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Efficienza energetica e patrimonio storico Valeria Pracchi Diagram showing the typical differences in movement of moisture between a historic (right) and a modern building. (Image by Robyn Pender) Efficientamento energetico per la valorizzazione del patrimonio immobiliare 9 luglio 2013 2 Una debita premessa… “il patrimonio storico” Valorizzazione Richiamo normativo Efficienza energetica e patrimonio storico - Quadro normativo - Deroga - Una politica sostenibile? Il caso delle finestre - Incentivi per il miglioramento - Criticità conoscenza delle tecniche costruttive antiche - Strumenti per la diagnosi e la certificazione - Interventi errati - Prospettive per la ricerca Valeria Pracchi valorizzazione 3 PARTE PRIMA Disposizioni generali (D.lg. 22 gennaio 2004, n.42) Valorizzazione del patrimonio culturale (art.6) La valorizzazione consiste nell’esercizio delle funzioni e nella disciplina delle attività dirette a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso. Essa comprende anche la promozione ed il sostegno degli interventi di conservazione del patrimonio culturale. La valorizzazione è attuata in forme compatibili con la tutela e tali da non pregiudicarne le esigenze. La Repubblica favorisce e sostiene la partecipazione dei soggetti privati, singoli o associati, alla valorizzazione del patrimonio culturale. POTESTA IN MATERIA DI VALORIZZAZIONE è data alle Regioni (art. 7) Valeria Pracchi 4 VINCOLO PER BENI PUBBLICI I beni di proprietà di Stato, Regioni, altri enti pubblici territoriali, ente ed istituto pubblico, persone giuridiche private senza fine di lucro, realizzati da più di 70 anni e opera di autore non più vivente sono AUTOMATICAMENTE SOTTOPOSTI A TUTELA – VINCOLO OPE LEGIS Nel caso in cui i proprietari decidano di alienare tali beni è necessario che siano sottoposti a VERIFICA DI INTERESSE CULTURALE Le Soprintendenze, d’ufficio o su richiesta dei soggetti proprietari, verificano la sussistenza dell’interesse culturale dei beni sulla base delle informazioni raccolte, secondo quanto previsto dal Decreto 6 febbraio 2004, emanato di concerto dal Ministero dei Beni culturali e dall’Agenzia del Demanio. L’iter della verifica può durare fino ad un massimo di centoventi giorni. Nel caso di esito negativo, i beni divengono patrimonio disponibile e come tali possono essere venduti; se, invece, l’esito è positivo, risultano vincolati ed il relativo provvedimento trascritto nei modi previsti per i beni di proprietà privata. Un elemento di novità è che le schede descrittive degli immobili – che al termine della verifica risultino vincolati – confluiscono in un archivio informatico accessibile al Ministero e all’Agenzia del Demanio, per finalità di monitoraggio del patrimonio immobiliare e di programmazione degli interventi in funzione delle rispettive competenze istituzionali. Valeria Pracchi 5 PARTE SECONDA Beni culturali (D.lg. 22 gennaio 2004, n.42) Oltre al vincolo diretto sui beni culturali nel Codice rimane anche il vincolo indiretto che riguarda la protezione del bene tutelato dagli eventi che possono avvenire nell’immediato intorno e prescrive «le distanze, le misure e le altre norme dirette ad evitare che sia messa in pericolo l’integrità dei beni culturali immobili, ne sia danneggiata la prospettiva o la luce o ne siano alterate le condizioni di ambiente e di decoro» (si vedano artt.45-47) Si tratta di una forma di protezione del bene che risponde pedissequamente ai timori manifestati nei primi anni del Novecento sul tema dell’intorno del monumento, riguardando esclusivamente quegli interventi che possono turbarne la percezione da un punto di vista estetico. I beni sottoposti a questo tipo di vincolo non godono delle agevolazioni fiscali e dei contributi previsti per i vincoli diretti, e per essi non è previsto alcun indennizzo. Valeria Pracchi Numeri??? 