superato
e dannoso. Criticare senza proporre e senza
rimboccarsi le maniche (soprattutto quando si è giovani e tanti) è sterile ed inutile.
Chi tiene tanto alle sorti di Tropea (anche e
soprattutto se è un emigrato che può portare nuove idee e nuova linfa), lo dimostri con
i fatti, non dica altro, ma lavori per migliorare. Abbiamo invitato più volte i cittadini
ad esprimere pubblicamente il loro parere e,
soprattutto, a proporre soluzioni, ma constatiamo ancora una volta (noi si con amarezza) che la critica viene lanciata dietro la
comodità dell’anonimato ed in maniera
scoordinata, disorganica ed inopportuna.
Da queste pagine lanciamo noi un appello ai vari Francesco, Michele, Gervaso, Giovanni, Massimo, Antonello, Giuseppe, Antonio, Domenico, ecc.. ed all’emigrante
tropeano: “Perché, alla fine dell’estate, non
venite al giornale per far sentire la vostra
voce, ad aiutarci, a proporre le cose che
vorreste cambiare e soprattutto… a lavorare per cambiare, in maniera aperta e pubblica e non dietro l’anonimato.” Solo così potremmo comprendere il vostro sfogo e solo
così la vostra amarezza potrebbe trovare un
ristoro, con beneficio per tutta la collettività. E l’anno prossimo potrete si attaccare
un manifesto, in cui annunciare quello che
avete fatto o contribuito a fare per migliorare le cose. Un caro saluto.
Saverio Ciccarelli
MUSEO DIOCESANO
sez. Pinacoteca
Palazzo Vescovile
L.go Duomo Tropea
E’ aperto al pubblico dal 1^ luglio
dalle ore 18,00 alle ore 23,00 di
ogni giorno. La mattina solo per
gruppi, su prenotazione,
telefonare ai numeri:
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pag. 4 - agosto-settembre 2004
- attualità-
PARLA L’ASSESSORE COMUNALE AL TURISMO
BERNARDO GIROLDINI
“ I dati in nostro possesso stanno a significare che
Tropea non ha risentito del calo di presenze “
Estate. La vita nella cittadina cam- atti ad eliminare lo sgradevole inconbia radicalmente. Più gente per le stra- veniente che tra l’altro, è causato dade, più negozi aperti, pizzerie in fun- gli uomini”. Giroldini si esprime anzione, manifestazioni di ogni tipo. Oc- che in merito al calo di presenze nel
chi puntati sugli amministratori. A par- comprensorio secondo quanto si legge in questi giorlare della stagione tuni sulla stampa.
ristica estiva in cor“I dati in noso, è l’assessore al
stro possesso riturismo Bernardo
feriti alla raccolGiroldini.
ta dei rifiuti in
“La stagione turiaumento rispetto
stica – ha dichiarato
agli anni passati,
- non è appena iniziaanche durante
ta come da più parti
questi primi
si vuol far credere,
giorni del mese
ma ormai si protrae
di luglio, stanno
senza soluzione di
a significare che
continuità per tutto
Tropea non ha
l’anno, come lo dirisentito del femostrano le presennomeno così
ze di numerosi ospiti
come in altre lostranieri durante l’incalità
del
verno e la primavecomprensorio,
ra.
Bernardo Giroldini
come apprendiaLa situazione del
mese è sotto gli occhi di tutti – ha mo dai vari organi d’informazione.
Noi continueremo sempre e coproseguito l’assessore. Poche volte
durante il mese di giugno sono stati munque, per quanto e come ci comnotati resti di spazzatura ed in questo pete, nell’impegno che ci siamo assenso l’amministrazione ha fatto tutti sunti di contribuire ai successi di
i passi necessari al fine di attivare gli Tropea nel settore turistico.
La prima scommessa, quella del
organismi deputati a quegli interventi
turismo destagionalizzato, è
"LA PIAZZA"
stata vinta, oggi puntiamo alMensile indipendente
l’affermazione dei turismi,
ovvero a quello scolastico,
Registrazione Tribunale di Vibo Valentia
n. 82 del 25.02.1994
religioso, culturale, della terza
età,
a
quello
Editore
ONDA SUD Soc. Coop. a r.l.
enogastronomico, ecc.”
Per l’assessore, dunque,
Direttore responsabile
Saverio Ciccarelli
l’estate e con essa la stagione turistica, sta procedendo
Capo redattore
Pino Carone
secondo le aspettative.
Redazione:
Vittoria Saccà
Giusy Calabrò, Lino Daniele,
Clementina De Angelis,
Riccardo De Fusco,
Antonio Ferrara, Elisa Laureana,Damiano
Nardo,Vittoria Saccà, Maria Zuccalà.
Redazione:
via Pontorieri, 89861 Tropea (VV)
Tel/Fax 0963666081
Rep. Pubblicità & Marketing
Tel. 096345733
e-mail:[email protected]
Stampa:
Grafiche PAPRINT
via Orazio Falduti
Tel. 0963263703 - Ionadi (VV)
La collaborazione è aperta a tutti. I manoscritti dovranno
essere lunghi al massimo una cartella. La redazione si riserva
la facoltà di selezionare gli articoli da pubblicare. Le
opinioni espresse negli articoli appartengono ai singoli
autori dei quali si intende rispettare la libertà di giudizio. I
collaboratori per quel che scrivono si assumono in prima
persona ogni responsabilità di natura civile e penale. Il
materiale anche se non pubblicato, non sarà restituito.
La foto in copertina è di Leonardo Davolo
LA PIAZZA
TROPEA
VII RASSEGNA CINEMATOGRAFICA
ESTATE 2004
Per il settimo anno consecutivo l’associazione Plurale
femminile, iscritta alla Federazione italiana Circoli del Cinema, organizza la rassegna cinematografica estiva “Teli
fra i cieli”. Lo scopo dell’iniziativa è quello di divulgare la
passione per il cinema d’autore , attraverso opere di un
certo valore artistico.
Con tenacia e caparbietà l’associazione continua nel
suo impegno sociale riscuotendo notevole successo di pubblico.
L’iniziativa è sostenuta da numerosi sponsors commerciali e ha trovato ampia disponibilità nella Porto di
Tropea Spa e nell’Assessorato provinciale al turismo.
(S.C.)
I film saranno proiettati tutti i mercoledì sera alle
ore 21,30 al Teatro del Porto di Tropea.
In programma
7 luglio - Il cuore altrove di Pupi Avati
14 luglio- Cantando dietro i paraventi di Ermanno Olmi
21 luglio - Frida di Julie Taymor
28 luglio - Caterina va in città di Paolo Virzì
4 agosto - Agata e la tempesta di Silvio Soldini
11 agosto - Arca Russa di Alexander Sokurov
18 agosto - Lost in translation
25 agosto - La ragazza con l’orecchino
1 settembre - Osama di Siddiq Barmak
-Attualità-
agosto-settembre 2004 - pag. 5
NOSTRO SERVIZIO ESCLUSIVO
UN AEREO CHIAMATO “TROPEA”
UN OSTENSORIO DORATO CON LA RELIQUIA DELLA CROCE
E’ la realizzazione di un disegno che ha
avuto origine già due anni fa, quando il sindaco fece domanda alla compagnia Alitalia
LA PIAZZA
IMPORTANTE RITROVAMENTO PRESSO LA CHIESA DEL PURGATORIO
di Enzo Taccone
La Sovraintendenza alle Belle Arti di Reggio Calabria durante un recente inventario del
Tesoro esistente presso la Sacrestia della Chiesa del Purgatorio di Tropea ha rinvenuto un
eccezionale referto: trattasi di un Ostensorio dorato con i resti lignei della Santa Croce.
E’ un pezzo unico, di pregevole fattura che rappresenta una figura femminile che regge
un’ampolla finemente decorata dentro la quale (secondo quanto scritto sull’ostensorio) ci
sono resti lignei della Croce di Cristo. Al momento l’Ostensorio si presenta staccato in due
parti che in un immediato futuro potranno essere assemblate. Secondo gli esperti il ritrovamento può essere fatto risalire al periodo delle Crociate quando appunto la devozione di quei tempi faceva sì che proliferassero le reliquie del legno della Santa Croce, oppure al 1500 nel periodo in cui avvenne la battaglia di Lepanto
Saverio Callisto, curatore e custode della
Chiesa del Purgatorio, con viva soddisfazione ci
ha assicurato che le Autorità dei Frati Minori del
Convento si sono attivate affinchè l’Ostensorio
sia restaurato nel più breve tempo possibile al
fine di renderlo fruibile alla Comunità Tropeana.
Secondo la tradizione popolare è sicuro che
venisse esposto sin dai tempi più antichi il 3 di
Maggio al Borgo in occasione della festa “du
TRI DA CRUCI”, sull’altarino allestito davanti alla
L’Ostensorio rinvenuto nella
locandina che raffigura la deposizione di Gesù
Chiesa del Purgatorio
dalla Croce. La scritta latina riportata sull’Ostensorio è la seguente: “EX LIG. SANCTAE CRUCIS “ da una parte e dall’altra “D.N. J. CHRIST”
che equivale a “Dal legno della Santa Croce - Signore Nostro Gesù Cristo”.
Naturalmente non siamo in grado di fugare i dubbi sull’autenticità del referto tuttavia,
senza alcun incertezza possiamo affermare che torna
alla luce un pezzo di storia
del nostro patrimonio storico che aveva un legame con
la famosa festa “du Tri da
Cruci” che tanti consensi riceve presso i Tropeani.
Ci auguriamo infatti che
alla prossima Festa l’Ostensorio trovi la sua giusta collocazione sull’altarino del
Borgo come ai tempi dei nostri Padri. Ringraziamo il Signor Saverio per la gentile disponibilità e collaborazione
e per averci consentito di fotografare l’eccezionale ritrovamento che sarà custodito
Saverio Callisto mostra con soddisfazione la reliquia
in luogo segreto e sicuro.
Il nome della nostra cittadina solcherà i cieli per
raggiungere gli Stati Uniti, l’Australia, l’India, tutti i
paesi del mondo. Volerà nei cieli stampato su un
Boeing 777-200 della flotta intercontinentale dell’
Alitalia. E’ uno dei nove aerei che la compagnia aerea ha voluto intitolare a nove località italiane ritenute le più belle e che maggiormente vengono apprezzate in tutto il mondo soprattutto per quelle speciali
emozioni, sotto tutti gli aspetti, che riescono a trasmettere ai numerosi turisti e viaggiatori che vi sostano.
