Rassegna stampa - Unione dei Comuni della Bassa Romagna
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Rassegna stampa - Unione dei Comuni della Bassa Romagna
Ufficio stampa Rassegna stampa venerdì 17 maggio 2013 Pagina 1 di 63 INDICE Il Resto del Carlino Letta sull’Imu: non faccio miracoli E il Pdl minaccia di rompere 17/05/13 Pubblica Amministrazione Primi pagamenti alle imprese Milano fa la parte del leone 17/05/13 Pubblica Amministrazione 4 5 Il Resto del Carlino Ravenna Prima pagina 17/05/13 6 Prima pagina «Volkswagen ci costringe a chiudere» 17/05/13 7 Lugo RICICLAGGIO, 68ENNE IN CELLA 17/05/13 9 Lugo Studenti del ‘Marconi’ premiati ai Giochi regionali della chimica 17/05/13 Lugo Legambiente ‘bacchetta’ il Comune 17/05/13 11 Lugo Tre rumeni sorpresi con cavi di rame 17/05/13 12 Bagnacavallo E’ Martina del rione Stuoie la ‘Soave creatura’ 17/05/13 Lugo 13 Lugo 14 Brevi lugo 17/05/13 I vent’anni del Kamikazen ad Alfonsine e i corti da tutto il mondo al teatro Rasi 17/05/13 10 Alfonsine 15 Corriere Romagna Ravenna Prima pagina 17/05/13 16 Prima pagina I sindacati: «Per la Banca di Romagna ora serve un piano industriale» 17/05/13 Lugo Riciclaggio: in manette 68enne lughese 17/05/13 18 Lugo In tanti per processione e Soave creatura 17/05/13 19 Lugo Chili di rame e attrezzi da scasso sul camion: denunciati in tre 17/05/13 17 Bagnacavallo 20 La Voce di Romagna Ravenna Prima pagina 17/05/13 21 Prima pagina Vetrata dell’Arma sfondata a testate a Lugo: dieci mesi 17/05/13 Lugo Amarezza Ghetti Auto “Così ci fanno chiudere” 17/05/13 23 Lugo Lions Lugo incontrano il comandante De Vita 17/05/13 24 Lugo Il paradosso del Comune ‘verde’: pannelli solari al posto degli alberi 17/05/13 Lugo S.Agata: ecco il bando per gestire il Palasport 17/05/13 Lugo L’asso Supremo della mitica Mille Miglia 17/05/13 25 26 Sant'Agata sul Santerno Lugo Nel furgone 10 chili di rame Nei guai tre giovani romeni 17/05/13 22 27 28 Lugo Pagina 2 di 63 Bagnacavallo celebra la piadina unico e vero pane di Romagna 17/05/13 Bagnacavallo Nuovo direttivo per la Cna lughese Betti confermato presidente 17/05/13 Lugo Il Gruppo Cevico soffia sulla bellezza di 50 candeline 17/05/13 Lugo IN BACHECA 17/05/13 29 30 31 32 Unione Bassa Romagna Il Sole 24 Ore Delrio: «Zero impatti sui Comuni» 17/05/13 33 Pubblica Amministrazione Imu, niente stop per le case di pregio 17/05/13 34 Pubblica Amministrazione Regioni: «Stop al patto di stabilità» 17/05/13 36 Pubblica Amministrazione Tempicerti e compensazioni «allargate» per sbloccare 40 miliardi 17/05/13 Pubblica Amministrazione Pubblico impiego, proroga a fine 2013 per 115mila precari 17/05/13 Pubblica Amministrazione UNICA CASA AFFITTATA SENZA SCONTI 17/05/13 42 Pubblica Amministrazione Niente Imu (perora) su 15 milioni di case 17/05/13 43 Pubblica Amministrazione Pagamenti Pa, Venezia e Napoli in testa 17/05/13 45 Pubblica Amministrazione Da Cdp «assegni» ai Comuni per il 60% di quanto richiesto 17/05/13 Pubblica Amministrazione I sindaci al Governo: «Riscossione al collasso» 17/05/13 48 49 Pubblica Amministrazione Albo avvocati chiuso alla Pa 17/05/13 39 40 Pubblica Amministrazione La struttura dell’imposta non va abbandonata 17/05/13 37 50 Pubblica Amministrazione Italia Oggi Statali, salari fermi fino al 2014 17/05/13 51 Pubblica Amministrazione La Tares a conguaglio va versata al comune 17/05/13 52 Pubblica Amministrazione Riscossione locale a rischio caos 17/05/13 53 Pubblica Amministrazione Settembre, è tempo di pagare 17/05/13 54 Pubblica Amministrazione Dalla Cassa depositi 3,6 mld agli enti locali 17/05/13 55 Pubblica Amministrazione Sulla casella mail del gruppo decide il consiglio comunale 17/05/13 Pubblica Amministrazione Incompatibilità a due vie 17/05/13 57 Pubblica Amministrazione Enti, Patto abbattuto del 78% 17/05/13 58 Pubblica Amministrazione Per i comuni finanziamenti dal 5x1000 17/05/13 59 Pubblica Amministrazione Amministratori sui banchi 17/05/13 60 Pubblica Amministrazione L’Ue stanzia 2,65 mln per un partenariato europeo dello sport 17/05/13 Pubblica Amministrazione Dai comuni la Pec gratuita ai contribuenti 17/05/13 61 62 Pubblica Amministrazione Residenza in un giorno, un flop 17/05/13 56 63 Pubblica Amministrazione Pagina 3 di 63 press LinE 17/05/2013 il Resto del Carlino Periodicità: Quotidiano Tiratura: 183.714 Direttore Responsabile: Giovanni Morandi Diffusione: 137.247 Letta sull Imu: non faccio acoli E il Pdl accia di rompere Rinvio a seilembre-oitobre solo per la prima casa. Oggi Cdm decisivo Matte° Paio ROMA «NON SARÀ il decreto dei miracoli, ma un decreto che contiene alcune scelte che ci danno cento giorni di tempo per poter fare le riforme». Il premier Enrico Letta racconta così il provvedimento che questa mattina sarà discusso in Consiglio dei ministri: un pacchetto di misure tampone per arginare alcune emergenze e lanciare altrettante riforme. Sarà rinviata la prima rata dell'Inni solo per la prima casa, avviando una revisione della tassazione sugli immobili da completare, secondo il Pdl, entro agosto. La minaccia di far saltare il tavolo resta, come ricorda Silvio Berlusconi: «L'abolizione dell'Imu è la condizione per andare avanti». E rilancia: «Presenteremo al governo una iniziativa per la ripresa». Più drastico il c.apogruppo Pdl alla Camera Renato Brunetta: «Riforma entro agosto o cade il governo». Sulla cassa integrazione in deroga, invece, saranno stanziate risorse per 7-500 milioni, come rivelato dal ministro per gli Affari regionali, Graziano Delrio. E PROPRIO sulla cassa integrazione in deroga ieri sono arrivate le principali novità. Nel corso del question time al Senato il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, ha spiegato che il governo sta valutando «le risorse disponibili a brevissimo termine». Quindi, l'intervento in arrivo sarà a corta gittata: coprirà lo stretto indispensabile per imbastire una riforma degli ammortizzatori in deroga. Il nodo delle coperture verrà sciolto solo in cdin. Il ministro ................ Regioni, non limitando più il loro ruolo a semplici erogatrici di fondi. Il secondo tassello del provvedimento sarà la sospensione dell'Inni sulla prima casa fino a settembre o, al massimo, a ottobre. Anche in questo caso non sono ipotizzabili sorprese: la richiesta di esentare anche gli immobili strumentali per le attività produttive sarà respinta. Sono troppe le difficoltà tecniche legate alla misura, che rischierebbe una portata troppo ampia, creando problemi di gettito. Anche se le imprese, sul punto, si stanno giocando le ultime carte per ottenere il taglio. LE RISORSE sottratte ai Comuni, interessi inclusi, saranno coperte da anticipi di tesoreria, pari a circa due miliardi, come ha spiegato il sottosegretario all'Economia Alberto Giorgetti. In questo modo saranno garantite le disponibilità di cassa degli enti locali. A completare il pacchetto del Consiglio dei ministri, infine, ci sarà l'eliminazione del doppio stipendio dei membri del governo con status di parlamentare. Allo studio anche le pensioni: a fronte di un per sionamento anticipato di trequattro anni rispetto all'età di vecchiaia, si valutano penalizzazioni. dell'Economia Fabrizio Saccomanni ci lavorerà fino all'ultimo, per avvicinarsi a quota un miliardo. Si attingerà ai fondi europei, al contributo dello 0,3% dei fondi interprofessionali per la formazione e al fondo per la detassazione dei salari di produttività. Questi soldi serviranno a guadagnare tempo per mettere in campo una riforma a regime. L'esecutivo vorrebbe responsabilizzare maggiormente le It a 'kv \ - 62 63 ANNI Si studia un'ipotesi di pensione anticipata per gli uomini a 62-63 anni con una penalità . «proporzionate» 800 MILIONI IL ministro Detrio dice che per coprire la Cig in deroga l'esecutivo stanzierà 700-800 milioni Pagina 2 Lena DO,) urto ntioxoll E I ?di windruilcirnirpere Pagina 4 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press unE 17/05/2013 il Resto del Carlino Periodicità: Quotidiano Tiratura: 183.714 Direttore Responsabile: Giovanni Morandi Diffusione: 137.247 SULLA GAZZETTA UFFICIALE IL DECRETO DEL MINISTRO SACCOMANNI pag enti alle i. pr Milano fa la p del leone ROMA ANTICIPAZIONI di Tesoreria per circa due miliardi subito, per poi procedere a una revisione complessiva della fiscalità locale, comprensiva di tutto, dall'Imu alla Tares, entro luglio. Questa sarebbe la strada che il governo avrebbe intenzione di seguire per compensare mancati introiti ai Comuni che derivano dalla sospensione dell'Inni.. La tassa sulla casa dovrebbe essere congelata nel Consiglio dei ministri di oggi con un decreto. IL PROVVEDIMENTO allarma le amministrazioni locali e l'Anci, ieri sera, ha avuto un lungo incontro con il governo. Per l'esecutivo erano presenti il ministro per Rapporti con le regioni, Graziano Delrio e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Filippo Patroni Griffi. Delrio ha chiarito: «Vogliamo essere seri. e garantire le coperture» anche se sembrano a rischio le disponibilità per coprire gli interessi sull'anticipo di cassa che, comunque, il governo ha assicurato ai Comuni. Da parte sua il presidente reggente dell'Anci, Alessandro Cautarteo, ha commentato: ((Noi abbiamo chiesto che le anticipazioni di cassa siano tutte a carico del governo centrale e abbiamo avuto rassicurazioni in me- rito». Se sull'Imu i Comuni esprimono perplessità, l'Anci parla di «buon lavoro» a proposito del provvedimento sui pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione. L'elogio arriva nel giorno in cui la Gazzetta ufficiale ha pubblicato il decreto del ministro dell'Economia, Saccomanni, sul I SINDACI NON MOLLANO Bene i sordi atte aziende Sulle anticipazioni di cassa abbiano chiesto che siano a carico de t governo Ci hanno rassicurato riparto tra province e comuni dei pagamenti dei debiti non estinti alla data dein aprile 2013. Il tutto sulla base dell'accordo del 9 maggio scorso. La provincia che dovrà avere maggiori rimborsi è Milano con 107,1 milioni. di curo. A questi soldi vanno aggiunti gli spazi linanziari per escludere dal patto di stabilità interno, pagamenti in conto capitale per 25,6 milioni. Un totale di 132,8 milioni. Per Roma, sempre a livello di provincia, il secondo posto, con spazi finanziari per 66,2 milioni di curo. A se- Pagina 5 di 63 guire, Torino con 48,4; Napoli con 44,5; Bergamo con 39,8; Brescia con 33,8; Lodi con 25,4. Bologna è in coda alla classifica con spazi finanziari pari a 1,9 mentre Firenze si piazza a 8,6, A chiudere la l ista, la provincia di Trieste con 49.000- euro. Per quanto riguarda i comuni, invece, gli spazi finanziari che si aprono sono pari a 3,6 milioni per Bologna; Firenze, invece, tocca quota 75,7 milioni. L'elenco prosegue con Genova a 43 milioni e Ferrara con 7,1. Si va avanti con Forlì (15,6) e Rimini (7,8). Sempre nell'ambito dei comuni, Milano è nella squadra di testa della classifica con 93,2 milioni di spazi finanziari. Como se la cava con 4,4 milioni. Napoli arriva a 115,3, poco lontana Reggio Calabria con 97,1. Pisa 8 milioni, sempre parlando del comune; Roma è ferma a 55,4; Perugia ha 8,9 milioni di «spazi finanziari», la vicina Foligno mentre molto più a Sud Palermo si ferma a 25 milioni. Spulciando l'elenco dei comuni, si trova Pescara con 6,6 milioni di apertura di spazi finanziari. Rovigo, invece, 3,9 milioni, La cifra deriva dalla somma tra i pagamenti veri e propri e i denari derivami dall'utilizzo di fondi esclusi dal patto di stabilità interno. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 S.M. press unE 17/05/2013 il Resto del Carlino RAVENNA Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Direttore Responsabile: Giovanni Morandi R1 •gl\‘;tk", :1&3 21 1 *. n n t\, i " oe hiNNk ,, EN iN k‘ sW g nm&ii,' ;3' 3 < tL2 .51zzUrfAnWINU , ENTSD 15 ,, e tIVN 1V7 PREVb: , „ „ ivo ii E FRAzioNe www.itrestodetcartino.itiravenna cronaca.ravennaCg)itcarlino.net [email protected] Venerdì 17 maggio 2013 Redazione: via Salare 40, 48121 Ravenna - 'rei. 0544 249611 Fax 0544 39019 FISCALI 50% 51% ENTRO 1439 Aknzmr, „ 413/147000 T00 25.00041 0'500,27W5:. E4.1,Q zizmnaniviU2 , Pagka alba Pg. t Pubblicità: S.P.E. - Re venna L.B. Alberti, 60 -• lel. 0544 278065/ Fax 0544 270457 accia con la roncola 30 persone 2=na Arrestato a Cervia senzatetto recidivo: un mese fa lanciava coltelli sugli alberi Crisi Audi-Wolkswagen pe,qan Nee te re "\ rwz,te, finn A % «Non siamo figli minori A pagina 9 «Noi Ghetti costretti. a chiudere bottega» Università, grido d'allarme per il futuro «A pagina 4 «Alle pagine 2-3 Confesercenti regionale Musica classica Manzoni confermato presidente Domenica il. concerto i di Accordo A pagina 25 Russi Imu ridotta sui terreni agricoli \\3!: Nel fascicolo Nazionale «A pagina 10 Lughese, ex presidente di Ginori Monte dei Paschi, indagato Villa Lavori prolungati Mareggiata Cervese, s op •::'''''Eigismos fuori stagione divora due bagni per un mese • .•.•.•,.•.•.•.•,•.•.•.:••••::::,:•:•••:••, A pagna 19 • « A pagina 7 GELATI§Th '4111141.UiNORASIMIO, -quadrastudícUnfo tín9ritzb ttitti i fornitori che hanno Ixameaso 41 l'aPertra <fetta adateria A pagina 22 ARTARREDO GROUP • www.artarredogroupit.. I41MIaIEIEIcASADtOII-44101147111/1ESSENZIALEN • .4411101011111/. slwomínguzzi@iìbero-it . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . $1MOA41i 1/i $417141414141 $4141714141414141414141414141 GAIMA 4 41009""f•gairsa-h. '0000 '000000 '0000 '0000 '0000 '441 IV% ..