6 LA PARTITA SI GIOCA SULL’ESISTENTE 50% e oltre del costruito Italiano risale a prima della legge 373/76 22% è in mediocre e pessimo stato di conservazione 70% è realizzato nel secondo dopoguerra, ma solo il 2% può essere inserito in classi energetiche pari o superiori alla C (Cresme Enea, Rapporto Saienergia) Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha censito: 46.025 beni architettonici “vincolati” 5.668 beni archeologici 8.700 manufatti di interesse sulla base del Codice dei beni culturali e del paesaggio 100.000 di proprietà della Chiesa Dati sull’edilizia storica 30% del tessuto costruito in Europa è classificato come storico ENERGY-EFFICIENT BUILDINGS PPP MULTI-ANNUAL ROADMAP AND LONGER TERM STRATEGY European Commission 2010 Valeria Pracchi 7 DIRETTIVE EUROPEE DIRETTIVA 2002/91/CE SUL RENDIMENTO ENERGETICO NELL’EDILIZIA (EPBD) METODOLOGIA PER IL CALCOLO; PROMUOVERE IL MIGLIORAMENTO DEL RENDIMENTO ENERGETICO DEGLI EDIFICI REQUISITI MINIMI IN MATERIA DI RENDIMENTO ENERGETICO; LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA; L'ISPEZIONE PERIODICA DELLE CALDAIE. DIRETTIVA 2010/31/UE SULLA PRESTAZIONE ENERGETICA NELL’EDILIZIA (EPBD recast) DIRETTIVA 2012/27/UE SULL’EFFICIENZA ENERGETICA PROMUOVERE IL MIGLIORAMENTO DELLA PRESTAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI L’UNIONE NON E’ SULLA BUONA STRADA SOSTENIBILITÀ ECONOMICA; “EDIFICIO A ENERGIA QUASI ZERO”. E’ NECESSARIO AUMENTARE IL TASSO DELLE RISTRUTTURAZIONI DEGLI IMMOBILI 7 Valeria Pracchi 8 GRADO DI TUTELA dell’edificio sottoposto ad intervento PROBLEMA NORMATIVA EUROPEA NORMATIVA ITALIANA CONTRIBUTI TEORICI ESEMPI SOFTWARE Art. 10 BENI CULTURALI -i beni che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico. […] -le ville, i parchi e i giardini che abbiano interesse artistico o storico; -le pubbliche piazze, vie, strade e altri spazi aperti urbani di interesse artistico o storico; […] - le architetture rurali aventi interesse storico od etnoantropologico […] - le opere dell’architettura contemporanea di particolare valore artistico […] Art. 136 BENI PAESAGGISTICI -le ville, i giardini e i parchi […] che si distinguono per la loro non comune bellezza (beni individui) -i complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale, inclusi i centri ed i nuclei storici [dichiarati di notevole interesse pubblico] (bellezze d'insieme) (DLgs 311/2006 Art. 3 comma 3) Sono esclusi dall’applicazione del presente decreto […] gli immobili ricadenti nell’ambito della disciplina della parte seconda [BENI CULTURALI] e dell’articolo 136, comma 1, lett. b) e c) [BENI PAESAGGISTICI] del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, recante il codice dei beni culturali e del paesaggio, nei casi in cui il rispetto delle prescrizioni implicherebbe una alterazione inaccettabile del loro carattere o aspetto con particolare riferimento ai caratteri storici o artistici - i valori fondativi della tutela vanno al di là della sola componente storico - artistica CONCLUSIONI Valeria Pracchi - difficoltà di stabilire quando un’alterazione sia accettabile o meno affidato alla soggettività della sovrintendenza (inoltre controllo più difficile per beni paesaggistici) Tutela monumentale - tutela paesaggistica 9 La cifra può assumere entità maggiore considerando case sparse, borghi o brani urbani che, pur in assenza di vincolo, rappresentano comunque una riconosciuta testimonianza della cultura dei luoghi E nei centri storici?? Si demanda ai piani di governo del territorio??? Articolo 142 Aree tutelate per legge 1. Fino all'approvazione del piano paesaggistico ai sensi dell'articolo 156, sono comunque sottoposti alle disposizioni di questo Titolo per il loro interesse paesaggistico:…. 