Edizione n° 5 del 8-02-2009 (pdf da 4.517 KB)

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SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI
Numero 5 - Anno 24º
Domenica
8
febbraio
2009
Giovedì 12 febbraio alle ore 21 su è-tv Antenna1
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46)
art. 1, comma 1, DCB Ufficio Postale di Carpi (MO)
SPECIALE VITA
p. 2/3
Una copia
SPECIALE CATTEDRALE
p. 11
1,50
SPECIALE SAN NICOLO’
p. 12/13
Comunità in cammino
Al centro la famiglia
Gli indicatori economici sono allarmanti ma ci sono energie
e peculiarità utili per uscire dalla crisi. Questa la lezione
dell’economista Franco Mosconi per gli studenti del Meucci
EDITORIALE
Forse è giunto all’epilogo il caso Englaro
La falsa soluzione
Luigi Lamma
ono andati a prelevare Eluana in piena notte, come ladri,
per rubare una vita o come poliziotti, per eseguire un
mandato di cattura che equivale ad una condanna a
morte. Eluana finirà i suoi giorni in una clinica di
Udine dal nome rassicurante “La quiete”. Pare sia giunta
all’epilogo la lunga battaglia fra la magistratura e la politica:
ancora una volta ha vinto il partito dei giudici.
Le sentenze non si toccano, non si giudicano, non si criticano,
si eseguono e basta, ha ribadito il Presidente della Corte di
Appello di Milano all’apertura dell’anno giudiziario. “In definitiva - ha scritto Gianfranco Marcelli su Avvenire - non è qui
in discussione la buona fede e le stesse buone intenzioni di chi
difende il proprio operato. Non sembra però accettabile teorizzare, come ormai sempre più spesso accade di ascoltare anche
in sede politica, una presunta superiorità etica ‘a priori’ degli
operatori della giustizia e delle loro scelte, che finirebbe
davvero per intaccare, essa sì, il principio irrinunciabile della
separazione dei poteri”. Fin qui ciò che più preoccupa come
cittadini di questo Stato, attoniti di fronte a tanta povertà
morale, a questo prodigarsi indegno per procurare la morte a
una giovane disabile per poi scandalizzarsi, giustamente e con
vigore, di fronte all’immigrato bruciato dai bulli o alla ragazza
stuprata dal branco. La dignità di ogni essere umano non è
frammentata a settori, è sempre la stessa e va preservata
dall’inizio alla fine dell’esistenza, in ogni situazione di salute
o di malattia, di povertà o di ricchezza.
“L’eutanasia è una falsa soluzione al dramma della sofferenza,
una soluzione non degna dell’uomo”. È il forte monito lanciato
dal Papa, all’Angelus di domenica 1 febbraio. “La vera risposta – ha spiegato il Pontefice, ricordando la Giornata per la vita
– non può essere dare la morte, per quanto dolce, ma testimoniare l’amore che aiuta ad affrontare il dolore e l’agonia in
modo umano”. Tutto ciò, partendo dalla solida certezza, con la
quale accompagniamo Eluana e tutti coloro ch sono coinvolti
in situazioni analoghe: “Nessuna lacrima, né di chi soffre, né
di chi gli sta vicino, va perduta davanti a Dio”.
S
Pronti alla sfida
PAGINA
Da sinistra Paolo Davoli, Marcella Valentini, Anna Righi Bellotti, Franco Mosconi
7
Sanità
Politica
Mirandola
Accoglienza
Donne protagoniste
con il microcredito
Campedelli e Andreoli i
primi candidati-sindaco
Presentato il Piano
di Zona dell’Area Nord
Il decennale
del Venite alla Festa
Sorrisi da In attesa
batticuore di novità
Opere
di bene
C’è ancora
posto
Andata e ritorno
sul Treno della Memoria
Ilaria Vellani
e Alberto Allegretti
raccontano
il loro viaggio
con gli studenti
Pagina 5
PAGINA
3
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2
Copertina
8 febbraio '09
Dialogo, supporto legale e assistenziale, contributi
economici: così la mamma non è più sola di
fronte alla paura della vita che porta in grembo
Insieme si può
il 23 dicembre 2008, un
volontario del Servizio
Accoglienza alla Vita di
Cavezzo viene chiamato al cellulare da un medico di
un reparto di ginecologia della
zona, c’è una mamma ricoverata che ha l’appuntamento per
sottoporsi all’aborto volontario,
ma non se la sente.
La telefonata viene chiusa subito e il volontario si reca in ospedale dove trova il medico e la
donna disposti ad ascoltarlo.
Sintesi del problema: la mamma, immigrata in Italia, aspetta
il quinto figlio, è tormentata dal
marito che cerca di spingerla al
divorzio e può portarle via i
figli. Tira avanti a fatica. Ha
compiuto l’iter necessario e
chiesto il certificato per interrompere la gravidanza però senza convinzione: avrebbe già
dovuto sottoporsi all’intervento ma i medici vedendola in
quelle condizioni psicologiche
hanno preferito rimandare.
Se non si fa subito l’aborto deve
essere rimandato di una settimana, così però la gravidanza
sarà già nel quarto mese e non
sarà più possibile interromperla. La mamma continua a non
essere convinta della scelta di
abortire; dice che a causa di
quel pensiero la notte non riesce a dormire.
Cosa può fare il Sav per lei e per
le altre mamme in condizioni
analoghe? Prima di tutto si offre una vicinanza affettiva, poi
l’assistenza per le questioni giu-
E’
Talune donne,
spesso provate da
un’esistenza
infelice, vedono
in una gravidanza
inattesa esiti di
insopportabile
sofferenza. Quando la risposta è
l’aborto, viene
generata ulteriore
sofferenza, che
non solo distrugge la creatura che
custodiscono in
seno, ma provoca
anche in loro un
trauma, destinato
a lasciare una
ferita perenne.
dal Messaggio
per la 31a Giornata
Nazionale per la Vita
- 1 febbraio 2009
“La forza della vita
nella sofferenza”
ridico-legali da risolvere e,
quando necessario, una minima
sussistenza attivando il Progetto Gemma, uno strumento che
negli ultimi anni ha salvato centinaia di bambini. Con il Progetto Gemma un benefattore
anonimo, attraverso il Movimento per la Vita, versa alla
mamma una quota mensile di
160 euro per diciotto mesi.
Nel caso che abbiamo raccontato non c’è stato il tempo di
attivare un Progetto Gemma per
la mamma ma il Sav di Cavezzo
ha garantito comunque
l’erogazione del sostegno economico confidando nella Provvidenza. La mamma lascia così
il reparto rasserenata, ha scelto
di non interrompere la gravidanza. Una vita è salvata e fra
qualche mese un bambino sorriderà alla vita.
Questa storia, come tante altre,
insegna quanto sia importante
avere il tempo per un colloquio,
togliere le mamme dal baratro
della solitudine di fronte alla
scelta di sopprimere la vita che
hanno in grembo e poter garantire loro per il futuro, non solo la
vicinanza ma anche il sostegno
economico del Progetto Gemma.
Info: Servizio di Accoglienza alla Vita di Cavezzo
Via Fattori 6 - 41032 Cavezzo
Aperto giovedì (18,30-19,30) e sabato (10,00-12,00)
Tel. 0535 59602 con segreteria permanente
E mail : [email protected]
Venerdì 6 febbraio alle ore 21 alla Sala
Congressi di viale Peruzzi l’iniziativa
diocesana per la Giornata della Vita 2009
Sarà presente anche il vescovo Elio Tinti,
l’introduzione affidata alle voci bianche
della corale Regina Nivis di Quartirolo
Dai forza alla vita,
non mancare
Una serata di festa e di riflessione sulla vita
nascente: così è stato pensato l’incontro
promosso dalla Chiesa carpigiana in occasione della 31° Giornata per la Vita, che si
terrà venerdì 6 febbraio alle ore
21 presso la Sala Congressi di
viale Peruzzi a Carpi.
Ad Antonella Diegoli, responsabile regionale del Movimento
per la Vita e presidente di
Federvita Emilia-Romagna sarà
affidato il compito di descrivere
la situazione della nostra regione per quanto riguarda le interruzioni volontarie di gravidanza
e tutto ciò che si sta muovendo
per prevenire il dramma dell’aborto. Esistono tante esperienze di
accoglienza e di aiuto alle mamAntonella Diegoli
me in difficoltà ed altre di collaborazione tra istituzione pubblica e realtà
del volontariato che vanno valorizzate.
Il secondo relatore dell’incontro è Paolo
Marchionni, medico dirigente del servizio
di medicina legale di Pesaro, esperto di
bioetica del Comitato Etico di Area Vasta
Romagnola, è docente presso la Facoltà di
Farmacia dell’Università di Urbino ed è
direttore scientifico dei quaderni di Scienza
e Vita. Marchionni presenterà gli aspetti
medici ed etici legati all’introduzione della
pillola abortiva Ru 486, dai rischi per la
salute della donna alle contraddizioni con la
legge 194.
Temi di attualità scientifica ed etica con una
forte valenza educativa che saranno trattati
in modo semplice e divulgativo. Quindi un
appuntamento rivolto a tutti.
Copertina
Annalisa Bonaretti
gruppo di sei persone
compresa lei, Patrizia
De Biasi, psicoterapeuta. Oltre alla sua
laurea in Psicologia mette a
frutto un’esperienza decennale
nel marketing, ed è così che
gestisce il gruppo del
microcredito nato da un progetto di Giorgio Magnani,
psichiatra al Centro di salute
mentale. Un lavoro sulla traccia del premio Nobel
Muhammad Yunus, il banchiere dei poveri: piccoli
finanziamenti per piccolegrandi idee.
Da due anni si incontrano ogni
giovedì, adesso la sede è Qui
Città, nel frattempo alcuni
progetti sono diventati realtà. Come quello, delizioso, di
Paola Beltrami, un piccolo
libro, Due bambine capricciose, che racchiude due fiabe e una serie di disegni capaci di catturare lo sguardo e il
cuore del lettore.
Paola è una bella ragazza di
46 anni, i suoi non sono capelli ma morbide onde che le
incorniciano il viso; è bella –
e chissà se sa di esserlo -,
racconta la sua storia con
emozione e davanti a lei non
si può che provare tanta commozione. E’ in carrozzina,
racconta che tutto è iniziato
con una cura ormonale
propedeutica per l’inseminazione artificiale avvenuta
nel 2002. Una settimana dopo
l’inseminazione un malore,
“un’embolia massiva, hanno
detto,
poi
il
coma
farmacologico. Mi sono rimasti dei tremori che non mi
permettono di camminare,
ecco perché sono in carrozzina”. Il marito l’ha lasciata,
adesso vive con i genitori,
per fortuna ha due nipotine di
sette e sei anni che sono state
il motore delle sue fiabe.
E’ nel gruppo dall’inizio: prima, come racconta Patrizia
de Biasi, “era dietro le quinte, poi ha iniziato a spendersi
direttamente, ci ha raccontato le sue fiabe” e così ha iniziato ad aprirsi, a parlare di
sé, dei suoi sentimenti e con
parole e colori ha dato forma
alla sua anima. Inevitabilmente
diversa, c’è un prima e un
dopo nella sua esistenza marcato da quell’episodio che ha
cambiato la sua vita – prima
era insegnante alla scuola
materna – e quella promessa
di felicità di allora si è incagliata in un dopo, una realtà
durissima che, grazie al percorso fatto e al gruppo, sta
definendosi in maniera serena. La felicità può avere davvero tanti volti, e chissà che
Paola non ne trovi uno, prima
o poi.
Il suo libro Due bambine ca-
Un
8 febbraio '09
3
Incontro con le donne che partecipano al gruppo del microcredito,
un progetto interessante nato al Centro di salute mentale di Carpi.
Tra le realizzazioni, un delizioso libro di fiabe di Paola Beltrami
Sorrisi che fanno battere il cuore
Si può soffrire per
una malattia che
colpisce il corpo o
l’anima; per il
distacco dalle persone che si amano;
per la difficoltà a
vivere in pace e con
gioia in relazione
con gli altri e con
se stessi.
Un progetto curato fin nei minimi particolari Due bambine
capricciose, l’impaginazione di Francesca Kovacic è un
gioiellino. Niente è lasciato al caso, ogni pagina il suo colore
perfettamente in armonia con quello predominante del disegno
a fianco. Bello il carattere scelto e azzeccato il corpo delle
lettere, che varia da pagina a pagina. Carina l’idea di utilizzare
i numeri in parole per segnare le pagine. Così, tra stelle comete
e stelle marine, si sfoglia questo libretto con una tenerezza che
accompagna anche dopo la lettura.
pricciose, Paola l’ha presentato ai più giovani all’interno
della Festa della Famiglia
2008, ma spera di poterlo presentare di nuovo, tante e tante
volte, nelle varie scuole. E’
questo il suo progetto per il
2009, e noi le auguriamo di
cuore di realizzarlo nella
maniera più piena.
Paola per pubblicarlo non è
ricorsa al microcredito, un po’
di timore nel chiedere un prestito alla banca, la paura di
non farcela o di una delusione sono state più forti del
coraggio necessario per chiedere, ma un’amica le ha dato
una mano, Daniela Malpighi,
infatti il libro è sponsorizzato
da Denny Rose e nel periodo
natalizio veniva dato in omaggio a chi acquistava prodotti
della linea per bambine.
Accanto a Paola c’è Isa, 47
anni, sposata con un figlio.
Al gruppo si è aggiunta quasi
per forza visto che è lei ad
accompagnare Paola. “Noi due
ci conosciamo dal 2004 – spiega -, l’accompagnavo qui e
Paola Beltrami e Patrizia De Biasi
Paola è in carrozzina, racconta che tutto è
iniziato con una cura ormonale propedeutica
per l’inseminazione artificiale. Una settimana
dopo l’inseminazione un malore, “un’embolia
massiva, hanno detto, poi il coma
farmacologico. Mi sono rimasti dei tremori che
non mi permettono di camminare, ecco perché
sono in carrozzina”.
sono rimasta. L’esperienza del
gruppo è interessante, piacevole. Personalmente non ho
grandi progetti, ma devo dire
che forse stare qui mi ha aiutata a realizzare il mio
Bed&Breakfast. L’ho aperto
a casa mia, tre stanze in B&B,
e funziona. Da aprile a luglio
è un impegno a tempo pieno,
vengono moltissimi pescatori da tutt’Italia per le gare di
pesca al Cavo Lama, poi l’impegno si diluisce e nei mesi
invernali praticamente non c’è
nessuno, ma io mi preparo
perché so che presto ritorneranno. Il B&B lo faccio per
Il microcredito è uno strumento di sviluppo economico e sociale
che permette alle persone in condizioni di difficoltà economiche e sociali di avere accesso al credito. Funziona attraverso la
fiducia e la partecipazione a un piccolo gruppo con incontri
settimanali, coordinato da un operatore esperto in microcredito.
Gli obiettivi: aiutare le persone ad acquisire autonomia e fiducia
nelle proprie capacità, stimolare la propensione a promuoversi
per sviluppare un progetto imprenditoriale autonomo, ricercare
un lavoro autonomamente. I destinatari sono le persone in
difficoltà, ovvero che presentano vulnerabilità da un punto di
vista fisico, economico, sociale.
Info: Sportello Sociale Nemo, Carpi, via Trento-Trieste 2,
dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14 e dalle 15 alle 18, il sabato
dalle 8 alle 13. Tel: 059-649644.
Centro Salute Mentale Azienda Sanitaria: Carpi, via
Molinari, tutti i giorni su appuntamento. Tel. 059-659233
dal Messaggio
per la 31a Giornata
Nazionale per la Vita 1 febbraio 2009
“La forza della vita nella
sofferenza”
arrotondare, ma mi piace anche avere della gente in casa,
è una cosa che ho sempre
desiderato e adesso l’ho realizzata”. Anche lei per il 2009
ha un progetto, imparare ad
usare meglio il computer e
internet. Proprio come Paola,
così le due donne si sono iscritte al corso promosso dal Comune per avere dimestichezza con questo strumento diventato, almeno pare, indispensabile.
La tecnologia è la bestia nera
di queste donne, infatti anche
per Susanna l’obiettivo 2009
è analogo: lei dovrà imparare
a usare il cellulare. E pensare
che, di lavoro, fa la centralinista per qualche ora al giorno a Villa Chierici per la cooperativa Nazareno. Ha 53
anni Susanna e una figlia, il
suo compagno l’ha lasciata
ma lei ha trovato un gruppo
che, certamente, non la tradirà. “Prima facevo una borsa
lavoro a Recuperandia – spiega
-, adesso continuo ad andare
là in magazzino al sabato,
come volontaria. Nel gruppo
– osserva – sono arrivata l’anno
scorso, mi sono inserita quan-
do era già formato. Dopo averlo lasciato sono rientrata, è
stato il dottor Magnani ad
insistere dicendomi che sono
molto creativa. Un progetto
ce l’ho, ma devo ancora realizzarlo, si tratta di ecologia
domestica, insomma voglio
lavorare per ridurre l’inquinamento nelle nostre abitazioni. E’ il più subdolo, e
anche per questo il più nocivo. Se ci raccomandano di
aprire le finestre per fare entrare aria – e che aria! -, pensiamo un po’ come deve essere quella di casa nostra”.
Susanna ammette che “il gruppo è la cosa più importante,
con la fiducia che si ottiene
dalle altre persone possiamo
portare avanti i nostri progetti. Il gruppo sostiene”.
Oggi non tutti sono presenti,
forse l’influenza, forse un
impegno imprevisto, chissà.
Siamo in quattro donne a parlare in circolo e anche se io e
loro ci conosciamo da un’ora
sembra di parlare tra amiche.
Il dolore ha una bellezza che
nessuna gioia potrà mai avere, rende autentici. Desideravo incontrare Paola Beltrami
perché avevo saputo di questo libro e del progetto a monte,
ho avuto la fortuna di trovare
tre donne accoglienti. Ciascuna in maniera diversa, ma tutte pronte a mettersi in gioco.
“Allora finiremo sul giornale?”, hanno chiesto alla fine
del nostro incontro, ben sapendo la risposta. I loro volti,
i loro sguardi, le loro parole,
che magnifico regalo. Accade, e non sorprende più chi è
sintonizzato sugli altri: il disagio incoraggia la gente ad
avvicinarsi. A conferma che
nulla, nella vita, è totalmente
brutto. Ci può essere bellezza, e che bellezza, anche nel
dolore. La dolcezza di Susanna, la forza di Isa, la creatività di Paola, il saperle condurre per mano con delicatezza
di Patrizia. Quattro belle donne, altroché… Due bambine
capricciose.
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4
Anno
Paolino
8 febbraio '09
Tutto faccio per il Vangelo
Continua l’intervista
all’Apostolo delle genti
Dopo il secondo incontro con monsignor
Manicardi, proseguono gli appuntamenti
del percorso organizzato da Cib, Aimc e
Commissione per l’ecumenismo e il dialogo
interreligioso
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Autenticamente umano, Tra obbedienza
grazie a Gesù
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Anno Paolino 2008-2009
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L’inizio di una vita nuova
mostra promossa da
PATROCINIO
Diocesi di Carpi
orari di apertura:
giovedì e sabato 10-12.30
domenica 10-12.30; 16-18
Carpi
Aula Magna del Seminario Vescovile
ingresso libero
corso Fanti 44
Custodia di Terra Santa
Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura
anno paolino
CATALOGO
7 - 23 febbraio 2009
inaugurazione e presentazione
sabato 7 febbraio, ore 11
Chiesa di Sant’Ignazio - Museo diocesano
di arte sacra
saluto di S.E. Mons. Elio Tinti, vescovo di Carpi
introduzione di Mons. Douglas Regattieri
presentazione di Eugenio Dal Pane, ideatore
e coordinatore della mostra
un tempo nel giudaismo, come
io perseguitassi fieramente la
Chiesa di Dio e la devastassi,
superando nel giudaismo la
maggior parte dei miei coetanei e connazionali, accanito
com’ero nel sostenere le tradizioni dei padri. Ma quando
colui che mi scelse fin dal
seno di mia madre e mi chiamò con la sua grazia si compiacque di rivelare a me suo
Figlio perchè lo annunziassi
in mezzo ai pagani, subito,
senza consultare nessun uomo,
senza andare a Gerusalemme
da coloro che erano apostoli
prima di me, mi recai in Arabia e poi ritornai a Damasco.
Si dibatte molto tra gli studiosi dei suoi scritti se la sua
sia stata una conversione o
piuttosto una speciale «vocazione». Lo ritiene un dibattito importante? In fondo lei anche da cristiano ha
continuato a credere nel Dio
di Abramo…
Beh - risponde divertito - voi
specialisti complicate sempre
un po’ le cose. La Chiesa da
secoli festeggia la «conversione di San Paolo» e adesso
voi dite che è una «vocazione»! In realtà l’amico Luca
rosegue il ciclo di incontri promosso dal Centro d’Informazione Biblica, dall’Associazione Italiana Maestri Cattolici e dalla Commissione diocesana per
l’ecumenismo e il dialogo interreligioso sul tema:
“Dio lo vuole… o è solo un caso. Il caso, il destino e la
provvidenza nel pensiero biblico”.
Domenica 1 febbraio si è tenuto il secondo incontro, intitolato
“Obbedienza e libertà nell’esperienza umana di Gesù”. Il
relatore monsignor Ermenegildo Manicardi, rettore dell’Almo
Collegio Capranica di Roma, ha evidenziato come nella
mentalità odierna obbedienza e libertà siano vissute in contrasto: si ritiene che chi è libero non debba obbedienza a
nessuno. Il passaggio successivo è stato notare che il termine
“obbedienza” deriva dal latino “ascoltare”, dunque si è indicato come l’obbedienza sia un “ascoltare sottomesso”. Inoltre si è visto che la libertà è la reale espansione della persona.
Pertanto il “fare la volontà di Dio” – a cui Gesù è chiamato ad
obbedire – è lo spazio inatteso a cui è invitata la natura umana.
La volontà di Dio è una nuova creazione dentro la creazione,
che è presentata da Dio agli uomini per amore. Dunque è
solamente nella libertà per entrare in questo spazio, che è la
volontà di Dio, che l’uomo può pienamente espandersi.
Il prossimo appuntamento avrà luogo alle 16.30 di domenica
8 febbraio con l’incontro: “Predestinati alla salvezza, nessuno escluso!”. Relatore sarà monsignor Romano Penna,
professore emerito di Nuovo Testamento alla Pontificia Università Lateranense e Professore invitato alla Pontificia Università Gregoriana, autore di saggi e commenti su svariati
libri e autori del Nuovo Testamento, che affronterà il tema
della “predestinazione” dei cristiani così come essa appare
nelle lettere paoline.
Infine domenica 15 febbraio, sempre alle 16.30, Raffaella Di
Marzio, formatrice su sette e religioni alternative e membro
della Sipr (Società Italiana di Psicologia delle Religioni)
affronterà il tema “La sfera e la croce. Maghi, indovini,
cartomanti: il destino à la carte” dedicato al pullulare di
maghi, indovini e cartomanti che attirano sempre più persone, di ogni genere ed estrazione, e persino credenti.
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Caravaggio, Conversione di san Paolo. Roma, S. Maria del Popolo. © 1990 Foto Scala, Firenze/Fondo Edifici di Culto - Ministero dell’Interno
Nella nostra ultima conversazione abbiamo parlato dell’episodio di Damasco e di
ciò che avvenne. Vorrei tornare su alcuni dettagli, forse anche un po’ curiosi…
ad esempio la sua caduta da
cavallo.
Quanto al cavallo (lo sguardo di san Paolo è molto divertito ndr) l’ho visto in moltissimi dipinti! Anche se il
tono del racconto degli Atti
degli Apostoli è un po’ solenne nel presentare il nostro
drappello di persecutori, non
si parla di cavalli e dovete
tener presente che quella non
era una delegazione ufficialmente
approvata
dal
dominatore romano, e come
avrebbe potuto? No: eravamo un gruppo di giovani fanatici che dovevano denunciare all’autorità religiosa (il
Sinedrio) i gruppi dei seguaci
di Gesù. I Romani in realtà
non si occupavano troppo di
questioni religiose purchè non
ci fossero disordini pubblici.