E’ la realizzazione di un disegno che ha avuto origine già due anni fa, quando il sindaco fece domanda
alla compagnia dell’Alitalia perché il nome di Tropea
fosse uno dei nove, e che ha avuto l’appoggio di S.E.
Francesco Paolo Fulci già ambasciatore all’O.N.U. famoso per le sue battaglie condotte per l’inserimento
dell’Italia nel Consiglio di sicurezza O.N.U.
Fulci vive a Roma ma la sua famiglia vanta origini
tropeane dal lontano ‘500; spesso l’abbiamo avuto a
Tropea presente in manifestazioni di alto spessore
culturale ed ha sempre dimostrato il suo affetto per
questa cittadina. Naturalmente, grazie anche all’appoggio del vice ministro dei trasporti e delle Infrastrutture Mario Tassone.
Tale notizia, ha inevitabilmente suscitato grande
gioia in seno all’amministrazione.
“Sono orgogliosa di essere il primo cittadino di
Tropea – ha dichiarato il sindaco Domenica Cortese
–di una Tropea positiva cha ha scelto di vivere nella
legalità, nel rispetto delle regole del vivere civile e
che è diventata la perla del turismo calabrese, lavorando con sacrificio e scommettendo sulle capacità
imprenditoriali locali da dieci anni a questa parte”.
L’aereo dell’Alitalia, Boeing 777-200, con il nome
Tropea, grande riconoscimento che la compagnia ha
inteso fare alla cittadina, è già operativo; questo motivo di grande soddisfazione Cortese lo ha condiviso con i cittadini ed ha costituito per tutta l’amministrazione, anche nuova carica per proseguire a testa
alta nel portare avanti un programma ben delineato.
Il sindaco, altresì, ha inteso rendere partecipi tutti i cittadini di questa notizia che ha riempito di orgoglio l’intero paese, apponendo dei manifesti murali,
nei quali, tra l’altro, oltre a informare della nascita
dell’aereo “Tropea”, ha evidenziato che “questa è la
risposta ai diffamatori, ai detrattori, a tutti quelli di
casa nostra che non amano Tropea e che ne sporcano l’immagine”; ha invitato tutti a continuare a lavorare insieme all’amministrazione per raggiungere mete
prestigiose emarginando “ogni tentativo malavitoso
che vuole scardinare il vivere civile della nostra comunità”.
Vittoria Saccà
pag. 6 -agosto-settembre 2004
- Attualità-
LE PIETRE DI NARDODIPACE
Cosa sono e cosa rappresentano ?
Qualche mese fa la trasmissione Picchu italiana”.
televisiva “Gaia” si è interessata delle
Dai primi studi che sono stati fatti
ormai famose “Pietre di Nardodipace” sembra che siano assimilabili a monumenti
, un paesino della nostra provincia. Il tipo “dolmen” presenti in altre parti d’Italia,
ricercatore del Cnr prof. Tozzi, si è con funzione culturale e sepolcrale. “Si
recato sul posto , a circa 1000 m. di può azzardare l’ipotesi che dette strutture
quota e, descrivendo il fenomeno ha fungessero da punti di osservazione per
rilevato che: ” In tutte le Serre del scopi difensivi o altro”.
vibonese, il granito presenta delle
Nella relazione consegnata al Sindaco
spaccature, come se fossero
state tagliate dagli uomini,
sembrano tagli artificiali, ma in
realtà sono fratture”.
Si tratta - continua il
ricercatore di un granito
formatosi 300 milioni di anni fa.
Qualcun altro ci ha messo le
mani?
“Mostrando le superfici che
separano i due massi maggiori,
si nota che non sembrano
naturali, nel senso che il granito
normalmente si presenta come
un’unica massa, quindi forse
qualcuno può aver poggiato
questo blocco dal peso di
qualche tonnellata, su
quest’altro che forse era già
qui”
“Alcuni pensano che si tratti
di luoghi di culto o sacrali,
qualcuno ha pensato a luoghi di
difesa, a dolmen”
Sull’origine dei due blocchi
ci sono molti dubbi e diverse
Le misteriose “Pietre di Nardodipace”
teorie.
Il prof. Alessandro Guerricchio- di Nardodipace, il prof. Guerricchio ha
Ordinario di geologia dell’Università rilevato che: “Le strutture megalitiche e
della Calabria, dopo un attento ciclopiche sono una chiara testimonianza
sopralluogo, ne da questa descrizione: della “cultura della pietra” delle popolazioni
Sono due strutture coniche: l’una neolitiche vissute in quest’area calabrese
alta circa dieci metri con un diametro probabilmente fra cinquemila e tremila
alla base di circa 20 mt., l’altra alta anni a.C. e rappresentano senza ombra di
circa 4 m. con una base di 6 m. di dubbio un rilevante patrimonio storicoarcheologico e geologico di questo
larghezza.
Con enfasi “La Repbblica” del 21 territorio regionale”
(S.C.)
ottobre 2002 li ha definiti “la Machu
LA PIAZZA
Proponiamo alcune immagini del nostro archivio fotografico di Tropea com’era e com’è.
IL PORTO
negli
anni ‘60
negli
anni ‘70
oggi
IL MERCATO COPERTO
negli anni ‘70
oggi
-associazioni-
LA PIAZZA
SCAMBIO delle CONSEGNE
ai club ROTARY ed INNER WHEEL cittadini
di Antonio Ferrara
Il mese di Luglio è tradizionalmente riservato al passaggio del testimone tra i Presidenti dei più importanti Club cittadini di
Servizio (così come accade negli oltre 31.000
club sparsi in tutto il mondo, ove sventola
la bandiera del Rotary Club International)
ed anche quest’anno la “Cerimonia delle consegne” tra i Presidenti uscenti - il Col. Pasquale Romano per il Rotary e l’Ins. Maria
Teresa Ceravolo Fransoni per l’Inner Wheel
– ed i Presidenti incoming, Dott. Antonio
Toraldo di Francia e la Prof. Vittoria Saccà
Calabrò rispettivamente per il R.C. e per
l’I.W., è stata celebrata alla presenza di numerose Autorità religiose, civili e militari e
di esponenti di tutto rilievo del mondo
rotaryano ed innerino che hanno dato grande lustro ed importanza, così come si conviene, all’importante evento.
Gli Inni dei rispettivi Club e quelli nazionale ed internazionale, hanno risuonato per
la prima volta nell’area portuale nel nuovissimo locale del Ristorante “Ogigia” (vittima, pochi giorni dopo, di un attentato devastante ai danni delle strutture il legno del
locale, gestito da imprenditori vibonesi,
n.d.a.).
Il passaggio delle Consegne tra la Signo-
agosto-settembre 2004 - pag. 7
Sindaco di Tropea, Dott. D. Cortese, Don
Ignazio Toraldo di Francia, Parroco Titolare della Concattedrale di Tropea, Il Comandante della Stazione dei CC. Mar. R. Ferrise
ed il Ten. Vitiello, Comandante della Compagnia Comando, ben due Past Governor
rotaryani (Dott. Vito Rosano e Salvatore
Mazzara) e numerosi Presidenti di Rotary
Club Calabresi il Presidente Toraldo di Francia rivolge il suo caloroso benvenuto ai presenti ed in particolare agli Amici (P. Romano, G. Purita, G. Barone, P. Vallone, V.
Loiacono, E. Stella, F. Laria e G. Romeo)
che lo avrebbero affiancato nella gestione
La signora Franzoni, prima di concludere il suo intervento - seguito da scroscianti
applausi - e prima di consegnare collare e
campana alla Presidente Vittoria Saccà
Calabrò, ha voluto dare il benvenuto ufficiale a due nuove Socie, Katia Purita e Mara
Romeo, alle quali ha consegnato i distintivi
del Club.
Di una Presidente alquanto emozionata, ma anche determinata ad assumersi le responsabilità del sodalizio con
il preciso intento di raggiungere traguardi ambiziosi “lavorando in stretta collaborazione, tutte insieme e per lo
stesso scopo”, è stata l’impressione avuta dai presenti
dopo il breve discorso di insediamento, vivamente applaudito.
“Lavorare in unione” e
“Donare speranza” sono i
Il momento della consegna: a sin. il neo presidente
due punti fermi del programToraldo
di Francia, a dx il presidente uscente Romano
ma del Club per l’anno di servizio appena iniziato che verrà realizzato con del Club in un momento davvero unico: il
l’apporto del Direttivo (costituito oltre che Rotary International compie cento anni di
dalla Presidente in carica anche dalla Past vita e, per il 2005, in tutto il mondo i Clubs
President Fransoni da Rossella Rotary si preparano a festeggiare solenneLaria, Segretaria e da Nelly Ro- mente tale evento!
mano, Tesoriera) e di tutte le
Tanto più alto sarà il successo dell’AzioSocie.
ne Rotaryana nel nostro territorio, quanto
La seconda parte della serata maggiore sarà l’armonia e l’affiatamento fra
ha visto lo scambio delle conse- i Soci del Club, quanto più...”l’Amicizia ed
gne del Rotary Club tra il Col. P. il Servizio verranno assunti come valori tout
Romano, Presidente uscente, ed court”...”nel regolare la conflittualità soil Dott. A. Toraldo di Francia.
ciale, nell’indirizzare il conflitto tra le ParMolto breve il discorso di ti nei canali della legalità e dell’equlibrio
commiato del Presidente Roma- istituzionale, al di fuori della gestione deno che non ha voluto fare alcun gli interessi personali!” (dal discorso proconsuntivo dell’attività rotariana nunciato dal Governatore in carica del 2100
dell’anno sociale appena conclu- Distretto per l’Anno Rotaryano 2004/2005).
so, ammettendo tuttavia di ramRealizzare tutto ciò sarebbe il grande tramaricarsi per non aver potuto guardo di ogni Presidente, nell’interesse di
fare di più ...(”un anno di servi- tutto il Territorio!
L’intervento della presidente incoming Saccà Calabrò zio è appena sufficiente a capiAlla nostra collaboratrice prof.ssa Vittoaccanto alla presidente uscente Fransoni
re le grandi potenzialità del ria Saccà Calabrò vanno gli auguri dalla rera Maria Teresa Ceravolo Fransoni e la Si- Rotary, un’Associazione nata per servire, dazione del giornale per l’anno di presidengnora Vittoria Saccà Calabrò ha caratteriz- sulla base di un profondo senso dell’amici- za che la attende.
zato la prima parte del cerimoniale, sugge- zia, cemento e fondastivo e coinvolgente, nell’atmosfera e nello mento di ogni Club
scenario surreale del Porto turistico di Rotary”).