2. Le disposizioni previste dal comma 1 non si applicano alle aree che alla data del 6 settembre 1985: a) erano delimitate negli strumenti urbanistici come zone A e B; b) limitatamente alle parti ricomprese nei piani pluriennali di attuazione, erano delimitate negli strumenti urbanistici ai sensi del decreto ministeriale 2 aprile 1968, n. 1444 come zone diverse da quelle indicate alla lettera a) e, nei comuni sprovvisti di tali strumenti, ricadevano nei centri edificati perimetrati ai sensi dell'articolo 18 della legge 22 ottobre 1971, n. 865. Valeria Pracchi 10 La Deroga Che cos’è??? DE-ROGARE: Togliere in certi casi e per speciali ragioni, vigore o effetto ad una legge, per estensione operare contrariamente a precetti, discipline, usanze e principi Come viene normalmente intesa? • SUPERAMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE la deroga è consentita nel caso in cui le opere di adeguamento costituiscano pregiudizio per valori storici ed estetici del bene tutelato; in tal caso opere provvisionali apparecchiature mobili non stabilmente ancorate alle strutture edilizie LA DEROGA COME RICERCA DI STRADE ALTERNATIVE -D.M. LL.PP. 236/89 “7.2 … in sede di progetto possono essere proposte soluzioni alternative alle specificazioni e alle soluzioni tecniche, purché rispondano alle esigenze sottintese dai criteri di progettazione.” Valeria Pracchi Risposta delle normative (non differenziate tra nuovo e antico) 11 Da prescrittive a prestazionali, dal numero alla capacità di conseguire un risultato Intervenire in termini di miglioramento deve significare progettare solo sulla base della conoscenza della fabbrica, realizzando soltanto quel progetto che, pur dando opportune garanzie di sicurezza, sia rispettoso del contesto su cui va a collocarsi (fonte: Linee guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale, MIBAC) (art.29 del codice “Nel caso di beni immobili, situati nelle zone dichiarate a rischio sismico in base alla normativa vigente, il restauro comprende l’intervento di miglioramento strutturale”) Valeria Pracchi 12 PIANO LEGISLATIVO - LEGGI NAZIONALI: DLgs 192/2005 e s.m.i. RISTRUTTURAZIONE TOTALE dell’INVOLUCRO per superficie > 1000 m2 AMPLIAMENTO VOLUMETRICO ristrutturazioni che coinvolgano contemporaneamente diversi elementi dell’edificio EDIFICI PUBBLICI -verifica GLOBALE verifica GLOBALE (indice di (Epi ed Epe) prestazione energetica per per ampliamento > del 20% climatizzazione invernale, volume tot. Epi, ed estiva, Epe) -verifica TRASMITTANZA per ampliamento < del 20% volume tot. SOFTWARE verifica (GLOBALE o TRASMITTANZA in base al tipo di interevento) con REQUISITI PIÙ BASSI DEL 10% CONCLUSIONI Valeria Pracchi •RISTRUTTURAZIONE TOTALE dell’INVOLUCRO per superficie < 1000 m2 O PARZIALE (per tutti gli edifici) •MANUTENZIONE STRAORDINARIA dell’INVOLUCRO - interventi su parti anche strutturali - restauro o rifacimento degli intonaci - sostituzione dei serramenti - rifacimento dei manti di copertura verifica TRASMITTANZA 13 NORMATIVA ITALIANA: 192/2005 e s.m.i. GRANDE AMPLIAMENTO • FABBISOGNO ANNUO DI ENERGIA PRIMARIA PER IL RISCALDAMENTO • TRASMITTANZA TERMICA RISTRUTTURAZIONE DI EDIFICI RESIDENZIALI EDILIZIA DIFFUSA RISTRUTTURAZIONE TOTALE dell’INVOLUCRO O PARZIALE (per tutti gli edifici) EDIFICI STORICI MA NON MONUMENTALI (ES. CENTRI STORICI) TRASMITTANZA TERMICA MANUTENZIONE STRAORDINARIA Valori limite della trasmittanza termica U (W/m2K) Ambito d’intervento Strutture verticali opache Coperture Pavimento Finestre Vetri 0,44 0,39 0,42 2,86 2,21 0,34 0,30 0,33 2,20 1,70 Nuova Costruzione, grande ampliamento, ristrutturazione di edifici residenziali Ristrutturazione di edifici con superficie inferiore ai 1000 m2 Estratto da D.Lgs. 311/2006, pubblicato nel supplemento ordinario della Gazzetta Ufficiale n.26 del 1° febbraio 2007 allegato C Valeria Pracchi 14 MANUTENZIONE STRAORDINARIA o RISTRUTTURAZIONI PARZIALI o