Figuriamoci dunque se ci siamo mossi in pompa magna
con tanto di cavalli e corazze!
Ciò che fu davvero importante è che «caddi» veramente:
quella luce e quella voce mi
atterrarono, mi misero a ko,
come morto. Così avviene di
solito nell’incontro con Dio
come è testimoniato ad esempio in Isaia (6,1-5): il mistero
di Dio è talmente grande che
un uomo non può sostenerlo,
a meno che Dio non voglia.
Per questo quando ho parlato
di quella visione nella mia
Prima Lettera ai Corinzi (15,311) dico: «Ultimo fra tutti
apparve anche a me come a
un aborto». Non lo dissi per
umiltà, piuttosto perché mi
sentii come morto, almeno
morto alla vita che avevo condotto fino allora. Anche nella
Lettera ai Galati (1,11-17)
riprendo questo concetto facendomi aiutare dal profeta
Geremia (1,5):«Vi dichiaro
dunque, fratelli, che il vangelo da me annunziato non è
modellato sull’uomo; infatti
io non l’ho ricevuto nè l’ho
imparato da uomini, ma per
rivelazione di Gesù Cristo.
Voi avete certamente sentito
parlare della mia condotta di
Sulla via di
2o
Il difficile Dialogo
tra le Religioni, Oggi
introduzione e testimonianza di
P. BERNARDO CERVELLERA
Caravaggio, Conversione di san Paolo. Roma, S. Maria del Popolo. © 1990 Foto Scala, Firenze/Fondo Edifici di Culto - Ministero dell’Interno
L
a chiamata di Cristo
e l’incontro con la
Chiesa: ecco l’apostolo delle genti
San Paolo è un personaggio
ideale da intervistare.
Lucido ed asciutto nelle
risposte ma anche
esausitivo. La sua conversazione, amabile e comunicativa, frutto di tanta
esperienza missionaria,
invita l’intervistatore ad
osare.
Aldo Peri,
segretario del Cib
Missionario del PIME - Direttore dell’Agenzia ASIANEWS
VENERDÌ 13 FEBBRAIO 2009
Chiesa di S. Ignazio Museo diocesano di arte sacra
Ore 21
negli Atti degli Apostoli utilizza lo schema di racconto
tipico delle vocazioni
profetiche dell’Antico Testamento (Atti 26,6). Io non mi
sono mai presentato come un
ebreo «pentito»: il mio
ebraismo è rimasto intatto ma
con la convinzione, attraverso l’incontro con Gesù Risorto, di aver approfondito e completato il mio essere ebreo.
Del resto questo è vero per
tutti: Gesù rivela fino in fondo la nostra umanità più autentica. L’incontro con Gesù
ha dato dunque un orientamento completamente nuovo
alla mia esperienza religiosa,
ma non l’ha cancellata. Così
mi esprimo in una delle mie
ultime lettere, quella ai
Filippesi (3,4-17): «Se alcuno ritiene di poter confidare
nella carne, io più di lui:
circonciso l’ottavo giorno,
della stirpe d’Israele, della
tribù di Beniamino, ebreo da
Ebrei, fariseo quanto alla legge; quanto a zelo, persecutore della Chiesa; irreprensibile
quanto alla giustizia che deriva dall’osservanza della legge. Ma quello che poteva essere per me un guadagno, l’ho
considerato una perdita a
motivo di Cristo. Anzi, tutto
ormai io reputo una perdita
di fronte alla sublimità della
conoscenza di Cristo Gesù,
mio Signore, per il quale ho
lasciato perdere tutte queste
cose e le considero come spazzatura, al fine di guadagnare
Cristo… E questo perché io
possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la
partecipazione alle sue sofferenze, diventandogli conforme nella morte, con la speranza di giungere alla risurrezione dai morti. Non però
che io abbia già conquistato
il premio o sia ormai arrivato
alla perfezione; solo mi sforzo di correre per conquistarlo, perchè anch’io sono stato
conquistato da Gesù Cristo.
Fratelli, io non ritengo ancora di esservi giunto, questo
soltanto so: dimentico del
passato e proteso verso il futuro, corro verso la meta per
arrivare al premio che Dio ci
chiama a ricevere lassù, in
Cristo Gesù». Sì, amico mio,
Gesù mi ha conquistato e tutto davvero è cambiato, e in
meglio.
A cura di Guido Benzi
(3 - continua)
C.I.B. Centro d’Informazione Biblica
Commissione diocesana per l’ecumenismo
e il dialogo interreligioso
Associazione Italiana Maestri Cattolici
DIO LO VUOLE…
O È SOLO UN CASO
Il caso, il destino
e la Provvidenza
nel pensiero biblico
Domenica 8 febbraio 2009 ore 16,30
Sala Duomo - Carpi
PREDESTINATI ALLA SALVEZZA,
NESSUNO ESCLUSO!
«Siamo stati scelti e predestinati ad essere figli di
Dio» (Ef 1,5)
Relatore: Romano Penna (Roma)
Domenica 15 febbraio 2009 ore 16,30
Sala Duomo - Carpi
LA SFERA E LA CROCE
Maghi, indovini, cartomanti: il destino à la carte
Relatore: Raffaella Di Marzio
È prevista la proiezione di due film a tema, dopo le
conferenze di domenica 8 e 15 febbraio. L’8 febbraio
sarà possibile vedere “Destino cieco” di K. Kieslowski
(1981), domenica 15 invece “Sliding doors” di P.
Howitt (1997).
Copertina
Andata e ritorno
sul Treno
della Memoria
Benedetta Bellocchio
ltre ad essere presidente diocesano dell’Azione cattolica di Carpi,
nella vita Ilaria Vellani insegna filosofia e storia presso l’Istituto di istruzione Superiore “A. F. Formiggini”
di Sassuolo. Ha partecipato
al Treno della Memoria accompagnando i ragazzi della
sua IV D. “Vivere questo viaggio come insegnante – racconta - è certamente diverso
dal viverlo come un viaggio
personale. C’è la preoccupazione di aiutare i ragazzi a
capire quello che vedono, di
dare loro i riferimenti storici
di cui hanno bisogno, di ascoltare le cose che li colpiscono”.
In questa intervista la sua lettura, lo sguardo di speranza
di chi sa che il male non è
l’ultima parola sulla vita.
O
Quali sono stati i momenti
più significativi del viaggio?
È un viaggio che ha bisogno
di essere custodito, pensato.
L’immaginazione deve supplire a quello che ci si presenta davanti, perchè quello
che si vede non basta mai per
comprendere l’orrore e la tragedia. E allora ognuno di noi
colma lo smarrimento con
gli strumenti che ha a disposizione, con quelli che ha coltivato negli anni. Nel viaggio mi sono portata dietro Se
questo è un uomo di Primo
Levi. A un certo punto lui
dice che le musiche del campo sono “l’espressione sensibile della sua follia geometrica”. E’ stato questo uno
dei momenti più toccanti:
camminare per il vastissimo
campo di Birkenhau e rendersi conto della follia geometrica che lo ha costruito e
animato, intuire la mentalità
che lo ha voluto, la razionalità irrazionale che lo ha guidato e che ha portato alla
risoluzione “di annullarci
prima come uomini per ucciderci lentamente”, come scrive sempre Primo Levi.
Memoria e pace sono legate a doppio filo. In che modo
oggi la memoria può “servire” la pace?
La memoria serve la pace
nella misura in cui non diventa un rito, un modo per
metterci a posto la coscienza, ma ci rende inquieti, svegli. Nella misura in cui, con
un occhio al passato, ci fa
guardare al presente e ci aiuta a giudicarlo e a comprenderlo e ad accorgerci che alcune di quelle dinamiche “folli”, di quella mentalità sono
8 febbraio '09
5
Con
i ragazzi
per capire
Alberto Allegretti *
n viaggio nel cuore dell’Europa, teatro degli
eventi tragici del ‘900.
Seicento studenti ed un
lungo treno per vedere da vicino e provare a capire l’orrore di Auschwitz; nel giorno
della memoria, il 27 gennaio,
lo stesso in cui nel 1945 il
campo di sterminio venne liberato.
Arriviamo ansiosi di sentire
cosa provoca in ognuno di
noi un luogo visto nei film e
letto nei libri di storia. La
prima impressione è la grandezza del campo di Birkenau,
non se ne vedono i confini, è
immenso; quante baracche,
quanto dolore lungo il binario che passa sotto l’edificio
di ingresso. Un campo spoglio, senza alberi, solo baracche ben conservate di legno
ed in muratura. E’ stata una
enorme industria dello sterminio. Pianificata, organizzata che non considerava gli
ebrei persone, ma pezzi da
distruggere in fretta e che
decide di conservarne i capelli, i denti d’oro, le protesi;
che realizza disumani esperimenti sulle donne, sui bambini. Una fabbrica della morte
che seleziona in pochi attimi
chi può lavorare, concedendo qualche settimana di vita,
e chi invece è destinato subito alla morte. Che spezza le
famiglie, che distrugge i ricordi della vita precedente.
Colpiscono forte le fotografie che i deportati si erano
portati con sé. Momenti sereni davanti alle proprie case,
al mare, sugli sci, bambini
che giocano... poi il buio della fame, della tortura, l’annientamento.
E in quel viaggio noi camminiamo sulla stessa terra ed
entriamo nelle stesse baracche in cui tanti hanno vissuto
nel dolore gli ultimi giorni.
Perché a loro? Perché tanta
crudeltà da parte dei nazisti,
perché hanno pianificato la
‘soluzione finale’? Cosa avrà
pensato chi aveva fede. E quali
domande si saranno poste i
ragazzi, hanno diciotto anni,
cosa sanno del 900? Sono attenti e silenziosi, ci dovranno
ragionare su, sono luoghi e
storie che restano dentro e
sulle quali servirà misurarsi
nel tempo.
Ma non potranno dimenticare il canto della preghiera
ebraica suonata nel cuore del
campo che, come ci ha ricordato il maestro Dan Rapoport,
avranno cantato a migliaia
prima di morire nelle camere
a gas. Nessuno parlava e anche l’applauso ai musicisti è
parso fuori luogo.
Sono passati sessant’anni, non
si riesce a capire se sono tanti
o se sono pochi. Il Museo del
lager di Auschwitz, con la
terribile scritta all’ingresso
‘Arbeit macht frei’, ci aiuta
ad entrare nella vita dei deportati ed anche degli aguzzini;
U
Una follia
che non ha vinto
Dietrich Bonhoeffer
Il cammino per la
promozione degli
uomini e delle
donne parte da
qui, dal
riconoscere che
la banalità del
male alberga
anche nel nostro
cuore.
presenti anche oggi non solo
in qualche luogo del pianeta,
ma innanzitutto dentro di noi.
Il cammino per la promozione degli uomini e delle donne parte da qui, dal riconoscere che la banalità del male
alberga anche nel nostro cuore.
Nel tuo percorso di studi ti
sei occupata del diritto di
resistenza. Ci sono figure
che hanno aperto orizzonti
di speranza, che oggi possono aiutarci a comprendere ancora più profondamente questo pezzo così
doloroso della nostra storia?
Vorrei ricordare tre testimonianze, tra le tantissime - per
fortuna - che si potrebbero
Odoardo
Focherini
Auschwitz
Massimiliano
Kolbe
citare. La prima è quella del
pastore Dietrich Bonhoeffer,
il quale con la raccolta delle
sue lettere dal carcere Resistenza e resa mette in guardia dal pericolo sociale della
stupidità, di chi non comprende le dinamiche della
storia, e che afferma “i cristiani sono chiamati ad agire
e a compatire non primariamente dalle esperienze che
fanno sulla propria pelle, ma
da quelle che fanno i fratelli,
per amore dei quali Cristo ha
sofferto”. La seconda è quella di Padre Massimiliano
Kolbe - di cui ad Auschwitz
abbiamo visitato la cella che con il suo gesto ha portato nel cuore del lager quella
compassione. La terza è quella
a noi molto cara di Odoardo
Focherini, che illumina la
nostra diocesi con la gratuità
della sua vita donata per chi
in quel momento storico vedeva chiuso ogni futuro. Sono
figure che ci ricordano la
necessità della nostra responsabilità, nella concretezza
della storia, di formarci per
saper patire assieme ai fratelli per i quali Cristo è morto. Bonhoeffer, Kolbe,
Focherini ci dicono che il
male non è l’ultima parola. Il
male è resistibile.
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anche la cella in cui è morto
padre Massimiliano Kolbe;
camera a gas e forno
crematorio. Filo spinato dappertutto, freddo e neve. Torna in mente davvero la sofferenza della Croce e l’appello
del Papa Benedetto XVI di
questi giorni che ha risposto
ad assurde polemiche
negazioniste.
Un viaggio per capire qualcosa in più dell’orrore, per
capire le ragioni e le origini
di quella tragedia. Per dare
valore ai decenni di pace dell’Europa; per interrogarsi sul
fatto che siamo generazioni
fortunate, perché lontani dalla guerra e dai campi di sterminio; chi ci ha preceduto,
dalle macerie dell’olocausto
e della Seconda guerra mondiale, ha trovato la forza di
costruire nazioni pacifiche.
Il treno della memoria contribuisce poi ad educare alla
pace, i ragazzi e gli insegnanti con loro potranno dedicarsi
dopo questo viaggio ad approfondire con più passione i
valori del rispetto dell’altro,
della diversità, della tolleranza
e della convivenza non violenta, della solidarietà.
Un viaggio di speranza, perché il male non ha vinto; ha
distrutto milioni di persone,
provocato dolori indicibili, ha
lasciato mille domande senza
risposta, ma non ha vinto.
L’Europa dopo il 1945 è un’altra cosa, oggi è un’altra cosa,
ha difetti, ma è migliore.
Fanno bene le istituzioni, gli
enti locali, le fondazioni bancarie a sostenere il prezioso
lavoro della Fondazione ‘Ex
Campo Fossoli’ che offre con
competenza ed efficacia alle
scuole della provincia una
opportunità straordinaria. Un
plauso grande anche agli insegnanti che hanno preparato
e seguito i ragazzi, senza il
loro impegno il viaggio non
sarebbe stato così importante, non lascerebbe lo stesso
segno, probabilmente indimenticabile. E’ un privilegio
aver compiuto questo viaggio. Raccontiamolo.
* Vice Sindaco di Carpi
6
CronaCarpi
8 febbraio '09
Nominato il consiglio
del Nazareno
Il futuro
nella
tradizione
don Andrea Zuarri
Nei giorni scorsi il Vescovo
ha nominato il consiglio
d’amministrazione dell’istituto Nazareno che resterà in
carica per cinque anni. Presidente è don Andrea
Zuarri, Silvano Fontanesi
è delegato presidente. Direttore Luca Franchini; quattro i consiglieri: Sergio
Garuti, don Ivo Silingardi,
Giorgio Sgarbanti, Marco
Viola.
“L’Istituto Nazareno – ricorda monsignor Elio Tinti -,
fondato da don Ivo Silingardi
e approvato con decreto
vescovile del 4 novembre
1963, è nato dalla carità della Chiesa di Carpi verso l’infanzia e la gioventù in condizione di disagio materiale
e morale, con particolare attenzione ai portatori di handicap e ai terzomondiali”.
Lo spirito iniziale continua
a contraddistinguere il
Nazareno che è e resta ancorato alla realtà.
I dati dell’analisi congiunturale di Federmoda Cna:
un 2008 in calo e per il 2009 previsioni pessime
Fronteggiare la crisi
ormai un appuntamen-
quest’anno, forE’ to,se, ma
avremmo voluto disertarlo un po’ tutti. I dati non
sono quelli che vorremmo leggere, ma farlo può aiutare per
trovare soluzioni adeguate.
Difficili certo, ma non impossibili. Come di consueto, Cna
Federmoda ha analizzato i dati
relativi all’andamento del settore del tessile-abbigliamento
nella provincia modenese nel
2008, dati raccolti con il
coinvolgimento di un centinaio di aziende associate a
Cna.
“I dati evidenziati dall’indagine – commenta Vanni Po,
presidente di Cna Federmoda
di Modena – erano prevedibili,
visto il contesto generale. In
gennaio 2009 non c’è stato il
temuto calo anche perché in
questo periodo si lavora per le
produzioni primaverili, quest’anno favorite dal calendario. Il periodo critico sarà comunque quello di marzo-aprile, quando si raccolgono gli
ordini destinati all’export, quelli su cui si basa il lavoro delle
aziende di subfornitura sino
ad estate inoltrata. E’ questo
sarà un importante momento
di verifica. Credo di poter dire,
però, che il tessile-abbigliamento questa volta si presenta
avvantaggiato rispetto ad altri
settori – osserva Po -. Il fatto
di fare i conti ormai da anni
Vanni Po
con un doloroso processo di
ristrutturazione produttiva ci
consente di affrontare con
maggior realismo e determinazione una situazione invece
nuova e forse inaspettata per
altri settori. In questo senso le
imprese del tessile abbigliamento, per la loro capacità di
affrontare la produzione just
in time, per l’abitudine, purtroppo, a fronteggiare situazioni di crisi, possono addirittura rappresentare un modello. Tra le azioni a sostegno del
settore – conclude Vanni Po –
vorrei ribadirne una che ci vede
impegnati in prima linea e che
peraltro non costa nulla: la
tutela e la difesa del Made in
Italy, da perseguire con l’in-
Occasioni
da
indossare
la moda
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troduzione di adeguate norme
sull’etichettatura e con
minuziosi controlli rispetto al
lavoro nero e alla contraffazione. C’è poi tutto l’aspetto
legato ai finanziamenti, sempre più cari e difficili da ottenere. Crediamo che le banche
possano rivestire un ruolo determinante nel supportare le
imprese contro la crisi, a patto
che sappiano recuperare la
capacità di interagire con il
territorio”.
I problemi delle imprese del
tessile abbigliamento sembrano riguardare soprattutto la
diminuzione degli ordini e i
livelli di insoluti e ritardi nei
pagamenti, sperimentati dalla
maggioranza dei due tipi di
imprese ed aggravati dal credit
crunch, la stretta creditizia,
che ha caratterizzato il mercato finanziario soprattutto negli ultimi mesi dell’anno scorso.
Queste difficoltà hanno avuto
conseguenze sulla forza lavoro, anche in questo caso soprattutto per le imprese
contoterziste.
Osservando i dati riguardanti
le esportazioni delle imprese
finali si evidenzia la necessità
di aumentare la quota di fatturato derivante dall’export, così
come quella di trovare sbocchi su nuovi mercati. I Paesi
verso cui si esporta sono in
gran parte la Russia, la Francia, la Germania, la Spagna, il
Giappone e gli Stati Uniti.
Per il conto terzi la maggioranza della produzione è destinata al mercato regionale e,
in quote minori, al Nord dell’Italia e al Centro. Anche per
queste ultime, però, non è preclusa la possibilità di ricercare ed individuare committenze
oltre confine, attività che può
essere perseguita anche attraverso i consorzi all’export
come Expomodena.
Infine, se si valutano le risposte date dagli imprenditori associati alla Cna sulla previsione di quello che sarà il 2009,
si può notare come i due tipi di
imprese non siano più così
distanti, ma si avvicinino enormemente nella visione pessimistica rispetto al futuro. Moltissime sono le imprese - superano infatti il 50% - di entrambi i comparti che prevedono per il 2009 una diminuzione di tutti i parametri: fatturato, redditività, ordini.
A.B.
Incentivare i consumi
La ricetta di Sistema Moda Italia
Michele Tronconi
“Come il governo si è preoccupato
di far volare gli aerei italiani, adesso
è il momento di far volare gli italiani e tutto il made in Italy - sostiene
il presidente di Sistema Moda Italia
Michele Tronconi -. E’ necessario
fare sistema contro la crisi, in maniera complessiva. Non è nel nostro
stile fare rumore e gridare, chiediamo educatamente e legittimamente
di dare forza alle nostre imprese
prima che la situazione diventi esplosiva”.
I dati: -3,1% di fatturato; -2% di esportazioni; -3,7% sul saldo
commerciale; circa 300 aziende che avrebbero chiuso, perdita di
oltre ottomila posti di lavoro.
Il settore è abituato a non piangersi addosso e non lo fa nemmeno
questa volta, ma il governo deve capire che non ci sono solo le
auto e che i lavoratori vanno salvaguardati tutti, allo stesso
modo. Come sottolinea il presidente di Sistema Moda Italia,
“opportune misure di politica economica, fondate su una logica
di collaborazione strategica tra Stato e mercato e finalizzate a
sostenere e ottimizzare la capacità di reazione del tessile-abbigliamento, sono sempre più urgenti e indispensabili, anche a
fronte della capacità di propagazione degli effetti che da questa
industria potrebbero coinvolgere, in un circolo virtuoso, l’intera
economia del Paese”.
Maurizio Tronconi richiede, a nome del settore, non aiuti diretti,
ma incentivi ai consumi. E ripropone il decalogo presentato a
novembre 2008: tra le richieste più importanti, e condivisibili, il
credito d’imposta per lo studio e la realizzazione delle collezioni, l’esenzione delle accise sull’energia, lo scontrino parlante, la
deducibilità fiscale per l’abbigliamento d’infanzia.
Annalisa Bonaretti
Brilli in
Blumarine
Nancy Brilli, in
occasione della
conferenza
stampa del film
“EX” di Fausto
Brizzi, in cui
interpreta uno
dei ruoli
principali, ha
indossato un
abito della
collezione
Blumarine.
La recessione si combatte così
Iniziativa Lapam per le piccole imprese
“Abbiamo fornito, grazie al
professor Devecchi, ma soprattutto all’ampio dibattito emerso, un piccolo manuale per
combattere la crisi. Come associazione siamo impegnati su
più fronti, anche nella formazione dei nostri imprenditori
oltre che nei confronti delle
istituzioni locali e nazionali,
che verso il mondo del credito,
per sostenere le piccole e medie imprese”. Carlo Alberto
Rossi, segretario generale
Lapam, commenta così il vero
e proprio kit anti-recessione
per le piccole imprese, con un
occhio a quelle a guida femminile ma valido per tutti, che è
stato presentato da Lapam nel
corso di un affollato incontrodibattito organizzato da Lapam,
Confartigianato regionale e
Donne Impresa.
Relatore è stato Paolo Devecchi
docente all’Università Cattolica di Milano. Il professore ha
elencato i comportamenti concreti che le aziende devono attuare, distinguendo tre
posizionamenti aziendali,
ipotizzati in base alla maggiore o minore vicinanza al cuore
della recessione in arrivo.
Le prime a essere esposte agli
effetti dello Tsunami finanziario in corso sono le Pmi dei
settori dei consumi giornalieri, le quali dovranno mantenere saldi i loro storici punti di
Rita Cavalieri
forza. Non si deve abbassare la
qualità dei prodotti acquistando materie prime scadenti o
mettendo alla porta il personale, ma prestare massima attenzione a coprire e contenere i
prezzi fissi e, per chi opera sui
mercati esteri, sarà sempre più
importante porre enfasi sul made
in Italy.
“La serata è stata certamente
riuscita – spiega Rita Cavalieri, presidente Donne Impresa Lapam - anche grazie ai tanti interventi. Il professore ha
chiarito che le donne sono più
coraggiose degli uomini, in
questo momento però il coraggio è necessario per tutti. La
crisi è appena agli inizi, come
associazione intendiamo accompagnare gli imprenditori
attraverso questo periodo difficile”.
CronaCarpi
Annalisa Bonaretti
a recessione sta diventando sempre più profonda, occorre agire in
modo rapido per contrastarla, ma serve anche capire perché e come questa
crisi è arrivata. Li ha aiutati a
farlo, in maniera esemplare,
Franco Mosconi, cattedra
Jean Monnet in Economia Industriale all’Università di Parma, sabato 31 gennaio
all’Auditorium della Biblioteca multimediale Loria nel
corso di un incontro promosso dall’assessorato alle Politiche giovanili del Comune
di Carpi e dall’istituto tecnico-commerciale Meucci, diretto da Paolo Davoli, che ha
avuto in Anna Righi Bellotti,
professoressa d’Italiano, la
referente.
Con le sue argomentazioni,
Mosconi ha stimolato la platea degli studenti che, alla
fine della relazione, gli hanno posto domande ben articolate e di buon senso.