~-dmresm~:tm t nil zmcM1 Piallotitatia3itaiLcorn miwtgrupocoirfet›it • Pagina 6 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press unE 17/05/2013 il Resto del Carlino RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. «Volkswagen ci costringe a chiudere» La famiglia Ghetti: «Licenziamenti inevitabili». Data finale: il 5 agosto «ALLA nostra società non resta ora che attendere la chiusura del sito di Ravenna il 5 agosto prossimo (marca Audi), che comporterà la dolorosissima ma inevitab4ile conseguenza di un ulteriore ricorso alla cassa integrazione e/o a licenziamenti». Per la prima volta la famiglia Ghetti interviene nella vertenza che la contrappone alla Volkswagen Group Italia e annuncia che ogni ipotesi di salvataggio delle concessionarie di Ravenna, Faenza, Lugo e Cervia è tramontata. Almeno per il marchio Audi, perché il recesso imposto dal gruppo automobilistico tedesco scadrà, per il marchio Volkwage n, il 14 settembre 2014, IN UNA LUNGA LEITER& firmata Ghetti Giovanni s.r.l., l'azienda fiientina ripercorre le tappe della sua attività nel Ravennate, dove è presente fin dal 1963 «risultando inserita, fino al 2011, tra le prime 20 concessionarie di Volkswagen Group Italia con una vendita di oltre 3000 auto all'anno (tra nuove ed usate)». Nonostante Ghetti avesse predisposto un progetto di adeguamento del- lo show room a 18 vetture esposte, nell'agosto 2011 «ha inopinatamente ricevuto la laconica conniniCaZi011e di recesso dalla concessione di vendita delle autovetture Audi, marchio che da solo rappresenta circa il 40% del suo intero fatturato», Motivo? «In. conseguenza della necessità di adottare diverse soluzioni organizzative per l'area di gravitazione commerciale in cui la vostra azienda opera». La Ghetti ha quindi «contattato Volkswagen Group Italia tentando di farla ritornare sui propri passi. Tutti i tentativi e gli incontri sono stati cosicché abbiamo dovuto SENZA SCAMPO C mtra tt o Tramor.t 1 salvataggio delle concessionarie di Ravenna, Faenza, Lugo e Cervia per ii. marchio Audi recesso imposto dal gruppo tedesco scade it 14 settembre 2014 Pensare che quatta detta Ghetti, fino al era tra te prime 20 concessionarie Volkswagen Group ItaLia con una vendita di oitre 3000 auto all'anno accettare l'idea che non vi fosse spazio ne per un dialogo costruttivo, né per una soluzione bonaria della vertenza, tant'è che nel settembre del 2012 la nostra Società ha ricevuto la comunicazione di recesso anche dalla concessione di vendita delle auto Volkswagen (efficacia settembre 2014)». GHETTI SPIEGA «di aver profuso tutti gli sforzi per tutelare i posti di lavoro dei cento dipendenti complessivamente occupati a Ravenna, Faenza, Lugo e Cervia, in ciò fin da subito supportata dalle forze politiche locali e provinciali e da tutte le organizzazioni sindacali». Da Volkswagen Group Italia — «nonostante tutti i nostri sforzi congiunti» — è arrivata l'indicazione di imprenditori interessati ad un subentro. Nonostante lo scambio di documentazione e «difficoltosi» contatti, «il 10 aprile i suddetti imprenditori ci hanno comunicato di non essere più interessati al 'subentro'. Naturalmente, è stata subito informata Volkswagen Group Italia, che, ad oggi, non ha dato riscontro alcuno)-). Il 5 agosto si chiude. TENSIONE Stato dà agitazione davanti u cancelli `^,,`2,-1' - Pagina 7 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 17/05/2013 il Resto del Carlino pressunE RAVENNA Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Direttore Responsabile: Giovanni Morandi VERTENZA «SITU ONE PESANTE A LUDO: DI PEN DENTI s EN CASSA» C l i ncontra rev "INtip ciA att , dC.i ATI e d per i il r de prese i agen Italia intese anlpe,sg,anr' rùvare un liu,zipoinre....."spieergoaniai,:qu t<t a.n ldusT'ui ::11°Pli° o Ha el:ì1:nstse 1, ,aì ethii" 'lra della. concessionari e chein ip,ateai ipotesi dican b orti° unaMantw concess, d e51()narla» se. tramo --- ta altre ' petlnrethr aettrui-$a i i e"a chiaro 5 roo. la s»oulsu u aGnwnear 32Clbooi se zion devol n‘ loeit k'sfa,il o :e o'n piuttosto a strategia < l letti n'eh° dei fiftititlillija che ormai osopnet\t7eaniguocano...,più i " .(;]il:112:;1"e'a deu'sinurtamtdeill"15tliaa:osliae;r:P'eear‘ la cc: n:sicengietla ,a,ndr:pirn Logo, aaocgeatsieastae eew h aa s Irto dmeical r ce,lti.3:: 1 peaorejisarao no e .gls''oidr 11 elfi du e l la del on si sa se a giugno ' fldettr.loag»a:pe i fondi. per elrog Pagina 4 LOStrilet a uhiddr e,• Pagina 8 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE il 17/05/2013 Resto del Carlino RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. GUARDIA DI FINANZA UN LUGHESE NELLA RETE RICICLAGGIO, 68ENN.-'_: IN CELIA SAREBBE anche un lughese nella \,.„Amaxi-organizzazione dedita al riciclaggio, che, secondo la Guardia di Finanza di Palermo, sarebbe stato realizzato attraverso l'esercizio abusivo dell'attivita 'di intermediazione e con sistemi diretti a eludere la tracciabilità delle operazioni finanziarie, aggirando il circuito bancario. Queste, secondo i Dm del pool ai Palermo, coordinato dal procuratore aggiunto Vittorio Teresi, le ipotesi principali a carico delle 22 persone finite in cella e delle 12 che sono andate agli arresti domiciliari. Tra gli arrestati il lughese Luciano Poggialini di 68 anni. Il gruppo avrebbe agito per importare e commerciare nel nostro Paese ingenti quantitativi di oro, trattando con un agente sotto copertura, simulando la disponibilita' di decine di milioni di euro in contanti, depositati in parte in Italia e in parte all'estero, si era finto interessato alle proposte di vendita di partite di denaro in contanti in divise estere, tra i quali dollari statunitensi, franchi svizzeri, mon nordcoreani, e banconote apparentemente rilasciate dalla Federal Reserve Usa (i Silver). Il vantaggio sarebbe stato il cambio di queste somme di denaro nel controvalore in euro ridotto del 15 % rispetto al valore ufficiale ai cambio. Pagina 15 r.R.N55..07àP; indagata wi alto lughem Pagina 9 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 I k, press LinE 17/05/2013 il Resto del Carlino RAVENNA Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Direttore Responsabile: Giovanni Morandi Diffusione: n.d. SUOL OGGI ALL'UNIVERSITA' DI BOLOGNA LA CERIMONIA DI CONSEGNA DEI RICONOSCIMENTI Studenti del 'Mai-coni premiati ai Giochi regionali della chimica UNA DELEGAZIONE di cinque studenti ne' e quest'oggi uno studente della scuola lu- dell'Istituto tecnico industriale `Marconi' di Lugo ha partecipato alla fase regionale dei Giochi della chimica. Gli studenti (nella foto con i docenti Laura Dall'Olio e Flavio Poggiali) Danilo Balbino, Nicolò Boschi, Giacomo Strocchi della classe 2 ° A meccanici, Alberto Cappelli e Luca Tagliaferri della classe 2'B elettronici, si sono confrontati con altri duecento studenti coetanei provenienti dagli istituti scolastici superiori di tutta la regione. L'Itis lughese, per il primo anno, si è cimentato in questa 'competizio- ghese, Luca Tagliaferri, verrà premiato come primo classificato appartenente a una scuola che, per la prima volta, ha partecipato alle Olimpiadi della chimica. La cerimonia di premiazione è in programma oggi, alle 16, al Dipartimento di chimica 'Giacomo Ciarniciad dell'Università di Bologna, e la cerimonia sarà preceduta da una conferenza che ha per tema 'Chimica e creatività' che vedrà come relatore il docente Vincenzo Balzani, coautore del celebre libro "Energia per l'astronave terra". • Pagina 20 Pagina 10 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press LinE 17/05/2013 Resto del Carlino il RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi kNOVI.AE.,'W Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. NIENTE PREMIO NAZIONALE PER COLPA DI ALBERI ABBATTUTI Leg Mente 'bacchetta' il Comune «Lugo ha un ottimo regolamento d.1 verde, ma poi non lo rispetta» «LITGO ha perso il premio nazionale di Legambiente per il :fotovoltaico a causa degli alberi abbattuti per la realizzazione dell'impianto di via Sant'Andrea». A comunicarlo è Yuri Rambelli, presidente del circolo Legambiente Bassa Romagna. Il rapporto Comuni Rinnovabili, spiega, «intendeva premiare l'Unione dei Comuni della Bassa Romagna, ma l'impianto fotovoltaico nell'area dell'ex inceneritore ha rovinato tutto. Legambiente, da sempre favorevole all'utilizzo delle energie rinnovabili, voleva assegnare il premio all'Unione per le misure innovative contenute nel nuovo regolamento urbanistico edilizio in tema di fonti ritmovabili, coibentazione e tutela del verde. Ma quando dalle parole si è passati ai fatti, la situazione è risultata un po' diversa: il Rue (Regolamento urbanistico edilizio) contiene ottime norme, compreso un regolamento del verde che dice chiaramente come devono comportarsi i cittadini per salvaguardare il patrimonio arboreo, ma quello stesso regolamento non è stato seguito dal Comune di Lugo nei mesi scorsi, quando si è trattato di realizzare l'impianto fotovoltaico di via S.Andrea, nell'area dell'ex ince- getZtk%A„, Uno degli alberi tagliati nell'area dell'ex inceneritore di Lugo EX tRTORE «Per non fare ombra ai pannelli fotovottaici tagliate piante di atto fusto» neritore». Il riferimento è agli alberi abbattuti per realizzare il nuovo impianto. Un filare, prosegue Rambelli, «di una decina di alberi d'alto fusto, probabilmente di una quarantina d'anni, che in teoria avrebbero dovuto essere tutelati dal regolamento del verde, che prevede infatti che 'in caso di installazione di nuovi pannelli solari e fotovoltaici dovrà essere valutato il corretto posizionamento rispetto a tutte le alberature pubbliche esistenti e circostanti'». Le piante in questione avrebbero però fatto ombra ai nuovi pangelli, e così sono state abbattute. E singolare, conclude Rambelli, «che un Comune che spiega ai cittadini come si devono comportare per tutelare il verde, non colga poi l'occasione per dare il buon esempio. Per questo, nonostante l'Unione dei Comuni avesse meritato il premio di Legambiente, abbiamo pensato che non fosse il caso di assegnarglielo. Norme e regolamenti per la tutela del verde e la promozione delle energie rinnovabili sono strumenti importantissimi per uno sviluppo realmente sostenibile, ma è fondamentale essere coerenti nelle azioni che si vanno a realizzare concretamente sul territorio». Sull'argomento Legambiente Bassa Romagna ha realizzato un video reportage visibile sul sito www.terramagazineit; altre informazioni e immagini sono visibili su www. legambientenews.it Lorenza Montanari Pagina 20 — ,,,hente o,cc'lera il Comune Pagina 11 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press unE il Resto del Carlino RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi 17/05/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. V' kV rurnenì sorpresi Tre contavici rame UNA A cima „ c h li d aV 1 di al r.,-.i` nt1,r07 3e, attrezzi da Se Ilc u e dj.ezzi Itre„ 9,0iteilì asso resse ta ce,ii.,i.etensí '.." , n asp,Iratoe na atea ,>uni il b ità iitii'`3 con ' ,Prroovbiaa,.. un LlibQ a--a 1)tu:raer3:11:pee,r izzat' ogni; slrleell' /5, la-u --lo mutocarr, n.,te. all'in are , s o tre o su L'era ,;lesa . -,, . °no gio LUibr,11.11 5''-g-° aanira 1 e,„t,:t(iiiiB\4-7'agn inier. io 21(.3ni:,' acavall 0110 "casi. effe (me d 1un effettuato I un'''un' 1, 4 1,- I tet,,,e la T gnac ba vaaie, urlo neI ,.re' -Urne r' e 't 7'1 , _ s i.