Tropea.
Un grazie di cuore
Molto intenso e sentito il commiato di agli Amici del Direttivo
Teresa (Teta) Fransoni alle sue socie, alle ed a tutti i Rotariani ed
quali non ha lesinato elogi e ringraziamenti il passaggio del Collare
per aver condiviso con lei un intenso anno - con i nomi di tutti i
di lavoro, rispondendo…”al richiamo del Presidenti che si sono
Club” ed aver realizzato numerosi e concre- succeduti negli oltre 25
ti risultati operativi, non solo in ambito loca- anni di attività del Club le, affrontando temi davvero attuali e scot- ad un emozionatissimo
tanti quali la ”Famiglia fondamento della so- Antonio Toraldo di Francietà e bene prezioso dell’umanità” o la tra- cia ha segnato il mogica problematica dei malati di mente (“I fi- mento clou della seragli di un Dio minore”) che sconvolge intere ta.
Presenti S.E. il Vefamiglie (“La famiglia di fronte alla malattia
Tra gli ospiti della serata: S.E. mons. Tarcisio Cortese e
pag.8 - agosto-settembre 2004
- Storia-
LA PIAZZA
TROPEA
Galleria dei personaggi illustri tropeani nei secoli
a cura di Saverio Ciccarelli
Vincenzo Lauro
Pasquale Galluppi
Filosofo. E' uno dei figli più illustri della
città. Nato a Tropea il 2.4.1770. Trascorse
tutta la sua vita assorto negli studi. Ebbe 14
figli. Unì agli studi della filosofia, quelli
sulla matematica.
Scrisse, fra le altre opere le "Lettere
filosofiche" del 1827. Definito il primo
degno saggio di storia della filosofia in
Italia.
Morì il 13 dicembre 1846 a Napoli. Le sue
spoglie riposano nella Cattedrale di Tropea.
Domenico
Arena
Nato a
Tropea
il
7.4.1870 da
p a d r e
ciabattino,
morì
in
Uruguay Presidente del
Parlamento
uruguaiano.
Fu farmacista, avvocato,
giornalista,
scrittore.
Braccio
destro
di
Batille, il presidente della pace e della grande stagione democratica uruguaiana.
Fu un grande interprete ed ispiratore della
politica; ispirò e fu promotore di tutta la legislazione sociale e del lavoro in Uruguay.
E’ entrato nella storia dell’Uruguay così
come il nostro Garibaldi in Italia.
Non c’è città, paese o borgo sperduto in
Uruguay che non gli abbia dedicato una strada. Fu direttore di “El dia” il più importante
quotidiano uruguaiano.
Senatore, deputato, Presidente del parlamento uruguaiano.
I suoi scritti sono entrati nella storia della letteratura contemporanea di quella nazione. Fu oratore eccelso.
Il suo nome è legato alla causa della libertà. In Uruguay si dice di lui che “Batille
ideò un’epoca, Arena la creò”.
Nacque a Tropea il 28 marzo 1523.Venne nominato
cardinale da Papa Sisto V che lo teneva in grande
considerazione per il ruolo svolto quale Nunzio apostolico nell’Europa orientale.E’ dall’anno in cui viene
eletto cardinale che nasce la leggenda.
Dal 1585 al 1591 partecipò a cinque conclavi, in due
di essi il Cardinale Lauro poteva essere eletto Papa.
Pare che non fu eletto per l’opposizione dei cardinali
spagnoli che lo consideravano molto vicino al re di
Navarra .Fu uno dei matematici ed astronomi incaricati di correggere il calendario.
Il cardinale Lauro, pur essendo vescovo di Mondovì,
è stato il Nunzio apostolico per antonomasia, cioè il
Ministro degli esteri dello Stato pontificio dell’epoca.
E’ stato un diplomatico che ha svolto in modo eccezionale il suo ruolo.
Ha aderito alle idee del Concilio di Trento.
E’ morto povero ed ha avuto funerali di stato, era un prelato di larghe vedute sia in campo
sociale che politico e molto aperto alle idee liberali della sua epoca.
I Fratelli Pietro e Paolo Vianeo
(foto non disponibile)
Entrambi nati a Tropea . Il primo è morto nel 1577, il secondo
nel 1555. Furono due chirughi che, con metodi pratici, compirono le prime operazioni di rinoplastica (plastica del naso)
che fu successivamente divulgata da un famoso chirurgo bolognese vissuto nella metà del 1500.
Di loro si sa molto poco. Erano di famiglia non nobile che
praticavano l’arte di ricostruire il naso e le labbra (sono considerati i padri della rinoplastica).
Per ricostruire la loro vicenda è importante riferirsi al medico
bolognese Leonardo Fioravanti che, nel 1549, si recò a Tropea
per osservare la tecnica di ricostruzione del naso dei fratelli Vianeo.Un gentiluomo francese, sempre nel ‘500, venne a Tropea con il naso d’argento e se ne ritornò in patria con un
naso di carne, rifatto.
Raf Vallone
Attore famoso in particolare nel film “Uno sguardo dal
ponte” di Arthur Miller, giornalista de “L’Unità” , calciatore nella squadra del
Torino , partigiano.
Nacque a Tropea il 17 febbraio 1916 e morì a Roma il 31
ottobre 2002. Fu cresciuto a Torino, dove i genitori si erano trasferiti. Ricoprì la parte del militare in “Riso amaro”
(1949) di De Santis.
Il cinema neorealista gli diede numerose parti da protagonista in film come “Il cammino della speranza” di Pietro
Germi (1950), “Roma ore 11” di De Santis (1951), “Gli
eroi della domenica” di Camerini (1952), “La spiaggia”
di Lattuada (1953), “La garconniere” di De Santis (1960).
Il culmine della notorietà lo raggiunse nel 1953 in “Teresa Raquin” recitando al fianco di Simone Signoret. A Parigi interpretò “Uno sguardo dal ponte” di Miller . Raf Vallone si pose così al fianco di
Rossano Brazzi e Marcello Mastroianni. Iniziò poi a lavorare in teatro . Recitò ne “Il
cardinale” di Otto Preminger (1963) ,”Cinque per la gloria” di Roger Corman (1964) ,
“Lettera al Cremlino” di John Huston (1970), “Il leone del deserto” di M. Akhad (1981).
Fu in tv con la serie “Il mulino del Po” e “Scarlatto e nero”. A l suo fianco Sofia Loren,
Silvana Pampanini , Gina Lollobrigida e Lucia Bosè . A Parigi interpretò “Uno sguardo
dal ponte” di Miller . Riposa nel cimitero di Tropea. Sposato con Elena Varzi, da cin-
LA PIAZZA
- Storia -
agosto-settembre 2004 - pag. 9
Lydia Toraldo Serra
Don Francesco Mottola
Nato il 3 gennaio 1901 a Tropea.
E’ morto il 29 giugno 1969. Entrò nel Seminario di Tropea e
proseguì gli studi nel Seminario
d”Pio X” di Catanzaro. Fu ordinato sacerdote a Tropea nel
1924. Fu insegnante e Rettore del
Seminario vescovile. Nel 1936
fondò la prima “Casa della carità” a Tropea, cui seguirono successivamente quelle di Limbadi,
Vibo Valentia, Roma, Corello.
Successivamente nacque il “Villaggio Don Mottola” per accogliere gli anziani che hanno bisogno di assistenza. Fondò il “Seminario di cultura” , la rivista
“Parva favilla” nel 1933 e l’Istituto secolare dei sacerdoti oblati del Sacro cuore. Nonostante fosse colpito da paralisi, all’età di 41 anni, continuò la sua opera spirituale e di educatore fino al giorno della sua morte. Lasciò oltre
7000 lettere e l’Opera omnia. Al suo nome è associato un premio
che è giunto alla 16esima edizione.
Giuseppe Chiapparo
Nacque a Tropea nel 1894.
Morì a Napoli nel 1963, dove
visse sin dall’età di 14 anni.
Insegnò nelle scuole primarie e secondarie. Studiò il rumeno, il greco moderno e
l’esperanto. Fu assistente di
corso presso la cattedra di
etnografia e folklore dell’Istituto universitario orientale di
Napoli. Fece studi diversi sulle tradizioni e le usanze della
nostra città. Si occupò di cacciatori, pastori e pescatori. Fece studi e pubblicazioni storici. Raccolse proverbi, indovinelli e superstizioni oltre a notizie su Feste e
canti sacri. Può essere considerato uno dei padri dell’etnografia
meridionale.
Don Carmine Cortese
Nato a Tropea nel 1887. Sacerdote, dirigente dell’Azione Cattolica, cappellano militare. Ordinato sacerdote nel 1913. Nel
1915 venne nominato cappellano militare al seguito del 19°
reggimento Fanteria, dell’8°
Reggimento alpini e dell’11°
Reggimento Bersaglieri. Fu fatto prigioniero durante la ritirata di Caporetto ed internato nel
Campo di concentramento di
Josephstadt (Boemia) dal novembre 1917 al dicembre 1918.
Rientrò a Tropea nel 1920 dove
fu parroco fino al 1932. Dal
gennaio 1933 al gennaio 1952 fu parroco di Spilinga (VV). Ha
lasciato 55 quaderni manoscritti di ricerca storico-letteraria e di
vita pastorale, nonchè i diari parrocchiali dal 1933 al 1952. Della
valorizzazione della sua figura si occupa con assiduità il preside
Nata a Cosenza nel 1906. Nel 1929,
a 23 anni, fu la prima donna
calabrese a conseguire la laurea in
giurisprudenza. Nel 1933, dopo il
matrimonio, si trasferisce a Tropea.
Nel 1946 viene eletta, prima donna
in Italia, Sindaco della città. Manterrà la carica per oltre 15 anni. La
sua legittimazione le perverrà sempre dal popolo tropeano che la amò,
ricambiato. Aiutata dalle influenze
paterne, provvide a reperire grano e
riso a tutta la popolazione ,
attanagliata dalla fame. Fece costruire le prime case popolari e,nel 1948, istituì a Tropea la prima scuola media e, due anni più tardi, il Liceo. Per istituire le scuole a
Tropea, adottò alcuni provvedimenti per il reperimento dei suoli per
costruire gli edifici, che incrinarono i rapporti con quel ceto popolare dal quale proveniva.Sempre in quel periodo fu creata la sede
locale dell’Organizzazione per la protezione della maternità e per
l’infanzia, fu rivitalizzato l’ospedale cittadino che venne dotato di
una moderna sala operatoria. Costruì il primo stabilimento balneare, rifece la pavimentazione del corso principale, istituì l’Ufficio
postale. Nel 1964 lasciò la politica attiva e nel 1972 venne nominata
Cavaliere della Repubblica. Morì nel luglio 1980.