L
Le origini
della crisi
Per sgombrare il campo, l’ha
detto subito lui, “se c’è una
professione, oggi, sotto accusa, è quella degli economisti che non hanno saputo capire e prevedere”. Mosconi,
che si è detto privilegiato
perché, occupandosi di economia industriale si occupa
di economia reale, ha iniziato
con le origini della crisi che
effettivamente sono finanziarie. “Obama, uno speaker formidabile, ha parlato dell’indecenza dei bonus incassati
dai banchieri americani nel
2008. Sta di fatto che l’avidità delle persone, l’aver perso
il contatto con la realtà delle
cosiddette élites mondiali, ha
portato a questa crisi”.
Citando gli economisti
Allesina e Giavazzi, Mosconi ha osservato che il mercato
finanziario, almeno dal 2007,
aveva cominciato ad assomi-
8 febbraio '09
L’economia reale al tempo della crisi finanziaria,
il tema dell’incontro promosso dal Comune assieme
all’istituto tecnico commerciale Meucci. Relatore,
l’economista Franco Mosconi che ha parlato delle origini
della recessione ma ha indicato anche i modi
per uscirne facendo leva sulle nostre peculiarità
Di sana e robusta
costituzione
gliare a una piramide rovesciata dove la base era un
capitale troppo esiguo e la
cima il volume degli investimenti rischiosi. “Chi ha concesso tutto questo, ha delle
responsabilità”, la sentenza
condivisa. Poi c’è stato, come
ha ben spiegato il chief
economist della Banca d’Italia, Salvatore Rossi, sempre
nel 2007 un mondo invaso da
un’enorme massa di liquidità
determinata dalla Banca centrale Usa e dal Giappone. Inoltre sono arrivate le
cartolarizzazioni, “nate con
nobile intenzione – ha commentato Mosconi -, ma hanno preso la mano agli stregoni della finanza facendo poi
esplodere tutto”. Le banche
si sono servite di matematici
per creare questo sistema che
poi, alla fine, è riconducibile
a una salsiccia “con poca carne buona e tanta cattiva. In
questo modo i titoli tossici
sono arrivati ai risparmiatori
e il rischio si è allontanato
dalla banca tanto che nessuno ne portava più la responsabilità”.
rito all’economia reale.
Mosconi ha citato i vari Pil di
Europa, Stati Uniti e paesi
emergenti, i famosi Bric (Brasile, Russia, India e Cina) dal
2007 a oggi, con le previsioni
fino al 2010. Sconfortante il
saggio di crescita previsto per
quest’anno che dovrebbe essere il più basso dalla fine
della Seconda guerra mondiale. Se la Ue piange, l’Italia
non ride, ma… può sorridere,
almeno così ci ha fatto sperare Franco Mosconi quando si
è soffermato sul nostro Paese
che è una delle due grandi
nazioni industriali europee
assieme alla Germania. La
Francia ha delle eccellenze
produttive, ma non è al nostro livello. “In Gran Bretagna
– ha raccontato l’economista
– si è aperto un dibattito: avere deindustrializato il Paese è
stato un bene oppure no. La
scelta di allora è, oggi, fonte
di un grande pentimento. Noi
– ha sostenuto – non possiamo perdere la buona industria”. Si può uscire da questa
crisi migliori. Vediamo come.
L’Italia
può sperare
Le radici
del benessere
Le banche hanno vissuto al di
sopra delle loro possibilità e
hanno fatto franare un sistema. Il problema vero, però, è
che questo sconquasso finanziario – così lo ha definito
l’economista – è stato trasfe-
Pur con la consapevolezza che
nessuno ha la bacchetta magica, Mosconi ha indicato le
possibili vie per uscire dalla
recessione.
Negli Usa il costo del denaro
è prossimo allo zero; costituire una Bad Bank, una banca
cattiva oggi allo studio, dove
mettere i titoli tossici; tenere
l’inflazione sotto controllo.
L’Europa non è l’America,
ma ci sono passaggi obbligati
e, tra questi, uno è indubbiamente il maggior coordinamento tra le varie nazioni.
Per una politica fiscale europea che voglia dirsi tale, non
può esserci una sommatoria
di norme, ma regole ben impostate e comuni. E’ necessario un coordinamento anche per tasse e spesa pubblica
perché distribuire in maniera
diseguale la torta della ricchezza è un modo per diventare tutti più poveri. Citando
Paul Krugman, Nobel per
l’economia 2008, Mosconi ha
precisato le tre radici del benessere: produttività ed efficienza; occupazione e disoccupazione; distribuzione del
reddito che “dà il tono alla
società e crea una certa uguaglianza dei punti di partenza,
poi ognuno ci mette del suo.
Allora – ha chiarito Mosconi
– non fatevi ingannare da chi
dice che lo stato sociale è
quasi una forma di carità dei
ricchi a favore di chi ha meno”.
Il saluto dell’assessore Valentini
Ha ringraziato il Meucci per
avere organizzato l’iniziativa e
avere chiamato un relatore “competente e qualificato come Franco Mosconi” l’assessore alle
Politiche giovanili Marcella
Valentini. Che ha sottolineato
come “in un periodo critico come
quello attuale, in cui la crisi
finanziaria si è tramutata in crisi economica reale, con le conseguenze drammatiche che noi
tutti conosciamo, si rende sempre più necessario dotare i nostri studenti di strumenti conoMarcella Valentini
scitivi qualificati per consentire loro di accedere al mondo del
lavoro e, se possibile, di rimanervi. Sappiamo infatti che
anche nell’ambito della crisi economica – ha osservato
Marcella Valentini - vi è sempre chi è più debole di altri.
Penso ai giovani precari e alle donne che non trovano
quella protezione di cui altri lavoratori godono (come la
cassa integrazione) e che in tempo di crisi molto spesso
sono i primi a farne le spese. Ecco perché il ruolo della
scuola in questo momento è divenuto ancora più delicato;
adesso, più di prima, bisogna formare i nostri ragazzi e
renderli sempre più liberi e autonomi e questo può avvenire solo con lo studio e la conoscenza”.
Franco Mosconi
La ricetta
della
via Emilia
Se l’Italia è, assieme alla
Germania, il grande cuore
industriale d’Europa, l’Emilia
Romagna, assieme a Lombardia e al resto del Nord, con
qualche eccezione anche al
Sud, è il centro di questo cuore. “Qui – ha ricordato Mosconi – si producono cose utili,
spesso belle, che verranno
vendute in tutto il mondo”.
Nel 2007 la nostra regione ha
fatto registrare esportazioni
per 17 miliardi di euro: due
terzi derivano dalla meccanica, tre miliardi dalle piastrelle e due dalla moda.
“Noi – ha proseguito – siamo
di sana e robusta costituzione, abbiamo il dovere di non
mollare anche se la crisi la
sentiamo pure qui, lungo la
via Emilia. Abbiamo un capitale umano di qualità e dobbiamo mantenere la consapevolezza che sappiamo fare
7
manifatture di eccellenza.
Costa fatica, sacrifici, un impegno forte in ricerca e sviluppo, ma è grazie a queste
cose che possiamo pensare di
vincere la crisi”.
Da evitare assolutamente il
protezionismo – rischio peraltro sempre più possibile -,
perché “se i Paesi si chiudono, in quei Paesi si crescerà
di meno, i consumatori avranno meno prodotti a prezzi più
alti…”. Scenario cupo, però
se invece si segue la strada
tratteggiata da vari economisti ma anche dal cardinale di
Milano, Dionigi Tettamanza,
che economista non è ma uomo
intelligente e lungimirante lo
è senza ombra di dubbio, la
speranza può affiorare. Allora stili di vita più solidali, più
sobri possono portare al risultato auspicato, naturalmente facendo in modo “di ancorare l’economia alla produzione ed esporla il meno possibile all’avidità delle cosiddette élites”.
Una bella sfida che richiede,
da parte di tutti, coraggio, lavoro duro, onestà. Doti che il
nostro territorio ha sempre
saputo esprimere, che ci appartengono. Per forgiare un
destino incerto serve, oggi,
un immenso impegno. La strada è in salita e accidentata,
ma non abbiamo scelta. Va
percorsa, se non vogliamo
rotolare all’indietro. E la possibilità, ci piaccia o no, esiste
sul serio.
La sicurezza sul lavoro
non ammette
strappi alla regola
Campagna provinciale
per la prevenzione
degli infortuni sul lavoro.
Attenzione e responsabilità sono gli strumenti
di prevenzione più sicuri contro gli infortuni. Usali sempre.
Provincia di Modena
Comune di Modena
Direzione Regionale
Emilia Romagna
8
CronaCarpi
8 febbraio '09
Annalisa Bonaretti
sono anche cinque cooperative agroalimentari aderenti a
Confcooperative Modena (tre cantine sociali e due
caseifici) tra le 43 imprese finanziate dalla Regione
EmiliaRomagna con la misura 123 del Programma di sviluppo rurale. Le risorse assegnate dall’assessorato regionale all’Agricoltura ammontano
a 30 milioni di euro e sono
destinate al miglioramento delle capacità di trasformazione e
commercializzazione dei prodotti agricoli emilianoromagnoli.
A fronte di un contributo regionale di 3,3 milioni di euro,
le Cantine Sociali di Carpi,
Sorbara
e
MasoneCampogalliano investiranno
complessivamente più di 8,3
milioni di euro. “Considerata
l’esiguità delle risorse disponibili, esprimiamo soddisfazione per i risultati della
graduatoria - afferma il presidente di Confcooperative
Modena Gaetano De Vinco -.
È positivo che, nonostante la
pesante crisi economica, le
nostre cooperative abbiano
ancora voglia di scommettere
sul futuro investendo ingenti
risorse proprie in progetti di
crescita e sviluppo”.
Carpi occupa un posto di primo piano con la Cantina Sociale. “Il nostro progetto, che
è ancora un progetto – sottolinea Erennio Reggiani, direttore della Cantina Sociale
Ci
La Regione finanzia cinque cooperative modenesi
tra cui la Cantina Sociale di Carpi
Aver fiducia
In tutta la Regione sono state
presentate e sono risultate
ammissibili 166 domande di
finanziamento, per 155 milioni
di euro di contributo richiesto
e un investimento
complessivo di oltre
430 milioni di euro.
È stato finanziato il 26
per cento delle proposte
ammissibili.
di Carpi – riguarda investimenti sullo stabilimento di
Concordia. Rispetto a quello
di Carpi ha una tecnologia più
datata, così abbiamo avuto in
animo l’idea di adeguarlo alle
esigenze della moderna viticoltura. Che significa uva raccolta meccanicamente, la raccolta in tempi più stretti, una
sempre maggiore igiene e
salubrità degli alimenti. C’era
una lunga lista di aziende
finanziabili – osserva Erennio
Reggiani -, il fatto di essere
stati scelti ci lusinga e ci conferma che l’azienda si posi-
ziona a un buon livello e che la
strategia è giusta”. Una scelta
coraggiosa quella della Cantina Sociale di Carpi che ha
deciso di investire in un momento difficile come quello
che sta attraversando l’economia. Reggiani non ha dubbi
sulle motivazioni che hanno
portato alla scelta. “Indubbiamente questa crisi fa paura a
tutti, ma sono certo che sia
anche un’opportunità che non
va subita ma guidata. La cooperazione, in questi momenti,
è il sistema che sta reggendo
più degli altri e la ragione è
Una città per l’Alzheimer
Convegno martedì 10 febbraio
Si terrà martedì 10 febbraio con inizio alle ore 16.30
all’Auditorium San Rocco il convegno dal titolo “Una città
per l’Alzheimer” promosso dal gruppo assistenza Alzheimer
di Carpi. Tra i relatori la geriatra Vanda Menon, la
psicologa Elsa Bergonzini e Paolo Vacondio, responsabile cure palliative.
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Un formaggio generoso
Parmigiano-Reggiano: massiccia adesione dei
caseifici a ritiro di forme per indigenti ed export
Erennio Reggiani
chiara, va oltre le persone. Per
noi guardare al futuro è un
compito, è questo lo spirito
della cooperativa. In momenti
come questo – riflette Erennio
Reggiani – è importante avere
spalle buone, e non intendo
solo sotto l’aspetto finanziario. Occorre carattere, determinazione, lungimiranza, e la
consapevolezza che tutto questo deve proseguire. La Cantina Sociale di Carpi c’era prima di noi e ci sarà dopo, nostro
compito è fare tutto quanto
possibile per lasciarla più forte di come l’abbiamo trovata”.
Scegliere la speranza invece
della paura, con la consapevolezza che, insieme, si possono
compiere scelte difficili è possibile quando la stessa visione
e l’unità di intenti sono il
collante di uomini che sanno
guardare oltre i loro destini
individuali.
Sono 32 i caseifici associati a Confcooperative Modena che
hanno aderito al progetto di ritirare 150 mila forme lanciato dal
Consorzio del Parmigiano-Reggiano per contrastare l’attuale
crisi di mercato. Lo comunica la stessa Confcooperative, che
esprime soddisfazione per la coesione mostrata dalle cooperative
casearie modenesi in questa difficile situazione per i prezzi alla
produzione.
Nel comprensorio modenese sono
stati complessivamente 44 (la metà
esatta dei caseifici attivi) che hanno aderito al progetto di ritiro, per
un totale di 26.024 forme. “Il fatto
che il 60 per cento delle 54 cooperative casearie nostre aderenti abbia
accettato di cedere le forme al
Consorzio dimostra la forte voCristian Golinelli
lontà e la concreta disponibilità
dei nostri caseifici a partecipare
ad azioni comuni per la salvaguardia del prodotto – afferma il
direttore di Confcooperative Modena Cristian Golinelli –. Ora
ci attendiamo risultati positivi da questa operazione che, a nostro
avviso, rafforza i vertici del Consorzio del Parmigiano-Reggiano
in vista del rinnovo, in programma a fine marzo”.
Il ritiro delle forme (100 mila destinate agli indigenti e 50 mila
per l’export) ha registrato nel comprensorio del ParmigianoReggiano un’adesione media del 35 per cento: meglio di Modena hanno fatto solo Bologna (80 per cento di adesioni) e Mantova
(71 per cento). I trentadue caseifici associati a Confcooperative
Modena rappresentano il 72 per cento delle adesioni registrate
nella nostra provincia.
CronaCarpi
Sul sagrato della Cattedrale due maghrebini hanno disturbato
la vendita delle arance per la ricerca contro il cancro. Venivano
da Verona, sono stati riaccompagnati in stazione dalla Polizia
Annalisa Bonaretti
segno dei tempi o solo
un caso?
Domenica 1 febbraio,
ore 10.30 circa, sul
sagrato della Cattedrale, il
banchetto dell’Airc per la
vendita delle arance. Assieme al modenese Ermes
Sandri, presidente provinciale
Fir.Ser Protezione Civile
Nazionale, (Servizio emergenza radio), altri tre volontari
come lui che da anni aiutano
la responsabile di Carpi
dell’Airc, Associazione Italiana Ricerca Cancro, Leda
Tirelli.
Non mancano le persone che
si avvicinano per comperare
le arance per la ricerca, ma,
racconta Ermes Sandri, “vengono infastidite da due
maghrebini che chiedevano
l’elemosina. Si intromettevano
in maniera piuttosto pesante,
non desistevano. Ho cercato
in tutti i modi di dissuaderli,
gli ho anche dato un paio di
arance ma loro hanno continuato. Uno poi, con un crocifisso al collo, continuava a
dire di essere credente, ma
proseguiva nella sua opera.
Quando mi sono stancato sul
serio e gli ho detto ‘andate
via altrimenti prendo dei provvedimenti’, sono scappati in
chiesa. Si sono messi nell’antiingresso della Cattedrale. A
quel punto ho chiamato la
Polizia, li hanno interrogati
con discrezione e li hanno
allontanati. E’ stato spiacevole - commenta Ermes
Sandri -, una cosa del genere
8 febbraio '09
9
La corrispondenza dei lettori va inviata a:
Notizie - Giornale Aperto - Via don Loschi 8 - 41012 Carpi
Fax 059/630238 - E-Mail: [email protected]
Lettera di un istriano a quegli italiani
che per sessanta anni hanno tenuto sepolto
nell’indifferenza il dramma della mia gente d’Istria
Un
Piccolo episodio
grandi scenari
non era mai accaduta prima.
Qualcuno che provava a fare
il furbo c’è sempre stato, ma
questi importunavano veramente, e abbiamo corso il rischio che la gente non si avvicinasse al banchetto per
acquistare le arance. Noi siamo solo volontari, ma crediamo a quello che facciamo e
alla buona causa della ricerca. Raccontare questo episodio spiacevole ci permette però
di evidenziare due cose positive: la generosità della gente
che continua ad acquistare le
arance per la ricerca contro il
cancro e il comportamento
delle forze dell’ordine, ineccepibile”.
La conferma arriva dal Commissariato, i due maghrebini
con regolare permesso di soggiorno sono stati portati in
Ricomincio da me
Enrico Campedelli candidato del Pd: la scelta è stata
formalizzata nel corso dell’assemblea comunale al Kalinka
Nonostante un sondaggio interno al Pd che ha
visto un forte calo di popolarità del sindaco
passato dal 63 al 53 per cento, Enrico Campedelli
ci riprova, infatti è lui il candidato sindaco del Pd
di Carpi alle elezioni amministrative di giugno.
La candidatura è stata formalizzata nei giorni
scorsi nel corso dell’assemblea comunale del
Pd di Carpi che si è svolta al circolo culturale
Kalinka. Niente di roboante, finora il Pd ha
tenuto un profilo volutamente basso.
Nel corso dell’incontro sono stati presentati i
lavori dei Forum tematici, nati con il compito di
raccogliere i contributi di tutte le realtà del
territorio ed elaborare idee e proposte per il
governo della città. I Forum si articoleranno in sette aree
tematiche: cultura; economia lavoro e innovazione; immigrazione coesione sociale e partecipazione; scuola; sport;
territorio e ambiente; welfare e sanità.
“Le proposte elaborate dai Forum – precisa Davide Dalle
Ave segretario comunale del Pd – non sono ancora un
programma elettorale. Sarà compito del nostro candidato
sindaco sottoporre agli elettori un proprio programma condiviso con le forze della coalizione. Tuttavia – conclude –
costituiscono un primo momento di riflessione sul quale
impostare le linee programmatiche in vista delle elezioni”.
ufficio, poi in stazione dove
hanno spontaneamente preso il treno per Verona. Ed è
la destinazione di questi due
uomini che apre uno spazio
alla riflessione: Verona, come
Padova e altre città venete,
ha preso provvedimenti piuttosto restrittivi nei confronti
di persone che vivono di espedienti, spesso anche perché
hanno perso il lavoro, ma
che comunque vivono allo
sbando. E allora, se nella città scaligera o in quella del
Santo la Polizia Municipale,
invece di fare contravvenzioni, fa seriamente controlli di sicurezza, ecco che chi
vive di espedienti – e la questua è tra questi – viene messo in difficoltà e si allontana.
Su rotaia, la direttrice di
Verona è Modena proprio
come lo è Bologna per Padova. Allora, se le scelte politiche e amministrative fatte a
Verona resteranno tali e le
nostre pure, è ipotizzabile che,
nel tempo, saranno sempre
di più gli extracomunitari,
regolari o meno, a venire qui,
considerato un territorio più
accogliente. Ma sarebbe
quanto mai opportuno interrogarsi sul significato vero
di accoglienza che, a mio
modo di vedere, sta nel giusto equilibrio tra diritti e
doveri. Occorre reciprocità,
pur capendo le enormi difficoltà che spesso incontrano
questi uomini e donne meno
fortunati di noi. Da troppo
buonismo può nascere l’intolleranza.
E’ un rischio da non sottovalutare.
Tutti insieme
appassionatamente
Roberto Andreoli candidato del Pdl
E’ Roberto Andreoli il candidato
sindaco del Pdl. E’ la prima volta a
Carpi in cui tutto il centrodestra ha
un unico candidato. Andreoli, due
mandati di consigliere comunale alle
spalle – 1999 e 2004, è
capogruppo dal 2005 –
è appoggiato da Forza
Italia, Alleanza Nazionale, Popolari Liberali. In attesa della Lega Nord, Roberto Andreoli si sta
preparando per la
sua prima campagna elettorale
come candidato sindaco. A onor del vero
ce n’è stata un’altra,
nel 1999. Ma era un
altro secolo, anzi, un
altro millennio.
A B B I G L I A M E N T O
DONNA - UOMO - BAMBINO
Qualcuno viene nel tuo campo e ti dice che da questo giorno il
campo non è più tuo. Lui tiene in mano un fucile e tu una zappa.
Lui le mani le usa per uccidere, tu le usi per lavorare, per far
nascere le cose.
Qualcuno viene nella tua scuola e dice che da questo giorno non
potrai più parlare la tua lingua; dovrai parlare la sua lingua. Ma
se chiamo il mio cane con la sua lingua, lui non mi risponde. Non
posso dire alla mia dona: “Ti amo” con una lingua che non è la
nostra. Non sarebbe più il nostro amore. Il mio cane, la mia
donna, se mi sentono esprimere con parole che non sono le mie,
le nostre, diranno forse che sono impazzito, che non sono più io.
Ecco il delitto numero uno che l’uomo può commettere è quello
di togliere al suo simile la proprietà di essere se stesso.
Al mio popolo d’Istria hanno tolto la libertà di essere Italiano.
Allora, senza sparare un colpo di fucile abbiamo abbandonato la
nostra terra, le nostre case, i nostri morti.
Fratello della mia bandiera, non sporcare la sofferenza della mia
gente d’Istria.
Ancora oggi dopo sessanta anni di esilio in patria, con l’ipocrisia
della calunnia, si tenta di alleggerire il senso di colpa dell’ideologia che ha causato la tragedia delle foibe e dell’esodo del
popolo Giuliano e Dalmata.
Antonio Zappador
Da cinquanta anni cittadino di Carpi
Le iniziative della Giornata del Ricordo sono a pagina 21.
Per via Maggiolini tempi lunghi…
Tempi lunghi per trovare una via da dedicare ad Alessandro
Maggiolini, Vescovo della Diocesi di Carpi dal 1983 al 1989 e
poi Vescovo a Como, città dove si è spento l’11 novembre 2008.
Tempi lunghi per mancanza di strade da intitolare: solo in zone
di nuova urbanizzazione potremo vedere via Maggiolini. Questa
vicenda, dopo le aspre polemiche suscitate in consiglio comunale, continua a sorprendere per la perdurante miopia di chi
governa questa città da oltre 60 anni.
Di fronte alla proposta di Argio Alboresi della Lega Nord di
inserire nella toponomastica carpigiana via Maggiolini il Pd si
è frantumato al punto che il capogruppo Claudio Cavazzuti (già
Margherita) ha parlato di “rigurgiti anticlericali d’altri tempi”.
Alle difficoltà politiche ora si aggiungono quelle burocratiche
che allontanano nel tempo la realizzazione di una strada con la
targa del vescovo Maggiolini.
Vorrei contribuire alla soluzione del problema con una non
provocatoria proposta: perché non togliere dalla toponomastica
del comune di Carpi “via Unione Sovietica” e sostituirla con
“via Alessandro Maggiolini”?
Carpi è l’unica città tra i quindici maggiori comuni della provincia di Modena ad avere una strada intitolata all’Unione Sovietica, una realtà politica che non c’è più da quasi vent’anni e uno
dei simboli negativi del secolo scorso. Quale migliore occasione
per il Partito democratico di chiarire non solo il rischio di
“rigurgiti anticlericali” ma anche e soprattutto di togliersi di
dosso un simbolo molto scomodo (che ha diviso per decenni) nel
momento in cui ci sarebbe invece bisogno di condivisione?
Ultima annotazione. E’ davvero singolare che la Lega Nord non
abbia messo al corrente della sua iniziativa i consiglieri comunali del futuro Pdl, i quali potrebbero sostenere questa proposta
di sostituire via Unione Sovietica con via Maggiolini.
Rossano Bellelli (Udc)
Il cuore della città com un wc?
Succede anche questo: giovedì 29 gennaio, poco prima delle
16, in via don Eugenio Loschi, che poi è la cosiddetta stretta
del Duomo, a due passi da Corso Fanti, si incappa in un
escremento umano.