TOTALI sup. <1000 m² Valori limite della TRASMITTANZA TERMICA U (dal 1 gennaio 2010) DELLE STRUTTURE OPACHE VERTICALI (interventi sulle finiture esterne, come per es. il rifacimento di pareti esterne o di intonaci esterni) ZONA CLIMATICA PROBLEMA STRUTTURE OPACHE VERTICALI [KWh/m2K] A B C D E F 0,62 0,48 0,40 0,36 0,34 0,33 Massa superficiale > 230 kg/m2 oppure Trasmittanza termica periodica < 0,12 W/m2K INERZIA INVOLUCRO OPACO NORMATIVA ITALIANA CONTRIBUTI TEORICI DELLE STRUTTURE OPACHE ORIZZONTALI O INCLINATE (rifacimento del tetto o della sua impermeabilizzazione, sostituzione manto di copertura di tetti a falde, di coperture piane, di interventi su solai sopra porticati esterni o controterra) COPERTURE [KWh/m2K] PAVIMENTI VERSO LOCALI NON RISCALDATI O ESTERNO [KWh/m2K] INERZIA INVOLUCRO OPACO ESEMPI ZONA CLIMATICA C D A B 0,38 0,38 0,38 0,65 0,49 0,42 E F 0,32 0,30 0,29 0,36 0,33 0,32 prestazioni invernali: • Trasmittanza termica U= prestazioni estive: • Trasmittanza termica periodica = • massa superficiale = 0,19 W/m2K circa 780 kg/m2 prestazioni invernali: • Trasmittanza ca. 5,45 W/m2K termica U= prestazioni estive: • Trasmittanza ca. 5,41 termica periodica = W/m2K Trasmittanza termica periodica < 0,20 W/m2K serramento con VETRO SINGOLO (e telaio in legno) ZONA CLIMATICA SOFTWARE CONCLUSIONI 1,40 W/m2K copertura IN COPPI con struttura in LEGNO E TAVELLE In caso di SOSTITUZIONE DEI SERRAMENTI E DELLE CHIUSURE TRASPARENTI FINESTRE COMPRENSIVE DI INFISSI [KWh/m2K] MURATURA TRADIZIONALE parete in laterizi pieni sp. 40 cm, intonacata su due lati: A B C D E F 4,6 3,0 2,6 2,4 2,2 2,2 obbligo di valutare l’inserimento di sistemi filtranti o schermanti Valeria Pracchi • Trasmittanza termica U= ca. 5 W/m2K LIMITE DI LEGGE (zona E): servirebbe almeno 9 max. 0,34 cm di W/m2K isolante max. 0,12 risponde ai W/m2K limiti di legge! min. 230 kg/m2 LIMITE DI LEGGE (zona E): servirebbe max. 0,30 W/m2K almeno 14 cm di max. 0,20 isolamento W/m2K (es.fibra di legno ad alta densità) LIMITE DI LEGGE (zona E): max. 2,0 W/m2K servirebbe serramento DOPPIO VETRO basso emissivo 15 •EFFICIENZA ENERGETICA: Normative prescrittive senza logica di sistema? in passato: Direttiva 93/76/EEC Energy Efficiency (SAVE) (prima sostituita dalla Direttiva 2006/32/CE e ora da 2012/27/UE) scopo: fondi la sostituzione delle finestre con sistemi energeticamente efficienti perdita di molti serramenti tradizionali, fondamentali per il carattere dell’edificio oggi: Italia: Legge finanziaria 2008-2010 e Conto Termico Scopo: agevolazioni fiscali del 55% per interventi di incremento dell’efficienza energetica dell’edilizia esistente perdita di serramenti tradizionali, inserimento di impianti solari termici e fotovoltaici non integrati Valeria Pracchi Old removed windows. (image by Roger Curtis) valore culturale valore sociale valore economico Fonte Ministero dello sviluppo economico e ENEA 16 CRESME (Luglio 2010) intitolato “Analisi sull’impatto socio - economico delle detrazioni fiscali del 55% per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente” si scrive che “il ricorso massiccio alla sostituzione delle finestre non comporta un sensibile risparmio energetico nel quadro comparato dei vari interventi”. Il Ministero dello sviluppo economico e l’ENEA, nel documento già citato e commissionato per valutare se prorogare senza modifiche il sistema di incentivazione attuale, ne propongono un ridimensionamento. Vi si legge infatti che “non è opportuno pretendere ulteriori performance delle trasmittanze alle nostre latitudini rischiando di ottenere falsi vantaggi, oltre che inutili, se prima non ci preoccupa di intervenire su pareti solai e tetti”. Valeria Pracchi 17 Fonte Ministero dello sviluppo economico e ENEA Il risparmio medio annuo ottenuto per tipologia di intervento infatti evidenzia come quello derivante