Antonio Purificato
Nato a Tropea nel 1910. Morì il 21
agosto 1937 in terra d’ Africa. Orfano di padre giovanissimo, si arruolò
fra i volontari in partenza per l’Africa
orientale. Nel 1937 era giunto il momento di rientrare aTropea; aveva già
caricato i bagagli in macchina , quando un dispaccio militare lo avvertiva
che una postazione italiana era seriamente impegnata da un contingete africano. Tornò indietro per aiutare i suoi
commilitoni. Alla madre è stata assegnata la medaglia d’oro al valor militare.
Gaetano Ippolito
(‘u poeta)
Nato il 10.8.1813. Morì il 13 giugno
1900. Trascorse la sua giovinezza nel
Seminario di Tropea. In occasione delle
feste religiose (come la canonizzazione
di S. Alfonso) recitava dei componimenti scritti da lui stesso.
Nell’aprile del 1833, quando Ferdinando
II Re delle Due Sicilie venne a Tropea,
il poeta fu invitato a comporre il canto
di ringraziamento in nome della Città.
Fra le sue opere principali vi è il Giobbe
Filosofo, che, in cento sonetti, canta le
tristezze, le illusioni, la gioia, la povertà il peccato , l’ingiustizia...Fu
un convinto Garibaldino, compose il poemetto Aria, Matilde e
Riccardo, Rosalia da Lecco, il Canto in nome di Pasquale Galluppi,
a Garibaldi e altre operette.
Questo inserto vuole essere un tentativo di raccogliere
assieme i personaggi che hanno dato lustro alla città e
di cui il tempo non ha cancellato la memoria. Trattandosi di un lavoro in corso di approfondimento, è suscettibile di miglioramenti ed ulteriori arricchimenti.
L’autore ringrazia sin da ora che volesse apportare nuovi
contributi.
pag. 10 - agosto-settembre 2004
-paesaggio e ambiente -
La strada dei pioppi in un foto degli anni sessanta, tratta dal libro
Guida alla scoperta del cuore verde della Costa degli dei
(fra aironi, farfalle ed orchidee spontanee)
VIAGGIO SUL PORO
Fulco Pratesi: ”E’ un libro rivolto ai turisti ma soprattutto ai
paesani perché imparino a conoscere e ad amare il loro territorio, spesso misconosciuto“
Saverio Ciccarelli
Gli studiosi di storia locale ci hanno sempre perché imparino a conoscere e ad amare il
tenuto a sottolineare che la gente di Calabria, loro territorio, spesso misconosciuto, a volte
pur essendo la regione circondata quasi com- disprezzato.
pletamente dal mare (circa 800 km di coste) , ha
E difatti il libro si occupa di una parte di
sempre preferito rivolgersi verso l’entroterra territorio ben delineata: da Mesiano a Spilinga,
perché il mare costituiva una minaccia per le da Monte Poro a Zungri, da Drapia a Rombiolo,
frequenti incursioni di navi pirate. La conse- da Zaccanopoli a Torre Galli.
guenza di ciò sarebbe anche lo scarso svilup“Poro” deriva dal greco e significa “valico,
po della flotta peschereccia. Oggi questo peri- passaggio”; nei secoli la zona ha rappresentato
colo non esiste più ed il mare è diventato fonte una porta verso la Calabria meridionale e la Sicidi ricchezza per le nostre genti. Ma si verifica lia, è esteso 665 kmq e comprende 27 comuni.
l’opposto: godiamo del mare e del sole, ne gu- Ma già se ne era accorto Giuseppe Berto “Mi ci
stiamo i prodotti, ma conosciamo poco sono voluti degli anni per capire il paesaggio
l’entroterra. Del vino di Brattirò, del rito del- terrestre nel quale vivo… E anni che mi sono
l’uccisione del maiale, delle Grotte di Zungri e stati necessari per capire la beldi Briatico Vecchio ci siamo già occupati, ma lezza di queste piante aspre e connon abbiamo affrontato globalmente la variega- torte del sud.. degli anni ed ora
ta e complessa realtà che si chiama Monte Poro. sono infine arrivato a capire che
Ce ne da lo spunto il prof. Francesco Pugliese il fascino di questo posto non sta
che ha scritto un ottimo libro “Viaggio sul Poro- solo in una costa bellissima… ma
Un altipiano di Calabria” (ed.Gruppo Elios- In nella combinazione del paesaglibreria € 7,75) in cui, per la prima volta in cento gio marino con quello agreste, la
pagine ed in 180 foto viene illustrato il Monte rusticità e la umiltà del campo a
Poro, la vita, le abitudini e la gente che lo anima. contatto con la gloria del
Scopriamo che mentre la zona costiera possiede mare…”
delle ricchezze naturalistiche ed architettoniche
Francesco Pugliese non trauniche ed incomparabili (Tropea con il centro scura nulla di tutto ciò che il Monstorico e l’arte, Capo vaticano con la sua impo- te Poro racchiude e vi assicurianente scogliera e Parghelia con le bianche mo che è veramente tanto. Sapere
spiagge), a soli dieci minuti dal mare ed a sette- dell’esistenza, a pochi chilometri
cento metri di altezza, esiste una miniera di bel- da noi, della liquirizia e del cappelezze naturalistiche ed una fonte inaspettata di ro nella zona di Briatico Vecchio,
tradizioni e cultura che, il prof. Pugliese ci fa delle canne (utilizzzate per i pascoprire.
nieri e per i canestri), della viola mammola, delIl libro è stato pubblicato nel luglio 2001 e le lucciole (“I lanternini i sira”- oramai in via di
si fregia della presentazione di Fulco Pratesi estinzione, che molti non hanno mai visto e di
(Presidente del WWF) che così esordisce cui i bambini non sanno nemmeno l’esistenza),
:”Chiedete a cento persone (che non siano dei ricci, faine, volpi, donnole, lepri e tasso;
calabresi) dove si trovi il Poro. Credo che sapere che il Monte Poro è zona di transito di
nemmeno una vi darà una risposta soddisfa- Cicogne, aironi, anitre selvatiche, Falchi di pacente. Eppure l’altopiano del Poro esiste e lude, Nibbi bruni; sapere tutto ciò ci fa sentire
vive… E’ un mosaico dolce e sereno di campi colpevoli di non riuscire ad apprezzare e valoe casali, di villaggi intrisi di storia e di monu- rizzare i tesori che possediamo. E ancora innumenti antichissimi e nobilissimi cinto da un merevoli sono gli uccelli che popolano il Monmare ancora splendido”. E’ un libro –guida te Poro: la civetta, il barbagianni, il martin pe-
LA PIAZZA
ni, le beccacce, la poiana ed il Gheppio (u
cristaredu). Senza contare le stupende farfalle
di cui alcuni esemplari sono forograte nel libro.
Ma scopriamo anche qualcosa di assolutamente nuovo: “Quello del Poro è anche il mondo
misterioso e bellissimo delle orchidee spontanee.” Lo studioso tedesco Richard Lorenz,
ci ha detto :”E’ una zona molto interssante,
fra le altre si possono trovare la neotinea
maculata, piccola e bellissima, la Ophrys
exaltata, la orchis italica ecc..”
Il libro si occupa poi dell’agricoltura, ricorda la “Fiera dei pioppi”, ad essa collegata, che
riuniva commercianti da Napoli e da Reggio
Calabria, ma ricorda anche la “Strada dei pioppi”, quando centinaia di alberi di pioppo costeggiavano il Monte Poro e “c’era un concerto di uccelli all’alba e al tramonto che non
ti veniva voglia di far camminare svelte le
mucche per tornare a casa...”
L’autore non trascura di parlare della popolazione che ha abitato il Poro e delle sue vicende
storiche. Torre Galli è uno dei centri più importanti per la conoscenza della civiltà preellenica
della Calabria (X-VI sec. a.C.). Dal 1501 al 1806,
quando i francesci posero termine per legge al
feudalesimo, il Poro è quasi interamente dominio dei Pignatelli Aragona Cortese. Solo Tropea
ed i suoi casali rimangono nel Regio demanio. I
terremoti e l’elmigrazione sono una costante
della zona del Poro; vengono riportate testimonianze uniche e struggenti di gente che ha lasciato questi luoghi per l’Argentina.
L’Etna, lo Stromboli ed il Capo Vaticano,
sono le immagini che questi uomini, già dal
1700, porteranno con sè nelle terre in cui andranno a lavorare. Nduja, latticini, peperoncino
e filej sono i fondamentali della cucina del
Monte Poro che si possono gustare nei ristoranti e negli agriturismi molto frequentati dai
turisti d’estate ma anche dai locali durante l’anno. Non viene trascurata anche la panificazione
e l’architettura tipica del Monte Poro: viene
descritta l’arte di cuocere il pane e quella di
costruire le case con materiale povero.
Anche la religione trova spazio in questo
libro, curato nei dettagli e che
merita ampi riconoscimenti, il
Santuario della Madonna del
Carmelo , i ruderi del Monastero Basiliano di s. Sergio fra
Drapia e Zaccanopoli, e tutte
le feste religiose che si svolgono nell’aerea interessata. E
per terminare un viaggio attraverso itinerari consigliati nei
singoli paesi del Monte Poro:
Mesiano Antico, la Grotta di
Trisulina (abbandonata a
Papaglionti, senza neanche un
cartello che ne indichi l’esistenza, eppure di notevole importanza perchè pare che fosse una villa costruita con notevole lusso) , Briatico e
Papaglionti vecchio , Favelloni Piemonte (un
borgo di 570 abitanti, così chiamato in segno
di gratitudine verso il comitato di soccorso piemontese, per l’aiuto prestato e per la ricostruzione seguita dopo il terremoto del 1905). Vibo,
Pizzo, Nicotera, Tropea, Mileto, Capo Vaticano, Drapia, Joppolo, Rombiolo, Spilinga,
Zaccanopoli e Zungri sono i maggiori centri del
promontorio cui l’autore dedica un breve cenno. Tutte le Sagre paesane, i Musei , i siti
internet e gli indirizzi degli agriturismi, completano un’opera che ogni abitante di queste zone
LA PIAZZA
- attualità-
agosto-settembre 2004 - pag. 11
TRE GIORNI CON SKY
TROPEA
UN CONCERTO PER LO ZAMBIA
Dopo il soggiorno a Pizzo, per tre
giorni, la carovana allegra di Sky
Summer Tour è stata nella nostra cittadina, ultima tappa per la Calabria.