Scusate il linguaggio, ma non sappiamo trovare altre parole.
Abbiamo fatto un paio di fotografie, tanto per avere una prova
inconfutabile, che abbiamo deciso di non pubblicare per ragioni di buon gusto. Il fatto, però, resta. Inqualificabile.
A proposito, pensiamo di conoscere l’autore – o l’autrice - di
questa “opera d’arte”.
Un caso isolato? Non proprio visto che una decina di giorni
prima, verso le 20.30, un uomo ha urinato all’inizio di Corso
Fanti.
Dobbiamo abituarci a questi nuovi comportamenti o c’è un
modo per arrestarli prima che diventino troppo frequenti?
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10
Mirandola Concordia
8 febbraio '09
Per l’ospedale tre defibrillatori e più posti letto in Chirurgia e Ortopedia
Opere di Bene
associazione “Sebastiano Mantovani Opere
di Bene Onlus” ha donato all’ospedale Santa Maria Bianca tre
defibrillatori di ultima generazione, per un valore di circa
24 mila euro. Il nuovo monitor defibrillatore “LifePak 12”,
mobile e di dimensioni contenute, permette di trattare con
la defibrillazione precoce gli
arresti cardiaci all’interno e
fuori
dalla
struttura
ospedaliera. Sarà, infatti, utilizzato sia per il servizio di
automedica dell’Area Nord
che fa capo al Pronto Soccorso di Mirandola, sia per dare
supporto, con un pacemaker
temporaneo, a tutti coloro che
dovessero averne necessità
urgente per gravi patologie
cardiache. E’ inoltre in grado
di eseguire su qualunque
paziente un elettrocardiogramma completo direttamente sul
luogo del soccorso e di trasmetterlo all’Unità terapia
intensiva coronarica dell’ospedale di Mirandola per un
teleconsulto cardiologico in
emergenza. “E’ l’ennesimo
esempio - ha affermato il direttore dell’ospedale Giuseppe Schirripa - di attenzione
da parte della comunità
L’
Da sinistra Giuseppe Schirripa,
direttore del Santa
Maria Bianca,
Geminiano Bandiera del Pronto
Soccorso, Flavia e
Paolo Mantovani,
Stefano Toscani,
responsabile del
Pronto Soccorso, e
Franco Boselli,
direttore di
Ortopedia.
mirandolese e del mondo dell’impresa per l’interesse generale. E’ doveroso un ringraziamento alla famiglia
Mantovani perché questa donazione consente il mantenimento di una dotazione di
defibrillatori efficiente e funzionale”. “Questa donazione
– ha detto Paolo Mantovani
dell’associazione ‘Sebastiano
Mantovani Opere di Bene
Onlus’ – è per noi lo stimolo
a non fermarci qui, a continuare a comprendere le necessità che potremo soddisfare grazie all’attività della
onlus. Tutto questo è stato
possibile grazie alla solidarietà di tante persone, da tutta
Italia, ma anche dall’estero,
che, come noi, hanno creduto
di poter fare qualcosa di concreto per aiutare chi ha bisogno, soprattutto i bambini, che
sono il nostro futuro”.
L’altra importante novità che
riguarda l’ospedale di
Mirandola è il potenziamento
da parte dell’Azienda Usl di
due unità operative. Dal 26
gennaio sono stati infatti
riattivati quattro posti letto in
Chirurgia, che ora ne dispone
complessivamente 16 - di cui
2 di day surgery - e quattro in
Ortopedia, che ha ora in totale 18 posti letto, di cui 1 di
day surgery.
V.P.
Se mancano le risorse in sanità
Ecco il medico manager
“Quale forma di imprenditoria nella Sanità Pubblica?”, è
stato il tema affrontato da Mario Lima, direttore della
Chirurgia Pediatrica del Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna e
vicepreside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo Bolognese, ospite del Lions di Mirandola
il 27 gennaio scorso.
In una situazione di forte contrazione delle risorse economiche per
la sanità pubblica diviene fondamentale acquisire quello spirito d’iniziativa di stampo imprenditoriale
che porta gli stessi clinici a mettersi
in gioco per trovare i fondi necessari alla ricerca e all’assistenza.
I maggiori interlocutori esterni per
chi opera nella sanità pubblica sono Mario Lima
le Fondazioni bancarie, le associazioni di volontariato di utilità sociale (Onlus) e i singoli
benefattori che intervengono rapidamente in funzione di
risultati di progetti ben precisi.
Con grande passione per la sua professione Mario Lima ha
anche trasferito la filosofia che sta dietro il suo successo come
medico e come maestro, quella che ha chiamato la legge delle
tre U: l’Uomo, ogni singolo uomo con le sue sorprendenti
capacità; l’Università che deve puntare ad alti livelli qualitativi
di studenti; l’Umanizzazione degli ospedali, dove il calore
del rapporto umano, che costa poco ma vale molto, può
supplire anche alla carenza di fondi. Nulla però si ottiene a
caso, specialmente in medicina, ecco perché con i suoi
collaboratori Mario Lima è molto esigente: ordine, disciplina
ed amore per i malati.
L.L.
Il Lions per la ricerca sul cancro
Nel corso del prossimo meeting del Lions di Mirandola,
martedì 10 febbraio, verrà presentato il romanzo “Tango
Argentino” alla presenza dell’autore Gabriele Pernigo. Il
ricavato della vendita del libro sarà devoluto alla raccolta
fondi per la ricerca sul cancro promossa dall’Airc.
Famiglia, lavoro, sanità e sostegno agli anziani sono le priorità proposte dal nuovo Piano di Zona nell’Area Nord
Eleonora Tirabassi
alute e benessere sociale sono correlati e
interdipendenti, perciò
devono essere affrontati
insieme, in maniera integrata, a
partire dagli aspetti sociali e
sanitari, per ricomporre una visione unitaria dei bisogni della
persona”. Ad affermarlo è
Tanja Lugli, assessore ai Servizi Sociali dell’Unione dei
Comuni Modenesi Area Nord,
durante l’incontro svoltosi martedì 27 gennaio tra amministratori e organizzazioni sociali, di
categoria e del terzo settore, per
discutere le proposte riguardanti
il Piano di Zona triennale 20092011.
“La principale novità di questo
piano – sostiene l’assessore
Lugli – è il progetto di creare, in
risposta alle richieste provenienti dalla Regione, un sistema integrato tra i servizi di tipo sociale erogati dai comuni e la
parte sanitaria riguardante il
distretto locale”. L’obiettivo è
quindi quello di dare risposte ai
cittadini, attraverso interventi
mirati, progetti personalizzati e
individuali, che si rapportino
con il contesto di vita di chi ne
fa richiesta.
Per fare ciò sono necessari diversi livelli di intervento: i comuni, la sanità e le varie associazioni presenti sul territorio.
Come si può quindi realizzare
un sistema veramente integrato? “Attraverso l’Ufficio di Piano, che si occuperà della programmazione degli interventi e
della gestione delle risorse del
distretto - dichiara Tanja Lugli
-. Si tratta di uno strumento integrato a valenza distrettuale, in
quanto è necessario superare il
livello dei singoli comuni per
lavorare insieme e pensare alle
“S
Verso un sistema integrato
politiche del territorio”. Naturalmente rispondere ai bisogni
del cittadino è anche una responsabilità collettiva: “è necessario
stimolare
la
sussidiarietà e la spontaneità
degli interventi che possono
nascere dalla società, oltre che
dalle istituzioni pubbliche”.
Il percorso di realizzazione del
piano è iniziato lo scorso 29
settembre e entro il 28 febbraio
è prevista la sua approvazione.
Alla sua ideazione hanno provveduto molti e diversi soggetti
che operano nell’ambito del
sociale, della sanità e del
volontariato, i quali si sono confrontati in diversi gruppi di
lavoro, suddivisi per aree di intervento.
Famiglia e sostegno
alla genitorialità
Per quanto riguarda l’area famiglia, minori, adolescenza e
giovani, l’obiettivo principale
consiste nell’incentivare i centri per le famiglie. In una società in continuo cambiamento,
composta da una pluralità di
modelli familiari con risorse e
bisogni differenziati e complessi, è necessario un sistema più
organizzato di ascolto e accoglienza, che offra sostegno e
risposte articolate per ogni esigenza. Si tratta quindi di creare
un centro unico e distrettuale,
con più sportelli periferici. Un
punto di primo approccio a cui
le famiglie si potranno rapportare per essere poi inviate agli
altri servizi più specifici per la
loro situazione.
Le altre priorità di quest’area
memoria e attività socializzanti,
in modo da contrastare il decadimento cognitivo. Questi ultimi interventi costituiscono una
vera e propria novità per il nostro territorio e la loro attuazione è prevista a breve.
Riguardo il problema degli alloggi si mira alla creazione di
aree abitative protette a bassa
soglia per anziani soli, tutelate,
ma poco costose. Una soluzio-
Tanja Lugli
riguardano il sostegno della
genitorialità e la tutela dell’infanzia, come il migliorare e diffondere le capacità di ascolto
per ridurre gli accessi impropri
al pronto soccorso, predisporre
alloggi di emergenza per madri
sole, promuovere interventi a
favore dell’integrazione di donne straniere, qualificare i professionisti del sistema scolastico, sanitario e sociale, nell’ascolto e sostegno dei genitori. Infine si punta anche al supporto delle istituzioni scolastiche promuovendo la centralità
del loro ruolo come soggetto
educativo.
Lavoro e immigrazione
In merito all’area adulti, si mira
a contrastare le fragilità sociali
in particolare attraverso l’obiettivo di accrescere le opportunità lavorative, perché proprio il
lavoro è una delle cause strategiche di benessere. Riguardo i
disabili gli obiettivi sono sem-
pre più rivolti verso interventi
differenziati per livello di autonomia.
Anche i problemi sociali connessi all’immigrazione sono
compresi in quest’area: nell’Area Nord vi è stato ultimamente un notevole incremento
del numero di immigrati e della
loro stabilità, a seguito dei molteplici ricongiungimenti familiari. Ciò determina pesanti ricadute su scuola e sanità a cui
sarà necessario dare al più presto risposte efficaci.
Anziani e sanità
Per quanto concerne l’ultima
delle tre aree, ovvero quella riguardante gli anziani, particolare attenzione viene posta sulla prevenzione della non
autosufficienza. Si ritiene necessaria la promozione di una
vita sana e attiva attraverso la
realizzazione di programmi di
attività motoria e l’istituzione
di corsi per l’allenamento della
ne intermedia tra il domicilio e
la struttura protetta, disponibile
solo in caso di elevata complessità socio-sanitaria.
Infine, un altro importante progetto presente all’interno del
Piano di Zona riguarda la creazione di uno sportello unico
socio-sanitario, che avrà funzioni di indirizzo: si potranno
così dare risposte mirate alle
esigenze dei cittadini, indicando il giusto servizio a cui rivolgersi. In questo modo sarà possibile anche alleggerire gli stessi servizi, che si troveranno a
svolgere solo compiti ben precisi.
Speciale
Cattedrale
8 febbraio '09
via Don E. Loschi, 5 - Carpi - 059 686278
Festa della
famiglia
“Mettere la Parola di Dio al
primo posto ogni giorno”.
E’ questo il messaggio affidato alle famiglie intervenute alla “Festa della famiglia” che si è svolta domenica 23 gennaio in Cattedrale. A tutti i nuclei familiari che si sono accostati
all’altare per la benedizione è stato donato un calendario liturgico che riporta
per ogni giorno un riferimento alla Parola di Dio da
vivere come impegno. Sono
poi stati ricordati in modo
speciale i coniugi che hanno festeggiano nell’anno gli
anniversari più importanti
25°, 50° e anche un 60° di
matrimonio. Il pranzo con
circa duecento persone tra
adulti e bambini, preparato
interamente da un gruppo
di mamme, ha concluso questa giornata all’insegna della fraternità, immagine concreta di Chiesa, “famiglia
di famiglie”.
Anniversari di matrimonio
Venticinquesimo: Matteo
Napoli e Lilla Marotta
Cinquantesimo: Enea Belli
e Bianca Esulto; Giorgio
Bertani e Littoria Ronchetti;
Gianni
Martinelli
e
Annamaria Neri; Giorgio
Spaggiari e Carla Parmeggiani
Sessantesimo: Vittorio Salati e Minerva Saetti
AGENDA
“Fare della Chiesa
la casa e la scuola
della comunione:
ecco
la grande sfida
che ci sta
davanti”
(NMI, 43)
La parola di Dio
ogni giorno
11
VENERDÌ 6 FEBBRAIO
Oratorio Eden: Ore 19,15: Messa del primo venerdì del mese
per educatori e catechisti
Canonica: Ore 21: incontro sulla Parola di Vita che questo
mese avrà a tema “Se uno
viene a me e non pospone suo
padre, sua madre, la moglie, i
figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può
essere mio discepolo”
SABATO 7 FEBBRAIO
Canonica: Ore 15: incontro per
i genitori dei bambini di 3° elementare in preparazione alla
prima confessione
GIOVEDÌ 12 FEBBRAIO
Il Consiglio Pastorale con il Vescovo
Dall’appartenenza alla comunione
Duomo: Ore 17,30: adorazione eucaristica per i ministri
straordinari della comunione
e, a seguire, incontro formativo
e operativo
SABATO 14 FEBBRAIO
enerdì 30 gennaio si è
svolto il Consiglio Pastorale della parrocchia della Cattedrale, a cui ha
eccezionalmente partecipato
anche monsignor Elio Tinti.
La presenza del Vescovo era
dovuta, oltre al fatto che egli
stesso è e si sente “parrocchiano della Cattedrale”, all’occasione del settantacinquesimo compleanno del
parroco, monsignor Rino
Bottecchi. Al compimento dei
75 anni vige l’obbligo per i
parroci di presentare le dimissioni, e il Vescovo ha voluto intervenire di persona per
rendere noto al Consiglio di
V
aver chiesto a monsignor
Bottecchi di continuare la sua
opera pastorale di parroco.
La riunione del Consiglio è
stata poi in gran parte incentrata su un confronto tra i
partecipanti sul tema: “Dall’appartenenza al gruppo alla
comunione nella Chiesa”. Le
riflessioni messe in comune
hanno avuto modo di sottolineare come nella parrocchia,
ma non solo in quella della
Cattedrale, vi sono appartenenze molto forti a movimenti,
associazioni, gruppi di preghiera, ecc., certamente positive per il bisogno innato di
trovare spazi in cui il proprio
io si espande e cresce. Ma la
vita nella Chiesa non può risolversi nella sola appartenenza al proprio gruppo, ma
ha bisogno di allargarsi al resto
della parrocchia e della diocesi, passando dal “gruppo”
alla “comunità cristiana”. Argomento non semplice, reso
talvolta più difficoltoso in una
parrocchia come quella della
Cattedrale, costituita da due
poli (la canonica e l’oratorio)
in cui operano molte e varie
associazioni, rappresentate nel
Consiglio Pastorale. Molte le
proposte emerse, dal sostegno a proposte già esistenti
(lectio divina e catechesi per
adulti), alla valorizzazione
delle celebrazioni liturgiche
in cui la comunità è riunita a
prescindere dai gruppi, alla
necessità di avvicinare maggiormente i giovani delle associazioni alla vita parrocchiale. Toccherà ora alle singole commissioni di lavoro
cercare di trasformare le idee
in proposte concrete, ma sarà
anche compito dei singoli
membri del Consiglio farsi
portavoce e testimoni di questa maggiore necessità di comunione all’interno delle varie realtà parrocchiali.
Nicola Catellani
San Nicolò: Ore 18: incontro
sul tema “Ero forestiero e mi
avete accolto”, a cura della 1°
zona pastorale (Cattedrale, San
Francesco, San Nicolò)
SABATO 21 FEBBRAIO
Oratorio Eden: Alle ore 14,30
inizia la grande Festa del Carnevale dei Bambini, giochi all’aperto e proiezione del film
“Kung Fu Panda”
MERCOLEDÌ 25 FEBBRAIO
Inizia la Quaresima
In Cattedrale alle ore 18,30 il
Vescovo presiede la liturgia con
l’imposizione delle ceneri
Grazie Gesù per la vita e per il battesimo
La Caritas per i
bimbi di Betlemme
E’ stato un successo oltre le
previsioni il “mercatino delle
pulci” natalizio organizzato
dalla Caritas parrocchiale della
Cattedrale. L’obiettivo principale era quello di raccogliere fondi per aiutare concretamente una scuola cattolica di Betlemme, il pontificio istituto “Effetà Paolo VI”,
che si occupa della
rieducazione audio-fonetica
per bambini con problemi di
sordità.
La vendita di oggettistica varia, presepi, torte, e la raccolta delle offerte hanno permesso di raggiungere la notevole cifra di 4.000 euro. Di
questi, 3.000 sono stati inviati alla scuola di Betlemme,
mentre circa 1.000 sono rimasti alla Caritas parrocchiale
per aiutare le situazioni di
difficoltà presenti nel nostro
territorio.
N.C.
Il Clan Gemini costruttore di pace
I giovani del Clan Gemini del
Carpi 1 hanno scelto come destinazione del campo invernale l’Arsenale della Pace di Torino, l’opera del Sermig (Servizio missionario giovanile)
fondato da Ernesto Oliviero.
Un’esperienza forte di lavoro
e di confronto con gli operatori
dell’Arsenale e con altri 500
giovani provenienti da ogni
parte d’Italia. Al centro delle
riflessioni e delle testimonianze grandi temi come
l’emarginazione e la discriminazione, la ridistribuzione delle ricchezze tra nord e sud del
mondo, l’impegno per la pace,
l’accoglienza, ecc… Un’opera quella fondata da Ernesto
Oliviero che merita di essere
conosciuta ma soprattutto vissuta come hanno fatto i rovers
e le scolte del Clan Gemini.
Le squadriglie Koala e Colibrì del
reparto Arcobaleno hanno organizzato una cena di auto-finanziamento sabato 30 gennaio accogliendo in Canonica circa un
centinaio di persone tra genitori
e amici. Ottima la cena e... la
tenda è servita!
Agesci Carpi 1
A Roma dall’1 al 3 maggio
sulle tracce di San Paolo
Dopo le proposte invernali sempre ricche e stimolanti il gruppo Carpi 1 ora è proiettato verso una nuova meta molto significativa, il pellegrinaggio a
Roma sulle tracce dell’apostolo Paolo dall’1 al 3 maggio
2009.
Un gesto significativo in stile
scout (è stata individuata una
sistemazione molto essenziale
in modo da contenere al massimo le spese per le famiglie) e
una scelta educativa importante che pone all’attenzione e ad
esempio dei ragazzi e dei giovani l’avventuroso itinerario
spirituale di San Paolo, da persecutore dei cristiani a primo
missionario del Vangelo.
In occasione della Giornata per
la Vita e alla vigilia della festa
della presentazione di Gesù al
tempio, domenica 1 febbraio la
comunità parrocchiale ha accolto i bambini più piccoli con i loro
genitori, per rinnovare insieme
le promesse battesimali. Nonostante il freddo e la neve, nutrita
e rumorosa è stata la presenza
dei bimbi che con grande naturalezza si sono avvicinati all’altare per ricevere la benedizione e
hanno risposto all’invito di don
Rino ad innalzare il loro “Grazie
Gesù” per il dono della vita e del
battesimo.
Benedizione delle famiglie nelle case
Questa settimana don Rino inizia la benedizione annuale delle famiglie nelle
case. La visita del Parroco è attesa, specie dalle persone anziane, ed è occasione
di incontro anche con le nuove famiglie
o singole persone che sono venute ad
abitare in parrocchia. Quest’anno l’immagine a ricordo della benedizione con
la preghiera per la famiglia riporta il
fonte battesimale della Cattedrale.
SPECIALE
SAN NICOLO'
Parrocchia di San Nicolò - Carpi - Tel. 059 685310
Carissimi
parrocchiani,
alla vigilia della festa della
Beata Vergine di
Lourdes, titolare
della nostra parrocchia, torniamo a voi
con questo inserto
del settimanale
diocesano, inviato a
tutte le famiglie.
Intendiamo così
informare sulle
nostre attività e su
quanto è stato programmato per i
prossimi mesi. Ci
prepariamo in particolare al cammino
quaresimale che
inizierà il 25 febbraio con l’imposizione delle sacre
ceneri, e culminerà
con le celebrazioni
pasquali, centro di
tutto l’anno liturgico. Con l’aiuto del
Signore e invocando
il dono del suo
Spirito, proseguiamo nel nostro impegno di servire Cristo e la Chiesa,
testimoniando con
le opere la nostra
fede nel Signore
Risorto. A tutti voi e
alle vostre famiglie
un augurio di Pace
e Bene. Il Signore e
la Madre sua Santissima ci accompagnino sempre.
Padre Sandro
e la Comunità
Francescana
Festa
della
Beata
Vergine
di Lourdes
Domenica 19 Ottobre 2008, il nostro Vescovo ha amministrato il sacramento della Confermazione o Cresima a 13 ragazzi che qui vediamo
assieme ai catechisti Tiziano Tirabassi e Isabella Bizzoccoli.
Servizio
d’amore
Domenica 25 gennaio, durante la suggestiva cerimonia svoltasi in Cattedrale,
hanno ricevuto da Mons. Tinti
il “mandato” di ministri straordinari della comunione per
la nostra parrocchia Luisa
Medici, Maura Martinelli,
Luciano Malagoli, Tiziano
Tirabassi (confermati) e, per
la prima volta, Alberto De
Pietri. Questi amici svolgono un prezioso “servizio
d’amore” portando l’Eucaristia a quanti, per età avanzata o precarie condizioni di
salute, non possono recarsi
in chiesa. La comunità parrocchiale esprime loro la più
viva gratitudine e invita quanti
desiderano ricevere la comunione a casa a contattare il
parroco o, in caso di conoscenza diretta, gli stessi ministri straordinari.
Che bel presepe!
Da alcuni anni, nella nostra parrocchia il gruppo ACR
medie si occupa di allestire il Presepe all’interno della
chiesa. Tutti i ragazzi si impegnano a far rivivere l’esperienza della grotta di Betlemme, perché la nascita di Gesù
rimanga scolpita nei cuori di tutti coloro che si fermano a
contemplare il Presepe. I ragazzi si assumono un impegno
che li aiuta a stare insieme, divertendosi e collaborando,
e dà loro quella serenità che deriva dall’aver lavorato
anche per gli altri.
In particolare, quest’anno, si è riflettuto su come spesso le
persone si immaginino un Dio lontano e irraggiungibile,
mentre Gesù si è fatto uomo proprio per essere accanto a
noi, sempre. Difficile pensare che un bambino piccolo sia
in realtà così importante per noi, ma celebrare il Natale
significa proprio credere che quel Bambino, nato in una
mangiatoia, sia davvero Dio, fonte di gioia e di pace.
Quello che ci si augura è che questo Presepe possa
trasmettere, a chi lo guarda, la stessa gioia e serenità che
hanno provato i pastori a Betlemme e che abbiamo provato anche nel realizzarlo.
P.Ivano
Un nuovo cortile
Sono in previsione importanti
lavori di rifacimento della
pavimentazione del cortile interno del convento, che oggi presenta evidenti irregolarità rendendo non agevole specie d’inverno l’attraversamento e meno
facile la manutenzione. Il progetto, la cui attuazione si dovrebbe completare entro la tarda primavera, prevede una sistemazione funzionale in armonia con l’ambiente particolarmente suggestivo della zona
absidale del tempio di S. Nicolò.
Anche le attività pastorali, soprattutto quelle per i ragazzi,
troveranno più consona collocazione nell’ampio cortile abbellito da imponenti alberi.
Domenica 10 maggio riceveranno la Iª Santa Comunione i ragazzi del gruppo “Cenacolo”:
Tommaso Albertazzi, Pietro Amadei, Santo Bello, Cecilia Cresta, Nicole Fiotta, Francesco
Genua, Nicolò Goldoni, Anthea Guerra, Natalia Iseppato, Margherita Lodi, Sofia Maini,
Francesco Morone, Mattias Pascarella, Bianca Maria Pescetelli, Lorenzo Pisino, Enza
Preziosi, Nathanael Kaye Ramillano, Zoe Senise, Giuseppe Ventimiglia. Li accompagneranno all’altare gli educatori Daniela, Cristina e Umberto.