„,`u.aga Pe li s,.,_,,,, ono stati ,-.. s„ '4<41.0fle . in: in eon `i 2.: Pr Orjartiustif curso SO_iatti alio Pcate asso, :::, oi ,osa:fo:anle : is.t:t tre:i e; o g a rm g citI a , TseugeElt:u°0. e s ::rute 512as .; nle ha s'e cari terga ,i 5 ,tn Sono ebe cerga erse a£ ul ve,_ cere s 1 la nza dei':ci° l rurne . - 1 :0'; I:13 l'e Pagina 12 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE il 17/05/2013 Resto del Carlino RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. CONTZSA ESTENSE LA GIOVANE HA AVUTO LA MEGLIO SULLE RAGAZZE DELLE ALTRE TRE CONTRADE E' Martina del rione Stuoie la 'Soave creatura' Petralia del rione Madonna delle Stuoie si è aggiudicata il titolo di 'Soave Creatura 2013' nella tradizionale gara della Contesa Estense che vede le ragazze dei 4 rioni lughesi sfidarsi in prove di portamento, dizione, abilità e precisione. La gara si è svolta mercoledì sera, a conclusione della giornata dedicata a Sant'Ilaro, patrono di Lugo, e, malgrado il maltempo, ha registrato la presenza di un folto pubblico. Riservata a giovani 'donzelle' di età compresa tra 16 e 23 anni, la Soave Creatura è un'iniziativa ispirata alla tradizione dei frati carmelitani, in uso sin dal XV secolo, di conferire a una ragazza non abbiente, ma meritevole per virtù e integrità, una dote per il matrimonio. Ora i tempi sono cambiati, e MARTINA FOLTO PUBLICO Nonostante íl maltempo, tante persone sono accorse ìn Largo Baruzz la gara è finalizzata solo a individuare la ragazza più abile, precisa e, appunto, 'soave', doti che alla giovane Martina (nella foto) non mancano. A lei ora spetterà il compito di fare l'estrazione per l'assegnazione della posizione delle squadre sul campo del Palio della Caveja, il tiro alla fune tra le squadre dei 4 rioni che domenica chiuderà la Contesa Estense 2013, Nel frattempo, proseguono le iniziative della Contesa. Oggi giorna- ta dedicata ai più piccoli: alle 16.30 nel piazzale del Pavaglione, scuola di circo per i bambini a partire dai 5 anni, e alle 21 spettacolo di giocoleria per bambini realizzato da un gruppo circense, di cui potranno essere protagonisti anche i bambini che avranno partecipato all'iniziativa del pomeriggio. Domani spazio allo sport: alle 16 partita Bagnacavallo-Mantova della serie C di di tamburello, mentre la serata sarà dedicata alle ricostruzioni storiche, in piazza Martiri e nella Rocca: alle 21, ci sarà la rievocazione del Corteo di Borso D'Este, con i rioni di Lugo, cui seguiranno lo 'spettacolo d'arme' del gruppo storico Cinquedea e una partita dell'antico gioco del pallone col bracciale. Pagina 20 Pagina 13 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press unE il Resto del Carlino RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi •■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■ Fau s s,:zjs Stasera si festeggia lo scudetto juventino C'è attesa tra gli juventini di Fruges, Massa Lombarda e località limitrofe, per la festa ('Come sempre... Campioni) per conquista dello scudetto, in progranuna stasera, dalle 20 al bar Fruges, locale situato nell'omonima frazione. Organizzano la serata alcuni bianconeri della zona come l'ex sindaco di Massa Daniele Bassi, il tabaccaio/edicolante Gian Paolo Berardi e i proprietari del bar Fruges: Meris e Mario. Ci saranno piadina, salsicce, vino rosso e l'immancabile taglio della torta 'zebrata'. U.'G E' il giorno della 'Mille Miglia' Questa mattina storico appuntamento a Lugo con le auto storiche della Mille Miglia. Oltre 400 fiammanti auto d'epoca transiteranno per il centro, circa dalle 8.45, e sosteranno per un controllo orario in piazza Baracca. le auto poi si dirigeranno alla volta di Ravenna percorrendo la San Vitale e passando da Bagnacav allo. Us'W Iniziative per ricordare don Carlo In occasione del 7 0 an n ÉVC37sario della scomparsa, oggi Lugo ricorda Don Carlo Marabini, per molti anni parroco di San Francesco di Paola. In memoria di Don Carlo, nella Chiesa del Carmine sarà celebrata una messa alle 18, cui seguirà, alle 21.15, un concerto a due organi di Monika Henking e Sarah Brunner, organiste molto affermate a livello internazionale. LUGC Si parla di 'Guarigione del cuore' Si intitola `La guarigione del cuore' il libro che sarà presentato questa sera alle 21 alla Casa dei Popoli, in via Matteotti 129 a Lugo. All'incontro, organizzato in collaborazione con l'associazione Arcobaleno e Civiltà Etica, interverrà il coautore del libro e filosofo Gianiuca De Gennaro. Coordinatore della serata sarà Paolo Zama della Casa dei Popoli. Pagina 14 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 17/05/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. press unE ii Resto del Carlino RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi CSE. ‘:S DOPPIO APPUNTAMENTO I vent'anni del Kamikazen ad Alfonsine e corti da tutto mondo al teatro Rasi DOPPIO appuntamento con il cinema di qualità. Al Gulliver di Alfonsine, per i 20 anni del Cineclub Kamikazen, alle 21.15 verrà proiettalo 'll grande Lebowski'. Al termine festa e mostra con le locandine dei film più significativi dal 1993 ad oggi. Al Rasi, dalle 18, terza giornata del festival 'Corti da sogni'. Tra gli ospiti il regista venezuelano ignacio Marquez con il suo Sueno down'. Tra gli italiani, l'horror 'Vai col liscio' con Raul Casadei, Pif e Mastandrea. in arrivo, dagli Emirati Arabi, regista Howaíd Yasser. Proiezioni al vía alle 18 e alle 19.30 'aperitivo col circolo sogni'. Pagina 15 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 17/05/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Direttore responsabile: Pietro Caricato Diffusione: n.d. avis provinciale ravenna avis Raverirra Via T. GtAii, 100 volo provinciale ravenna www.a■da.1 a di Ravenna Faenza-Lugo e Imola 30517 III i[ II13Ii I \ • ornere Ravenna Via T. Ciuf, 100 à.§ 17/05/2013 orriere \ press unE euro 1,20 Anno XX / N. 134 REDAZIONE E PUBBLICITA: VIADE GASPERI.5-RAVENNA-IEL 0544-218262FAX:0544-33793.9EDIZIONE IN A.P.-D.L.351'03 (COM ,. IN L 2P92Po41 ART.1 COMMA1-DCBFORLI'ALTRE SEDI: RIMINI (.0541-354111), FORLÌ (0543-15520), CESENA (0547-411900), IMOLA (0542-28780). ASM (0549-995147) - E-MAIL: RAVENNACORRIEREROMAGNAJT - IN ABBINAMENTO CON LA STAMPA Al 42 ani ai guata ogg sàdaSlial VENERDÌ 17 MAGGIO 2013 A l o I .ffiri della Pausini le dicono auguri can un flash nto13 ola è lunedì salire al 2 Andiobook questa Mate sol il sale di Cervia. Semina il panico tra i ragazzi armato di machete «Vi ammazzo tutti». Scatta il fuggi fuggi Senzatetto arrestato dai carabinieri RAVENNA Pd, Pagani: resto io fino a ottobre Da correnti solo caos RAVENNA. Con una machete cere un 53enne pugliese che ieri in mano semina il panico nel ha patteggiato un anno di reclucentro di Cervia prima di essere sione. arrestato dai carabinieri. In car•SERVIZI a pagina 3 RAVENNA. Dal segretario provinciale ora anche onorevole Alberto Pagani un monito: fino a ottobre resto segretario, chi vuole destituirmi ci provi e vediamo come finirà. • BISSI a pagina 5 EXE71,2,ZIrM Mps, Finanza a Ravenna Tra gli indagati spunta il nome del finanziere Villa RAVENNA. Un altro ravennate finisce nella lista degli indagati nel caso Monte Paschi di Siena, dopo il lughese Gianluca Baldassarri ora spunta il nome di Roberto Villa, accusato di riciclaggio e sotto inchiesta anche a Firenze per il crack della storica Richard Ginori dichiarata fallita lo scorso gennaio. • SERVIZIO a pagina 7 L'imprenditore ravennate Roberto Villa coinvolto nell'inchiesta Mps Sesso alla Bassona con un trans In tre nei guai RAVENNA. Atti osceni in luogo pubblico questa l'accusa per tre uomini (tra cui un medico) sorpresi alla Bassona con un trans brasiliano dalla Guardia forestale. Un viado in strada • SERVIZIO a pagina 4 MEIMMINEMIRENEINER FAENZA Maxi schianto Quattro feriti Gravi in due Un carabiniere con il machete sequestrato all'uomo (Foto Massimo Fiorentini) IMOLA. Sarebbero due trentenni italiani gli autori del brutale pestaggio Sorprende i ladri picchiato a sangue , FAENZA. Spaventoso schianto frontale sull'Emilia. Quattro le persone ferite ieri sera. Due di queste, un 27enne e una 42enne, sono in gravi condizioni. • SERVIZIO a pagina 9 WaHlaME2LN23 LUGO Un 84enne all'ospedale dopo una violenta aggressione in casa Riciclaggio: IMOLA. Sorprende i ladri nel magazzino agricolo adiacente alla sua casa ma non ha nemmeno tempo di fiatare che i due lo prendono a pugni e lo lasciano sanguinante per terra. Per le percosse è stato ricoverato all'ospedale, ma non sarebbe grave, un 84enne imolese. • SERVIZIO a pagina 12 Imola, degrado al Piratello Esposto del Pdl • SERVIZIO a pagina 13 68enne ai domiciliari LUGO. C'è anche un lughese 68enne - ora ai domiciliari - fra i 34 arrestati nell'operazione della Finanza partita da Palermo contro il riciclaggio. • SERVIZIO a pagina 11 a S In t`Alberto ca. Pagina 16 di 63 \ \• 17/05/2013 orriere di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Direttore responsabile: Pietro Caricato Diffusione: n.d. pressunE I sindacati: «Per la Banca di Romagna ora serve un piano industriale» In vista della fusione con la Cassa di risparmio di Cesena le rappresentanze aziendali chiedono garanzie per i dipendenti LUGO. «Un piano industriale dettagliato e credibile». Lo chiedono con forza i sindacati - Cgil Fisac, Uilca e Dircredito (sigla quest'ultima dell'area direttiva) - ai vertici della Banca di Romagna, alla luce dei risultati di bilancio resi pubblici nell'assemblea del 6 maggio e dell'annunciata fusione con la Cassa di Risparmio di Cesena. E a pochi giorni dall'assemblea, lunedì prossimo, che rinnoverà i vertici della banca lughese e faentina. «Solo un piano industriale dettagliato e attento - sottolinea in particolare Dircredito potrà far rimettere in moto la macchina produttiva». Le rappresentanze sindacali aziendali delle tre sigle di categoria esprimono «preoccupazione» rispetto ai dati di bilancio, in particolare «la chiusura a - 5 milioni, con accantonamenti di 22 milioni senza introiti dalla Bce»; una situazione diversa, precisano, dalla capogruppo cesenate che «accusa un dato finale di -5 milioni pur avendo in bilancio una plusvalenza Bce di 42 milioni ed accantonamenti per 68 milioni». Banca di Romagna, sottolineano a tal proposito i rappresentanti dei lavoratori, «è circa al 40 % della Cassa di risparmio di Cesena, e senza gli accantonamenti - consigliati dalla Banca d'Italia - avrebbe presentato un bilancio in attivo ottenuto da attività caratteristiche, mentre il bilancio della capogruppo sarebbe stato comunque in perdita». I sindacati stigmatizzano pure il mancato taglio dei compensi ai membri del cda «in un periodo di forti riduzioni dei compensi degli amministratori sia pubblici che privati». Specie a fronte del trattamento diverso prospettato per i dipendenti, che «si vedranno tagliare il premio aziendale del 25 % - quota che sale al 30 % per i dirigenti - mentre risulta che i soci siano stati comunque remunerati a fronte di un bilancio del Gruppo chiuso a - 14 milioni». La fusione «che non sia figlia di un piano industriale credibile e di forte vantaggio per entrambi i territori delle due banche», ammoniscono quindi le rappresentanze sindacali, «non troverà mai il nostro appoggio». Le priorità restano «la salvaguardia occupazionale e la tutela dei diritti dei lavoratori», senza però dimenticare «la difesa del marchio Banca di Romagna e il mantenimento di un'indipendenza decisionale che rappresenta una risorsa per il territorio». I bancari chiedono risposte Pagina 11 Pagina 17 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE 17/05/2013 orriere di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Direttore responsabile: Pietro Caricato Diffusione: n.d. Riciclaggio: in manette 68enne lughese Maxi-organizzazione sgominata dalla Finanza a Palermo: 34 arresti, 98 denunce LUGO. C'è anche un lughese - il 68enne L.P., ora ai domiciliari - fra le 34 persone arrestate a seguito dell'operazione della guardia di finanza partita da Palermo contro il riciclaggio. Fra le persone finite in manette - 22 condotte in cella e 12 ai domiciliari - figurano avvocati, commercialisti ma anche due carabinieri e un giudice del Tar del Lazio. L'indagine delle Fiamme gialle ha consentito di sgominare una maxi-organizzazione dedita al riciclaggio, che sarebbe stato realizzato - se- condo i pm del pool di Palermo - attraverso l'esercizio abusivo dell'attività di intermediazione e con sistemi diretti a eludere la tracciabilità delle operazioni finanziarie, aggirando il circuito bancario. L'operazione della Finanza è scatta ieri alle prime luci dell'alba. Il giro di riciclaggio di denaro sporco e di commercializzazione di oro senza autorizzazione ipotizzato dagli inquirenti si sarebbe articolato in Italia e all'estero. In manette sono finiti anche soggetti operanti nell'area dell'intermediazione finanziaria e facenti capo a Gianni Lapis, noto avvocato tributarista palermitano, già prestanome di Vito Ciancimino, ex sindaco di Palermo. Nel corso dell'operazione sono state effettuate anche 85 perquisizioni che hanno portato al sequestro di valuta straniera per un controvalore complessivo superiore a 11 milioni e mezzo. In totale sono 93 le persone denunciate. Al fine di smascherarle un militare delle Fiamme Gialle è stato infiltrato per mesi nell'organizzazione criminale operante su tutto il territorio nazionale e all'estero. Le indagini - coordinate e dirette nelle ultime fasi dal Procuratore aggiunto, Vittorio Teresi, e dai sostituti, Daniele Paci, Lia sava e Dario Scaletta - hanno accertato la presenza nel gruppo criminale anche di avvocati, un giudice del Tar Lazio e due carabinieri, i quali, dietro la prospettiva di lauti compensi, avrebbero fornito il proprio apporto qualificato nella programmazione e nella realizzazione degli affari di cambio valuta di provenienza illecita. Pagina 11 Riciclaggio: in manette 68enne lughese ClAdi nmee aure.7Jd sul Gni,. deuun Pagina 18 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 17/05/2013 orriere di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Direttore responsabile: Pietro Caricato Diffusione: n.d. pressunE \L.\\\ \ \\\ \\ \\ \\ \\\ \\ \\ \\ NZ: \\\ . ■, \, In tanti per processione e Soave creatura LUGO. Dopo la processione, nella giornata del patrono S. Ilaro, sotto le logge del Pavaglione a causa della pioggia è stata scelta la Soave creatura. La vittoria è andata a Martina Petralia del Rione Madonna delle Stuoie. La serata si conclusa con un grande spettacolo pirotecnico. (a.r.g.) Pagina 11 Pagina 19 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 0_IM\ 17/05/2013 orriere di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Direttore responsabile: Pietro Caricato Diffusione: n.d. pressunE Chili di rame e attrezzi da scasso sul camion: denunciati in tre Sul camion avevano 10 chili di cavi di rame, attrezzi da scasso, guanti, torce, cutter, coltelli di grosse dimensioni, materiale per asportare carburante (tanica e tubo aspiratore). La scoperta l'hanno fatta i carabinieri di Villanova durante un controllo stradale sottoponendo a sequestro tutto il materiale. Nei guai sono così finiti tre giovani rumeni che erano a bordo dell'autocarro tutti denunciati all'autorità giudiziaria. .. . BAGNACAVALLO. I carabinieri con la merce sequestrata Pagina 11 Chlidinne attleza da sass. md camion' d,nuncio m tre Pagina 20 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 FOCE press unE 17/05/2013 ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Direttore Responsabile: Stefano Andrini Diffusione: n.d. [31 11[1 1. 