Ha scelto la spiaggia del Lido
Calypso per raggiungere tutti i villeggianti e, in particolare, per effettuare i
provini nei quali si son voluti cimentare
coloro che sono appassionati di calcio
e desiderano diventare telecronisti e
commentatori di Sky sport per il campionato 2004-2005. I provini sono stati
effettuati dalle ore 10 fino alle 18 dei
tre giorni, con un intervallo di un’ora
ciascuno.
E’ dal 29 di giugno che la carovana
percorre le coste del versante tirrenico
sostando nelle spiagge ritenute più belle; partita da Trieste, raggiungerà anche le isole e proseguirà il suo tour fino
al 22 agosto, girando l’intera Italia alla
ricerca del telecronista migliore in assoluto, dopo aver sostato in ben 64 località.
La sua permanenza nella nostra
spiaggia, ha portato una ventata di cose
nuove e allegre anche perché, a parte
le selezioni, un rimorchiatore Sky ha traghettato fino al limite di balneabilità consentito, previsto dalla Capitaneria di
porto della Marina Militare Italiana, uno
schermo gigante di circa 30mq, installato sul ponte, che ha trasmesso per ben
dieci ore al giorno, con collegamenti anche in diretta, con le notizie di Sky Tg24
o con i commenti sportivi di Sport Time.
Usando
appositi
pedalò
personalizzati e messi a disposizione da
Sky, i bagnanti hanno avuto la possibilità di godere di una programmazione ad
hoc, dedicata esclusivamente al pubblico, restando comodamente seduti sui
pedalò, un vero e proprio inedito drivein.
Conclusa la parte dedicata ai provini, dalle 18,30 in poi, il gazebo Sky è
diventato il palco per un concerto di musica live che ha sempre accompagnato
l’ora dell’aperitivo.
Uno Sky van è stato posizionato per
tutto il giorno nel Piazzale della nostra
Isola Bella, a bordo del quale Sky ha
attraversato la cittadina per entrare in
contatto con l’universo della pay-tv italiana. Gli animatori di Sky, hanno avvicinato il pubblico in spiaggia, nei bar o
nei supermercati, coinvolgendolo in una
serie di divertenti attività promozionali
e distribuendo un flyer che, riconsegnato
allo Sky Van o alla postazione sulla
spiaggia, ha dato diritto al ritiro di un
gadget personalizzato.
La carovana di Sky, che concluderà
un percorso di ben 9000 kilometri di costa tutta italiana, è composta da 12 camper, 3 bilici e 2 Van, e coinvolge uno
staff di oltre 130 persone, tra animatori
e personale qualificato.
E’ IN FUNZIONE IL
SERVIZIO INFO-MEDIA
Presso la Biblioteca comunale
il martedì ed il venerdì dalle
ore 10,00 alle ore 11,00
Il Comune di Tropea ha aderito al
servizio di informazione Info-media,
che consente un continuo aggiornamento e relativa assistenza informativa su tutte le opportunità di finanziamento, aggiornamenti legislativi
ed offerte di lavoro nel nostro territorio.
Una parte di tale servizio è dedicata
appositamente ai cittadini.
Recandosi presso la biblioteca comunale, sarà possibile prendere visione
di offerte di lavoro, contributi ed informazioni su leggi e norme di riferimento.
TRENI
La tratta Tropea-Nicotera da e
per il nord Italia, è ben collegata
Dal Ministero delle Infrastrutture e
dei trasporti, il Sindaco di Tropea, ha
ricevuto una nota della società Trenitalia,
con la quale vengono chiariti i motivi della
soppressione del treno 894 Reggio
Calabria- Roma.
Nella nota si premette anzitutto che i
collegamenti Tropea-Nicotera da e per
il centro nord Italia, sono caratterizzati
da una forte stagionalità ( sul tratto
Roma-Tropea-Nicotera in media transita un passeggero al giorno contro i circa sessantotto viaggiatori del periodo
aprile/agosto).
Durante il periodo estivo si ha, poi,
un aumento delle prenotazioni, verso
sud, nella giornata di venerdì e verso
nord nelle giornate di sabato e domenica.
Pertanto, Trenitalia ha ritenuto di trasformare l’espresso 895/894 (RomaReggio C.) e vv., da giornaliero a periodico. Servizio che, dal 13 giugno al 10
settembre 2004, sarà giornaliero, per poi
ridiventare periodico dall’ 11 settembre
prossimo.
Comunque, salvo impedimenti tecnici, dal 12 dicembre prossimo il collegamento EXP 895/894, è stato proposto con “instradamento giornaliero via
Tropea”.
Trenitalia comunque ricorda che , nel
periodo estivo o nei fine settimana, vi
sono i seguenti collegamenti diretti di
lunga percorrenza per Tropea/Nicotera:
1 coppia di ICN 1551/1552 “Piepoli”
Milano- Reggio calabria e vv.
1 coppia di IC 1591/1590
“Aspromonte” Milano- Reggio Calabria
e vv.
2 coppie di EXP 1631/1626 e 1633/
1628 da/per Milano; oltre ai collegamenti
indiretti con interscambio nella stazione
Solo per beneficenza potevamo avere tra noi il
grande Aldo Ciccolini, monumento del pianismo internazionale. Si è esibito nella Cattedrale normanna
insieme al violinista Renato Donà, solista di talento,
grazie anche all’associazione “Amici del conservatorio”, il cui direttore artistico è Emilio Aversano e
che ha organizzato per quest’estate la stagione musicale giunta alla settima edizione. Il concerto è stato patrocinato dalla Presidenza della giunta regionale, dal Comune e dalla Provincia di Vibo Valentia,
dal Comune di Tropea, dall’associazione Pro Loco
e dalla Diocesi di Mileto – Nicotera – Tropea.
La prestigiosa presenza dei due grandi maestri,
in un concerto senza precedenti, è stata a scopo di
beneficenza in favore dell’operazione Zambia su iniziativa della nostra diocesi, fortemente voluta e sostenuta dal vescovo mons. Domenico Cortese.
Più di una volta e già da parecchi mesi, il Vescovo, in alcuni dei suoi interventi, ha ricordato e
continua a ricordare, la difficile situazione di quella
lontana terra, dove l’aids semina morte ad ogni angolo e dove molti bambini sono orfani in mezzo alla
miseria più assoluta; S. E. Cortese, ha sempre ribadito che è giunto il momento di costruire un ponte
di solidarietà con lo Zambia.
E’ stato per questo nobile scopo che i due grandi interpreti della musica, Ciccolini e Donà, hanno
messo a disposizione dello Zambia tutto il loro talento. Ciccolini, nato a Napoli da genitori originari
dell’Emilia e della Sardegna, ha avuto una carriera
fulminea, costellata di grandi successi; nel 96 è stato persino nominato “Ufficiale della legion d’onore”
dal presidente della repubblica francese ed insignito
di medaglia d’oro all’arte e alla cultura dal presidente della repubblica italiana. Oggi è definito l’erede
degli insegnamenti di Ferruccio Busoni e di Lizt..
Un bambino prodigio, che ha iniziato la sua carriera
da Parigi dove era giunto nel 49 vincendo il concorso Margherite Long-Jacques Thibaud, da lì, una
continua ascesa. Egli ha portato a conclusione circa 100 incisioni per molte case discografiche ed ha
contribuito a far conoscere opere fino al momento
trascurate. Ha inciso anche le sonate di Mozart e
sta per concludere quelle di Beethoven. Nel 90 ha
pubblicato la nuova versione di “Armonie poetiche
e religiose” di Liszt che è il suo compositore preferito; dal 92 è in commercio l’opera integrale per
pianoforte di Debussy e sta per terminare quella di
Castelnuovo – Tedesco. Ciccolini ha scelto la nazionalità francese nel 71 dove, tra l’altro, è professore al Conservatoire National Superiur de Musique
a Parigi.
Il violinista Donà, è invece nativo di Padova dove
ha compiuto gli studi musicali al conservatorio “C.
Pollini” sotto gli insegnamenti dei maestri Marco
Fornaciari e Vito Prato. Ha perfezionato i suoi studi
al conservatorio superiore di Ginevra con il maestro Corrado Romano conseguendo il diploma di
perfezionamento e il “Prix de virtuosité”. Ha ricevuto insegnamenti anche dal grande Salvatore
Accardo presso la scuola di perfezionamento
“Walter Stauffer” di Cremona. Ha ottenuto il diploma di merito alla scuola internazionale di musica da
camera del Trio di Trieste e da alcuni anni è titolare
della cattedra di violino al conservatorio “F.
Torrefranca” di Vibo Valentia. Ha tenuto concerti
nelle sale più prestigiose del mondo girando più di
quaranta nazioni. Alterna l’attività di solista a quella
cameristica collaborando con artisti di chiara fama.
V. S.
pag. 12 - agosto-settembre 2004
- Associazioni -
MUSICA D’ESTATE A TROPEA
Elisa Laureana
Anche quest’anno si è dato l’avvio alla stagione concertistica estiva dell’ Associazione
“Tropea Musica”, che ormai da quasi dieci anni organizza appuntanti di alto livello. A fare da
scenari incantevoli a queste manifestazioni, la Michelizia, chiesa al centro di un vasto agrumeto
della Contrada Carmine, la Cattedrale Normanna, nel cuore del centro storico, il pittoresco
“Scoglio dell’Isola” e l’affascinante Anfiteatro del Porto, tra i riflessi e i profumi del mare.
Il primo degli appuntamenti del mese di Luglio si è tenuto proprio in Cattedrale e ha ospitato un concerto per Violino, Clarinetto ed Ensemble d’Archi. La serata si è aperta con musiche di famosissimo repertorio violinistico. Si è esibito infatti, sulle note delle quattro stagioni
di Vivaldi (L’Inverno-L’Estate) il M° Mauro Tortorelli, che più volte abbiamo avuto il piacere
di ascoltare a Tropea. Come sempre, è stata apprezzata la sua esibizione anche in questo
repertorio di libertà espressiva, bizzarra, e colorita da ricostruzioni di atmosfere naturalistiche
e imitative. Il numeroso pubblico in sala si è letteralmente fatto trascinare dall’eleganza espressiva
del violinista Tortorelli e per lui e l’Ensamble d’archi “Aura”, a fine esibizione, lunghi applausi.