Pellegrinaggio parrocchiale
sabato 23 maggio 2009
Capannori - Santuario della Madonna del Carmine
Centro Storico di Lucca con il santuario Di S. Gemma Galgani
A Lucca visiteremo il Duomo, S. Frediano e
S. Michele in Foro ricchissime di opere
d’arte, con passeggiata
sulle storiche mura.
Quota viaggio e ingressi 25 euro da versare
al momento dell’iscrizione. Programma dettagliato in parrocchia.
Nella notte di lunedì
2 febbraio ha
concluso il suo
pellegrinaggio
terreno
Dante Pini,
papà di padre
Sandro.
La comunità
parrocchiale
di San Nicolò
si stringe
nella preghiera
di suffragio
intorno a padre
Sandro.
Triduo di preparazione
Domenica 8
ore 17,30 S. Messa
presieduta dal Vescovo
nella Gioranta
diocesana
per la Vita Consacrata
Lunedì 9 e martedì 10
ore 18,30 S. Messa
con omelia
del predicatore Padre
Andrea Borsin
Mercoledì
11 febbraio
ore 8,15
ore 8,30
Lodi
S. Messa con
omelia
ore 18,00 S. Rosario
ore 18,30 S. Messa
Solenne
Presieduta
dal nostro
Vescovo
Lo scorso 18 gennaio nel
convento francescano della
Grazie a Rimini, si è spento
P. Silvestro Brigidi che
fece parte della comunità
di S. Nicolò dal 1967 al
’70 come economo e vicario parrocchiale. Sempre disponibile al servizio
in confessionale, si impegnava per il decoro della
nostra chiesa, raccogliendo francobolli a beneficio
delle missioni francescane.
8 febbraio '09
13
BENEDIZIONI
PASQUALI
NOTIZIE IN BREVE
P. Sandro, P. Elio e P. Ivano
verranno a bussare alla porta delle vostre case dal lunedì al venerdì, dalle 15
alle 18 circa, dal 25 Febbraio all’8 Aprile. Il calendario dettagliato verrà recapitato alle singole famiglie nella settimana precedente le rispettive visite. A
tutti, anche possibilmente
a chi non fosse in casa,
verrà lasciato un cartoncino con un’immagine sacra
ed una preghiera di benedizione. Chi ha necessità
di ricevere la benedizione
in data diversa da quella
indicata potrà rivolgersi in
parrocchia per accordarsi
anche telefonicamente
(059/68.53.10 – 68.53.08).
FESTA DELLA FAMIGLIA
Domenca 15 Marzo avrà
luogo la tradizionale
Festa della Famiglia della
nostra parrocchia. Ci ritroveremo anzitutto per
un simpatico anticipo la
sera precedente nel salone ove avrà luogo uno
spettacolo recitato e cantato dai ragazzi dei gruppi
ACR e catechismo. La
domenica parteciperemo
tutti alla S. Messa delle
ore 11 durante la quale
saranno ricordati gli anniversari speciali (25° e
50°), si rinnoveranno le
promesse del matrimonio e saranno benedette
le singole famiglie.
CENTRI D’ASCOLTO
Durante la quaresima si
svolgerà un altro ciclo
di incontri presso le diverse famiglie che si sono
rese disponibili ad accogliere gruppi di partecipanti. Si rifletterà
comunitariamente sulla
parola di Dio con uno
scambio di valutazioni
circa gli effetti concreti
che essa induce su di noi.
Il programma dettagliato sarà disponibile in parrocchia prima degli inizi del tempo quaresimale. Si ringraziano vivamente le famiglie ospitanti.
CATECHESI ORGANICA
ADULTI
Anche quest’anno, su
inziativa dell’Azione
Cattolica, sono previsti
sette incontri quattro dei
quali già svolti in dicembre e gennaio. Secondo
il Piano Pastorale
diocesano
in
concomitanza
con
l’”anno paolino”, i temi
principali riguardano la
conversione, il coraggio
e la libertà donataci da
Dio capace di compiere
scelte radicali, se sorretta dal dialogo della
preghiera. I prossimi incontri si terranno in parrocchia, alle ore 21, il
martedì nelle seguenti
date: 10 e 24 febbraio,
10 marzo. La partecipazione è aperta a tutti.
CONSIGLIO PASTORALE
Il 16 gennaio si è riunito
il Consiglio Pastorale
Parrocchiale, i cui componenti hanno inizialmente collaborato all’indagine, promossa dall’Azione
Cattolica
diocesana sul tema dell’immigrazione nel nostro territorio. Successivamente il Consiglio ha
discusso le modalità di
attuazione del Programma annuale nei diversi
settori, soffermandosi in
particolare sulla preparazione della Festa della
Famiglia.
12 Mesi in Pillole
Lo scorso 11 ottobre si è svolto il pellegrinaggio parrocchiale a Lodi (ove abbiamo visitato la chiesa di S. Francesco, che qui vediamo, il duomo
e il santuario della B.V. Incoronata), all’Abbazia del Cerreto nel Parco dell’Adda e all’Abbazia dei Ss. Pietro e Paolo in Viboldone.
Montepaolo, terra francescana
Sabato 27 Dicembre la neve e il freddo hanno accolto noi
terziari francescani di S. Nicolò, all’eremo di Montepaolo:
luogo storico di memoria francescana. Situato sulle ridenti
colline tra Castrocaro e Dovadola, in provincia di Forlì, è
stata la prima residenza di S. Antonio in Italia. Il Santo di
Padova, “sua città di adozione”, dimorò per circa un anno
dal 1221 al 1222 nel piccolo convento dove i francescani
conducevano vita eremitica. Dopo varie peripezie, frane e
ricostruzioni, nel novecento i frati minori di Firenze decisero di ritornare per dare continuità alla presenza francescana
a Montepaolo. Nel dopoguerra Montepaolo passò sotto la
giurisdizione della provincia minoritica di Cristo Re
dell’Emilia Romagna. La vocazione storica del luogo è
quella che permise a S. Antonio di “stare” con Dio nel
silenzio, nella solitudine, nella preghiera. Per questo anche
Gruppo Famiglie
La “benzina”
indispensabile
All’interno delle diverse attività parrocchiali prosegue il proprio percorso formativo il gruppo sposi o
“gruppo famiglie” da anni presente con un proprio
cammino ed attraverso il contributo trasversale nelle varia attività ed iniziative di San Nicolò. Conclusosi un breve ciclo di incontri incentrati sulla figura
di San Francesco con l’ausilio del gruppo dei Terziari Francescani, sulla scia delle iniziative della
Giornata per la Salvaguardia del Creato abbiamo
avuto modo di confrontarci con alcuni amici venuti
da altre parrocchie sulla consapevolezza del nostro
agire cristiano anche nelle piccole azioni quotidiane, in particolare sulle conseguenze delle nostre
scelte negli acquisti dei prodotti e dei beni necessari
al nostro vivere, insomma la cosiddetta “spesa”,
argomento che riguarda tutti anche se solitamente
l’accento è posto sul profilo economico e meno su
quello etico. Dall’interessante ed acceso dibattito
sono scaturite posizioni dissimili che devono in tutti
i casi farci riflettere sulle eventuali conseguenze,
dirette od indirette, che possono in qualche modo
coinvolgere negativamente i nostri fratelli in parti
del mondo più disagiate. Insieme a questi aspetti
molto concreti e quotidiani da tempo il Gruppo si
propone almeno un incontro mensile di preghiera,
ritenendo questa pratica in forma comunitaria necessaria quale “benzina” per ogni altra attività;
l’intimità della cappella della sagrestia alla presenza del Santissimo favorisce inoltre quel raccoglimento che spesso alla Messa domenicale non si
riesce a coltivare oltre al fatto che, come esorta
spesso Padre Elio, “fare silenzio” con se stessi è
un’operazione spesso più difficoltosa che ringraziare o lodare il Signore, sordi per le esigenze del
“dover fare” di tutti i giorni.
Chiara e Luca
oggi Montepaolo accoglie coloro che desiderano trascorrere qui un periodo di ritiro spirituale. Le splendide Ammonizioni di S. Francesco sono state lo sfondo, la base, su cui
meditare e pregare nella nostra due giorni lassù. Le
riflessioni d’introduzione di P. Flavio, il dialogo a gruppi,
il silenzio personale, la liturgia delle ore e l’Eucaristia
hanno permesso ad ognuno di noi di riassaporare la dolcezza ma anche la forza, l’intensità delle indicazioni che S.
Francesco diede ai suoi frati ma certo attuali anche per noi.
L’obbedienza, la pratica del bene, l’amore verso i nemici,
la pazienza, la purità di cuore… sono alcuni temi delle
Ammonizioni che hanno come primo protagonista il signore Gesù “al quale appartiene ogni bene” che “agisce per
mezzo di tutti ed è presente in tutti”.
Giuliana e Massimo
Con gioia intorno all’altare
Siamo due ragazze della parrocchia di S. Nicolò, e abbiamo entrambe quattordici anni. Siamo
in terza media, ed è ormai da
parecchio tempo che ci
impegnamo ogni domenica per
il servizio all’altare, un servizio
che facciamo per Gesù. Non è un
compito da sottovalutare, è necessario prendersi delle responsabilità, e compierlo costante-
mente. Infatti dobbiamo sempre
essere disponibili nei confronti
dei bambini più piccoli che hanno deciso di cominciare questo
cammino. A volte potrebbe sembrare faticoso, ma dobbiamo pensare che anche noi abbiamo avuto la loro età, i loro stessi problemi, e qualcuno, come noi facciamo con loro, ci ha aiutate quando eravamo in difficoltà. Ci sono
anche tanti lati positivi: primo
fra tutti è che compiamo questo
servizio per il Signore, e di conseguenza sentiamo dentro di noi
la soddisfazione e la gioia che
speriamo provino anche i partecipanti alla S. Messa. In questo
periodo ci sono sempre più bambini, abbastanza piccoli che desiderano intraprendere la strada
che abbiamo scelto anche noi:
questo è un bene, affinchè si
possano sentire sempre più partecipi della celebrazione domenicale, e possano venire senza
sentirsi costretti, ma felici. Ogni
tanto ci viene chiesto se ci
vergognamo di questo impegno,
che è stato scelto da noi, a questa
età. In realtà lo facciamo molto
volentieri, perché in fondo non è
una bella cosa servire Gesù? Infatti continueremo questo servizio alla comunità affinchè possiamo darne buon esempio a tutti coloro che seguiranno questa
bella esperienza di vita
Anna e Nina
Hanno ricevuto
il battesimo
Maddaleno
Samantha
Meiners, Alexander Mark
Dmitry Kodrattsev, Riccardo
Grecca, Mariano Ilarda,
Alessandro
Stella,
Nazzareno Celesti, Chanel
Caldaras, Alessandro Cappi,
Francesco Abbandonato,
Ludovico Fausto Luciano
Scarpa, Viola Davoli, Andrea Jalleli, Irene Baglioni,
Nicole Giullari, Lorenzo Ragazzi, Francesa Bonaretti,
Elisa Vanzini, Francesco
Ricchi, Agnese Martini,
Nicolò Morandi, Sofia
Gianina, Luisa Marcato,
Nicolò Fantozzi, Marco Barbieri, Pietro Loschi, Edoardo
Rillo, Camilla Grassi, Letizia Scacchetti, Tommaso
Mizzau,
Alessandro
Mazzocchi, Alice Vilma
Marchesi Morselli, Maria
Vittoria Martini, Marco
Gialdini, Victoria Mioni,
Nicolò Turchi, Diego
Calasanzio, Filippo Sabato,
Enrico Vellani, Marina
Vellani.
Hanno celebrato
il matrimonio
Alessandro Andreucci e Elisabetta Giocolano, Andrea
Baracchi e Silvia Malavasi,
Antonio Regattieri e Gessica
Maretti, Luciano Giordano
e Cinzia Balluga, Vittore
Bertini e Stefania Tumiati,
Vincenzo Di Benedetto e
Sandra Scacchetti, Gabriele Sartori e Chiara Lugli,
Giuseppe Pascarella e
Svetlana Kokorina, Davide
Pizzi e Katjusa Castaldini,
Enrico Capiani e Chiara
Corradini, Guido Terzuolo
e Cristina Sabbi, Giovanni
Gaviglia e Simona Vilardo,
Andrea Mantovani e Laura
Benasi, Stefano Sala e Maria Maddalena Sposito, Fabio De Merinis e Antonella
Zippo, Silvio Scaletti e
Cinzia Gasparini, Federico
Pascale e Samanta Campioni, Giovanni Sandri e Valeria Biuso, Fabrizio Occhi e
Laura Scalambra, Massimiliano Giullari e Romina
Casarini, Fabio Ciriello e
Cristina Grilli, Alessandro
Gasparini e Antonia Corradi.
14
8 febbraio '09
Il presidente Gianpietro Cavazza racconta
i primi dieci anni e le prossime sfide
che attendono l’associazione, a cominciare
dalla ricerca di una sede adeguata
e dal consolidamento delle iniziative
di promozione sociale
L’associazione di famiglie Venite alla festa
taglia il traguardo dei dieci anni vissuti
all’insegna dell’accoglienza e della condivisione
Avanti, c’è
ancora posto
Luigi Lamma
era anche lui, di fianco all’altare, l’alberello di limoni
piantato nel corso della prima settimana comunitaria dieci
anni or sono, con il suo carico di
frutti, dopo aver passato inverni e
primavere.
Festeggiare un traguardo decennale
per un’esperienza comunitaria
come l’associazione “Venite alla
festa” è tutt’altro che una semplice annotazione cronologica o un
arido bilancio numerico. Entrano
in gioco volti e storie di bambini,
di giovani e di adulti, di
intere famiglie, che si sono
Associazione
incontrati per quelle vie
“Venite
alla Festa”
misteriose e imprevedibiin
collaborazione
con i Servizi
li che solo la vita può riSociali
dei
Comuni
di Carpi,
servare.
Campogalliano,
Novi
e
Soliera
Domenica 1 febbraio nella cappella del Seminario
vescovile di Carpi erano
tutti lì fisicamente e spiritualmente presenti, le faLa comunicazione
miglie del “Venite alla
operatori-famiglie:
Festa” di oggi e le oltre
dal pregiudizio all’ascolto
cento persone che negli
anni, in vari modi e per Incontro di formazione e di
periodi diversi, sono state
confronto per migliorare il
accolte. Una presenza spedialogo e la collaborazione
ciale anche quella di don
tra operatori dei servizi
Douglas Regattieri, che
sociali e famiglie
non ha potuto celebrare
Lunedì 9 febbraio 2009
l’eucaristia perché chiaore 20.30
mato a sostituire il VeAuditorium
Rustichelli
scovo in una parrocchia,
via
San
Rocco,
1
- Carpi (Mo)
ma che fin dalla nascita è
guida e “compagno di viag- Interventi di
gio” che segue l’associa- Daria Vettori, psicologa del
zione nei momenti spiri- Servizio Sociale Minori e Famituali e nelle attività.
glie del Comune di Carpi
“Guardando alla storia di Rita Lacetera, referente dei
questi primi dieci anni – progetti di accoglienza dell’asha affermato il presidente sociazione Venite alla festa
Gianpietro Cavazza – si
affollano tanti ricordi e Coordinamento di Vincenzo
sentimenti che si riassu- Priore, pedagogista e psicolomono in tre grandi voci: go esperto nella conduzione
perdono, ringraziamento dei gruppi
e l’immancabile augurio
per il futuro”. Dopo la
messa celebrata da don
Jean Marie Vianney, il piccolo popolo del Venite alla festa
insieme agli amici che si sono uniti per l’occasione, sì è
trasferito al circolo “Graziosi” per il pranzo di compleanno.
L’associazione ora guarda al futuro, con serenità e maturità,
con la convinzione di poter contare su radici ben più solide e
profonde dell’alberello di limoni. Radici che affondano e
traggono nutrimento da un’intensa vita di fede, da una lieta e
operosa appartenenza ecclesiale, dalla vita comunitaria
improntata alla condivisione, dalla generosa disponibilità
all’accoglienza così come hanno ben documentato le immagini proiettate dai dieci monitor, uno per anno, collocati
nel salone del circolo.
Sul sito dell’associazione si
legge il pensiero della settimana: “Abbiate cura di non
vivere neppure un giorno nella
prosperità, nella comodità, nel
benessere, nei piaceri, senza
che il dolore degli altri sia
venuto fino a voi”. In realtà è
questa la tensione di ogni giorno che ha generato e sostenuto l’esperienza di questi primi dieci anni, plasmando nell’amore l’esistenza di intere
famiglie. Buon compleanno
“Venite alla festa”!
C’
Dov’è… la festa?
el 1999 i primi passi: la
condivisione dello stesso tetto, le scelte
educative per i propri
figli, la vita di fede. Poi il desiderio di allargare il numero di
“amici”, di far conoscere la
propria esperienza anche ad altre famiglie e di trovare una
sede abbastanza capiente per i
momenti di preghiera, per le
feste, per la formazione e gli
incontri. Con il presidente di
Venite alla Festa, Gianpietro
Cavazza, abbiamo ripercorso i
primi anni di attività e guardato ai progetti già in cantiere per
i prossimi mesi.
N
Come è nata l’idea di costituire l’associazione “Venite alla
Festa”?
L’associazione è nata dieci anni
fa dal desiderio di un gruppo
ristretto di famiglie di condividere in maniera più piena la
propria esperienza di fede, ma
anche la quotidianità, la casa, le
scelte importanti della vita, dall’educazione dei figli fino alle
risorse economiche. Con il passare del tempo l’associazione si
è evoluta: si è abbandonato il
tema della convivenza per privilegiare la condivisione della
fede, delle risorse, delle scelte
educative e degli stili di vita
familiari. Dalle tre famiglie iniziali si è passati ad una ventina
di famiglie, per un totale di 110
persone, tra genitori e figli.
Dopo i primi dieci anni se la
sente di fare un bilancio?
Nell’arco di questi primi dieci
anni le famiglie che hanno partecipato alla vita dell’associazione si sono avviate lungo un
serio percorso di cambiamento
e conversione. C’è una maggiore consapevolezza su ciò che si
è come persone singole, come
famiglie ma anche come comunità. Si ha la certezza che di
fronte alle difficoltà e agli imprevisti le famiglie possono
contare le une sulle altre.
Questi sono i mesi della recessione, della crisi, delle preoccupazioni… parlate anche di
questo tra di voi?
Di fronte alle incertezze, il fatto
di poter contare su un gruppo di
famiglie, su un sostegno materiale ma anche morale e spiri-
Dopo i festeggiamenti,
i progetti in cantiere
tuale è fondamentale. Non sentirsi soli davanti a questioni
nuove e impreviste è molto importante. Per questo discutiamo
e cerchiamo di praticare stili di
vita più rispettosi dell’uomo e
dell’ambiente nel quale vive
come dimostra il Gruppo di
Acquisto Solidale che abbiamo
proposto da alcuni anni.
Dove vi incontrate?
Questo è un punto dolente. All’inizio, quando eravamo in
pochi, era sufficiente una delle
nostre case. Negli anni siamo
cresciuti in numero e in attività
e questa casa oggi è inadeguata
e insufficiente. Per la messa e la
cena del martedì siamo temporaneamente a Gargallo, in attesa di trovare una sede.
Questo è un appello?
Siamo in ricerca di un luogo che
ci possa accogliere in maniera
stabile, aperto alle nostre famiglie ma anche a quelle dei nostri
amici o di coloro che temporaneamente accogliamo.
La vostra associazione si
contraddistingue per l’accoglienza di minori e giovani.
Nell’arco di questi dieci anni le
nostra famiglie hanno accolto
più di 120 persone, prevalentemente bambini, ma anche donne sole con figli: rimangono
nelle nostre famiglie per qualche giorno ma anche per tempi
più lunghi. Con i più piccoli, in
accordo con i servizi sociali, si
avviano percorsi di affido o di
“emergenza” per qualche gior-
Gianpietro Cavazza
no e in alcuni casi che proseguono per mesi e anni.
Ricorda un momento che vi
ha emozionato particolarmente?
Ogni volta che uno di questi
piccoli arriva nelle nostre famiglie si provano emozioni molto
forti a volte contrastanti. Un
momento molto bello e intenso
è quello in cui questi bambini
tornano nelle proprie famiglie
di origine in quanto si sono risolte le cause che ne avevano
determinato l’allontanamento.
Purtroppo questo non succede
sempre ed è fonte di disagio per
i minori e amarezza e difficoltà
per chi li ospita. Altri momenti
forti sono stati i campi estivi
che rappresentano le occasioni
“Stiamo costituendo, e a
breve nascerà, un’associazione di promozione
sociale nella quale verranno convogliate alcune
nostre attività come il
Gruppo di acquisto
solidale e che consentirà
l’allargamento e l’adesione di nuove persone e
famiglie, spiega Cavazza.
Questa potrà anche
diventare un’occasione di
lavoro. Continuano anche
gli incontri per presentare
l’esperienza, non solo a
Carpi. Promuoveremo poi
un momento di formazione comune con gli operatori dei servizi sociali del
distretto. Ci stiamo inoltre
organizzando per fare il
prossimo campo estivo a
Czestochowa e a
Auschwitz”.
durante le quali genitori e figli,
anche quelli adolescenti, riescono perfino a giocare insieme.
E i vostri figli che cosa ne
pensano?
Bisognerebbe chiederlo a loro
direttamente… A volte si lamentano e dicono che siamo dei
genitori troppo “vecchi”, che
non organizziamo iniziative tanto accattivanti. Scherzano… mi
auguro.
A cura di Paolo Tomassone
Una comunità
accogliente
Vita della Chiesa
8 febbraio '09
15
Mercoledì 11 febbraio,
alle ore 19 nella chiesa
parrocchiale di Fossoli verrà
celebrata una santa messa
in suffragio
di don Luigi Bertolla,
a sei anni
dalla sua scomparsa.
I consacrati segno
della potenza creativa di Dio
A 25 anni dalla sua scomparsa
il ricordo di don Marino Golinelli
Nulla possiedono
ma tutto hanno
ente che non ha nulla,
ma possiede tutto” (2
Cor 6,10). La vita consacrata in castità, povertà e obbedienza così come
è oggi, non esisteva quando
Paolo scriveva ai Corinzi;
eppure quelle parole la inquadrano perfettamente nella sua identità, che evidenzia
l’opera di Dio e la collaborazione del chiamato.
Oggi, specialmente nel ramo
femminile, non è raro che ottime giovani laureate e
diplomate e con lusinghiere
prospettive di lavoro, seguano la chiamata di Dio, lasciando ogni cosa.
In tempi più remoti, più facilmente l’invito alla consacrazione religiosa, trovava ascolto
nel ceto non abbiente: rinunciare a due povere reti come
Pietro, non era poi così arduo. Tuttavia proprio queste
persone, modeste in tutto,
hanno arricchito molti meravigliando i contemporanei.
Una persona modesta delle
nostre campagne: Dio la sceglie per una maternità ampliata a vastissimo raggio; per
suo tramite dona casa, affetto, un presente ed un futuro
limpido a innumerevoli bambine.
Ma anche nell’oggi si ripetono queste meraviglie tramite
i consacrati, queste “meraviglie di Dio”. Un esempio: suor
Elvira Petrozzi di Saluzzo.
Siamo nel 1985, sente in cuore tanta compassione e desiderio di aiutare i giovani incappati nella droga, che si
avviano allo sfacelo della propria vita e dignità umana.
Riceve in dono una vecchia
casa rurale abbandonata, è
l’inizio di una strabiliante
avventura di salvezza, per
migliaia di giovani che
recuperano la gioia di vivere,
scoprendo i veri valori della
vita, della fede, dell’amore
verso gli altri. Ad oggi sono
56 le case attive allo scopo in
Italia e all’estero. Chi è suor
Elvira? Un’umile, modesta
religiosa che ha consentito a
Dio di operare il bene, la santità. Non ha titoloni di studio
ma disponibilità permanente
alla mozione della Divina
Sapienza.