1, NE., !-111,11J1Ivi ! • OTTICA IN CENTRO A CESENA Via 7 EirI. ':i547 21343 , VENERDÌ 17. MAGGIO 2013 DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LOGO & IMOLA 30511 ANNO XVI Motivi economici e nostalgia dei figli dietro al gesto: salvata all'ultimo dal compagno Crisi, ragazza si getta nel canale L'EDITORIALE Se vogliamo essere immortali Angelina bolie si é mu ['lata per non morire. Doppia mastectomia per scongiurare il tumore al seno. E' una notizia da brividi e non pera c. riguarda una delle più belle donne del pianeta, ma perché odora di morte. Nessun uomo, da quando nasce, può evitare il rischio di morire. L'anrice, rinunciando a una parte di sé, ha pensato di allontanare la malattia, la croce, la fine. Una triste illusione: credere elle l'uomo possa fare tutto da solo fino anche a decidere della vita e della 171D71 e. Non ci può essere gioia in una vita inummizzata dal dolore a qualunque prezzo, in un'esistenza senza speranza. Non basta mutilarsi per acquistare il senso della propria vita: la morte - se l'abbiano: dentro - continuerà a fissarci. Maria Neri Oro e contanti dall'estero Nei guai manager lughese Da Lugo se ne era andato 35 anni fa per cercare fortuna. Ma Luciano Poggialini, nella città di Baracca, lo ricordano molto bene. Il 68enne, ora è finito nel bel mezzo di un'inchiesta per riciclaggio e traffico d'oro e valute straniere. A pag.21 LIDO DI DANTE NUDISTI A PROCESSO l'rimo processo ieri mattina contro un naturista beccato senza costume in Bassona. L'imputazione è di atti contrari alla pubblica decenza. A pag.13 'ha afferrata per un braccio, mentre ormai si era lasciata andare nell'acqua, dopo aver ingerito un mix di alcol e amidepressivi. Finché non sono arrivati i carabinieri e l'ambulanza, che l'hanno definitivamente salvata, tirandola fuori dal canale e portandola al pronto soccorso. Non ha avuto un esito drammatico l'episodio avvenuto nella tarda serata di mercoledì nella zona del Pala De André, lungo il vicino canale Lama, dove lilla donna di origini polacche ha tentato il suicidio. Il trambusto, tra viavai di pattuglie e mezzi di soccorso, ha attirato però l'attenzione di molti in tutta la zona. Motivi economici, uniti alla nostalgia dei figli, lasciati nel Paese natale, infine una litigata con il compagno. Erano le 21.30 passate quando la donna si è avvicinata al canale. Mossa dalla disperazione ha tentato di farla finita. A salvarla l'intervento del compagno e dei carabinieri. Soccorsa dal I 18 è stata poi portata all'ospedale. A pagina 11 PAURA A CERVIA Minaccia ragazzi con machete Nella centrale piazza Evangelisti di Cervia ha impugnato una machete contro ragazzini e genitori. Per questo mercoledì notte i carabinieri della locale Compagnia hanno arrestato Michele Paolino, 53enne disoccupato di Bari senza fissa dimora che da circa un anno si aggira per il litorale ravennate. A pagina 23 FAENZA Grave un uomo portato al Butalmi Schianto in via Emilia Ferite cinque persone IL VASUMETTO dAndreaVastrni remendo schiaMo nella notte nel faentino, all'altezza di Basiago. Erano passate da poco le 22 quando all'incrocio tra via Emilia Ponente e via Mano è avvenuto un drammatico incidente frontale che ha coinvolto mt'Alfa -Borneo 159 e uno Lancia Ynsilon. Cimpie i feriti - uno in Cr, 13 ti Ilzi rl i critiche è statu trasporiam al Bufalini -, e Stilli) dovuti intervenire i Vigili del fuoco di Faenza per estrarne tre che erano restati incastrati nell'abitacolo. Sul posar quattro arnbulan, del 118 e, per i rilievi, i Carabinieri e la Polizia municipale. IMOLA E CIRCONDARIO POLITICA Escandescenze Aggressione Dopo un malore mena tutti I ladri picchiano 84enne in casa Dopo essere stramazzato a tetra con la bici per un malore nel parcheggio dell'ufficio postale di via Grieco, un uomo si riprende all'arrivo dei soccorritori e comincia a dare in escandescenze. Cerca di colpire chi gli capita a tiro anche con la borsa, fra personale del 118 e vigili urbani, prima di cadere di nuovo a terra. A pagina 25 Un 84enne di Sesto Imolese stato aggredito alle 1.30 di mercoledì da due ladri che l'anziano aveva sorpreso all'interno della sua abitazione in via Nuova. La reazione dei malviventi è stata violenta e il malcapitato, colpito al volto, è caduto per terra battendo la testa. I ladri sono fuggiti senza asportare nulla. A pagina 25 Pd II segretario "..\.13 4 41,/ Pagani non molla Correnti interne, pressioni di successione e futuro del Partito Democratico. Il neo deputato e segretario Pd Alberto Pagani, dopo la direzione provinciale di lunedì, rilancia e non molla: "Resto fino ad ottobre. Se qualcuno vuole destituirmi, lo deve chiedere, altrimenti è ipocrisia". A pag.14 Pagina 21 di 63 -lI l Tel. 0544210464 - Centro storico -Ravenna Vicolo Gabbiani,7 -Zona ~naie Il Ristorante Plaiserla BABALEGS. carattermato da un ambiente dai colori caldi aspettoluminos, dosato d'aria sta dl un'area esterna antstante. La cucina tl propone la riossIblathdl gustare sia r piatti della tipica cucina ronsagnola sia di scegliere tra unbmpia varie. Risse. I menu sono a vanesio.. stagionale, dessen di produzione posala, ampb selezione di vinipregiai regionali e nazionali. sai pian. a soli 7 eum. • press LinE FOC E DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA Direttore Responsabile: Stefano Andrini 17/05/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Vetrata dell'Arma sfondata a testate a Lugo: dieci mesi veva bevuto talmente tanto da fare segnare un tasso alc olemico di 1,2 perfino a 12 A re dai fatti. Risultato: era stato arrestato due volte nel giro di un'ora nello stesso bar di Fusignano: la prima per resistenza a pubblico ufficiale e la seconda per evasione dai domiciliari. Quindi, una volta in caserma, si era lanciato contro una vetrata sfondandola. Portato in ospedale, era stato necessario fargli un'anestesia totale per eseguire gli esami Il protagonista di quanto accaduto nella notte tra il 24 e il 25 aprile scorso - il 48 anni Mohamed Lawal Kazeim, nigeriano ma da tempo residente a Fusignano - ieri mattina attraverso l'avvocato Angela Spani ha patteggiato davanti al giudice Rossella Materia e al vpo Simona Bandini 10 mesi con pena sospesa. Luomo non ha finora risarcito i danni. Tutto era iniziato verso le 23.45 di mercoledì quando i carabinieri della locale Stazione lo avevano bloccato in un bar del posto dopo che l'uomo, durante un normale controllo, li aveva insultati e strattonati. Il nigeriano, molto alterato, era stato portato in caserma per l'identificazione. Poi, su disposizione della procura, era stato accompagnato a casa ai domiciliari dove se ne sarebbe dovuto stare fino al giorno dopo. Sembrava avere capito, e invece verso l'una, in seguito alla segnalazione del gestore, era stato ritrovato nel medesimo bar. Nuova reazione scomposta, questa volta con un carabiniere rimasto ferito a un dito. A quel punto il 48enne era finito in una cella di sicurezza della Compagnia di Lugo. Ma qui aveva iniziato a urlare e a sbattere la testa contro il muro. All'improvviso era riuscito a prendere la rincorsa e con una testata aveva sfondato la vetrata della porta di un ufficio. Da qui il trasferimento in ospedale con la scorta dell'Arma su espressa richiesta dei medici. Si era resa necessaria l'anestesia per potere eseguire la radiografia al torace e la tac alla testa. Dopo essere stato medicato, verso le 19 del giovedì l'uomo era stato trasferito in carcere. Dopo la convalida dell'arresto, era tornato libero con obbligo di firma alla Stazione carabinieri di Fusignano (ACo). Pagina 22 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 Pagina 15 RAVENNA Noleggia due cassene pomo non le restituisce e finisce nei guai press unE FOC E DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO 8• IMOLA Direttore Responsabile: Stefano Andrini 17/05/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Amarezza Ghetti Auto "Così ci fanno chiudere" TUTTA LA VERITÀ L'azienda faentina per la prima volta racconta come la casa madre Volkswagen Italia da un giorno all'altro le ha tolto la concessione dei marchi `Ci costringe a lasciare a casa 100 dipendenti'. Lunedì protesta dei lavoratori a Verona M entre si avvicina la scadenza del mandato (5 agosto) per la vendita delle vetture Audi sul territorio della provincia di Ravenna, e mentre i lavoratori preparano un'altra manifestazione di protesta (lunedì aVerona) sotto la sede di Volkswagen Italia, per la prima volta esce allo scoperto 'Ghetti Auto. 'Vogliamo una volta per tutte far chiarezza sul recesso esercitato dalla Volkswagen e sulle conseguenti vicende" si legge sul comunicato emesso dalla concessionaria faentina. "Siamo attivi sul territorio dal 1963. Fino al 2011 eravamo tra le prime 20 concessionarie Volkswagen con una vendita di 3000 auto all'anno. Tuttavia nell'agosto 2011, senza che nulla potesse farlo presagire, abbiamo ricevuto la comunicazione di recesso dalla concessione di vendita delle vetture Audi, ossia il 40% dell'intero fatturato". Questo il testo della lettera: "Dovendo adottare diverse soluzioni organizzative per l'area commerciale in cui la vostra azienda opera, comunichiamo la volontà di Volkswagen Italia di avvalersi della facoltà di risoluzione del contratto di concessione per la marca Audi". La Ghetti Auto tentò in tutti modi, inutilmente, di far tornare sui propri passi la casa madre. "Nostro malgrado abbiamo dovuto accettare l'idea che non vi fosse spazio per un dialogo costruttivo, né per una soluzione bonaria della vertenza. Tant'è che a settembre 2012 abbiamo ricevuto la comunicazione di recesso anche per la vendita delle auto Volkswagen (scatta da settembre 2014)". "Da quel momento, supportati dalle forze politiche e dai sindacati, abbiamo profuso tutti i nostri sforzi per tutelare i posti di lavoro dei 100 dipendenti occupati tra Ravenna, Faenza, Lugo e Cervia. Volkswagen Italia si è limitata a indicarci alcuni imprenditori potenzialmente interessati a valutare il 'subentro' alla nostra concessionaria, ma nella sola sede di Ravenna". Iniziarono i contatti con gli imprenditori. "Da subito rimarcammo l'interesse a che il subentro avvenisse non soltanto a Ravenna ma anche a Faenza. Eravamo disponibili a restare attivi anche solo col Service per garantire più posti di lavoro". Niente da fare. "Dopo alcuni mesi di contatti il 10 aprile scorso gli imprenditori ci hanno comunicato di non essere più interessati". Volkswagen Italia, informata, non si è più fatta viva. "A questo punto - conclude la nota di Ghetti Auto - non ci resta che attendere il 5 agosto e la chiusura del sito di Ravenna che comporterà la dolorosissima ma inevitabile conseguenza di un ulteriore ricorso alla cassa integrazione e/o a licenziamenti. Abbiamo fatto il possibile per salvaguardare i nostri dipendenti, sempre regolarmente retribuiti. E non abbiamo ancora compreso perchè Volkswagen ha adottato una decisione che farà perdere 100 posti di lavoro, lasciando nel contempo scoperta e aggredibile da altre marche un'area strategicamente importante come Ravenna-Faenza-Lugo-Cervia". "Le abb iamo provate tutte, ci hanno chiuso le porte in faccia" G. Ghetti Pagina 19 FAENZA ,NTar er92,1>ettiic k .,<tre , - Ghetti Auto La concessionaria faentina dei marchi Audi, Volkswagen e Skoda Pagina 23 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE FOC E DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO 8• IMOLA Direttore Responsabile: Stefano Andrini Lions Lugo incontrano il comandante De Vita Il ruolo e le competenze del Comando Militare Esercito, illustrate dal Generale di Divisione 17/05/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Antonio De Vita che lo guida dall'ottobre 2011, sono stati al centro dell'incontro organizzato dal club Lions di Lugo. A caratterizzare in particolare l'attività del CME fondato, nella sua forma attuale, nel giugno del 2007, è una intensa rete di relazioni e di rapporti con le varie istituzioni del territorio regionale che si affianca ad altre mansioni legate più strettamente all'ambito militare che si svolgono al Poligono di Foce Reno. L'incontro è terminato con la consegna al generale del gagliardetto dei Lions da parte del presidente del club lughese, Andrea Preti. Pagina 21 LUGO ' Un lugliuwetray^li uomini delmelawoo <I oro Pagina 24 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press LinE FOC E 17/05/2013 ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Direttore Responsabile: Stefano Andrini Diffusione: n.d. LUGO L'amministrazione viola il proprio regolamento di salvaguardia del patrimonio arboreo E Legambiente ritira il premio `rinnovabili' già destinato all'Unione della Bassa Romagna Il paradosso del Comune 'verde': pannelli solari al posto degli alberi N essun premio all'Unione dei Comuni della Bassa Romagna all'interno del rapporto nazionale di Legambiente "Comuni Rinnovabili". Il paradosso? Tutta colpa dei... pannelli solari. L'associazione, da sempre favorevole all'utilizzo delle energie rinnovabili, intendeva premiare l'Unione dei Comuni della Bassa Romagna per via delle misure innovative