dalla sostituzione dei serramenti sia il più basso (2,56 MWh), tradotto in termini monetari in circa 164 euro nel rapporto ENEA, quantificato invece tra 80 e 125 euro nello studio CRESME, con il recupero dell’investimento ottenuto in circa 12 - 15 anni. Valeria Pracchi Risparmio energetico + conservazione infisso 18 sostenibilità SERRAMENTI: INDAGARE PRIMA DI INTERVENIRE sul lungo periodo LCA Oslo, Blocco di appartamenti del 1887 impatto ambientale ed energetico di interventi per il miglioramento dei serramenti; valutazione su 90 anni Fonte: S. Fossdal Windows in existing buildings – maintenance, upgrading or replacement? Project report 1996 Valeria Pracchi Cosa chiediamo 19 La possibilità di graduare gli interventi in modo da ottenere non prestazioni ottimali ma migliorate, contemperando esigenze di conservazione e di efficienza Tra non fare nulla e fare “tutto” ci sono molte sfumature “Anche nei casi più critici … ove non sia possibile operare sull’involucro è comunque possibile intervenire sul miglioramento dell’efficienza energetica. Per esempio si possono prevedere sistemi di produzione dell’energia ad alta efficienza e tecnologie di controllo e gestione più adeguate”. L. de Santoli, Efficienza energetica negli edifici storici, AICARR journal aprile 2010 Valeria Pracchi 20 •Normative alla ricerca di una logica di sistema SERRAMENTI: INDAGARE PRIMA DI INTERVENIRE Confronto dei valori di trasmittanza (U) di soluzioni alternative per il miglioramento energetico dei serramenti Risparmio energetico Ricerche (promosse dagli organi di tutela) Valeria Pracchi sostituzione infisso soluzioni alternative SERRAMENTI: DALLA SOSTITUZIONE A SOLUZIONI ALTERNATIVE IERI -DOPPI SERAMENTI - SCURI (interni e/o esterni) - MANUTENZIONE CONTINUA - TENDE 21 OGGI Esigenze: comfort + limitazione dei consumi + conservazione infisso inserimento di un SECONDO SERRAMENTO INTERNO inserimento di GIUNTI e GUARNIZIONI CONTRIBUTI TEORICI (dagli atti del convegno per la protezione delle finestre tradizionali tenutosi in Ungheria 2008) ripristino degli SCURI INTERNI (Progetto Energy Heritage, palazzo georgiano del 1820 Edimburgo) Valeria Pracchi doppi serramenti RIMOVIBILI importanza della GESTIONE (pubblicazioni English Heritage) restauro di ogni telaio e inserimento di un VETROCAMERA sul quale è stato INCOLLATO IL VETRO A PIOMBO ORIGINALE (Palazzo dei Forestieri, Treviso) 22 Compatibilità e reversibilità Conservazione di una pseudo immagine – conservazione della materia antica?? PROBLEMA NORMATIVA EUROPEA - studio tecnologia film sottile: texture che permettano una migliore integrazione visiva e moduli semitrasparenti (programma PVACCEPT) NORMATIVA ITALIANA - attento progetto di posizionamento CONTRIBUTI TEORICI ESEMPI SOFTWARE CONCLUSIONI Valeria Pracchi 23 CONOSCERE L’ESISTENTE PROBLEMA NON si è ancora riusciti a comprendere del tutto il comportamento termico degli edifici storici usare un approccio pensato per il NUOVO all’edificato STORICO rischio STRAVOLGERNE il COMPORTAMENTO (oltre che introdurre il rischio di condense superficiali, crescita di muffa e funghi degrado della costruzione e ambiente non confortevole) Valeria Pracchi 24 CONFRONTO TRA I VALORI DI TRASMITTANZA DELLE MURATURE IN MATTONI 1 ,2 0 R ² = 0 ,9 4 1 7 1 ,0 0 ) 2K m / 0 ,8 0 W ( e u alv U R ² = 0 ,9 2 7 9 0 ,6 0 R ² = 0 ,4 8 5 4 0 ,4 0 0 ,2 0 0 ,4 0 ,5 0 ,6 0 ,7 0 ,8 0 ,9 1 1 ,1 1 ,2 t h i c k n e s s o f w a l ls ( m ) U v a l u e d e r i v e d fr o m a b a c u s o f m a s o n r y s t r u c t u r e s U v a lu e m e a su re d L in e a r e (s t a n d a r d U v a lu e fro m U N I T S 1 1 3 0 0 ) s ta n d a rd U v a lu e fro m U N I T S 1 1 3 0 0 d e riv e d fro m a b a c u s o f m a s o n ry s tru c t u re s ) L in e a r e (U v a lu e m e a s u re d ) L i n eR a 2r e=( 0,182 U v a lu e U misurato LIMITE: OSSERVAZIONI: • Prestazioni reali sono migliori di quanto stabilisce la normativa (28% ± 5%). • Occorrono più misurazioni per ogni muratura per definire un trend più significativo. • sono stati considerati tre punti di rilievo su un’unica muratura dell’edificio. 