Fra Cecilio Cortinovis di
Milano è un cappuccino dav-
“G
Consacrato chi sei?
Giornata della vita consacrata
Domenica 8 febbraio
alle 17,30
nella chiesa di San Nicolò
Santa Messa presieduta dal Vescovo
Accompagna
la corale di Santa Croce.
In tale occasione si festeggeranno
due cinquantesimi e un sessantesimo
di professione religiosa.
Lunedì 2 febbraio, festa della Presentazione di
Gesù al tempio e giornata della vita consacrata, la
Chiesa ha ricordato tutti i religiosi e le religiose.
Per l’occasione la Commissione episcopale per il
clero e la vita consacrata ha diffuso un messaggio.
“È il Signore a irrompere nella storia dell’uomo,
chiamandolo ad appartenergli completamente scrivono i vescovi -. Proprio così, in modo straordinario sulla via di Damasco, il Signore Gesù ha
folgorato e conquistato (cfr. Fil 3,12) Saulo di
Tarso”. “Nella luce abbagliante dell’incontro con
Cristo, il consacrato è chiamato a vivere tutta la
sua esistenza fino a poter dire: Cristo vive in me; a
lasciarsi coinvolgere in un rapporto interpersonale
tanto appassionato da non vedere altro se non il
Cristo crocifisso e risorto, conformandosi a Lui
fino a portare nel proprio corpo le sue stimmate”.
vero poverello, senza titoli
nobiliari e non sacerdote.
L’amore per il suo Dio lo
concretizza con quello per i
poveri. Nel 1959 a Milano
tende la mano agli abbienti,
per poi aprirla ai poveri. Così
è nata una grande opera di
soccorso ai poveri. Fra Cecilio
è già entrato nell’infinito di
Dio ma ha lasciato un segno
nella storia di oggi: pasti caldi, docce, visite mediche…
Questi sono autentici poverelli
di Dio, nulla hanno e tantissimo donano. Sono paradossi
di verità inspiegabili ma vere,
operate dalla genialità di Dio.
Un altro esempio. La zona
costiera ligure offre annualmente una benefica pausa
estiva a G. e alle sue due
incantevoli bambine; quest’anno dopo l’inimmaginabile certezza dell’uomo così
intensamente amato, tutto in
lei è intriso di disperazione.
Un giorno di primo meriggio,
dopo aver disposto le sue piccole al riposo, esce di casa
con la morte nel cuore, ben
determinata al suicidio. S’inoltra nel folto della vegetazione verso l’alto picco che sovrasta uno strapiombo e di lì
si getterà.
Nessun pensiero di ritorno
dall’insano gesto: è l’unico
modo per liberarsi dallo
schiacciante dolore che l’ha
annientata. Continua a camminare ma s’accorge di aver
sbagliato direzione, ode un
suono come di campanella,
Sono un chiamato:
non l’ho meritato.
Udii quella Voce:
“Vuoi seguirmi,
vuoi amarmi,
vuoi ascoltarmi,
vuoi testimoniarmi,
vuoi il tuo io donarmi?”
Risposi sì,
pur non sapendo
per quali strade
sarei andata;
se con la pioggia,
il sole splendente
o lo sferzare di frate vento.
Mi disse ancora:
“Non importa ciò che sei,
ma quello che di te
fare mi consentirai;
allora il tuo nulla
potrò trasformare,
la tua opacità illuminare,
la tua mediocrità
sublimare…
Vedi, che da un po’ di polvere
ho creato l’uomo
e dal nulla la varietà
del creato;
anche oggi se lo vuoi
opererò la mia santità in te:
lo vuoi?”
s.m.e.
lo segue e si trova nei pressi
d’un edificio monastico. Come
un automa bussa alla porta e
le giunge l’invito ad entrare.
Oltre la grata una giovane
sorella l’accoglie rispettosa e
fraterna. Ecco allora il pianto
liberante di quel macigno di
dolore soffocante. Non andrà
più sul picco roccioso mortale. G. ritornerà dalle sue bambine e come sposa amorevole
verso colui che ora “vede”
altro alla luce della fede cristiana. Quella fede che ha
potuto riscoprire nel dialogo
con la sorella claustrale, che
Dio ha posto sul suo percorso
di morte. Una campanella, una
parola, l’accoglienza fraterna potenziate dalla mano di
Dio operano l’umanamente
impossibile.
Consacrati: sconosciuti eppur
notissimi; afflitti ma sempre
lieti, poveri ma che danno;
gente che non ha nulla ma
possiede tutto, il Tutto, Dio.
Le Sorelle Cappuccine
Una vita
per la missione
on Marino Golinelli aveva 59 anni quando lasciava
questa terra per unirsi per sempre in cielo al suo
Signore. Nato a San Giacomo Roncole il 31 maggio
1925, era diventato sacerdote il 3 giugno 1950 avendo
ricevuto l’ordinazione dal Vescovo Dalla Zuanna insieme a
don Giordano Rossetti, a don Rino Crespi e a don Donato
Battaglia. Prima cappellano a Budrione, poi curato della
chiesa di San Giovanni di Concordia, diventata in seguito
parrocchia di Nostra Signora di Fatima (22 gennaio 1964),
ivi rimase dal 1954 fino al 1975, quando maturò la decisione di allargare i confini del suo servizio sacerdotale fino alle
terre lontane dell’Argentina. Aveva 50 anni.
Il salto, da curato di campagna a missionario di una vastissima regione come il Chaco, non fu agevole, ma tutti
ricordiamo l’entusiasmo che lo muoveva, sostenuto dalla
grande fede in Dio e dal sincero e appassionato desiderio di
servire la Chiesa. Rimase in Argentina 9 anni. Era programmato che vi restasse per un decennio. Di lui rimane la
memoria di un servizio generoso ed entusiasta. Lo testimoniano le numerose lettere che egli scriveva ad amici e
parenti in Italia e pubblicate nel 1994, a 10 anni dalla
scomparsa, dal nipote Paolo Golinelli (Don Marino Golinelli,
Lettere dall’Argentina, a cura di Paolo Golinelli, Edizioni
Il Fiorino, Modena, 1994). Costruì due chiese, una segheria
e favorì la creazione di diverse opere sociali.
Un incidente stradale, un ricovero in ospedale nel 1982,
problemi di cuore portarono il suo fisico a indebolirsi
sempre più, nonostante la giovane età. Morì improvvisamente nella sua terra argentina dove volle che riposassero
le sue spoglie mortali.
Sono passati 25 anni dalla sua morte; la Diocesi lo ricorda
insieme ai suoi amici italiani e argentini che lo hanno avuto
come pastore zelante e sempre gioioso. Riportiamo alcuni
stralci della sua ultima lettera, quella scritta a monsignor
Maggiolini il 16 gennaio 1984 a pochi mesi dall’ingresso
del nuovo vescovo di Carpi e a pochi giorni prima della sua
morte.
“Dopo otto anni di Chaco ringrazio il Signore d’avermi
chiamato, in età avanzata, a servirLo nella chiesa latinoamericana. Difficoltà di inserimento, comprensione dei
confratelli, perplessità sacerdotali, soddisfazioni spirituali: ne valeva davvero la pena. E’ terminato un altro anno.
Con l’aiuto di un seminarista abbiamo percorso i 3 mila
chilometri della parrocchia visitando la colonia. Poi la cura
pastorale del paese e la costruzione della nuova chiesa. Ho
resistito fisicamente quando già il cuore dà segni di stanchezza. Non sono mancate difficoltà. (…) Spero di farcela
a terminare il mio impegno. L’anno prossimo rientrerò per
un poco di riposo e di riflessione, sperando nel frattempo
che il Signore manifesti la sua volontà”.
A 59 anni, la sera del 26 gennaio 1984, Dio manifestò la sua
volontà chiamandolo a Sè. “Egli si era speso per gli altri e
per la sua missione: era stato come aveva fatto scrivere sul
campanile della nuova chiesa costruita a Tre Isletas: ‘Todo
Tuy’: tutto tuo, del Signore” (Lettere dall’Argentina, p.15).
D
Douglas Regattieri, Vicario Generale
16
8 febbraio '09
Al via il corso di formazione promosso dai Volontari per le Missioni.
Un’occasione preziosa per chi desidera fare un’esperienza di volontariato
Solidarietà, dovere di tutti
L’associazione dei
Volontari per le Missioni, in collaborazione con il Centro Missionario
Diocesano, è ormai giunta alla
terza edizione del proprio
corso di formazione “Estate
in missione”.
Gli incontri in programma, a
partire da giovedì 19 febbraio, saranno cinque: tre si terranno nella sede dell’associazione, e cioè presso la parrocchia di Santa Giustina
Vigona, frazione di Mirandola,
e due presso il Centro Missionario (Corso Fanti,13 a
Carpi).
Il corso è aperto a tutti e la
partecipazione è indispensabile per essere eventualmente ritenuti idonei per un invio
nelle diverse missioni, che si
renderanno disponibili per
l’accoglienza dei volontari.
“Anche quest’anno – spiega
Daniela Aleotti, presidente
dei Volontari per le Missioni
- siamo riusciti ad organizzare il corso e posso dire di
esserne davvero contenta.
Qualche piccolo imprevisto e
grattacapo, ammetto, c’è stato, ma ringrazio di cuore tutti
coloro che hanno dato la propria disponibilità, nonché
esperienza, per organizzare
al meglio questo importante
momento di formazione per
L’
Programma del corso
“Estate
in missione”
Da giovedì 19 febbraio
a giovedì 26 marzo
GIOVEDÌ 19 FEBBRAIO, ORE 21
Sede dei Volontari per le Missioni
Strada Statale Nord, Parrocchia di Santa Giustina Vigona
- Mirandola
Tema: “In Missione Volontariamente: Perché, come,
con chi?”
Relatore: Don Emanuele Benatti, direttore del Centro Missionario della Diocesi di Reggio Emilia
GIOVEDÌ 26 FEBBRAIO, ORE 21
Centro Missionario Diocesano – Corso Fanti 13, Carpi
Tema: “Preparazione: Fisica, Culturale, Spirituale”
Relatore: Don Francesco Cavazzuti, missionario in Brasile
GIOVEDÌ 5 MARZO, ORE 21
Sede dei Volontari per le Missioni
Strada Statale Nord, Parrocchia di Santa Giustina Vigona
– Mirandola
Tema: “Spiritualità del volontario”
Relatore: Anna Maria Berta, presidente della Compagnia
Missionaria di Bologna
la nostra associazione e il
Centro Missionario. Desidero ricordare che il programma del corso può essere facilmente scaricato dal nostro sito
internet dove, a breve, verrà
aggiornata anche la pagina
che riguarda le notizie sui
relatori del corso”.
Un pensiero particolare è rivolto da Carla Baraldi, già
presidente dell’associazione
e missionaria in Benin, a chi
intende partecipare al corso:
“Carissimo amico che forse
parteciperai a questi incontri:
se avrai la possibilità di partire´ e l’annuncerai in casa,
agli amici, al tuo parroco ti
sentirai dire: ‘Che ci vai a
fare?’. Non sappiamo quale
sarà la tua risposta, forse butterai là qualche progetto da
realizzare per accontentare la
curiosità di chi misura la gente dal ‘fare’ e vede la missione ‘come aiuto alla povera
gente’ dimenticando che la
solidarietà è dovere di tutti.
Questo è dunque il nostro
augurio per te: Vieni ad ascoltare con un cuore aperto e
umile quanto verrà esposto
durante le serate del corso. Se
poi partirai ricordati che le
opere di carità non sono mai
sufficienti, ma che tu uomo o
donna di Dio presti mani, piedi,
testa e cuore al tuo Signore e
ai fratelli che incontrerai nel
tuo viaggio”.
V.P.
Dalla missione saveriana di Khulna in Bangladesh, dove fino a pochi anni fa operava il nostro
missionario padre Claudio Mantovani abbiamo ricevuto questa lettera di ringraziamento.
che è diventato più caldo, le alluvioni e i
cicloni sono diventati più frequenti, rendendo
più precarie la vita delle persone qui in
Bangladesh.
A causa dell’alluvione i raccolti di riso sono
andati distrutti.
Per questo i pilastri delle case che abbiamo
costruito sono stati fatti in cemento, e il muro
perimetrale in ondulati di zinco, così la prossima alluvione non farà tanti disastri.
Grazie quindi per la vostra offerta che ci dà la
possibilità di aiutare tante nuove famiglie.
Padre Mimmo, missionario saveriano
Centro Missionario Diocesano – Corso Fanti 13, Carpi
Tema: “Ne ebbe compassione…” (Lc 10,33)
Relatore: Don Maurizio Cuccolo, direttore Cum di Verona
GIOVEDÌ 26 MARZO, ORE 21
Sede dei Volontari per le Missioni
Strada Statale Nord, Parrocchia di Santa Giustina Vigona
- Mirandola
Tema: “Precauzioni sanitarie e alimentari del Volontario”
Relatore: dottor Vincenzo Ferrari (Medici con l’Africa Modena e Reggio Emilia)
Gli incontri sono aperti a tutti.
La partecipazione al corso è requisito indispensabile per
chi desidera fare una esperienza in missione. I moduli di
iscrizione possono essere scaricati dal sito dei Volontari
per le Missioni o richiesti con una e-mail all’associazione.
Dal Bangladesh - Il grazie di padre Mimmo
Gentilissimi amici del Centro Missionario, innanzi tutto i nostri, di tutti noi saveriani, più
fervidi auguri di buon natale e buon anno 2009.
Grazie per il vostro contributo a favore degli
alluvionati del Bangladesh. È stata una brutta
esperienza, perché l’acqua era entrata in casa,
la gente del posto pensava che sarebbe andata
via nel giro di 10/15 giorni invece è rimasta per
due mesi. Per questo molte case sono andate
distrutte, infatti sia i bastoni che fanno da
pilastro che il muro perimetrale sono un intreccio di canne di bambù.
A causa del cambiamento del clima terrestre
GIOVEDÌ 12 MARZO, ORE 21
Per informazioni:
Sede: c.so Fanti, 13 Carpi.
Tel 340 2482552
e Fax 059 689525.
e-mail:
[email protected]
www.volmission.it
Volontari per le Missioni
Cell. 340 2482552 e-mail [email protected]
sito internet: www.volmission.it
Centro Missionario Diocesano
Corso Fanti,13 Carpi – tel. e fax 059.689525
e-mail: [email protected]
L’elenco delle offerte
pubblicato sul numero
44/2008 del 21 dicembre
viene aggiornato come
segue:
Dall’Operazione Oro Natale 2008 raccolti 11.000 euro che saranno
utilizzati per la costruzione di una chiesa in Madagascar
el fornire il resoconto
definitivo dell’Operazione Oro Natale
2008, giunta alla settima edizione, oltre al buon
risultato economico, è giusto mettere in luce altri obiettivi raggiunti molto significativi. Per la prima volta le
tre associazioni che svolgono la loro attività a favore
dei missionari e il Centro
Missionario hanno collaborato assieme. Sono stati 42 i
volontari impegnati nelle 30
parrocchie della Diocesi che
hanno accolto la proposta:
con il loro impegno hanno
contribuito a realizzare una
chiesa in Madagascar e hanno testimoniato di essere
Chiesa tra di loro. Con l’esito della raccolta, 11.000 euro,
N
il progetto che ci è stato presentato da suor Elisabetta
Calzolari,
potrà
concretizzarsi grazie al contributo di tanti fedeli della
Chiesa di Carpi. I Volontari
per le Missioni hanno così
risposto ad un appello del
vescovo Elio Tinti lanciato
tre anni fa. Questo è solo
l’inizio di un cammino che
ha già una prossima tappa
nell’Avvento 2009 quando
torneremo nelle parrocchie
con un progetto dell’associazione “Insieme per le Missioni”.
Il progetto della chiesa in
Madagascar ha risvegliato in
me e in altri volontari il ricordo di forti emozioni vissute
circa 20 anni fa, nella nostra
prima esperienza di Missio-
Un’esperienza
di comunione
ne in Benin, dove fummo impegnati nella costruzione, con
le nostre mani, di una chiesa
in un villaggio. Ho sentito il
bisogno di trasmettere questi
ricordi ai fedeli delle parrocchie che abbiamo visitato.
Infine esprimiamo la nostra
gratitudine al Vescovo per il
sostegno e l’incoraggiamento, ai parroci che ci hanno
accolto, e la speranza di poter far partecipi dei nostri
progetti anche le otto par-
rocchie che ancora non abbiamo visitato.
Grazie infine a tutti i volontari che, con la loro disponibilità, hanno permesso questo
risultato.
E. G.
Parrocchie: Limidi euro
361,50
Altri: Insieme per le Missioni euro 438; Bottega del
Sole Mirandola euro
306,64; Bottega del Sole
Carpi euro 182; Segreteria Duomo Mirandola euro
180; Mons. Elio Tinti
euro1.000; Centro Missionario euro 129; A.R. euro
100; N.N. euro 50; Fam.
F.N. euro 130; Solidarietà
Missionaria: B. Z. euro
300; B.S. euro 200; P.F.
euro 140; P.R. euro 150
Dalle parrocchie euro
9.928,83, altre offerte euro
3.569,64 per un totale di
euro 13.498,47, al netto
delle spese restano euro
11.000
8 febbraio '09
Come don Zeno
P. Pedro Opeka
Le ultime due tappe del recente viaggio in Madagascar
di Magda Gilioli, segretaria del Centro Missionario.
L’incontro con padre Pedro Opeka e Giovanna Varisi
E’ domenica, andiamo ad
Akamasoa alla periferia di
Antananarivo per la Santa
Messa: alcuni taxi si rifiutano di portarci. La chiesa è
grande come un palazzetto
dello sport, ci saranno 5 mila
persone, i bambini seduti per
terra, gli adulti e gli anziani
sulle gradinate ed il carismatico padre Pedro Opeka, sull’altare, che incanta tutti i
presenti.
Nel 1975 questo missionario
è ordinato sacerdote e nominato responsabile di una parrocchia rurale del sud-est del
Madagascar, Vangaindrano.
Nel 1989 diventa direttore di
un seminario ad Antananarivo,
la capitale. Sensibile alle condizioni disumane in cui vivono i più poveri, a poco a poco
li aiuta a costruire case, scuole, laboratori di formazione e
produzione. Prende infatti un
camion, raccoglie 18 mila
barboni e mendicanti della
capitale, li porta su una collina alla periferia della capitale, li ospita in baracche, fa
Magda con Giovanna Varisi e i suoi ragazzi
costruire loro la strada, poi le
casette per ogni famiglia, la
padre Pedro Opeka
chiesa, la scuola, il negozio
di artigianato.
I nuovi arrivati vengono alloggiati presso baracche comuni, poi, passato il primo
periodo di prova, vengono
trasferiti in un secondo edificio. Superato un altro periodo di prova, viene loro assegnata una casetta con una regola fissa: tutti devono lavorare.
Ma cosa far fare a tanta gente? Naturalmente si parte dai
lavori più umili: la cava di
pietra dove le donne sedute
sotto il sole con i loro bimbi
spaccano le pietre grosse, riducendole di varie dimensioni per poi
venderle ai Padre Pedro Opeka è stato insignito dal Santo Padre del premio “Solidarietà
mercati. Poi e sviluppo”, in occasione del 60° anniversario della Dichiarazione Universale
c’è la disca- dei Diritti Umani, per la sua infaticabile lotta in difesa dei diritti del popolo
rica della cit- malgascio. Grazie alla sua opera ad Akamasoa, in meno di vent’anni sono stati
tà, un infer- costruiti villaggi, accolte, curate e aiutate 250 mila persone e tantissimi
no dantesco, bambini sono stati scolarizzati; migliaia di senzatetto oggi vivono una vita
dove il tan- dignitosa e lavorano per il proprio reinserimento economico e sociale.
fo è insopportabile e le mosche pure,
La Messa nel palazzetto dello sport
dove ti vietano di scendere
dall’auto, mentre loro resistono e fanno “la raccolta differenziata”.
Durante la Messa li guardo:
sono tutti ordinati e attenti,
tutti fanno l’offerta, riempiono la celebrazione di canti e
balli, i bambini stanno al loro
posto per tutta la durata: due
ore e mezzo!
Esci con una grande gioia nel
cuore e ti domandi “noi ci
consideriamo dei bravi cristiani, con la chiesa sottocasa,
tutti gli orari per la Messa che
Al lavoro nella cava di pietra
ci fanno comodo, ma resistere un’ora in chiesa ci pesa,
noi che abbiamo tutto e loro
che hanno poco sono felici”.
Come farò a mettere in valigia tutto ciò?
Corso Fanti, 13 - Carpi
Tel e fax 059 689525
E-mail: ufficiomissionario@
carpi.chiesacattolica.it
Giovanna
Varisi
Come Mamma Nina
Giovanna Varisi
Servire con creatività
Centro Missionario
Diocesano
17
Il furgone
e la nuova casa
per i ragazzi
di Giovanna
I ragazzi nello studio di registrazione
E’ bella, le gote rosse fanno
risaltare il verde dei suoi occhi che emanano riflessi gialli come il sole, gialli come il
suo colore preferito e ha 23
anni. Giovanna a 19 anni viveva a Venezia, studiava. Di
famiglia benestante, amava
gli happy hour con gli amici,
fare passeggiate sotto i portici. Ma la sua vita le sembrava
inutile. Così parte per un periodo di volontariato in
Madagascar ad Ambositra.
Tutti i giorni trova per strada
dei bambini soli perché la loro
mamma è in prigione, non ci
pensa su molto, prende in affitto una casetta in campagna, crea l’Associazione
Fanomezantsoa e raccoglie
questi bimbi, facendo lei da
mamma a tutti loro.
Come trovare i fondi per mantenersi? Incredibile la mente
umana: Giovanna crea un centro di musica e registrazione!
Con i soldi avuti in eredità
dopo la morte del padre e
anche l’aiuto della Diocesi di
Venezia, compera due furgoncini che oltre a portare i
bambini a scuola fanno da
servizio taxi ai residenti. Compera anche un pezzo di terra,
vi costruisce la casa nuova,
grande, tutta gialla con dipinto un sole gigantesco: vuole
infondere gioia a tutti, il suo
motto è “L’amore è come il
miele più ne distribuisci più
sei felice”. Grande, grande
Giovanna.
Come farò a mettere in valigia tutto ciò?
Magda Gilioli
18
Vita della Chiesa
8 febbraio '09
L’impegno di quanti curano
l’assistenza spirituale
negli ospedali
Giornata diocesana del malato
Domenica 15 febbraio
alle ore 15.30
Chiamati
alla condivisione
L’Ufficio di pastorale della
salute mantiene uno stretto
contatto con i cappellani degli
ospedali di Carpi e di
Mirandola, don Renzo
Catellani e padre Emanuele
Mukenge. Come collaboratore di quest’ultimo, il diacono
Zini presta attualmente servizio
nel
nosocomio
mirandolese, dopo aver lavorato per tanti anni presso
l’azienda sanitaria locale. “Il
cappellano dell’ospedale - osserva Zini - svolge un compito
estremamente delicato che richiede grande sensibilità, perché ogni malato ha il proprio
vissuto e le proprie esigenze.
Nei confronti poi della fede
sono tanti gli atteggiamenti che
si riscontrano e che necessitano di una diversa risposta. Ad
esempio, chi vive la malattia
da persona credente, e lo si
nota subito, domanda di essere accompagnato con i sacramenti. Molti si raccomandano
inoltre alle nostre preghiere.
Se il malato, pur credente prosegue Zini - manifesta dubbi o timori, siamo chiamati a
suscitare una fede più salda e
a proporre un messaggio di
speranza. Quando invece la
fede non c’è, dobbiamo comunque testimoniare la nostra vicinanza e la nostra disponibilità al dialogo, anche e
soprattutto nei confronti di
quanti, talvolta, si rivolgono a
noi in modo provocatorio”.
Curare l’assistenza spirituale
delle persone ricoverate significa dunque condividere un
momento fondamentale della
loro esistenza, contraddistinto
molto spesso dal dolore ma
talvolta anche dalla gioia,
quando cioè l’ospedale, luogo
emblematico della sofferenza, si trasforma in luogo della
vita per chi ha la grazia di
recuperare la salute o per chi
accoglie la nascita di un figlio.