contenute nel nuovo regolamento urbanistico edilizio in tema di fonti rinnovabili, coibentazione e tutela del verde, ma poi quando dalle parole si è passati ai fatti, la situazione si è dimostrata essere un po' diversa. "Il Rue contiene ottime norme - dichiara Yuri Rambelli, presidente del circolo Legambiente A. Cederna - compreso un regolamento del verde che dice chiaramente come debbono comportarsi i cittadini per salvaguardare il patrimonio arboreo; a quanto pare però quello stesso regolamento non è stato seguito dal Comune di Lugo nei mesi scorsi, quando si trattava di realizzare l'impianto fotovoltaico di Nel mirino dell'associazione l'impianto fotovoltaico di via S. Andrea via S. Andrea, nell'area dell'ex inceneritore". Nella zona infatti era presente un filare di una decina di alberi d'alto fusto, probabilmente di una quarantina d'anni d'età, che in teoria avrebbero dovuto essere tutelati dal regolamento del verde, che spiega in- fatti come "in caso di installazione di nuovi pannelli solari e fotovoltaici dovrà essere valutato il corretto posizionamento rispetto a tutte le alberature pubbliche esistenti e circostanti". Le piante in questione avrebbero però fatto ombra ai nuovi pannelli, e così sono state abbattute, come documenta il video reportage realizzato da Legambiente (visibile sul sito www.terramagazine.it). "È singolare che un Comune che spiega ai cittadini come si debbono comportare per tutelare il verde, poi non colga l'occasione per dare il buon esempio - aggiunge Rambelli - per questo motivo, nonostante l'Unione dei Comuni avesse meritato il premio di Legambiente, abbiamo pensato che non fosse il caso di assegnare alcun riconoscimento. Norme e regolamenti per la tutela del verde e la promozione delle energie rinnovabili sono strumenti importantissimi per uno sviluppo realmente sostenibile, ma è fondamentale essere conseguenti nelle azioni che si vanno a realizzare concretamente sul territorio". Pagina 21 LUGO 1.2,191nett:ag.1,i uomini del ielelawoo d oro Pagina 25 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE FOC E DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO 8• IMOLA Direttore Responsabile: Stefano Andrini S.Agata: ecco il bando per gestire il Palasport Resterà in pubblicazione fino al 4 giugno 2013 il bando per la concessione in gestione del Palazzetto dello Sport del Comune di S.Agata sul Santerno. La partecipazione è aperta alle associazioni sportive, senza vincoli territoriali. La nuova convenzione avrà una durata di cinque anni. La struttura sportiva è sita in via Berlinguer 4 a S.Agata sul Santerno. Il palazzetto è dotato di parquet in legno grazie al quale la Federazione Basket ha rilasciato l'omologazione per la disputa di 17/05/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. gare di campionati fino alla categoria Cl. È una struttura polivalente, all'interno della quale è possibile praticare diverse attività fra le quali pallacanestro, pallavolo, judo, karate, lotta, fitness, ginnastica varia, ecc. All'esterno è presente un ampio parcheggio pubblico. Bando visionabile al link http://www.labassaromagna. it/Un ione-deiComuni/Bandi-di-gara Pagina 21 LUGO ' Un lugliuwetray^li uomini del ielelal.C.Ood oro Pagina 26 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press LinE FOC E DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA Direttore Responsabile: Stefano Andrini 17/05/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Lugo Nel furgone 10 chili di rame Nei guai tre giovani romeni I carabinieri della stazione di Villanova di Bagnacavallo durante controlli del territorio messi in atto mercoledì sera hanno fermato lungo la San Vitale un autocarro con a bordo tre giovani cittadini di nazionalità romena. I tre, nullafacenti e pregiudicati, sono stati trovati in possesso di 10 chili di cavi di rame, un rilevante numero di attrezzi per lo scasso, guanti, torce, cutter, coltelli di grosse dimensioni, materiale per asportare carburante (tanica e tubo aspiratore). Il tutto è stato sequestrato insieme al veicolo. I tre, dopo le operazioni di identificazione, sono stati denunciati per ricettazione in concorso, possesso ingiustificato di attrezzi atti allo scasso, porto di oggetti atti all'offesa. Sono in corso accertamenti sul veicolo e sulla provenienza dei cavi di rame. Pagina 21 LUGO ' Un lugliuwctray^li uomini del ielelawood oro Pagina 27 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press LinE FOC E 17/05/2013 DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Direttore Responsabile: Stefano Andrini Diffusione: n.d. L'asso Supremo della mitica Mille Miglia lughese Montanari protagonista della storica corsa dal 1929 al 1954 AMARCORD I a Mille Miglia oggi fa tappa a Lugo. Forse, solo gli appassionati "della corsa più bella del mondo" sanno che il lughese Supremo Montanari (18941979) vi prese parte, per ben nove volte, fra il 1929 e il 1954. Nel '29, si era alla terza edizione e la coppia Montanari-Mondini, su FIAT 509 fu costretta al ritiro. Andò meglio l'anno successivo: 33° posto su FIAT 1100 n. 39, nell'anno in cui trionfarono Tazio Nuvolari e Giambattista Guidotti su Alfa Romeo 6C 1750 GS. Ancora un ritiro nel '33, poi un lungo intervallo senza iscriversi e, quindi, gli anni 1949-1954, quando Supremo Montanari fece registrare sei partecipazioni consecutive, col miglior risultato di sempre nel 1950: 11° posto (su 375 partiti e 213 arrivati) col co-pilota Pietro Filangeri, ovviamente sempre su Fiat. Quella 17a edizione vide l'affermazione dell'industriale Giannino Marzotto in coppia con Marco Crosara su Ferrari 166 MM motore 195 Coupé Touring. Dopo il ritiro nel '51, le ultime tre Mille Miglia, tutte targate FIAT "8 v", la migliore delle quali fu quella del '53, 23° posto con Bombardini. Supremo Montanari era nato a Lugo il 31 ottobre 1894, da Sante e Giovanna Ricci. Ebbe diversi fratelli, fra cui Aderito, Mario, Adeodato, Gigiotti. Dal matrimonio celebrato nel 1916 (la sposa non era ancora ventenne) vennero tre femmine ed un maschio, scomparso prematuramente; nell'ordine: Ester (1918), Wally (1920), Carla (1921) e appunto Supremo junior (1926-1942). Le fonti lughesi lo qualificano come "industriale", "agente FIAT a Lugo". Sicuramente la Ditta Supremo Montanari nel '29 esisteva già (lo attesta il Rignani, volume secondo, p.192) e si sa per certo (grazie a delle pubblicità dell'epoca) che negli anni 19301931 lavorava prima nella Società Auto Pubbliche di Piazza a Lugo e poi - si legge sul "Corriere lughese" del 22 marzo 1931 - "gestisce per conto proprio il servizio con automobili normali e di lusso a prezzi di assoluta concorrenza" nel "Garage FIAT" di via Libertà 2 e cioè all'angolo est fra le vie Libertà e Risorgimento, a due passi dalla chiesa del Suffragio, dove, tra l'altro a quei tempi, vi era anche una pompa da benzina. In anni successivi la Concessionaria Fiat si trasferì nell'attuale via Acquacalda e lì, negli anni della guerra o dell'immediato dopoguerra, passò di mano da Supremo Montanari a Guido Bosi, di cui il prossimo 8 giugno ricorre il centenario della nascita. Trasferitosi poi a Ravenna, rilevò la Concessionaria Fiat della città e anche quella di Imola, che poi finì al nipote Giovanni, che con lui aveva preso parte, come co-pilota, ad un paio di edizioni della Mille Miglia. Di quasi tutte le notizie fin qui rac- colte siamo debitori ai coniugi Mino Magnani e Cristina Rinaldi. Mino è nipote di Supremo, in quanto figlio della secondogenita, Wally. Nel suo bel palazzo egli conserva coppe, trofei, medagliere dell'indimenticato nonno, nonché un preziosissimo album di fotografie e la rassegna stampa, con la quale si può ricostruire puntualmente l'onorata carriera di Supremo. Oltre alle nove Mille Miglia, bisogna ricordare l'attività sportiva fra il '25 e il '54, su cui spiccano il Circuito del Savio nel '26, la Targa Florio (25 aprile 1926), la gara in salita sullo Stelvio (18 settembre 1926), nella quale si piazzò primo assoluto. "In salita, mio nonno aveva pochi rivali - chiosa il nipote Mino, con legittimo orgoglio - mi piace ricordare il secondo posto assoluto (primo nella categoria FIAT 1100) nella Bologna-Raticosa del 1946". Giovanni Baldini OGGI L'ARRIVO DEI 422 EQUIPAGGI Questa mattina, la Mille Miglia fa tappa a Lugo con i suoi 442 equipaggi provenienti da tutto il mondo. Il passaggio delle auto storiche è previsto tra le 8.30 e le 13 odierne. Questo il percorso: via Bastia Nuova, SP79, via Fiumazzo, Via Piratello, Via Quarantola, Via Mentana, Piazza Primo Maggio, Piazzale Cavour, P.zza Trisi, Largo della Repubblica, Piazza Baracca (controllo Timbro), Piazza dei Martiri, Piazza Primo Maggio, Piazza Garibaldi, Via Acquacalda, Viale Dante. Pagina 22 11,so Supremo della mitica Mille MHia soffia ■ Ji 50 candeline Il lughese Supremo Montanari, nel 1950 Il suo miglior risultato di sempre con quell'U . posto ottenuto su FIAT Pagina 28 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press unE FOC E DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA Direttore Responsabile: Stefano Andrini GASTRONOMIA Bagnacavallo celebra la piadina unico e vero pane di Romagna Domani e domenica Bagnacavallo rende omaggio con la prima Sagra della Piadina organizzata dalla Pro Loco à "pane di Romagna". Si inizierà alle 18 di domani, quando le vie della città si riempiranno di mercatini con specialità enogastronomiche e prodotti del territorio. Anche i negozi del centro osserveranno un'apertura straordinaria fino alle 23. Alle 18.15 Palazzo Vecchio ospiterà la presentazione del libro Le fatiche del contadino di Radames Garoia e a seguire si terrà l'inaugurazione della mostra fotografica "I forni e le case rurali della Bassa Romagna", a cura di Luciano Pagani. Alle 20.30 sul palco si esibiranno Vittorio Bonetti e la sua band. Domenica 19 maggio le esposizioni nel centro storico saranno allestite dalle 9 alle 23. Alle 10.45 in Palazzo Vecchio ci sarà l'inaugurazione della mostra di ocarine e strumenti musicali dal mondo a cura del maestro Michele Carnevali. Alle 15 prenderà il via da Palazzo Capra uno spettacolo musicale itinerante a cura dell'associazione Entelechia,. Alle 20.30 piazza della Libertà ospiterà il concerto di Alessio Creatura e la sua band. Pagina 29 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 17/05/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. press unE FOCE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA Direttore Responsabile: Stefano Andrini ARTIGIANATO Nuovo direttivo per la Cna lughese Betti confermato presidente Agd Mario Betti è stato eletto all'unanimità presidente della CNA di Lugo e della Bassa Romagna, vicepresidenti a Lugo l'imprenditrice Ines Ancarani e per CNA Bassa Romagna, l'imprenditore fusignanese Massimo Morandi. Oltre al presidente Betti e alla vice Ancarani sono stati eletti a Lugo: Bruno Bassi, Giuseppe Bedeschi, Giacomo Bertoni, Mattia Cornacchione, Emilio Dalla Casa, Katia Di Leila, Paola Fabbri, Nicola Gennari, Daniele Graziani, Michele Lattuga, Massimiliano Leoni, Mara Mulè, Luigi Tamburini, Pietro Valentinotti, Mirco Villa, Andrea Zaganelli. Pagina 30 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 17/05/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. press unE FOC E 17/05/2013 ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA Direttore Responsabile: Stefano Andrini Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. IL TRAGUARDO il 24 e 25 maggio a Lugo open day con degustazioni e animazione Il Gruppo Cevico soffia sulla bellezza di 50 candeline I l Gruppo Cevico festeggia cinquant'anni. Un traguardo importante per il gruppo cooperativo, raggiunto grazie al lavoro di 4.500 famiglie di viticoltori, che coltivano 6.700 ettari di vigneto e procedono alla vinificazione di circa 1,3 milioni di quintali di uva. Una grande azienda agricola che volge lo sguardo al mercato internazionale (+41% l'export del 2012) consapevole che all'estero ci vai solo se hai solide basi dove sei nato. E proprio per rimarcare questo forte legame col suo territorio, il Gruppo Cevico celebra il mezzo secolo di vita con una due giorni di festa aperta all'intera cittadinanza di Lugo con degustazioni, visita allo stabilimento e un evento unico nel suo genere: "Vino e luci nella notte". Appuntamento venerdì 24 e sabato 25 maggio nella centrale piazza Baracca alle 21 con lo spettacolo di architettura visuale ideato da Ruggero Sintoni e dall'Accademia Perduta/Romagna Teatri, video design di Andrea Pedna e animazione in 3D di Danilo Ortelli. Il palazzo del centro storico di Lugo sarà 'inondato' di un intreccio di luci e immagini tridimensionali, unite dal fil rouge del vino. Una concatenazione di tasselli che ripercorrono la storia di Cevico, attraverso i suoi volti, la terra, i luoghi, le sue li- nee di prodotto. Sempre in piazza alle 21.30, grandi e piccoli potranno cimentarsi nel videogioco interattivo Modello Pac man', realizzato da Marco Giordano, anch'esso proiettato su un palazzo del centro storico. La giornata di festa sarà preceduta, alle 19, dallo spettacolo di trasformismo e illusionismo sui trampoli Altolivello (replicato anche la sera), e con l'apertura del chiosco della piadina Romagnola organizzato in collabora- — _.... — L Lo stabilimento Cevico (via Fiumazzo 72) aperto al pubblico per il 50° zione con Deco e Comacar, accompagnato dai vini