Successivamente è entrato in sala il clarinettista Salvatore Laureana. Anche in questo caso ci
troviamo di fronte ad un concerti sta che più volte si è esibito a Tropea, mettendo in luce un
indiscusso talento musicale. Il M° Laureana, in questa serata, ha interpretato il concerto in si
bemolle maggiore op. 34 di C.M. Von Weber, sostenuto da un quartetto d’archi composto da
emergenti musicisti calabresi. E’ quasi superfluo sottolineare che il concerto in si bemolle
magg. è una composizione romantica di straordinaria sensibilità timbrica. Il clarinetti sta S.
Laureana ci ha offerto un’esibizione raffinata, evidenziando un suono caldo ed una tecnica
ben costruita. Anche per lui e il quartetto d’archi, quindi, scroscianti applausi.
Ha aperto la seconda parte del concerto il primo movimento del quartetto in mi min. n.4
op. 44 di Mendelssohn-Bartholdy, eseguito dall’Ensamble d’archi “Aura”. A seguito, ancora il
talento del M° Tortorelli con musiche di Paganini e Mozart. Anche in questo caso il violinista
ha riconfermato le Sue notevoli capacità tecnico-espressive. Concerto applaudito sino alla
fine! Dopo la manifestazione musicale di apertura tenutosi in Cattedrale, verso la metà di
Luglio, vi è stata un’ altra serata interessante, che Tropea Musica ha organizzato in collaborazione con l’Associazione A.L.E.A. Questa è stata la volta di un concerto per voce e pianoforte. Nella chiesa di Michelizia, infatti, si sono esibiti il soprano Sabina Lipuma, il mezzo soprano
Alexsandra Schulz ed il baritono Alessandro Fantini,con la partecipazione al pianoforte del M°
Ida Iannuzzi. ll programma di sala è stato ricco di musica conosciuta, scelta con minuzia dai
concertisti, visto il notevole coinvolgimento del pubblico. Abbiamo, infatti, ascoltato il meglio
del repertorio melodrammatico, con musiche di Verdi, Puccini, Leoncavallo, Bizet, Rossini,
Saint-Saens e Mozart. Tutti gli artisti che si sono esibiti hanno dimostrato buone capacità
musicali. La voce del mezzosoprano, scura e drammatica, ha messo in luce un’ ottima tecnica, mentre la vocalità dolce del soprano è ricca di musicalità.Il baritono possiede soprattutto una
lodevole scioltezza nell’arte scenica, attentamente curata per una buona presa sul pubblico.
Elegante e di intensità sonora ben calibrata l’accompagnamento pianistico. Nel complesso, quindi, anche questo appuntamento è stato di gradevole ascolto e gli artisti sono stati ringraziati dal
pubblico in sala con scroscianti applausi. Il penultimo concerto del mese di Luglio si è tenuto
invece all’Anfiteatro del porto. Possiamo dire che si è trattato di uno degli appuntamenti più
attesi della stagione concertistica estiva di Tropea Musica. Infatti, ospiti di questa serata, due
virtuosi del violino, accompagnati dall’orchestra filarmonica “Mihail Jora” di Bacau, diretta dal
M° Panagiotis Diamantis. In programma due tra i concerti più belli e conosciuti per violino ed
orchestra, ossia il concerto n. l di Paganini e il concerto op. 35 di Tchaikovskj.
La serata si è aperta con un’overture per orchestra di Glinka, tratta dall’opera Ruslan e
Ludrnilla, favola estrosa, gentile e mirabolante. Successivamente è entrato in scena il primo
dei due violinisti della serata, Silviu Gabriel Gherasim. Appena diciassettenne, il giovanissimo
concertista, si è fatto notare con il suo spiccato virtuosismo tecnico, sulle note del concerto
di Paganini. Sicuro del suo talento, Silviu Gabriel Gherasim, si è imposto al pubblico con
un’esecuzione esuberante, forse non molto matura nell’interpretazione (data anche la giovanissima età), ma ottima nella resa tecnica. Tanti applausi per questo talento e, a grande richiesta del pubblico presente, qualche bis. Nella seconda parte del concerto si è esibito invece il
violinista Liviu Onofrei, sulle note di Tchaikovskj. Anche qui siamo di fronte ad un musicista
di rilievo, che ha evidenziato infatti un’ottima interpretazione tecnico-espressiva. I1 suono del
violino del M° Onofrei è pieno,ricco di vibrazioni corpo se e la musicalità ne risulta matura.
Abbiamo avuto il piacere di ascoltare,insomma,una esecuzione pressoché impeccabile,
applauditissima.
Gli appuntamenti del mese di luglio di Tropea Musica si sono conclusi con il “Cinema
Sonoro”, presso la Chiesa di Michelizia. Nella prima parte della serata c’è stata l’esibizione di
un duo composto da chitarra e violoncello, che ha proposto tutte musiche da films. La seconda parte è stata invece dedicata al flamenco con l’esibizione una ballerina con accompagnamento chitarristico.
I prossimi appuntamenti, previsti dal calendario generale dell’Associazione, prevedono altri sei appuntamenti fino al concerto natalizio che concluderà l’anno concertistico
2004. Nell’ordine sono: 5 agosto, Almalatina “Napoli e... terre lontane; 19 agosto,
Pianoforte; 26 agosto, pianoforte; 2 settembre, Violino e pianoforte; 23 settembre,
Pianoforte; 7 ottobre Violoncello e pianoforte; 14 ottobre, Pianoforte; 26 dicembre,
LA PIAZZA
Giovani ospiti
della Bielorussia
Un altro punto di vista
Da tanti anni Tropea ospita nei mesi estivi e nelle vacanze natalizie bambini stranieri
provenienti dalla Bielorussia che giungono
in Italia in attuazione di programmi di accoglienza a scopo solidaristico e umanitario.
E’ un fenomeno praticato e diffuso in
tutta Italia e in vari paesi dell’Europa ma
particolarmente sviluppato nel nostro paese grazie alla sensibilità e disponibilità di
molte famiglie italiane e di associazioni di
tutela dei diritti dei minori. Sotto questo
profilo, l’attività dell’associazione Kuore e
la generosità di molte famiglie tropeane va
apprezzata senza riserve.
Tuttavia è necessario avviare sul fenomeno una riflessione seria e critica, scevra
da sentimentalismi ed emotività, avendo
presente che la solidarietà, perché sia veramente tale, non può non essere ragionevole, attenta cioè ad evitare tutti quegli inconvenienti che possono determinare gravi pregiudizi per i minori ospiti. In particolare segnalo alcuni dati:
1. I bambini ospitati temporaneamente in Italia, dunque a Tropea, provengono
nella quasi totalità, da istituti, con famiglie
assenti o disgregate e quindi portatori di
gravi carenze affettive.
Nel periodo della permanenza in Italia le
famiglie che li ospitano li trattano con grande calore umano, facendogli sperimentare
qualcosa che non è mai esistito nel loro
bagaglio di esperienze pieno, al contrario,
di abbandoni e ferite morali. Al termine della loro permanenza in Italia, questi bambini
ritornano negli istituti dai quali provengono con immaginabile conseguente sofferenza. Far assaporare ad un bambino una
situazione di insperata e sconosciuta infelicità per poi distaccarlo da essa può essere
foriera di gravi disturbi e traumi.
Il Presidente del Tribunale di Bari, F.P.
Occhiogrosso, in una audizione davanti la
Commissione Bicamerale per l’Infanzia, svoltasi il 29 gennaio scorso, ha rilevato che questi bambini, una volta ritornati negli istituti,
perdono ogni punto di riferimento e corrono
rischi per la loro salute mentale.
2. La ripetuta ospitalità presso le stesse famiglie instaura legami tali da alimentare in molti casi la speranza di una adozione
legittimante, speranza che spesso rimane
delusa con frustrazioni e sofferenze penose
e distruttive per gli adulti ma soprattutto per
i minori, a meno che non si provi ad aggirare
la normativa sull’adozione internazionale.
3. Non esiste alcun collegamento tra
le associazioni che curano l’attuazione dei
programmi e i servizi locali, il cui ruolo è del
tutto inesistente.
Altri rilievi potrebbero essere fatti, ma
quelli avanzati, credo e spero, siano sufficienti perché sul fenomeno dell’ospitalità
dei bambini stranieri si possa avviare una
riflessione pacata ed attenta allo scopo di
immaginare percorsi e soluzioni che limitino al minimo i possibili pregiudizi per i minori. Tutto ciò che riguarda i minori, soprattutto i minori più infelici, deve avere
come considerazione preminente l’interes-
LA PIAZZA
- Storia -
agosto-settembre 2004 - pag. 13
UNA PAGINA DI STORIA LOCALE: A page of local history:
VENDITA E LIBERAZIONE
DI TROPEA
the sale and subsequent
liberation of Tropea
di Maria Zuccalà; translation by Elisabeth Leffler
Correva l’anno 1612. Nella Spagna regnava il Re Filippo Terzo
In the year 1612 King Filippo III of Austria ruled in Spain; his
d’Austria; in Napoli Suo Viceré era Pietro Fernadez de Castro, Conte Viceroy in Naples was Pietro Fernandez de Castro, Count of Lemos:
di Lemos. Si dovevano vendere con una certa urgenza dei beni Due to the heavy financial deficit caused by wars and careless
della Corona per colmare in parte il pesante deficit finanziario cau- management, some of the Crown property had to be put up for sale,
sato da guerre e sprechi. Fu allora che il Principe di Scilla si offrì di and sold as quickly as possible. It was then that Prince of Scilla offered
comprare Tropea ed il suo territorio. Stipulò in fretta un contratto to buy Tropea and its surrounding territory. He drew up a Deed of Sale
di compravendita nel palazzo reale di Napoli, versando la somma di at the Royal Palace in Naples, and paid the sum of 191,041 ducats.
191.041 Ducati. Alla notizia di una tale vendita tutti i Tropeani ri- When the people of Tropea heard the news of the sale they were
masero sconcertati e sbigottiti. Sentimenti contrastanti di rabbia e disconcerted and dismayed. Their spirits were shaken by anger and
dispiacere percorsero gli animi. Come si era arrivati a tale increscioso sorrow. They asked themselves how such a terrible thing could have
evento? Era concepibile che la Città di Tropea fosse sottomessa ad happened. Could the City of Tropea submit to the rule of a Baron,
un Barone, perdendo la sua libertà ed i suoi privilegi? Bisognava losing its privileges and freedom? Something had to be done
immediately.
intervenire prontamente.