Al riguardo, un’attenzione
particolare è rivolta ai bambini che si affacciano alla vita e
ai quali, conclude Zini, “diamo la benedizione. Si tratta di
una cerimonia gradita ai genitori, che raramente la rifiutano. Per quanto riguarda i figli
degli immigrati, mi è capitato
alcune volte di impartire la
benedizione anche a bambini
di famiglia ortodossa. Con i
genitori che professano altre
religioni, anche se non si procede al rito, c’è comunque la
possibilità di dialogare e di
offrire la propria testimonianza di fede”.
V. P.
nella chiesa di San Nicolò
Santa Messa presieduta dal Vescovo
Saranno presenti i malati e i rappresentanti delle associazioni che li assistono
A Mirandola alle ore 15.30 sarà celebrata la Messa nell’atrio dell’ospedale
Gianni
Gianni Zini,
Zini, direttore
direttore dell’Ufficio
dell’Ufficio Diocesano
Diocesano di
di pastorale
pastorale
della
della salute,
salute, spiega
spiega ilil significato
significato del
del tema
tema scelto
scelto dalla
dalla Cei
Cei
per
per la
la XVII
XVII Giornata
Giornata mondiale
mondiale del
del malato
malato
Educare per prevenire
Virginia Panzani
ducare alla salute, educare alla vita” è il tema
della XVII Giornata
mondiale del malato, che
sarà celebrata mercoledì 11 febbraio, festa della Madonna di
Lourdes. Un tema come l’educazione sembrerebbe di primo
acchito svincolato da quello
della salute e tuttavia lo riguarda da vicino. “In ambito
sanitario - spiega Gianni Zini,
diacono e direttore dell’Ufficio Diocesano di pastorale della salute – educare significa
innanzitutto prevenire la malattia. Si tratta dunque, come
indica il sussidio per la Giornata del malato, di divulgare e
promuovere quei comportamenti che aiutano a tutelare la salute e la dignità della persona
umana. Ad esempio, il rispetto
del proprio corpo, la costruzione di autentiche relazioni
interpersonali, uno stile di vita
che salvaguardi l’ambiente”.
E’ infatti sempre più evidente
come la nostra civiltà, così ossessionata dall’idea di benessere inteso come assenza totale di situazioni di disagio o di
precarietà, abbia messo in ombra un concetto fondamentale,
e cioè che la salute è sì un dono
di Dio, ma è anche qualcosa di
provvisorio, che non può prescindere dalle scelte di vita.
Per questo, ribadisce Zini, “è
“E
Gianni Zini
necessario un impegno congiunto sul fronte dell’educazione
da parte delle famiglie, della
scuola, delle istituzioni locali
e nazionali, del mondo del
volontariato, con particolare
riguardo ai ragazzi e ai giovani. Da parte nostra, come Ufficio diocesano, da sempre sosteniamo tutte le iniziative che
promuovono i valori legati alla
salvaguardia della salute e della vita, in collaborazione con
le associazioni che si occupano dell’assistenza ai malati”.
Insieme a Scienza e Vita di
Mirandola, l’Ufficio è stato tra
i promotori della serata del 16
gennaio dedicata alle questioni etiche del fine vita. Da confermare è invece l’incontro di
preghiera, in programma a
marzo, per gli operatori della
pastorale sanitaria, i ministri
straordinari dell’Eucaristia e i
volontari delle associazioni di
sostegno ai malati. “Sarebbe
per noi motivo di grande gioia
- sottolinea Zini - se potesse
intervenire il Vescovo. Infatti,
il nostro pastore potrebbe offrire meglio di chiunque altro
una valida testimonianza sul
tema della malattia e della sofferenza vissute alla luce della
fede”.
“L’educazione alla salute è
un capitolo fondamentale
dell’educazione alla vita
perché i due beni, salute e
vita, sono profondamente
interconnessi, ancorché non
sovrapponibili: si può, infatti, avere una vita buona
con o senza salute, ma l’equilibrio della salute non può
prescindere dalle scelte di
vita. Educare alla salute e
alla vita significa educare al
rispetto della dignità della
persona umana che è caratterizzata dalle sue capacità,
dalle sue abilità, dalle sue
fragilità e dalla sua apertura
alla reciprocità e al dono(...)
La salute è, pertanto, quella
condizione di equilibrio dinamico, per cui un soggetto, inserito in un determinato contesto naturale e sociale, ha le capacità di realizzare i propri rapporti e progetti vitali in modo adeguato.
La salute, proprio perché non
è perfetto benessere, ma
equilibrio relativo, contempla anche in sé la disabilità e
la precarietà. (...)La
coesistenza di salute e
disabilità è in ognuno di noi
e ci spinge a considerare la
transitorietà del nostro ‘pellegrinaggio terreno’ con la
sua fragile precarietà e, insieme, con la sua promessa
di compimento”.
(Dall’introduzione di don
Andrea Manto, direttore dell’Ufficio nazionale per la
pastorale della salute della
Cei, alla sintesi del sussidio
per la Giornata del malato)
Sabato 14 febbraio al Teatro Comunale di Carpi
la manifestazione organizzata dall’Unitalsi
Nello spirito
di Lourdes
oi abbiamo trovato aperto” è il titolo della manifestazione, promossa dalla sottosezione Unitalsi di Carpi, che si
svolgerà al Teatro Comunale sabato 14 febbraio alle ore
21. “La serata, giunta alla terza edizione – spiega Paolo
Carnevali, presidente dell’Unitalsi di Carpi – si propone non
solo di far conoscere la nostra associazione e le sue iniziative,
ma anche di far percepire, per quanto possibile, lo spirito di
Lourdes, che rende visibile il volto di Gesù nel sofferente, nel
malato. La formula che abbiamo scelto prevede che i momenti
di spettacolo siano alternati agli interventi dei rappresentanti
dell’Unitalsi. Quest’anno saranno con noi il vicepresidente
nazionale, Salvatore Pagliuca, l’assistente regionale,
monsignor Guiscardo Mercati, e il presidente regionale,
Italo Frizzoni. Confidiamo inoltre nella presenza del nostro
Vescovo”. Anche Roberto Bignoli e Tiziana Manenti, i due
artisti di fama internazionale invitati alla serata, hanno un
profondo legame con l’Unitalsi, testimoniato dal loro applaudito spettacolo al pellegrinaggio nazionale svoltosi a Lourdes
lo scorso settembre. “Tiziana – osserva Carnevali – ha un
curriculum straordinario, anche grazie alla sua partecipazione
ai festival internazionali di musica cristiana. Roberto, che ha
ricevuto importanti premi a livello mondiale, è sicuramente
noto ai più per la sua celebre ‘Ballata per Maria’, sigla delle
trasmissioni di Radio Maria. A loro va il nostro ringraziamento
per aver voluto partecipare gratuitamente alla manifestazione e
per aver garantito la loro presenza anche alla Messa del malato
che si terrà in San Nicolò domenica 15 febbraio”. La serata sarà
inoltre allietata dalla commedia teatrale dei ragazzi della Cooperativa Nazareno, dall’esibizione dei bambini della palestra
Health Club e da quella del complesso dei Tamburi Lontani. La
conduzione sarà invece affidata a Max Azzolini e Teto Belloni.
Da parte loro i barellieri e le sorelle unitalsiani saranno “in
servizio” con il trasporto e l’assistenza agli ammalati e ai
disabili in teatro e la distribuzione di materiale informativo.
“Desidero ringraziare – conclude Carnevali – tutti gli sponsor
che hanno permesso la realizzazione di questa iniziativa, a cui
teniamo molto. I fondi raccolti durante la serata serviranno per
aiutare i malati a partecipare ai pellegrinaggi e alle iniziative
organizzati per loro dall’Unitalsi. Parte di questi fondi saranno
destinati anche al pellegrinaggio a Lourdes, previsto per la fine
di aprile, che stiamo organizzando insieme all’Ushac di Carpi”.
“N
V.P.
UFFICIO DIOCESANO PELLEGRINAGGI
IRLAND
A
IRLANDA
SANTU
ARIO di KNOCK
SANTUARIO
sui passi di San P
atrizio
Patrizio
in collaborazione con
ETERIA VIAGGI Via Ferraris 11 FIDENZA (Parma)
dal 12 al 19 maggio 2009
Quota del viaggio 1.430 euro (supplemento camera
singola: 290 euro). Il viaggio avrà luogo se sarà raggiunto
il numero minimo di 25 partecipanti.
L’adesione al viaggio, con il versamento di 400,00 euro,
va effettuata entro martedì 10 marzo.
Corso M. Fanti, 13 - 41012 Carpi (MO)
Tel. 059-652552 - [email protected]
Il costo del biglietto di ingresso al Teatro Comunale è
di 10 euro per la platea e i palchi e di 8 euro per il
loggione. La prevendita, che avverrà tramite l’assegnazione dei posti, si terrà a partire da lunedì 9 febbraio presso Gladiotex, via dell’Agricoltura 2/4 a Carpi,
tel. 059 651492. Orario: dalle 8.30 alle 12.30 e dalle
14.30 alle 18.30.
E’ inoltre possibile rivolgersi alla sottosezione Unitalsi
di Carpi, in via San Bernardino da Siena 14 a Carpi, il
martedì e giovedì dalle 17,30 alle 19 (tel. 059 640590)
oppure a Paolo Carnevali tel. 335 6374264.
Vita della Chiesa
8 febbraio '09
19
Domenica 1 febbraio
l’inaugurazione della chiesa
restaurata di Mortizzuolo
rappresentanza del Vescovo, il vicario generale,
monsignor
Douglas Regattieri, ha
presieduto la celebrazione
eucaristica con cui domenica 1
febbraio la chiesa di
Mortizzuolo, recentemente restaurata, è stata “riconsegnata”
alla comunità parrocchiale. Una
celebrazione molto sentita dai
mortizzuolesi che hanno dimostrato l’affetto per la “loro”
chiesa partecipando numerosi,
nonostante la gelida mattinata,
a questo momento, per così
dire, storico. Durante l’omelia
monsignor Regattieri si è
soffermato sul Vangelo della
domenica, mettendolo in relazione sia con l’occasione di
festa per Mortizzuolo sia con
la ricorrenza della Giornata
Mondiale per la Vita. “Gesù ha detto - inizia la sua
predicazione recandosi ad insegnare in sinagoga, dove compie un gesto di liberazione, di
vita per l’indemoniato. Il miracolo è compiuto di sabato
nel luogo di culto ebraico. Oggi
si direbbe che ciò è avvenuto
di domenica e in chiesa. Così
facendo Gesù ci vuole dire provocatoriamente che il culto e
la lode di Dio non si riducono
a una bella chiesa o a una bella
In
Commissione Spiritualità - Settore Adulti
“Il Cristianesimo non è facile, ma è felice”
(dal messaggio Urbi et Orbi di Paolo VI, 1969)
Nella carità
il vero culto a Dio
liturgia, ma devono essere accompagnati da gesti di carità
vera verso i fratelli, con un
agire che dalla chiesa di irradia
verso l’esterno. Perciò - ha concluso - la bellezza di questo
edificio, riportata alla luce, sia
per voi uno stimolo ad essere
comunità di pietre vive, unite
dal vincolo della carità”. Il
parroco di Mortizzuolo, don
Carlo Bellini, ha ringraziato
tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del progetto di recupero della canonica
e della chiesa, e specialmente i
parrocchiani. Ha inoltre ricordato nella preghiera il giovane
mortizzuolese Sandro Del
Maschio, che ha perso la vita
in un incidente stradale nella
Circolo Anspi “Mario Gasparini Casari”
Sant’Antonio in Mercadello
Pellegrinaggio 2009
Domenica 29 marzo
Santuario
della Beata Vergine
di Monte Berico
Vicenza
Relatore
Marco Vergottini
Teologo e docente
presso la facoltà
Teologica dell’italia
settentrionale
Azione Cattolica Diocesana
Esercizi spirituali per giovani e adulti
Aperti a tutti
notte tra venerdì 30 e sabato 31
gennaio. Un merito particolare va infine al coro dei ragazzi
della parrocchia, diretto da Ales-
sandro Pivetti, che con grande fervore ha animato la liturgia.
Virginia Panzani
Parrocchia di San Francesco d’Assisi
Anno santo paolino 2008-2009
Pellegrinaggio sulle orme di San Paolo
Cappadocia
23 – 30 giugno
Venerdì 27 febbraio – domenica 1 marzo
Vago di Lavagno (VR)
Relatore: don Andrea De Carli
Venerdì 6 – domenica 8 marzo
Ferrata di Montebaldo (VR)
Relatore: Marco Vignolo
Venerdì 20 – domenica 22 marzo
Maguzzano (BS)
Relatore: don Emilio Salvatore
Info e iscrizioni [email protected]
Anna Colli 333 7264335
Chiesa di San Francesco a Mirandola
Novena alla Madonna di Lourdes
Numero minimo di partecipanti:
30 persone. E’ richiesta la tessera Anspi (costo 6
euro). Quota: 35 euro per gli iscritti; caparra all’iscrizione 10 euro. Nel prezzo sono compresi il viaggio e
la cena in pizzeria.
Quota: 1.160,00 euro (escluso il trasferimento in pullman per e
da Verona). Supplemento camera singola 225,00 euro.
Prenotazioni: entro domenica 22 febbraio in parrocchia (via
Trento Trieste, Carpi; tel/fax 059 690472; e-mail: [email protected])
o presso l’Ufficio Diocesano Pellegrinaggi (tel. 059 652552).
SINDACATI DEI PENSIONATI
E SOCIAL CARD
Le segreterie provinciali dei sindacati confederali dei
pensionati di Modena hanno concordato ed emesso in data
27 gennaio 2009 il seguente comunicato.
Quando Governo ed Istituzioni si confrontano seriamente
con le Organizzazioni Sindacali , i diritti riconosciuti dalle
normative sono più facilmente fruibili dagli interessati.
Al contrario, quando manca il confronto, le disposizioni
risultano pasticciate, insufficienti , eccessivamente
burocratizzate, molto costose, tali da far tribolare le persone e da far perdere produttività all’amministrazione pubblica.
Questo è quanto sta succedendo con la social card: pensionati che, ricevuta la lettera, sono costretti a mettersi in giro
per i vari uffici (Poste – INPS – CAAF ecc.) per ottenere
la tessera, della quale scoprono poi di non aver diritto, o
che non è utilizzabile, perché non ancora caricata; senza
contare le difficoltà e i costi per recarsi nei negozi convenzionati.
Sarebbe stato più semplice accreditare i 40 euro mensili
direttamente sulla pensione o farli pervenire agli interessati, se non pensionati, tramite i Comuni, già attrezzati per
l’assistenza agli indigenti.
APPROFONDIMENTO DEL PROFILO
SPIRITUALE DI PAPA PAOLO VI
DOMENICA
15 FEBBRAIO 2009
ORE 15.30
SALA DEL ‘600
ORATORIO EDEN
Via S. Chiara 18 - Carpi
Partenza alle ore 14 davanti
alla chiesa e rientro alle ore 22
Per informazioni e iscrizioni: Anna Maria Cavazza
059 674195; Giovanna Mantovani 059 674178,
cell. 320 0829129; Sandra Gasparini in negozio al
tel. 059 674233.
2° INCONTRO:
Rubrica a cura della Federazione
Nazionale Pensionati CISL
Carpi - Viale Peruzzi - tel. 059 682322
Mirandola - Via Marsala 53 - tel. 0535 21259
Modena - Numero verde gratuito 800 031333
I dati diffusi dall’INPS a tutt’oggi dicono che, a fruire della
social card, sono meno di 1/3 rispetto alle promesse del
Governo (1.350.000).
A livello locale sono soltanto 1.700: un numero del tutto
inadeguato e inferiore ai bonus riconosciuti nell’anno precedente.
I Sindacati dei pensionati chiedono di non rendere strutturale
questa normativa e di essere convocati dal Governo, come
previsto dal D.M. del 10/12/2007. Da anni stanno, infatti,
portando avanti la vertenza per la difesa del potere d’acquisto
di tutte le pensioni e per il finanziamento del Fondo per la non
Nella chiesa di San Francesco a Mirandola, è iniziata
lunedì 2 febbraio e proseguirà fino a mercoledì 11
la Novena in preparazione
alla festa della Madonna di
Lourdes.
Ogni giorno alle ore 17
celebrazione della Messa.
Mercoledì 11 febbraio alle
ore 17 Santa Messa solenne.
autosufficienza. In questo confronto si potranno individuare modalità più opportune per erogare i contributi che il
Governo ha inteso stanziare tramite la social card.
LE PROPOSTE DEL SINDACATO
Il sindacato pensionati Cisl ha aperto un dibattito interno
finalizzato ad avanzare proposte in merito alle pensioni e
alla sanità. Per le prime occorre far cadere il tabù dell’età
pensionabile (con i regolamenti attuali ben difficilmente i
lavoratori potranno andare in pensione prima dei 65).
Anche se ci saranno reazioni critiche, il sindacato non può
eludere la questione. L’innalzamento dell’età pensionabile
dovrebbe interessare anche le donne, a patto che avvenga
con gradualità, per libera scelta, con l’introduzione di
fattori premianti per coloro che decidono di lavorare fino al
limite dei 65 anni e soprattutto che il risparmio venga
utilizzato per alzare il livello delle pensioni. Questo è il
vero problema che una commissione, come noi proponiamo, dovrebbe approfondire onde evitare che le future
pensioni siano troppo basse. Per la sanità va costruito un
sistema capace di integrare tre aspetti: sociale, sanitario e
assistenziale. La qualità dei servizi va resa omogenea nel
Paese; il personale degli ospedali razionalizzati va collocato nello stesso ambito territoriale per fornire quei beni e
servizi socio - sanitari - assistenziali, già attualmente carenti,
dei quali i cittadini avranno sempre più bisogno.
Cultura e Spettacoli
Al Meucci il Teatro
dell’Oppresso in
collaborazione con la Caritas.
Sabato 7 febbraio lo
spettacolo con la regista
brasiliana Marina Mendo
Studenti
e spett-attori
E bravi gli insegnanti e
gli allievi del Meucci
che hanno organizzato
un’attività molto bella e
interessante per le
scuole: il Teatro dell’Oppresso in collaborazione con la Caritas
diocesana. Si tratta di
una tecnica teatrale
inventata dal regista
Boel in Brasile negli
anni Settanta, che
concilia teatro e
tematiche sociali. I
ragazzi della classe
quinta che parteciperanno al laboratorio tenuto
dalla regista brasiliana
Marina Mendo prepareranno, in quattro
pomeriggi, uno spettacolo che mette in scena
una situazione di ingiustizia ed oppressione.
Sabato 7 febbraio gli
studenti insceneranno lo
spettacolo costruito da
loro davanti ai ragazzi
delle altre quinte.
Questi ultimi non
saranno semplici spettatori, ma spett-attori:
potranno fermare la
scena e mettersi al posto
degli attori per cercare
di cambiare in meglio
l’ordine degli eventi e
“salvare” l’oppresso.
Viene da sé il messaggio che si vuole trasmettere: mettersi in gioco in
prima persona, anche
nella quotidianità, per
cambiare quello che non
va in ognuno di noi e
nella società.
La
La Corale
Corale “La
“La Grangia”
Grangia” ospite
ospite aa Quartirolo
Quartirolo
per
per un
un momento
momento di
di convivialità
convivialità canora
canora
8 febbraio '09
21
Movimento Terza Età
Corso Fanti 89 - 41012 CARPI
e-mail: [email protected]
Telefono e Fax - 059 6550494
Un’agape musicale
Programma mese di febbraio
GIOVEDÌ 12 – ORE 15,30
in sala Bianca di Palazzo Corso,
il prof. Gian Carlo Montanari presenterà il
suo libro “Cesare D’Este- primo Duca di
Modena Capitale”, volume che ci farà
capire meglio la storia locale.
GIOVEDÌ 19 - ORE 15.30
sono diversi modi di
esprimere l’amicizia.
Domenica 1 febbraio, in
occasione della festa di
compleanno del nostro parroco, don Claudio, abbiamo sperimentato l’agape musicale.
La Camerata Corale “La
Grangia”, mitica formazione
nota per il caratteristico repertorio di oltre 1.000 canzoni
popolari delle vallate piemontesi e francesi, ha fatto visita
agli amici (Rodolfo Focherini,
Maurizio Gasparini, etc.) di
ritorno da un concerto a Bologna.
Giunti a Quartirolo al termine
della Messa, accolti da don
Claudio, si sono esibiti per tutti i presenti in alcuni brani di
particolare intensità: un’Ave
Maria antichissima e inedita,
la canzone di Natale dove appare Gerlindo, il tipico personaggio del presepe con la pecora sul collo che la tradizione
vuole abbia indicato a Maria e
Giuseppe la grotta di Betlemme,
Ci
un Salmo a suo tempo cantato
di nascosto dai Valdesi. Ha poi
fatto seguito il “Lamento su
Mérindol”, una struggente
melodia che canta la devastazione di una cittadina
provenzale (Mérindol, appunto) al tempo delle persecuzioni
patite dai Valdesi. Questo brano e’ stato dedicato dalla Corale al ricordo di Odoardo
Focherini, che, al contrario di
tanti, seppe ascoltare il lamento delle vittime dello sterminio
nazista. A concludere questa
prima parte “Se canto”, uno
splendido canto d’amore nella
parlata provenzale.
Si è poi passati a tavola in
grande serenità data la presenza di tanti amici e...dei nostri
cibi tradizionali. Proprio qui
“La Grangia” (che vuol dire
“baita”) ci ha ancora rallegrati
con altre magnifiche esecuzioni del proprio repertorio, mentre il maestro Angelo Agazzani
era intento a dialogare con il
professor Martinelli.
La Corale ha inoltre donato
alla comunità squisiti prodotti
del Cuneese e il cd dell’ultima
incisione.
Ci siamo trovati poi in chiesa,
dove, grazie all’ottima acustica che la contraddistingue, il
maestro Agazzani ci ha illustrato il senso profondo della
ricerca di queste canzoni
(qualcuna risalente ad oltre 500
anni fa): canti del popolo, delle bergères (giovani pastorelle),
della raccolta delle olive in
Provenza. Tutte ricchissime di
sfumature profondamente umane.
Il tempo di un saluto, di un
arrivederci.
In questi magici momenti il
Signore ci ha concesso di fare
festa con questi amici meravigliosi, capaci con i loro canti e
la loro squisita cordialità di
creare legami profondi.
Grazie di cuore al maestro e a
tutta “La Grangia”.
Festeggiamo il Carnevale
presso il Circolo Arci
S.Cabassi,in via Don
Albertario 41, con la
Compagnia “dialettale
“La Vintarola”, che presenta “El mè do mujeri”, tre atti brillanti di Ruggero
Rustichelli.
GIOVEDÌ 26 - ORE 15,30
in sala Bianca di Palazzo Corso,
“Una riflessione sulla Quaresima”,
che sarà tenuta da Don Mario Melegari.
Corsi del mese - Informazioni in segreteria
• 6 feb.- corso di Storia e Ambiente “Carpi – Le acque
devono correre”,
• 11 feb.di un corso d’ “informatica di base”,
• Cup of tea Conversazione in lingua inglese
CAMPAGNA TESSERAMENTO
Socio Ordinario euro 18,00 - Socio sostenitore euro 50,00
Un amico
Ivan Rupnik a Modena
Dal conflitto alla riconciliazione
Domenica 15 febbraio, alle ore 18.00, presso l’Auditorium del Centro Famiglia
di Nazareth, a Modena in via Formigina 319 si terrà un incontro con padre
Marko Ivan Rupnik, teologo e artista, direttore dell’Atelier dell’arte spirituale
del Centro Aletti di Roma. Il tema è “Il colore dell’amore. Dal conflitto alla
riconciliazione”. Monsignor Benito Cocchi, arcivescovo di Modena-Nonantola, porterà i
saluti della Chiesa di Modena; Massimo Giusti, vicepresidente della Fondazione Cassa di
Risparmio di Modena, porterà i saluti della Fondazione. L’iniziativa è realizzata nell’ambito del
percorso “Il potere dell’amore”, promosso dal Centro culturale in collaborazione con la
Fondazione Cassa di Risparmio di Modena per celebrare il 75° anniversario della morte di
Francesco Luigi Ferrari. Incontri, pubblicazioni e ricerche proporranno per un biennio una
riflessione sulla forza innovatrice e sulla bellezza dell’amore come metodologia di lavoro,
come chiave di lettura del mondo contemporaneo e soprattutto come stile di vita.