del Gruppo. Ad animare la serata la musica di dj Lorenz. Il pomeriggio di sabato 25 avrà lo stesso programma con, in aggiunta, l'Open Day con visita guidata allo stabilimento Cevico (via Fiumazzo, 72), aperto alla cittadinanza dalle 15 alle 17. L'ingresso alle iniziative è gratuito. Ripercorrere i cinquant'anni di storia di Cevico significa ripercorrere mezzo secolo di vita agricola della Romagna. Attualmente Cevico rappresenta il 30% della produzione del vino in Romagna, il 17% del vino in Emilia Romagna e il 2,5% su scala nazionale. I quintali di vinificazione sono 1,3 milioni, coltivati da 4.500 viticoltori, in una "vigna" di 6.700 ettari, 1'85% dei quali a DOC. Il patrimonio netto è di 63,966 milioni di euro ed il fatturato consolidato del Gruppo di 125,450 milioni di euro (+23% rispetto all'anno precedente). Punto di forza del Gruppo sono le diverse linee di produzione che coprono ogni segmento di mercato. Fra queste Romandiola (Antica Romagna) destinata al segmento HoReCa che ha messo in atto un progetto qualità attraverso il conferimento esclusivo delle uve da parte di 150 produttori selezionati di collina. Pagina 31 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE FOCE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO 8• IMOLA Direttore Responsabile: Stefano Andrini 17/05/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. IN BACHECA La sagra di Lavezzola in aiuto dello lor Prende avvio quest'oggi la tradizionale Sagra della porchetta e del tortellino di Lavezzola. Questa sera, in piazza dei Caduti e Piazza Mazzini sfilata delle majorettes e concerto della D'Animos Band. Domani, alle 9, 28° Trofeo Paolo Ferrieri, nel pomeriggio incontro calcistico over 30 e esibizione del Circolo Ippico Argentano. Alle 21.30 concerto dei Miami e The Groves. La sagra, come sempre, sostiene l'Istituto Oncologico Romagnolo. Tutte le sere dalle 19 si potranno gustare ottime specialità gastronomiche. Per prenotazioni 337.604976. Russi: la biciclettata dell'Asilo Nido Domani mattina avrà luogo la tradizionale biciclettata dei bambini del Nido e dei loro genitori che per l'occasione prepareranno girandole giravento per le biciclette dei bambini. Partenza da via Roma alle 9.30 destinazione Maneggio di via Vicinale Bosca 1. Per informazioni: 0544 583257. Il fascino notturno del podere Pantaleone Anche quest'anno l'Area di riequilibrio ecologico Podere Pantaleone di Bagnacavallo ospita visite guidate notturne. Si inizierà domani con ritrovo all'entrata dell'oasi alle 21. Al calar del sole degustazione di alcuni vini locali e dolci. Successivamente, accompagnati da esperte guide, ci si addentrerà nel bosco e nei prati dell'oasi. Per info e prenotazioni 0545 280898. Il jazz di Scala ai 'Tre Fratelli' Prosegue la rassegna jazz al risotrante "I tre fratelli" di Lugo. Questa sera, ore 21.30, in concerto l'Alessandro Scala Trio. Possibilità di cena alla carta. Ingresso gratuito al concerto. Per info: 0545 23328. Pagina 22 Lay,so Supremo della mitica Anne M9ia vico soffia 50 cm, Pagina 32 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 17/05/2013 pressunE ll'erld CAS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Incon"re Anc.bd Severno - Il ministro garantisce «anticipazioni integrali coperte dallo Stato» Delrio: «Zero impatti sui Comuni» Gianni Trovati MILANO La sospensione dell'Imu sulle abitazioni principali «non peserà in alcun modo sulle casse dei Comuni», perché sarà compensata con anticipazioni di cassai cui interessi saranno a carico dello Stato. Graziano Delrio ha partecipato ieri all'ennesimo incontro fra Governo e sindaci sugli snodi sempre più complessi della finanza locale. Per la prima volta, però, lo ha fatto con la giacchetta da ministro degli Affari regionali e Autonomie chiamato a rassicurare gli amministratori locali, e non da presidente dell'Anci Diffusione: 262.360 e la funzione di portavoce dei problemi territoriali. In questo quadro di finanza pubblica il nuovo ruolo non è semplice, e nemmeno Delrio, accompagnato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Filippo Patroni Griffi, ha potuto dare le risposte definitive su tutte le questioni aperte nei Comuni. Le assicurazioni maggiori si sono concentrate sull'immediato, cioè sulle anticipazioni di cassa che servono per «evitare una crisi di liquidità» nelle amministrazioni locali. «Il problema ha sottolineato Delrio - era quello di coprire gli interessi per le anticipazioni, e li copriremo». Per evitare impatti sulla cassa, l'anticipazione deve coprire integralmente i 2 miliardi rappresentati dalla prima rata calcolata con le aliquote reali decise l'anno scorso dai sindaci, e non gli 1,6-1,7 miliardi conteggiati ad aliquota standard che creerebbero problemi aggiuntivi negli enti in cui (come a Roma e Torino) la richiesta sull'abitazione principale è più alta rispetto al per mille standard. Sempre in campo Imu, sindaci e amministrazione centrale sono divisi sul calcolo del gettito complessivo del 2012 e sugli effetti che questo ha comportato per i tagli "compensativi" sui fondi loca- li. In pratica, tra case fantasma, mancati pagamenti da parte di contribuenti che avrebbero invece dovuto versare l'imposta, sospensioni nelle aree terremotate e Imu conteggiata (ma ovviamente non versata) sugli immobili di proprietà degli stessi Comuni, secondo i sindaci manca all'appello almeno un miliardo di euro: un problema che al momento superale disponibilità del Governo. Uscendo dall'incontro, il presidente facente funzioni dell'Anci Alessandro Cattaneo ha espresso una posizione attendista («vediamo il decreto»), e il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha rimarcato i «rischi collegati alla sospensione», lamentando anche «l'assenza grave del ministro dell'Economia» all'incontro. RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 7 Pagina 33 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 17/05/2013 pressunE ll'erldOIS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Diffusione: 262.360 Imu, niente stop per le case di pregio Oggi il decreto: riforma complessiva entro il 31 agosto, la nuova tassa sarà deducibile per le imprese Marco Mobili Marco Rogari ROMA La sospensione dell'acconto Imu di giugno non riguarderà i proprietari diville, castelli e, quasi certamente, di immobili signorili. A beneficiare dello stop saranno invece le abitazioniprincipali con le pertinenze, le cooperative edilizie a proprietà indivisa, gli Iacp e gli immobilirurali.Iltutto sarà vincolato a una precisa clausola di salvaguardia: se entro il prossimo 31 agosto il Governo non avrà realizzato la riforma dell'imposizione sui patrimoni immobiliari all'insegna della "service tax", tutti i contribuenti dovranno tornare alla cassa entro il 16 settembre 2013 per versare l'Imu sospesa a giugno. Termine che potrebbe essere spostato ad ottobre come ha dichiarato il ministro Graziano Delrio al termine del confronto di ieri Anci-Governo sul testo del decreto. Sono questi i pilastri portanti dellabozza d'ingresso del decreto legge con cui oggi il Governo sospenderà il pagamento dell'im- posta municipale. «Il decreto di domani (oggi per chi legge, ndr) non sarà il decreto dei miracoli», ha detto il premier Enrico Letta. Un decreto che comunque aprirà di fatto la strada alla deducibilità dalle imposte dirette (Ires e Irpef) dell'Imu versata dalle imprese sui beni strumentali. Il decreto d'urgenza, inoltre, rifmanzia la Cig in deroga e taglial'indenniL P ROVVEM: M NT O Il premier Letta: «Non è il decreto dei miracoli». Oltre ai fondi per la Cig in deroga conterrà l'addio all'indennità peri ministri parlamentari tà ai parlamentari che sono entrati nella squadra di Governo. Un taglio da 600mila euro destinato a concorrere alla copertura degli interessi spettanti ai Comuni per il mancato incasso dell'Imu (si veda il servizio nella pagina accanto). Ancora ieri veniva conferma- ta l'esclusione dei capannoni industriali dallo stop all'Imu estiva. Ma non sono affatto escluse sorprese dell'ultima ora. La partita sugli immobili industriali e agricoli non sarebbe ancora del tutto chiusa. La parola fmale spetterà quindi al Consiglio dei ministri. Come ha dichiarato ieri lo stesso viceministro all'Economia, Stefano Fassina, «il Governo sta cercando di fare un intervento realistico sull'Imu, nella consapevolezza delle difficoltà che stanno attraversando adesso le famiglie e le imprese. Credo - ha aggiunto - che non verrà dimenticata la parte che riguardale imprese anche se può essere affrontata con modalità diverse rispetto a quelle previste per la prima casa». E a invocare un intervento perle imprese è anche il capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta. Che senza mezzi termini afferma: siamo pronti a far cadere il Governo se entro il 31 agosto «non sarà fatta la riforma complessiva della tassazione immobiliare, compresi i capannoni». Già certo, invece, è il congelamento dell'Imu di giugno per le cooperative edilizie a proprietà indivisa e per gli alloggi assegnati daglilstituti autonomi per le case popolari (Iacp) o dagli enti di edilizia residenziale pubblica che hanno la stessa fmalità degli Iacp. Rispetto quindi all'idea originaria di esentare dal pagamento del r7 giugno tutti gli immobili adibiti ad abitazioni principali e le loro pertinenze, il Governo ha optato, in nome dell'equità fiscale, per un intervento selettivo escludendo dalla sospensione gli immobili classificati A/8 (abitazioni in ville) e A/9 (castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici). Esclusione che quasi sicuramente riguarderà anche le abitazioni di tipo signorile classificate A/i. Il decreto che sarà varato oggi resta comunque un "preliminare" della riforma vera e propria dell'imposizione sugli immobili che dovrà essere completata entro il 31 agosto. Uno dei motivi, espressamente previsto dal Dl, è riconducibile al rispet- Pagina 7 film n i ente stop per le c-ase di pregi, Pagina 34 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE 17/05/2013 ll'erldOIS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano to degli obiettivi indicati nel Def e in coerenza con gli impegni presi con la Ue. Per non perdere tempo e rispettare i termini non è escluso che il decreto approvato oggi possa imboccare già la prossima settimana una corsia preferenziale per essere licenziato dal Parlamento a tempo di record: la maggioranza avrebbe già valutato l'ipotesi di trasferire il Dl Imu-Cig con un emendamento nel decreto sblocca-debiti della Pa così da averlo in vigore 1'8 giugno prossimo, bloccando la strada a eventuali assalti alla diligenza con modifiche in ordine sparso su temi sensibili come l'imposta sugli immobili e la Cassa integrazione tali da modificare gli equilibri fmanziari del provvedimento. Per quanto riguarda, infatti, le risorse necessarie per rinviare compensando però i Comuni della perdita di gettito di metà giugno, il Governo ricorre a un'anticipazione di tesoreria per circa 2 miliardi, pari al 50% dell'imposta sugli immobili versata nel 2012 Diffusione: 262.360 per le abitazioni principali ad aliquota agevolata del4 per mille o maggiorata se deliberata dai Comuni. Le somme da destinare a ogni singolo municipio saranno comunque riportate in allegato al decreto. La partita più complessa per il Governo è quella che sarà chiamato a giocare già da domani, quando dovrà avviare la riforma della tassazione dei patrimoni immobiliari che, come evidenzia il decreto legge, dovrà puntare all'introduzione di un prelievo complessivo che tenga conto anche della Tares e che dovrà rivedere l'intera struttura dell'imposizione fiscale sia a livello statale sia locale. Un impegno ufficiale, dopo gli annunci dei giorni scorsi, di una rivisitazione della "service tax". In attesa che la riforma riveda anche il prelievo sui beni delle imprese il Governo promette la deducibilità ai fini dell'Ires e dell'Irpef dell'imposta municipale dovuta da imprese e autonomi sui beni utilizzati per attività produttive. O RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 7 film mente stop per le c-ase di pregi, Pagina 35 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 17/05/2013 pressunE ll'erld CAS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 I govemater Presa di posizione di Maroni, Vendola, Zaia e Zingaretti: «Sta uccidendo il Paese» Regioni: «Stop al patto di stabilità» ROMA «Il patto di stabilità? È come la cura che uccide il paziente». Questa volta non conta il partito di appartenenza, se del Sud o del Nord, se al Governo o no. Questa volta Nicola Zingaretti (Pd, Lazio), Roberto Maroni (Lega, Lombardia), Nichi Vendola (Sel, Puglia) e Luca Zaia (Lega, Veneto) marciano insieme. E con loro, c'è da giurarlo, prestissimo tutti gli altri colleghi governatori. Contro il pericolo pubblico numero uno: il patto di stabilità interno che va rinegoziato. E che lunedì 29, al vertice con Enrico Letta a palazzo Chigi convocato proprio ie- ri, sarà uno dei temi segnati in rosso del primo confronto delle Regioni col nuovo Governo. A lanciare insieme l'allarme sono stati ieri, al termine della riunione dei governatori, Vendola e Zingaretti in una conferenza stampa alla quale, causa altri impegni, non hanno potuto partecipare i due presidenti del Carroccio. Che hanno dato però ampia delega a rappresentarli, senza mancare di farsi sentire anche a distanza. «Il