Having no desire to be browbeaten and being incapable of
Lungi dall’abbattersi o dal rassegnarsi i notabili si prepararono
per contrastare la vendita e rescindere il vergognoso contratto. Par- resigning themselves to their fate, the leading citizens prepared to
tirono con tempestività due uomini di Legge, Tropeani di grande fight the sale and nullify the disgraceful deed of sale.Thus, two highly
valore: Aloisio De Lauro per la Spagna e Ferdinando D’Aquino per esteemed citizens and men of Law sped from Tropea: Aloisio De Lauro
Napoli.Il primo, nella città di Valladolid patì grandi sofferenze, in- went on his way to Spain, and Ferdinando D’Aquino to Naples. The
contrando mille difficoltà. Temette pure per la sua vita e chiese al former met with great sufferings in the city of Valladolid and was
Re assicurazioni per la sua incolumità. Il secondo, stimato per le hampered by a myriad of difficulties. He even despaired for his life,
doti di mediatore, era riuscito alla Corte di Napoli ad ottenere dei and begged the King to ensure his personal safety. The latter, whose
consensi per la causa. C’era una speranza di far riconquistare la abilities as a mediator were widely appreciated, managed to obtain
libertà alla Città di Tropea: il contratto di vendita non era stato rati- support for the cause at the Court of Naples. There was now a hope
ficato dal Supremo Consiglio. Aloisio si prodigò affinchè ciò non that the City of Tropea would regain its freedom: the Deed of Sale had
not been ratified or confirmed by the Supreme Council. Aloisio did all
avvenisse rendendolo nullo.
Intanto il Principe di Scilla, avvertito, era molto lontano dall’es- that he could in order that this should not happen, and that the contract
sere rassegnato di perdere la Città di Tropea. Fece istanza al Supre- should be declared null and void.
Meanwhile, the Prince of Scilla, having been told what was
mo Consiglio di mantenerne il possesso fino a quando non gli fosse
restituita la somma da lui versata con gli interessi. La richiesta ven- happening, was far from willing to relinquish the City of Tropea. He
ne però respinta. Il Re Filippo III, riconoscendo la costante fedeltà appealed to the Supreme Council, asking that the should be allowed
di Tropea, diede facoltà al Vicere di rescindere il contratto di vendi- to keep the property until the sum that he had paid down was paid
ta. Venne liquidata a favore del principe di Scilla la somma di 218.041 back, together with interest. His appeal was rejected. King Filippo III,
recognising the constant faithfulness of Tropea to the Crown, gave the
Ducati.
Intanto i Tropeani mesti attendevano notizie sull’esito delle trat- Viceroy the faculty the Deed of Sale. The Prince of Scilla was given the
tative in corso. Apprendendo dell’avvenuta liberazione, tutti i citta- sum of 218,041 ducats.
All this time the mournful Tropeans awaited
dini in Cattedrale intonarono un solenne
news of the dealings. When they learnt of their
TE DEUM con l’intervento del Vescovo,
renewed freedom the entire population, the Bishop,
del Capitolo, del Clero, di tutti i Ceti Sothe Chapter the whole clergy and all the social
ciali, tra gli spari degli schioppi dei soldati
classes sang a solemn Te Deum in the Cathedral
e dei mortaretti, dai luoghi fortificati della
accompanied by shots fired from the soldiers guns
Città. Per giorni e notti fu un tripudio di
and explosions of fire crackers on the city’s
gioia incontenibile con canti e balli per le
bastions. For days and nights their exuberance and
strade e feste nelle case. Sembravano tutuncontainable joy was expressed in songs and
ti usciti di senno per la grande felicità. I
dances in the streets, and parties in people’s homes.
Nobili imbandirono pubblici banchetti con
Everyone seemed to have lost their heads due to
fiumi di vino e dovizia di pietanze. Semthe immense happiness of the moment. The leading
brava che, almeno per questa occasione,
non ci fossero differenze di ceto, che in via Aragona - Palazzo Cesareo citizens organized public banquets with unlimited
wine supplies and lavish dishes. For this occasion,
realtà a Tropea erano molto rigide e marTropea
tel.
0963-62562
at least, the social class structure appeared to have
cate. Dei Tropeani raccontarano che, menbeen forgotten even though the distinctions were
tre erano in ansia per la riuscita della misusually rigid and well defined. Some Tropeans told
sione, trovandosi a camminare verso la
how, whilst they were still anxiously awaiting the
Chiesa dell’Annunziata, videro nei sobborresult of the mission, they were talking towards the
ghi uno stuolo di gru che muovendosi forChurch of the Annunciation and saw a flock of
marono la parola LIBERTAS. In quel luocranes, and their flight formation formed the word
go i Tropeani innalzarono un tempio alla
LIBERTAS; hence the name of the street “Via
Madonna della Libertà, la cui statua, dopo
Libertà”. The people of Tropea built a shrine to the
la distruzione del tempio, venne portata nelMadonna of Liberty at that point; the statue of the
la Cattedrale di Tropea dove attualmente
Madonna was taken to the Catedral many years
si trova a sinistra dell’Altare Maggiore,
later when the shrine was destroyed , and stands to
entrando in Chiesa dalla porta principale.
this day on the left of the High Altar.
La ricostruzione storica ha lo scopo di ... l’arte dell’ospitalità è parte
This historical reconstruction is meant to show
della nostra tradizione
evidenziare come Tropea abbia difeso strehow Tropea strenuously defended Its identity
nuamente, grazie a personaggi di indubthanks to the unquestionable valour of the
bio valore, la propria identità.
pag. 14 -agosto-settembre 2004
- Arte -
ANTONIO PATA
Un giovane talento tropeano
Antonio Pata già da alcuni anni ha cominciato ad esporre le sue
creazioni artistiche riscuotendo successi e apprezzamenti ovunque.
Le sue opere trovano spazio nei locali più ricercati del centro storico
della magica Tropea, soprattutto durante il periodo estivo quando i
turisti affollano le stradine e hanno la possibilità di ammirare quanto
l’arte riesce a suggerire alle anime sensibili.
Pata ha solo l’età di 24 anni, ma dipinge, si può dire, da sempre. “La
prima volta che ho preso i pennelli - dice - è stato quando avevo sei anni
grazie alla mia maestra di scuola elementare che per cinque anni mi ha
insegnato tante cose sui colori e sulla pittura in genere.”
Le sue opere, realizzate sulla masonite, esprimono il chiaro sentimento di trasformare le cose in quanto di bello i nostri occhi possano
vedere. Dal colore di fondo, oggetti e personaggi si rendono visibili
come se venissero fuori dopo un gioco di colori. Colori delicati applicati
sulla masonite che appare come appena sfiorata dai pennelli.
La storia di questo giovane artista,
ci fa riflettere su molte vicende della vita
stessa e di quanto sia difficile, a volte,
incamminarsi lungo una strada sicura.
Egli, infatti, per varie vicende familiari,
non ha potuto continuare e terminare
gli studi di scuola media superiore, nonostante la sua forte volontà e sete di
conoscenza. Ma non si è dato per vinto
ed ha cercato una valida alternativa incamminandosi sulla via dell’arte, grazie
anche all’appoggio che gli è stato spontaneamente offerto dal grande e valente pittore, di fama mondiale, Albino Lorenzo sotto i cui insegnamenti ha appreso l’uso dei colori elaborando una
tecnica del tutto personale.
Il maestro Lorenzo, infatti, che da
anni fa della pittura il suo inno alla vita,
Il giovane pittore alle prese
lo ha preso con sé come fosse il suo
con una “natura morta”
LE DELICATE TELE DI ANNA BUBBA
Con il patrocinio dell’amministrazione comunale, nel salone della
biblioteca civica, ha esposto le sue tele la pittrice Anna Bubba. Originaria di Caraffa di Catanzaro, dopo aver vissuto a Torino, oggi vive a
Firenze ma non ha dimenticato l’amore per il suo paese natale, dove
spesso ritorna, e per la Calabria tutta.
Bubba è un’autodidatta e la passione per la pittura è sempre stata
viva in lei, da quando era bambina e frequentava le scuole
elementari. Disegnava in continuazione fiori e paesaggi, e
poi, nel 1969, cominciò ad usare il pennello e a dipingere scoprendo di possedere delle abilità pittoriche. Da allora, non si
fermò mai e anno dopo anno,
continua ad aggiungere alla
sua vasta produzione quadri
dal tratto delicato che affascinano gli occhi dei visitatori. Ha
cominciato così a partecipare
a collettive e rassegne d’arte,
ad allestire mostre personali
imponendosi all’attenzione dei
critici, uno dei quali ha così
commentato nell’osservare le
sue opere “vi è un’espressione intelligente, tanta passione
ed amore per le cose belle. Nei
suoi colori distinti e lucenti
manifesta spontaneità e gioia
per la natura, il modo di esprimersi nei suoi dipinti è particolarmente
unico. E’ un pennello che piace a piccoli e grandi.” L’artista, già da
giovinetta ha sempre prediletto visitare musei, mostre di pittura, castel-
LA PIAZZA
19esimo figlio, e lo
ha continuamente
seguito, aiutandolo
e istruendolo da
quando aveva 14
anni.
L’arte di Pata,
dunque, nasce dagli
insegnamenti di uno
dei più grandi maestri impressionisti
dei nostri tempi,
Albino Lorenzo che,
sicuramente, porteranno questo giovane alla conquista delle mete che sogna. Sulle sue
capacità artistiche, il Maestro non ha dubbi, egli crede profondamente
che riuscirà a conquistare il mondo dell’arte, dove, dice “saprà sicuramente camminare da solo con successo”.
Pata, giovane pittore appena ventenne, magro, capelli lunghi, atteggiamento gentile e fare riservato, forse anche timido e di poche parole,
è comunque molto eloquente attraverso i colori e le forme che imprime
nei suoi dipinti. Predilige la masonite che ha imparato a trattare come un
piccolo mondo dal quale fare emergere angoli di vita scanditi da oggetti
a noi familiari come una sveglia dal sapore
antico, o ceste con la frutta, oppure volti assorti in pensieri, o la forza prorompente dei
cavalli. Un gioco di luci e di ombre eseguito
a volte sulla nuda masonite che crea da sola
lo sfondo. Da un paio di anni, si è affacciato
nel mondo dell’arte allestendo mostre e raccogliendo consensi per il suo personalissimo tratto e per la sottile magia che riesce a
fare sprigionare dalle sue opere.