APPUNTAMENTI
MIRANDOLA, PERSONALE DI BARBARA TOSATTI
Da sabato 7 a domenica 22 febbraio
Mirandola – Galleria della Duchessa, Castello dei Pico
Dal 7 al 22 febbraio nella Galleria della Duchessa (Castello dei Pico) si terrà
una personale di dipinti di Barbara Tosatti, organizzata dai Comuni di
Mirandola e Medolla. L’inaugurazione, sabato 7 febbraio alle 16. Autodidatta,
Tosatti è sempre stata attratta dalla pittura; l’arte è per lei oggetto di una
progressiva scoperta e di un crescente innamoramento. Orari: venerdì 1619; sabato e domenica 10-13 e 16-19. Info: 0535/609995.
Sabato 7 febbraio alla Libreria Feltrinelli
Presentazione del libro di Serena Arbizzi
Sabato 7 febbraio alle ore 17.30 presso la Libreria Feltrinelli
(via Cesare Battisti, 17 – Carpi) sarà presentato “Parlami
ancora”, il primo romanzo scritto dalla giornalista modenese
Serena Arbizzi. Nel corso della presentazione alcuni brani
del libro saranno letti a due voci dall’autrice e da Maurizio
Martinelli. L’evento sarà ripreso da Italia Channel, canale
Sky 882.
A.C.E.G.
CINEMA
TEATRO
EDEN
Via Santa Chiara 22 - 41012 CARPI
Telefono 059/650571
GIORNATA DEL RICORDO 2009 - MOSTRA
Dal 7 al 28 febbraio - Carpi – Sala delle Vedute, Palazzo Pio
Il 10 febbraio del 1947 è stato firmato a Parigi il trattato di pace tra l’Italia
e le potenze vincitrici della seconda guerra mondiale. In conseguenza di ciò
l’Italia consegna l’Istria, Fiume e Zara alla Jugoslavia. Questo giorno è stato
assunto in Italia come data significativa per ricordare le vittime delle foibe,
l’esodo giuliano-dalmata e più in generale le vicende del confine orientale
del secondo dopoguerra. Sarà inaugurata sabato 7 febbraio la mostra dal
titolo “Profughi nel silenzio. Gli esuli giuliano-dalmati a Carpi e a Modena”.
Informazioni e prenotazioni di visite guidate per le scolaresche: Fondazione
ex campo Fossoli 059 688272, e-mail: [email protected].
GIORNATA DEL RICORDO 2009 - INCONTRI
Sabato 7 febbraio - Carpi – Sala delle Vedute, Palazzo Pio
Sabato 7 febbraio, alle 17, nella Sala delle Vedute di Palazzo Pio, una tavola
rotonda in occasione della Giornata del Ricordo 2009. Partecipano Dunja
Badnjevic, autrice del libro “L’isola nuda”, opera prima in cui ripercorre la
storia del padre, detenuto a Goli Otok; Marco Coslovich, storico e autore del
documentario “Il tramonto di Spartaco”, che mette a confronto la memoria
dei deportati di lager nazisti e lager comunisti. Conduce la giornalista Giulia
Bondi, interviene Mila Orlic, ricercatrice. Nel corso dell’incontro sarà
proiettato il trailer del documentario Il tramonto di Spartaco e gli attori Ivan
Cattini e Davia Bulgarelli leggeranno brani da L’isola nuda.
Da venerdì 6 gennaio
lunedì’ 9 febbraio
FROST NIXON
Feriali prefestivi:
ore 21.00
Festivi: ore 16.00 18.30 - 21.00
Lunedì ingresso ridotto
L’angolo di Alberto
22
Agenda
8 febbraio '09
Ogni settimana i recapiti di uffici, enti,
associazioni legati alla vita della Diocesi di Carpi:
Catechesi - Liturgia - Carità - Missioni
CURIA VESCOVILE
Curia Vescovile,
Corso Fanti, 13 Carpi
Tel 059 686048
UFFICIO CATECHISTICO
Si occupa di sovrintendere alla
cura della catechesi nell’ambito
territoriale diocesano, sostenendone lo sviluppo in attuazione
degli orientamenti e delle linee
pastorali del Vescovo e in stretto
rapporto con le concrete esigenze del popolo di Dio
Al fine di favorire la promozione
e la qualificazione di alcuni ambiti di intervento, vengono costituiti nell’UCD specifici settori e
servizi: “Servizio per il
Catecumenato degli Adulti” “Settore per l’Apostolato Biblico”
Sede e recapiti: Curia Vescovile Carpi
e-mail: [email protected]
Orari: tutti i giorni previo accordo telefonico
SETTORE APOSTOLATO BIBLICO
Al “Settore per l’apostolato
biblico” dell’Ufficio catechistico è affidato il compito di promuovere iniziative che valorizzino la presenza della Bibbia
nell’azione pastorale della Chiesa e che favoriscano l’incontro
diretto dei fedeli con il testo sacro.
Sede e recapiti: Curia Vescovile Carpi
e-mail: [email protected]
Orari: tutti i giorni previo accordo telefonico
UFFICIO LITURGICO
Offre aiuti validi e concreti per
vivere la liturgia come fonte e
culmine dell’esistenza, e dunque
per riscoprire, a partire da essa, il
dono di Dio che è stato posto in
ciascuno.
Sede e Recapiti: Curia Vescovile
CARITAS DIOCESANA CARPI
Ha il compito di realizzare l’attuazione del precetto evangelico
della carità nella comunità
diocesana e nelle parrocchie.
Sede Legale: c/o Curia Vescovile
Sede Operativa: c/o Porta Aperta Carpi, Via Peruzzi,
38 – 41012 Carpi (MO). Tel 059 689370, Fax 059
6329186. Sito internet: www.caritascarpi.it; email: [email protected].
Orario: da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12,30 e
dalle 15,30 alle 18,30.
CONFERENZA SAN VINCENZO DÉ PAOLI
Porta aiuto a coloro che soffrono
e sono nel bisogno, creando un
rapporto personale e cercando di
rimuovere le cause del disagio.
Le nuove povertà sono all’attenzione della San Vincenzo, il cui
motto è: “Dare una mano colora
la vita”. È presente con diverse
Conferenze a Carpi, Mirandola e
Concordia.
Presidente Consiglio Centrale: c/o Irene Natali,
0535 22673
Sede legale: Via Saffi, 13 – Mirandola. Punto di
riferimento è la parrocchia, via Don Minzoni, 1/
3. La mail è: [email protected].
GIOVEDÌ 5
MERCOLEDÌ 11
PREGHIERA
• Ore 21 – S. Chiara - Preghiera per le
vocazioni
Giornata mondiale del malato
INCONTRI
• Ore 21 Canonica di Mirandola – Incontro per i Laici Missionari del Vangelo
VENERDÌ 6
INCONTRI
• Ore 21 Sala Congressi, Carpi – Incontro per la Giornata mondiale della vita.
“La forza della vita”, intervengono
Antonella Diegoli, presidente Federvita
Emilia-Romagna e Paolo Marchionni,
medico, esperto di bioetica.
SABATO 7
INCONTRI
• Ore 11 - S. Ignazio - Inaugurazione Mostra su san Paolo “Sulla via di Damasco.
L’inizio di una vita nuova”
DOMENICA 8 FEBBRAIO
INCONTRI
• Ore 16,30 – Sala Duomo – Conferenza
biblica (CIB), “Predestinati alla salvezza, nessuno escluso!”. Relatore
mons. Romano Penna, docente alla
Pontificia Università Lateranense
PREGHIERA
• Ore 17,30 – San Nicolò – S. Messa per
la Giornata della vita consacrata e rinnovo dei voti dei Religiosi
Apostolato
della Preghiera
Intenzioni
per il mese di febbraio
Ogni primo giovedì del
mese, dopo la Messa delle ore 10 nella
chiesa del Cristo, meditazione guidata.
Generale: Perché i Pastori della Chiesa
siano sempre docili all’azione dello Spirito Santo nel loro insegnamento e nel
loro servizio al popolo di Dio.
Missionaria: Perché la Chiesa in Africa
trovi vie e mezzi adeguati per promuovere in modo efficace la riconciliazione,
la giustizia e la pace, secondo le indicazioni della II Assemblea Speciale per
l’Africa del Sinodo dei Vescovi.
Dei Vescovi: Tutti gli uomini possano
sentirsi figli di un unico Padre, affinché
sia rimosso ogni ostacolo sulla via che
porta alla fraternità e alla pace tra i
popoli.
GIOVEDÌ 12
INCONTRI
• Ore 9,30 – chiesa di Concordia – ritiro
spirituale per il clero
• Ore 21 – Seminario – Incontro per i
Laici Missionari del Vangelo
VENERDÌ 13
PREGHIERA
• Ore 17,15 – Adorazione - Preghiera per
le vocazioni
INCONTRI
• Ore 21 – S. Ignazio – incontro con
Padre B. Cervellera su “Il difficile
dialogo tra le religioni, oggi”.
SABATO 14
INCONTRI
• Ore 18,30 – Seminario – Incontro per i
diaconi permanenti
DOMENICA 15
Corso di
formazione
per catechisti
L’incontro possibile
Catechesi e sacramenti per le persone
diversamente abili
Carpi, chiesa di Sant’Ignazio
Lunedì 9 febbraio, ore 21
“La partecipazione alla vita della
comunità parrocchiale”
Intervengono gli operatori del gruppo
“L’isola che non c’è” della parrocchia
di San Giuseppe Artigiano
Case Protette “Il Carpine” e “Il Quadrifoglio” di Carpi
Case protette
Calendario celebrazioni
della Santa Messa
Mese di febbraio
Celebrazione eucaristica
per le strutture Carpine e Quadrifoglio
alle ore 16,00 nel salone del Quadrifoglio
celebra Padre Elio
Concluderà la giornata un momento
di festa insieme.
Sabato 7 ore 17: “Il Quadrifoglio”
Domenica 8 ore 10: “Il Carpine”
Mercoledì 11: vedi a fianco
Domenica 15 ore 10: “Il Carpine”
ore 15.30: Partecipazione di alcuni ospiti della struttura alla
Messa del malato in San Nicolò
Sabato 21 ore 17:“Il Quadrifoglio”
Domenica 22 ore 10: “Il Carpine”
Sabato 28 ore 17: “Il Carpine”
Giovedì 12 febbraio alle ore 21 su è-tv Antenna1
Direttore Responsabile: Luigi Lamma
Coordinamento di Redazione: Annalisa Bonaretti – Coordinamento
Area Ecclesiale: Benedetta Bellocchio e Virginia Panzani – Redazione: Eleonora Tirabassi (Mirandola – Concordia), Daniele Franda,
Saverio Catellani, Corrado Corradi - Fotografia: Paolo Santini, Roberto Rossi, Fotostudioimmagini. Editore: Notizie soc. coop.
Grafica e impaginazione: Compuservice sas - 059/684472
Registrazione del Tribunale di Modena n. 841 del 22.11.86 - C.C.P. n. 15517410 intestato a Notizie, Settimanale
della Diocesi di Carpi - Stampa: Sel srl - Cremona - Autorizzazione Prot. DCSP/1/1/5681/102/88/BU del 13.2.90.
Notizie fruisce dei contributi statali diretti di cui alla Legge 7 agosto 1990 nr. 250.
RECUPERANDIA
Nuova vita alle cose - per uno stile
di vita più equo e sostenibile.
Via Montecassino, 10/h - Carpi. Tel 059
643225 – fax 059 6329186. E-mail:
[email protected]. Orario di
apertura: martedì e giovedì dalle 9 alle 12 e dalle
16,30 alle 19; sabato dalle 9 alle 13.
UNITALSI
PREGHIERA
• Ore 15,30 - S. Nicolò –Celebrazione
eucaristica per i malati
INCONTRI
• Ore 16,30 – Sala Duomo – Conferenza
biblica (CIB), “La sfera e la croce”,
relatore Raffaella Di Marzio, membro
della Società italiana di psicologia delle religioni
Mercoledì 11 febbraio 2009
festa della Madonna di Lourdes
e XVII Giornata Mondiale del Malato
PORTA APERTA
I servizi offerti sono: ascolto,
ricerca lavoro, interventi in generi alimentari, orientamento e
tutela dei diritti, accompagnamento a persone e famiglie in
difficoltà, distribuzione indumenti
e mobilio usati, organizzazione
di momenti d’incontro e integrazione per stranieri.
CARPI - Via Peruzzi, 38 Tel. 059 689370 - Fax
059 6550219. Sito internet:
www.portaapertacarpi.it, E-mail:
[email protected]. Orari di apertura al pubblico: lunedì, martedì, giovedì e venerdì
dalle 9,30 alle 11,30 e dalle 16,30 alle 18,30.
MIRANDOLA - Via S. Faustino 130 Tel e Fax 0535
24183. E-mail: [email protected].
Orari di apertura al pubblico: martedì, giovedì e
venerdì dalle 10 alle 11,30.
Settimanale della Diocesi di Carpi
Via don E. Loschi, 8 – 41012 Carpi (Mo)
Tel. 059/687068 – Fax 059/630238
Redazione: [email protected]
Amministrazione: [email protected]
Pubblicità: [email protected] Grafica: [email protected]
Unione Italiana Trasporto Ammalati
a Lourdes e Santuari internazionali
Accanto all’organizzazione di pellegrinaggi ai santuari italiani ed
esteri, vi sono numerose proposte
di incontro con gli ammalati.
Sede di Carpi: via San Bernardino da Siena, 14 41012 - Carpi (MO), Tel e fax: 059 640590.
Orario: martedì - giovedì 17.30-19. Sede di
Mirandola: c/o Parrocchia del Duomo, via don
Minzoni 3, 41037 Mirandola (MO), Tel: 0535
21018 – Fax: 0535 27330. Orario: ogni sabato
dalle 9 alle 12.
UFFICIO MISSIONARIO
Tiene i contatti con tutti i missionari della Diocesi nei diversi Paesi
del mondo e coinvolge la comunità su progetti in loro sostegno.
Sede: Curia Vescovile; Recapiti: Tel e fax 059
689525. e-mail:
[email protected].
Orario: dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12,30 e il
martedì dalle 15 alle 18.
ASSOCIAZIONE SOLIDARIETÀ MISSIONARIA ONLUS
Legata all’attività del Centro
Missionario diocesano, è un servizio in più a favore dei missionari della Diocesi di Carpi per
offrire possibilità aggiuntive di
intervento.
Sede: c.so Fanti, 13 - Carpi. Tel e Fax 059
689525. e-mail: [email protected]
ASSOCIAZIONE VOLONTARI PER LE MISSIONI
Nata nell’ambito del Centro Missionario per favorire la preparazione e l’invio di volontari presso le
missioni nei paesi in via di sviluppo. A questo scopo organizza ogni
anno un corso di preparazione per
aspiranti volontari. Promuove iniziative atte a finanziare i progetti
che verranno realizzati.
Sede: c.so Fanti, 13 - Carpi. Tel 340 2482552 e
Fax 059 689525. e-mail: [email protected]
sito: www.volmission.it
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E ALLA FISC - FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI
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la comunicazione, l'informazione e la promozione, nonchè per conformarsi ad obblighi normativi e di legge.
Agenda
8 febbraio '09
23
ORARIO SS. MESSE
Prima messa festiva: 17,00: casa protetta Quadrifoglio/Carpine
(p.zza Donatori di Sangue 1) • 18,00: Cattedrale • 18,30: S.
Nicolò • 19,00: S. Francesco • 19,30: Ospedale
Festive: 7,15: S. Bernardino da S. • 7,30: S. Chiara • 8,00:
Cattedrale, S. Nicolò • 9,00: Ospedale, Tenente Marchi •
9,30: Cattedrale, S. Francesco, S. Nicolò • 10,00: casa
protetta Quadrifoglio/Carpine (p.zza Donatori di Sangue 1) •
10,30 Cimitero • 10,45: Cattedrale • 11,00: S. Francesco, S.
Nicolò • 12,00: Cattedrale • 17,30: S. Nicolò • 18,00:
Cattedrale • 19,00: S. Francesco – Ospedale
Prima messa festiva: 18,30: Quartirolo • 18,30: Corpus Domini,
• 19,00: S. Croce
Festive: 8,00: Quartirolo • 8,30: Corpus Domini, S. Croce •
9,45: Quartirolo • 10,00: Corpus Domini, Gargallo • 11,15:
Quartirolo, S. Croce • 11,30: Corpus Domini, Panzano
Prima messa festiva: 18,00: Cortile • 19,00: S. Bernardino R.,
Limidi
Festive: 8,00: Limidi • 9,30: S. Bernardino R, S. Martino Secchia
• 10,00: Limidi • 11,00: S. Bernardino R, Cortile • 11,15:
Limidi • 17,00: S. Bernardino R.
Prima messa festiva: 19,00: S. Agata-Cibeno, S. Giuseppe
Artigiano, S. Marino Ponticelli, Fossoli • 21,00: Budrione
Festive: 8,00: S.Marino • 9,30: S. Giuseppe A., S. Agata-Cibeno
• 10,00: Fossoli, Migliarina • 11,00: S. Giuseppe A., S.Marino
• 11,15: S. Agata-Cibeno, Fossoli, Budrione • 17,00: Fossoli
(prima domenica del mese) • 18,30: S. Giuseppe A.
Risanaci, Signore, Dio della vita
Domenica 8 febbraio
LETTURE: Gb 7,1-4. 6-7; Sal 146; 1 Cor 9,16-19.22-23; Mc 1, 29-39
V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
ANNO B – I SETT. SALTERIO
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in
compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli
parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella
li serviva.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la
città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti
demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano
con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi
vicini. perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».
E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.
Commento
Dopo aver scacciato uno spirito immondo da un giovane che si trovava nella sinagoga, Gesù si reca nella casa di Simone e Andrea.
Forse per trovare un po’ di tranquillità e di pace. Ma non fa in tempo ad entrare che subito gli prospettano un caso: la suocera di
Simone è febbricitante. Subito Gesù la guarisce; non dice nessuna parola, la prende per mano e la fa alzare. Prendere per mano:
gesto d’affetto, forza per chi è stanco. “E la donna si alzò e si mise a servire”. La guarigione del corpo ha come scopo la guarigione
del cuore. Quando il Signore ha ridonato energie e speranza, devi metterle a servizio di qualcuno.
Nota l’evangelista Marco: “Fattasi sera, dopo il tramonto del sole portavano a lui tutti i malati e gli indemoniati. E tutta la città
era radunata davanti alla porta”. Era tramontato il sole, ma tutta la città si era radunata davanti alla porta della casa ove stava
Gesù, il sole che non tramonta. L’evangelista dice che Gesù guarì molti e che, quando tutti erano andati via, uscì e si recò in un
luogo appartato, per pregare. Ecco, di tutto il lungo giorno, il momento culmine e la fonte di tutto ciò che Gesù faceva. La sua prima
e fondamentale opera, l’intimità con il Padre, il colloquio continuo per convincersi della missione ricevuta circa le condizioni del
mondo, la salvezza di tutti. Ecco perché, ai discepoli che lo raggiungono e gli dicono che tutti lo cercano, risponde: “Andiamocene,
perché io predichi anche altrove”.
Martedì 10 febbraio – Santa Scolastica
Mercoledì 11 febbraio – Beata Vergine Maria di Lourdes - Festa patronale a San Nicolò di Carpi.
Prima messa festiva: 18,00: Novi di Modena • 19,00: Rolo, S.
Antonio in M. • 20,30: Rovereto
Festive: 8,00: Rovereto • 8,30: Novi di Modena • 9,30: Rolo,
Rovereto • 10,00: Novi di Modena • 11,00: Rovereto, S.
Antonio in M. • 11,15: Rolo • 17,00: Novi di Modena
Prima messa festiva: 17,00: Mirandola S. Francesco, Mirandola
Casa di Riposo • 18,00: Cividale • 18,30: Mirandola Duomo
• 19,00: Mortizzuolo • 20,00: S. Giacomo Roncole
Festive: 7,30: Mirandola Ospedale • 8,00: Mirandola S. Francesco • 8,30: Cividale • 9,00: Mirandola Duomo • 9,30:
Mortizzuolo, S. Giacomo Roncole • 9,45: S. Giustina • 10,30:
Mirandola Duomo, Cividale, S. Martino Carano • 11,15: Mirandola
S. Francesco • 11,30: Mortizzuolo, S. Giacomo Roncole •
12,00: Mirandola Duomo • 17,00: Mirandola S. Francesco •
18,30: Mirandola Duomo
AGENDA del VESCOVO
Segreteria vescovile Corso Fanti 7 Carpi - Tel. 059 686707
GIOVEDI’ 5
MARTEDI’ 10
• dalle ore 11 alle ore 13: udienze private
• ore 20,30: Cibeno: S. Messa nella festa della Patrona
Sant’Agata
• ore 9: Bologna: Presiede la Commissione Presbiterale Regionale
VENERDI’ 6
• dalle ore 11 alle ore 13: riceve i collaboratori della Curia e i
Sacerdoti
• ore 21: Carpi, Sala Congressi: Partecipa all’iniziativa per la
XXXI Giornata per la vita: “La forza della vita”
SABATO 7
Prima messa festiva: 18,30: Concordia • 19,00: Fossa, S.
Possidonio • 20,00: Vallalta
Festive: 8,00: Concordia, S. Possidonio • 9,00: Vallalta • 9,30:
Concordia, S. Caterina, Fossa, S. Possidonio 10,45: S. Giovanni • 11,00: Vallalta • 11,15: Fossa, Concordia • 11,30: S.
Possidonio
Prima messa festiva: 17,00: San Martino Spino
Festive: 9,00: S. Martino Spino • 9,30: Gavello • 11,00: S.
Martino Spino, Quarantoli • 11,15: Tramuschio
In grigio gli orari modificati dall'elenco pubblicato in precedenza.
• Giornata personale di preghiera, di studio e di riflessione
• ore 18,30: Carpi, S. Nicolò: S.Messa nella giornata del
malato e nella festa della Madonna di Lourdes
• ore 21: Budrione: S. Messa per Comunione e Liberazione
GIOVEDI’ 12
• ore 9,30: Parrocchia di Concordia: Ritiro Spirituale per il
Clero nell’Anno paolino
• ore 11: Carpi, Seminario Vescovile, Aula Magna: Inaugurazione della mostra “Sulla via di Damasco – l’inizio di una
vita nuova”, per l’Anno paolino 2008-2009
• ore 18,30: Mirandola, Duomo: Cresima adulti
VENERDI’ 13
DOMENICA 8
• dalle ore 11 alle ore 12,30: udienze private
• ore 21: Carpi, Teatro Comunale: è presente allo spettacolo
promosso dall’Unitalsi
• ore 17,30: Carpi: San Nicolò: S. Messa con Religiosi e
Religiose nella Giornata Diocesana per la Vita Consacrata
• ore 20: Cibeno: Cena con i sacerdoti della Diocesi nella festa
di Sant’Agata
LUNEDI’ 9
• dalle ore 11 alle ore 13: riceve i Collaboratori della Curia e
i Sacerdoti
Le parrocchie sono pregate di segnalare eventuali variazioni.
Frequenza per la diocesi FM 90,2
MERCOLEDI’ 11
Il quotidiano
dei cattolici
• dalle ore 11 alle ore 13: riceve i collaboratori della Curia e i
Sacerdoti
SABATO 14
DOMENICA 15
• ore 8,30: Mirandola: Duomo: S. Cresima ai ragazzi del 4°
Anno – 1° turno
• ore 10,30: Mirandola: Duomo: S. Cresima ai ragazzi del 4°
anno – 2° turno
• ore 15,30: Carpi, S. Nicolò: S. Messa nella Giornata diocesana
dell’ammalato
La Tv dell’incontro
Digitale terrestre - Canale 801 Sky - “E’ TV” Bologna

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