patto di stabilità sta uccidendo il Paese: da oggi intendiamo avviare una battaglia quotidiana che rappresenta una condanna irreversibile. Così non possia- mo più nemmeno sopravvivere», ha attaccato Vendola annunciando una «mobilitazione istituzionale» contro «la medicina sbagliata» propinata dalla Ue che rischia di fare dei presidenti di Regione niente più che «dei curatori fallimentari». «Metteremo in atto ogni iniziativa di mobilitazione», ha promesso Zingaretti. Rincarando la dose: «Le politiche dirigore e dei tagli lineari senza tenere conto della qualità della spesa stanno uccidendo l'Italia e colpendo in modo ingiusto chi ha provato ad applicare buone pratiche». Quando ci sono state, è chiaro. «Un Paese moder- no premia i virtuosi e punisce gli spreconi», ha messo in chiaro non a caso il leghista Zaia. Promettendo in puro stile padano: «L'unico sistema è quello di stritolare i palazzi romani come una falange armata». La rinegoziazione del patto, insomma, è anche per le Regioni un passo decisivo. Come ha ricordato a Saccomanni la neogovernatrice Debora Serracchiani (FriuliV.G.). E come le cifre snocciolate ieri in conferenza stampa dimostrerebbero: un taglio del 45% (da 35 a 20 miliardi) tra il 2007 e il 2013 per un calo procapite da 565 a 390 euro. Con sofferenze maggiori tra Lazio (-64%), Puglia (-55%) e Campania (-50%). Quanti fossero anche sprechi, non è dato sapere. R. Tu. C) RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 7 Pagina 36 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 17/05/2013 press LinE ll'erld CAS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 Ampliate le maglie del patto di stabilità verticale e fissato a 30 giorni il termine per liquidare i debiti degli enti locali Tempi certi e compensazioni «allargate» per sbloccare 40 miliardi \„„„„,, Tutte le novità del decreto _511W WN ,\ c; . M M:~; ; • Il decreto pagamenti passa all'esame del Senato. Palazzo Madama dovrà licenziare il provvedimento sblocca-debiti che distribuisce 4o miliardi a Regioni ed enti locali per estinguere i crediti delle imprese in tempo utile per permettere un eventuale ulteriore passaggio alla Camera prima della scadenza del 7 giugno. Pur essendo di fatto blindato nel merito, il provvedimento potrebbe infatti imbarcare, sotto forma di emendamento, le misure su Imu e Cig che saranno adottate oggi dal Cdm. Il testo licenziato l'altroieri dall'aula della Camera è stato modificato in vari punti con semplificazioni che hanno snellito in parte il processo attuativo. Previsto ad esempio un solo decreto dell'Economia (appena pubblicato) per ripartire tra le Regioni le risorse relative al 2013 e quelle del 2014. Esclusa la trasmissione alla Corte dei conti, per il controllo preventivo, dei decreti di riparto tra gli enti interessati dalle anticipazioni di liquidità previste per enti locali e Regioni. Inoltre, si trasformano in "non regolamentari" i decreti e i provvedimenti che disciplinano i primi sei articoli del decreto, una corsia preferenziale che può consentire di saltare parere del Consiglio di Stato e pubblicazione in Gazzetta. Arriva il termine di 30 giorni Previsti termini , perentori per il pagamento, daP arte degli enti locali, dei crediti vantati dalle „m prese. Dopo l'erogazione degli anticipi da parte dell'Economia, Comuni e Province devono procedere subito a, l'estinzione dei debiti , entro e non oltre 30 giorni REALIZZABILITA Priorità d' _, ,fornitori . Introdo tto un I °Per lo società • u ho vi n iia .,,, ociet u ncol a 1 ,, . se i ri-'n fa 'cul•are, I Pagamen elle Pa vore di u all società a tdùtate pubblica no essere , vo,tariame li`e destinati erio ai l .n i r pagemenit°deidebiti Ruoli fino al. 31 di entre Sono ampliate le compensazionì tra debiti fiscali e crediti commerciali. Sono interessati i ruoli emes fino al 31 dicembre 2012 invece chefino al 30 aprile. In particolare le certificazioni dei crediti devono includere la data prevista per il pagament e queste ultime h confren -11nuaccurn c ti dei [oro fornitori REALIZZABIl.ITA REALIZZABILITA MEDIA REALIZZABILITA ALTA . MEDIA . • Semplificate le procedu e Priorità anche ai contratti Posta elettronica certificata Tra gli emendamenti approvati alla Camera spicca il ricorso all'utilizzo ai decreti e provvedimenti attuativi di natura «non regolamentare». L'obiettivo e quello di vetocizzare il percorso di attuazione dell'intero decreto Priorig nei pagamenti ai crediti non oggetto di c e ssione pro soluto e tra es si al credito più antico. L'età del credito e quella risuttante da f attu re e richieste equivalenti di pagamento ma anche da contratti o accordi transattivi Per garantire certezza e integrità tdelll'invio, le comunicazioni e matiche ai creditori da parte de „l la pubblica amministrazione su mporto e data del pagamento devono essere inviate entro il30 g iugno prossimo e dovranno a vvenire attraverso posta elettronica certificata REALIZZABILITA REALIZZABILITA MEDIA . REALIZZABILITA ALTA . BASSA . e RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 12 Pagina 37 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press LinE s'erld 17/05/2013 CAS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 .N e, Aum enti ultima spiaggia Li mitata la possibilità per le Regioni di aumentare la prz %snsione d fiscale per pagare le aziende che vantano crediti nel settore della sanità. Le anticipazioni ottenute dallo tato dovranno essere coperte rte prioritaria ente con misure di riduzione della spesa corrente REALIZZABILITA \ ;W, tM •\ .... .. i I lI ir ' t ii e gal o ari chenh°afsincnillient° spazi n a n z i ireesnto deglii siC° allentare ilt patto di stabilità potranno usarli l per estinguerre debiti di capitale dei 31 riconosciu ti aldlaa data r 2012 -ovvero dicembre — ' riconoscibili entro entro , aI stessa . Palidebiti delyfuor . ' .i N'a acio data quali Più risorse agli investimenti Ampliato il patto di stabilità verticale incentivato. Dagli 8 00 milioni previsti dalla scorsa legge di stabilità peri[2013 si passa a 1,2 miliardi nel 2013 e nel 2014, Le Regioni girano gli spazi finanziari agli enti locali che possono usarli anche per spese successive a12012 REALIZZABILITA REALIZZABILITA cpheli G M E DIA inadempienza da parte delle Regioni e degli enti locali nell'erogazione degli spazi finanziari °degli anticipi di , liqu potra intervenire in via sostitutiva lo Stato. Nominando un commissario governativo REALIZZABILITA BASSA , ALTA ekW\ Interviene lo Stato In caso in cui si verifichi N e,•\ \ "‘." N' N ,NN ‘,.. .z• N 'N `N N Dea d line al 9 aprite 2013 Gli spazi finanziari concessi da[l'Economia potrannoessere usati in via prioritaria peri debiti scaduti al31 dicembre 2012 e non estinti alla data dell'8 aprile. Le r isorse t ppotranno c ee ee ssecr ec e te n usate ertenere fuori dal patto anche quelli • entro il • apnle • estinti ALTA ALTA nb. , ale la data della fattura e imprese dovranno essere in regola col Dure. (documento di regolarità contri butiva) a momento dell'emissione delta fattura non sa ldata. Questo per evitare che ['azienda sia esclusa dai rimborsi perché in debito con isco proprio per i ritardati pagamenti Rilevazione mensile Dal 30 settembre ogni mese sarà P ossibile verificare l'andamento d ei pagamenti attraverso il sito d ella Ragioneria, IL Governo romuove convenzioni, con te associazioni dì categoria, per verificare se la liquidità messa in circolo vada a sostegno dell'economia reale Arriva la fase due REALIZZABILITA REALIZZABILITA REALIZZABILITA ALTA La prossima legge di stabilità 2014 in autunno, oltre all'emissione di nuovi titoli di Stato, dovrà prevedere altre «operazioni finanziarie» necessarie a completare il pagamento dei debiti delle amministrazioni pubbliche maturati al 31 dicembre 2012 BASSA MEDIA Pagina 12 Pagina 38 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 17/05/2013 pressunE ll'erld CAS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 Pubblico impiego, proroga a fine 2013 per 115mila precari ROMA Proroga al 31 dicembre 2013 per i precari della pubblica amministrazione. A farla scattare dovrebbe essere il decreto su Imu e Cig in deroga che sarà varato oggi dal Consiglio dei ministri. Dopo un tira e molla durato una decina di giorni, il prolungamento dei contratti non a tempo indeterminato negli uffici pubblici in via di esaurimento, per effetto dell'ultima legge di stabilità, il 31 luglio di quest'anno, sembra proprio destinato a ottenere oggi l'ok del Governo. Anche se la partita non è ancora del tutto chiusa. Una marcia indietro non può essere completamente esclusa, ma nelle riunioni tecniche di ieri sul decreto lo slittamento a fine anno veniva considerato praticamente acquisito. Lo stesso presidente del Consiglio, Enrico Letta, del resto, nel chiedere la fiducia alle Camere aveva inserito la proroga dei precari della Pa tra le urgenze del proprio governo. In un primo momento però il decreto sulla sospensione del pagamento dell'Imu di giugno e sul rifmanziamento della Cig non era stato considerato il veicolo più adatto. Ma, anche per il pressing dei sindacati e di larga parte della maggioranza, Pd in testa, alla fine il Dl all'ordine del giorno del Consiglio dei ministri di questa mattina è diventato un'opzione valida. In ballo ci sono circa 1t5mila dipendenti, di cui 86.122 a tempo determinato, con una concentrazione particolare soprattutto negli enti locali. Se oggi arrivasse davvero la proroga potrebbe trattarsi dell'ultima, visto che il vincolo dei risparmi fissato dal dl 78/2010 termina a fine 2013; dall'anno venturo si dischiuderebbe quindi la possibilità di gestire la questione dei terministi (ma anche quella dei lavori socialmente utili, dei contratti in somministrazione odi formazione), con un minor assillo. La formula della proroga, inoltre, consentirebbe di tamponare la situazione senza impegni di spesa ulteriore (e quindi di copertura), che verrebbe rinviata alla legge di Stabilità per il 2014. L'onere di cassa, secondo stime sindacali circolate nei giorni scorsi, si aggirerebbe fra i 5o e i 100 milioni. Fuori da questa partita sono i circa 2oomila precari della scuola, per i qualivalgono regole e scadenze diverse. Se sarà questa la soluzione adottata dal Consiglio dei ministri, si riaprirebbero margini per la chiusura dell'accordo in Aran che introduce un primo aggiornamento della regolazione dei contratti flessibili. Ma la soluzione ponte sui precari aprirebbe margini per affrontare tutti gli altri nodi del pubblico impiego: c'è infatti da conferLI ALTRI NORI Se arrivasse la soluzione ponte, più margini anche per l'accordo in Aran sui contratti a termine e la gestione degli esuberi mare entro l'anno la proroga del blocco dei contratti fmo a tutto il 2014 (il Dpr è già stato inviato alle Camere) e c'è fare il punto sull'andamento dello stop del turn over all'80%. In parallelo, entro luglio, andrà poi defmita la gestione degli esuberi generati dai tagli della spending review. Sono circa 7.800 le «eccedenze» nelle Pa centrali: 7416 tra i funzionari e circa 400 tra i dirigenti. Le procedure previste passano per una serie di strumenti progressivi per limitare al massimo le misure più " dure". In primo luogo andrà individuato il personale che può essere collocato a riposo perché raggiunge i requisiti previdenziali pre-riforma entro fine 2013, poi saranno avviati i processi di «mobilità guidata». D. Col. M. Rog. © RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 39 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 Pagina 7 17/05/2013 press LinE ll'erld CAS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 Nrn 1-71" rprr .4* «, N N e t1/4 h,. k 4,,t Il proprietario «salva» l'agevolazione solo se continua a vivere nell'abitazione locando una o più stanze Oggi è atteso in Consiglio dei ministri il a fini commerciali. Se non Le «categorie» delle pertinenze utilizzata decreto che interviene sull'Imu. In è possibile, l'esenzione Imu si applica 94- attesa delle (sofferte) decisioni, tanti sono i dubbi che i lettori continuano a porsi in merito all'imposta municipale. In quali casi un'abitazione è seconda casa? E che cosa succede affittando la propria unica abitazione? In questa pagina pubblichiamo alcune risposte ai loro quesiti a legislazione invariata. Le prime risposte sono state pubblicate sul quotidiano del 10, n, 12, 14 e 15 maggio. Chi paga per la casa ereditata 1125 dicembre 2012 è mancato mio padre che era comproprietario a150% con mia madre di 2 alloggi. Il primo era la casa di residenza e l'altro era affittato. Preciso che a seguito del decesso abbiamo provveduto a effettuare la pratica di successione ultimata con la registrazione all'agenzia delle Entrate e all'agenzia del Territorio nel mese di aprile 2013. Gli eredi sono: la moglie e tre figlie. Per quanto riguarda l'alloggio in affitto ossia la seconda casa volevamo sapere se l'Imu la può pagare interamente nostra madre, anziché ognuna di noi in parte. , \ No, non è possibile poiché il diritto . di abitazione, che fa assumere al coniuge superstite la veste di soggetto passivo, spetta soltanto sulla casa familiare (articolo 540 del Codice civile), con esclusione quindi delle altre abitazioni. Così l'immobile è inabitabile Quali sono i presupposti per dichiarare un immobile inabitabile? Basta da parte del contribuente una dichiarazione sostitutiva come previsto dall'articolo 