Il suo estro artistico, trova anche appagamento nella realizzazione di sculture in argilla che appaiono, agli occhi degli ammiratori, come soggetti che nascondono la magia delle favole incantate.
Vittoria Saccà
ella ha provato in quei luoghi che riesce a trasferire nelle sue tele. Una
pittura semplice, dove il colore è puro e l’effetto è straordinario perché
anche la più piccola opera è in grado di regalare, a chiunque l’ammiri,
sentimenti di serenità perché la semplicità del tratto pittorico è l’elemento portante. Nella biblioteca, sono state in bella mostra tele con paesaggi, da quelli agresti dove il verde è imperante, a quelli cittadini che raccontano momenti di
vita con i personaggi in movimento; fiori dalle tante dimensioni ma dallo stesso immaginario profumo denso di delicatezza come, probabilmente è,
l’animo della sua creatrice. “I
suoi fiori – ha scritto a tal proposito il critico d’arte Raffaello Bertoli – sono come i ricami
delle donne di un tempo. I suoi
paesaggi hanno la stupefatta
curiosità dei bimbi e sembrano
illustrare le scene di una fiaba.”
Il professore accademico Giuseppe Di Filippo si è espresso
così “Le opere di Anna Bubba
rispecchiano la sua volontà
creativa in un crescendo artistico che fa piacere allo spirito… la sua pittura vive come contenuta tutta, in un abbraccio di gioia,
da opere floreali che ne racchiudono l’estro creativo. E’ come un’antologia di cose delicate piene di vitalità.”
E per la verità, anche noi che abbiamo visitato la sua mostra, ne
siamo usciti con una profonda sensazione di tranquillità nell’animo,
come se si fosse tornati bambini e le cattiverie del mondo intorno non ci
avessero mai turbati. Magìa di una particolare pittura che ha dei pregi
infiniti perché è in grado di penetrare attraverso gli occhi nella profondità dei cuori. Questa è vera arte!
LA PIAZZA
segue da pag. 3
Sandro Cuturello.
Un figlio d’altri tempi
E così è nata la Vienna Walzer Orchestra, a cui ho dedicato incessantemente
10 lunghi, irripetibili e, consentitemi, grandiosi... anni della mia vita!
Dal 1990 al 2000 ho eseguito, con oltre 120 concerti l’anno, il repertorio della
musica di Johann Strauss, legato all’atmosfera imperiale della città, a noi conosciuto per il Concerto di Capodanno. Nella sede del Musikverein, ci tengo a sottolineare che nel 1997 ho avuto modo di
eseguire 23 concerti proprio con la mia
orchestra!
Il successo e l’eco da qui scaturiti mi
hanno così portato a solcare per ben 8
volte finora i confini del Giappone e di
nazioni splendide e interessanti come la
Corea e la Cina, tutti i Balcani, e quasi
tutta l’Europa occidentale.
Dipoi, i miei stessi managers e amici,
m’hanno spinto a fondare a Venezia: l’Orchestra di Venezia, che esegue musiche
per lo più di Vivaldi e da qualche anno,
per il legame con il festival del Cinema a
Venezia, anche le “Musiche fa Film” di
Ennio Morricone e Nino Rota, il
celeberrimo artista dei film di Fellini.
Cito ancora per ragioni di tempo e di
spazio, l’esperienza a Praga dal 1997 al
2000; lì ho avvicinato molti validi musicisti e ho così fondato anche la “Praha
Mozart Orchestra”, eseguendo moltissime composizioni: sinfonie, concerti, arie,
ecc...delle musiche di Mozart. Anche sulla
scia di questo successo inatteso, ho conosciuto già nel lontano 1986, mia moglie: una donna, un’artista (lei è un’affermata pianista, con molti concerti e registrazioni CD alle spalle...; insegnante al
Conservatorio a Vienna) che coi suoi
modi asiatici e i suoi gesti lascia, ancora
oggi, un fascino e un incanto che supera
ogni differenza di mentalità e di carattere.
Ma i miei “gioielli” sono due bellissimi
bambini: Francesco-Jisu e NicolasDongu, un misto di latinità (forse meglio
dire “calabresità...”), mondo asiatico e
forma mentis anglosassone. “A casa si
parra tri lingui mbiscati” (coreano, tedesco e italiano) e... a volte “non si capisci
nenti”!
D - Perchè la decisione dopo 15 anni
l’iniziativa di eseguire un Concerto a
Tropea?
R - Sì, di fatto quando vengo a Tropea
mi riposo. Quest’anno però è un anno
particolare, il più particolare e... “strano”
della mia vita. In seguito alla scomparsa
del mio caro e amato papà, mi sono inaspettatamente confrontato con la realtà
della morte e della caducità delle cose
umane in modo assolutamente diretto.
Dopo il 9 agosto 2003, di ritorno a Vienna,
il mio stato d’animo è stato colpito da
una quotidiana e profonda crisi riflessiva sulle cose e sulla vita. Ho riveduto
molte mie scelte, e ho iniziato a rivolgere
tutte le mie attenzioni sulle cose sane e
concrete: sulla famiglia innanzitutto. Ho
così limitato, quasi annullandola, la mia
attività manageriale legata alla musica e
ai concerti nelle sedi o città delle mie orchestre: Vienna, Praga e Venezia, per in-
-Rubricae d’arricchimento votata proprio all’approfondimento delle mie conoscenze e
all’arte in particolare. E’ così che, con
grande stupore dei miei amici e parenti,
mi sono dedicato quotidianamente allo
studio del pianoforte, investendo le miei
migliori energie soprattutto verso la direzione d’orchestra in senso stretto. Da
qui sono nati molti progetti, inviti e da
parte di importanti e riconosciute istituzioni artistiche in Europa. Le collaborazioni sul podio dei Filarmonici di Sofia,
con la Bucarest Philarmonie e il Teatro
di Parma, si concretizzeranno anche in
invidiate tournee all’estero.
Ma forse la novità più grande di
quest’anno, a cui vorrei rivolgere una
certa attenzione, è la realizzazione di
un’altra iniziativa: la pubblicazione di un
libro di poesie.
Nel novembre dell’anno scorso, nel
rivedere le lettere educatrici che il mio
compianto mi inviava a Roma o a
Vienna, a mo’ di guida del mio cammino,
e alcuni scritti degli anni giovanili trascorsi nel periodo universitario romano, ho sentito l’esigenza di onorare la
Sua memoria attraverso la raccolta di
alcune miei poesie, che ho voluto così
dedicare a mio padre, con tutto il mio
cuore!
Dopo averle fatte leggere, e solo di
recente (a distanza di ben 20 anni dalla
loro nascosta stesura), amici ed addetti
ai lavori mi hanno spronato alla pubblicazione. La stessa amministrazione comunale e provinciale, saputo dell’iniziativa del caro e sensibile amico Prof. Pasquale De Luca, mi hanno invitato a farne di esse pubblica presentazione presso la Biblioteca comunale a Tropea, presentazione che avverrà il 7 agosto prossimo alle ore 19:30. Con disagio e una
certa timidezza, ho deciso così di donarle alla Sua memoria.
L’amarezza è quella che la pubblicazione, nasce per via della sua dipartita:
mio padre, come tutti i padri, ne sarebbe
stato sicuramente orgoglioso. Sento
però… che ne apprezzerà il gesto! Con
le note di Chopin, i brani scelti proprio
perché da mio padre molto spesso
ascoltati e goduti sulla sdraio del balcone di casa, la sera del Concerto vorrò
avere uno stretto legame con i momenti
passati e con un mondo di sentimenti
che fanno parte oramai solo dei miei ricordi.
I 24 Preludi di Chopin, rievocazioni
di vari caratteri e stati d’animo pennellati dal compositore durante la sua sofferenza, e poi ancora la Berceuse (o
Ninna nanna…) che eseguivo a Vienna
per il mio primogenito figlio Francesco
appena nato, con la sensibile presenza
di papà, sono solo alcune delle motivazioni alla mia scelta di eseguire musiche
di Frédéric Chopin, geniale artista, alla
cui musica sono particolarmente legato.
E di questo gesto di comunicazione
e d’amore, la sera del 9 agosto 2004, ad
un anno di distanza dalla scomparsa di
Francesco Cuturello, mio padre, renderò
reale testimonianza e motivo di sentita
partecipazione a tutti i concittadini e a
quanti lo conobbero in particolare, apprezzandone la sua rara dote di galan-
agosto-settembre 2004 - pag. 15
Sonetto triste
‘I l’ottu da’ matina a menziornu
sugnu privatu d’ogni libertati;
su sulu sulu, puru ch’haiu ‘ntornu
perzuni chi pe’ mia su’ dedicati.
Tuttu è silenziu, ognuno stavi quetu,
sulu ‘sti machini senti vizziari,
tirano l’anima e ta tornanu arretu
senza di idi no’ potimu stari.
No’ sacciu s’haiu u gridu o pemmu pregu,
s’haiu u m’arraggiu o pemmu su’ cuntentu;
su’ rassegnatu e cercu mu mi spegu;
trasivi nta ‘na longa galleria
nc’è sulu scuru, ma su ‘bivu e sentu
ca nesci o’ lustru chista vita mia.
Pagnotta Domenico
Dalle otto di mattina a mezzogiorno – sono privato d’ogni libertà; - sono solo solo, anche se
ho intorno – persone che si prendono cura di
me. – Tutto è silenzio, ognuno tace, - si sente
solo il rumore delle macchine, - tirano l’anima e
la fanno tornare indietro – senza di loro non si
può vivere. – Io non so se devo gridare o devo
pregare, - se mi devo adirare o devo essere contento; - sono rassegnato e cerco di spiegarmi: sono entrato in una lunga galleria – non c’è solo
buio ma sono vivo e sono convinto – che la mia
vita abbia una luce di speranza.
Domenico Pagnotta è nato a Rombiolo il 18/07/1946,
insegna nelle Scuole Elementari dell’Istituto comprensivo di Rombiolo (VV) plesso di Pernocari. Vive
da poco tempo l’esperienza della dialisi in modo non
traumatico essendo già preparato psicologicamente
dai responsabili del reparto, in particolare dal Primario Dottor Gioffrè, dell’Ospedale di Tropea. L’autore
della poesia afferma: ” la dialisi non è la fine della
vita, un punto di arrivo, ma l’inizio d’una vita migliore,
il punto di partenza che riapre nuove prospettive e
che ridà la speranza di una nuova luce”.
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agosto-settembre 2004 - pag.16
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