24 Valeria Pracchi 25 CONFRONTO VALORI DI TRASMITTANZA DELLE MURATURE IN PIETRA 4,2 4 3,8 3,6 3,4 3,2 3 2,8 ) 2,6 2K 2,4 m / 2,2 W ( e 2 u alv1,8 U1,6 R² = 0,9998 R² = 0,9993 1,4 1,2 1 0,8 R² = 0,9955 0,6 0,4 R² = 0,9523 0,2 0 0 0,1 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 1 1,1 1,2 1,3 thickness of walls (m) U value calculated by UNI 10351 standard U value from UNI TS 11300 U-value considering real % of mortar and air Log. (U value calculated by EN 1745 ) U value calculated by EN 1745 U value measured Log. (U value calculated by UNI 10351) Log. (standard U value from UNI TS 11300) OSSERVAZIONI: U misurato R2 = 0,0216 LIMITE: • Trasmittanza misurata in-situ migliore di quella ottenuta come indicato da normativa; • Occorrono più dati per ogni muratura per avere un trend più significativo; • Occorrono più rilievi confrontabili con gli spessori dati dalla normativa. • sono stati considerati te punti di rilievo su un’unica muratura dell’edificio. 25 Valeria Pracchi 26 I SOFTWARE DI SIMULAZIONE ENERGETICA REGIME STAZIONARIO es. DOCETpro 2010, CENED, Xclima… - Richiedono dati semplici; - Non considera l’inerzia termica; - Utilizzabili da qualsiasi operatore; - Utilizzati per la certificazione energetica; - Tempi di sviluppo ridotti. COME POSSO MODELLARE IL COMPORTAMENTO ENERGETICO DELL’EDIFICIO STORICO? SOFTWARE DI MODELLAZIONE PENSATI PER IL NUOVO PROGRAMMI DI ANALISI PRECOCE es. Archisun, Casanova, Claca - Richiedono dati semplici; - Non considera l’inerzia termica; - Utilizzabili da qualsiasi operatore; - Tempi di sviluppo ridotti. REGIME DINAMICO Ma sapranno calcolare i fattori propri dell’edilizia storica come inerzia termica delle murature, la traspirabilità al vapore dei materiali con cui è costruita, l’umidità interstiziale e la ventilazione naturale? es. EnergyPlus (BEST OpenStudio) - Richiedono dati più accurati; - Considerano l’inerzia termica; - Utilizzabili da operatori specializzati; - Tempi di sviluppo lunghi. 26 Valeria Pracchi 27 800,0 700,0 701,3 709,3 663,8 662,7 597,5 600,0 500,0 o n n a 471,8 431,2 421,3 2 400,0 m / h W k 364,2 361,1 373,2 324,9 300,0 208,2 200,0 243,8 238,8 222,5 172,5 199,7 191,1 151,34 100,0 0,0 San Rocco Church Oratory of Lentate Church of Caronno Pertusella Actual energy consumption Satic software, simulation based on synthetic method (standard U-value) Static software, simulation based on synthetic method (in situ measured U-value) Static software, simulation based on analytic method Sketch design software Dynamic software, standard simulation based Italian norm UNI TS 11300:2008 Dynamic software, simulation based on the actual use of the building Valeria Pracchi 28 Valeria Pracchi 29 Valeria Pracchi 30 Valeria Pracchi Rivisitazione di tecniche dal passato TEMA SPECIFICO Valeria Pracchi 31 32 IN CONCLUSIONE Gli edifici storici devono accogliere la sfida del miglioramento energetico per garantirne un uso OBIETTIVI FUTURI: Sul Piano Legislativo • Da una richiesta di adeguamento ad obiettivi di miglioramento •Deroga come strumento utile per soluzioni ad hoc Strumenti: • strumenti di indirizzo ESEMPI Codice dei Beni Culturali, art 29 “Il Ministero definisce, anche con il concorso delle Regioni e con la collaborazione delle università e degli istituti di ricerca competenti, linee di indirizzo, norme tecniche, criteri e modelli di intervento in materia di conservazione dei beni culturali”. per calibrare gli interventi in questi edifici LINEE GUIDA Studi sul comportamento degli edifici tradizionali • Software specifici per edifici storici Valeria Pracchi GRAZIE PER L’ATTENZIONE Valeria Pracchi 33