48 del Dpr 445/2000? , I presupposti per considerare un fabbricato inabitabile o inagibile e di fatto non utilizzato, limitatamente al periodo dell'anno durante il quale sussistono dette condizioni (inabitabilità o inagibilità e assenza di utilizzo) sono in sostanza la fatiscenza o l'obsolescenza funzionale, strutturale e tecnologica, non superabili con interventi di manutenzione (ordinaria e straordinaria). In tal caso, ai fini della riduzione (5o%) della base imponibile, il contribuente può anche presentare al Comune competente (che può avere disciplinato le caratteristiche di fatiscenza sopravvenuta del fabbricato) una dichiarazione sostitutiva ai sensi del Dpr 445/2000. Ho un immobile (casa colonica ristrutturata) composto da diversi mappali (2 categoria A/3, 2 categoria C/2, ex fienile ed ex stalla, 2 categoria C/6, garage). È indiviso al 50% tra me e mio fratello, per cui ognuno paga per il 50% come prima casa e per il 50% come seconda. Lo scorso anno il commercialista mi ha consigliato di considerare i 2 C/2 non come pertinenza per evitare contestazioni da parte del Comune, e quindi di considerarli interamente seconda casa. Questo ha comportato un elevato esborso, data l'ampia metratura dei locali, pur essendo privi di allacciamenti e non utilizzati. Che rischi corro nel considerarli pertinenze dei 2 A/3? Ai fini della tassa sui rifiuti questa scelta comporta aggravi? La normativa Imu prevede che si possano considerare pertinenze solo i fabbricati di categoria C/2, C/6 e C/7, nella misura massima di un'unità per ciascuna categoria. La destinazione a pertinenza è impressa dal proprietario, che la utilizza come tale. Le dimensioni non rilevano, per cui può essere considerato come tale anche un ex fienile di ampie dimensioni (si veda circolare agenzia delle Entrate 265/E del 26 giugno 2008). Ovviamente, se il fabbricato è utilizzato come pertinenza potrà scontare l'aliquota Imu prevista per l'abitazione principale ma sarà anche soggetta al prelievo sui rifiuti. T in proporzione all'utilizzazione non commerciale, secondo i criteri stabiliti nel decreto ministeriale 200/2012. Andrà presentata una dichiarazione, il cui modello ancora oggi non è stato presentato. Ufficio con un codice tributo Vorrei sapere come devo comportarmi con un locale accatastato come A/10 ai fini del pagamento dell'Imu di giugno. , \ Ai fmi Imu per gli A/io è cambiato solo il riparto del gettito tra Stato e Comune. Mentre nel 2012 occorreva versare anche una quota allo Stato, nel 2013 l'intero gettito va versato al Comune (codice tributo 3918). Per il versamento dell'acconto occorrerà verificare sul sito del ministero dell'Economia se il Comune ha deliberato nuove aliquote, diversamente occorrerà utilizzare le aliquote deliberate nel 2012. Trasferimento per lavoro Ho acquistato un appartamento nel 2000 come prima casa con accensione mutuo. Nel L'utilizzo in modo misto Siamo un ente ecclesiastico proprietario di un fabbricato sottoposto a tutela della Soprintendenza in parte utilizzato come seminario cattolico e in parte messo in locazione. I redditi da locazione sono unico sostentamento economico di questa struttura utilizzati per il mantenimento dei seminaristi e per eseguire tutte le manutenzioni necessarie al mantenimento dell'immobile. Come ci dobbiamo comportare per l'Imu 2013? Per i fabbricati utilizzati in modo misto, sto, n parte per attività esenti (seminario cattolico) e in parte per attività commerciale, la normativa (articolo 91-bis del D11/2012) prevede l'obbligo di accatastare separatamente la parte Pagina 10 Pagina 40 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 17/05/2013 press unE ll'erld CAS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano 2003 sono stato trasferito per motivi di lavoro (trasferimento documentabile con lettera del datore) a circa 100 km da casa e ho fatto il pendolare per qualche anno. Negli ultimi 5 anni ho trovato una sistemazione presso un'amica facendo il pendolare solo per il fine settimana. Da luglio 2012 ho affittato con contratto regolare e cedolare secca il mio unico appartamento per poter rientrare delle spese che sostengo nella nuova città. Non ho ancora trasferito la residenza. Posso mantenere l'Imu come prima casa? E posso scaricare gli interessi passivi del mutuo? La risposta alla prima domanda èe negativa, in quanto il contribuente non dimora abitualmente nella propria abitazione e questa è stata concessa in locazione. Contratto di locazione che non permette di considerare l'abitazione principale nemmeno ai fini dell'Irpef (quindi niente detrazione per oneri). L'invenduto delle imprese edili Per le imprese edili, sugli appartamenti invenduti che fanno parte delle rimanenze l'Imu è dovuta o è stata abolita? “\ La normativa prevede la possibilità per i Comuni di ridurre l'aliquota base fino allo 0,38% per i fabbricati destinati dall'impresa costruttrice alla vendita. Per le abitazioni destinate alla vendita a oggi nulla è cambiato. Occorre solo verificare se il Comune ha mantenuto la stessa aliquota deliberata per il 2012. Invece, per i fabbricati di categoria D destinati alla vendita non è più possibile per il Comune deliberare agevolazioni, essendo il gettito di questi fabbricati, calcolato ad aliquota base dello 0,76%, interamente riservato allo Stato. Il comodato al figlio Io e il mio ex marito siamo titolari in comproprietà, con quote identiche, di un immobile nel comune di Preganziol (Tv). Entrambi abbiamo la residenza altrove e nell'immobile ha la residenza nostro figlio. L'aliquota di riferimento per il calcolo Imu, parametrata a quella delle seconde case, fruisce di agevolazioni? , \ La risposta è negativa. Infatti, per le abitazioni concesse in uso gratuito (comodato) a parenti in linea retta Diffusione: 262.360 o collaterale non vi sono benefici Imu da applicare. Casa vacanze nell'ex cascinale Dal 2011 ho una ditta individuale con partita Iva per la gestione di Cav (Casa appartamenti vacanze) e Residence, ristrutturando un cascinale d'epoca, in cui avevo e ho la mia residenza personale. Dalla ristrutturazione sono usciti sette bilocali regolarmente accatastati con singolo mappale, appartamenti adibiti ad attività di affitto breve termine previsto dalla legge in materia e un appartamento che ho mantenuto per mia abitazione principale. In Comune tutta la pratica è stata presentata e autorizzata come attività specifica. Come mi devo comportare nel conteggio dell'Imu? L'appartamento uso abitazione è prima casa e gli altri che sono destinati all'attività vengono tutti tassati come seconda casa oppure essendo attività commerciale hanno tassazione diversa? . I benefici Imu possono essere • riconosciuti soltanto all'unità immobiliare, classificata con autonoma rendita catastale, adibita ad abitazione principale del soggetto passivo. Si ricorda che l'abitazione principale è il fabbricato (unità immobiliare), iscritto o iscrivibile al catasto come unica unità immobiliare, nel quale il contribuente e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente. Salvo l'affitto parziale Sono proprietaria di un immobile dove ho da anni la residenza. Per motivi di lavoro risiedo a Roma dal lunedì al venerdì, il week end rientro a Viterbo dove mio marito e mio figlio risiedono nella casa di sua proprietà (prima e unica casa). Dopo la morte dei miei genitori ho dato in locazione parte della casa (1 o 2 stanze) a studenti universitari fuori sede con regolare contratto. L'appartamento è l'unico appartamento di mia proprietà. Per l'anno 2013 devo pagare l'Imu come prima o come seconda casa, quindi con l'aliquota del10,6 per cento? Mi hanno detto che se l'uso dell'appartamento è prevalente a mio favore posso utilizzare l'aliquota della prima casa. 4 Ai fini della definizione di abitazione principale non rileva che alcune stanze dell'immobile siano affittate a terzi, essendo necessario e sufficiente che nell'abitazione il contribuente risieda e dimori. In presenza di tali condizioni, quindi, l'immobile in questione potrà essere considerato abitazione principale. DRIPRODUZIONER Pagina 41 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE s'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano La struttura dell'imposta non va abbandonata idea di un'imposta locale patrimoniale — su base catastale è corretta e trova peraltro diffusi riscontri in Europa. La struttura di fondo dell'Imu, che ricalca quella dell'Ici, non va quindi abbandonata, anche per la semplicità di applicazione. I problemi del tributo comunale sono di altra natura. Il primo riguarda, come è ampiamente noto, il sistema delle rendite catastali, che è iniquo e obsoleto, e genera pertanto discriminazioni irragionevoli. Rimediare richiede certamente molto tempo, ma questa non è una buona ragione per non cominciare nemmeno. Vi è poi la forte esigenza di un riequilibrio nella modulazione delle aliquote. Le priorità sono gli immobili d'impresa e le locazioni a canone concordato. Per queste tipologie occorre ridurre l'entità del prelievo. Un'altra criticità è la scarsa sensibilità dell'imposta alla situazione reddituale del possessore. In questo senso, andrebbe potenziato il sistema delle detrazioni, oggi confinato alla detrazione base di 20 O euro, senza alcun collegamento con l'effettiva capacità contributiva del possessore. Sarebbe dunque auspicabile concentrarsi sugli aspetti più critici dell'Imu per intervenire sia con modifiche di impatto immediato sia con iniziative di avvio delle 17/05/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Diffusione: 262.360 soluzioni. La prospettiva pare invece quella di proporre per l'ennesima volta la salvifica service tax, o imposta unica sugli immobili. Non sembra, però, la soluzione giusta e non solo per la difficile contingenza politica. In primo luogo, come già evidenziato, non vi sono ragioni per allontanarsi da un tributo su base patrimoniale. Inoltre, per coerenza con le ragioni di fondo dell'ipotetica imposta, bisognerebbe includere tra i soggetti passivi anche i residenti, principali fruitori dei servizi locali, così reintroducendo di fatto l'imposizione sull'abitazione principale (che non è certo un unicum in Europa). Se poi si vuole accorpare anche il prelievo sui rifiuti, ci si scontrerebbe con il vincolo comunitario che impone il collegamento con la produzione di rifiuti, effettiva o teorica (il principio del "chi inquina paga"). Sembra inevitabile invero che l'ipotetica imposta unica sugli immobili debba per sua natura essere commisurata a indici di capacità contributiva. Ma un tributo che finanzi anche la gestione dei rifiuti improntato sostanzialmente su manifestazioni di ricchezza risulterebbe in contrasto con i principi comunitari. Lo ha ribadito la Corte di giustizia delle Comunità europee proprio trattando della nostra Tarsu (sentenza C-254/o8). Le incognite come si vede sono tante e si sono sempre ripresentate al periodico riaffacciarsi dell'idea del tributo unico. Perché una volta tanto non fare tesoro dell'esperienza? RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 11 Nientelmu(per ora),I5milioni di case Pagina 42 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 17/05/2013 pressunE ll'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Diffusione: 262.360 Niente Imu (per ora) su 15 milioni di case Quasi 5 milioni di immobili già esenti nel 2012 - Risparmi «proporzionali» al reddito Gianni Trovati MILANO . Il decreto «blocca-Imu» che il Governo Letta si appresta ad approvare oggi esenterà dall'obbligo di presentarsi alla cassa previsto per il 17 giugno i proprietari di 15 milioni di case, in cui abitano poco meno di 35 milioni di italiani. Per il momento, l'appuntamento è solo rimandato all'autunno, e per capire quanti saranno gli interessati dall'addio definitivo all'Imu (o da richieste analoghe etichettate con nomi diversi) occorrerà attendere di capire in che cosa consisterà davvero il «superamento» dell'imposta richiamato dal premier nel suo discorso iniziale in occasione della fiducia. In Italia, sono censite dall'agenzia del Territorio 19.671.279 abitazioni principali. La sospensione della rata, seguendo lo stesso schema che fu applicato con l'abolizione dell'Ici decisa nel 2008 dall'ultimo Governo Berlusconi, dovreb- be escludere prima di tutto le case considerate «di lusso» dal Catasto, ma si tratta di categorie residuali: l'acconto dovrebbe infatti continuare a essere richiesto per le 36mila «abitazioni di tipo signorile» (categoria catastale Ah), le 35mila «abitazioni in ville» (categoria A/8) e i 2.519 «castelli e palazzi di eminenti pregi artistici o storici» (che in genere versano secondo le regole previste per gli immobili di pregio-storico artistico). È di tutta evidenza che le case davvero «di tipo signorile» nel nostro Paese sono molte di più, ma sono accatastate nelle categorie "normali" (soprattutto la A/2, che per il Catasto indica le «abitazioni di tipo civile») e quindi dovrebbero essere pienamente interessate dalla sospensione. Il gruppo più consistente di abitazioni che non saranno interessate dal decreto è invece rappresentato dalle case più modeste: grazie alla detrazione standard da 200 euro, accompagnata dallo sconto ulteriore da 5o euro per ogni figlio convivente under 27, l'Imu era già stata evitata nel 2012 da quasi 5 milioni di immobili, caratterizzati da valori fiscali piuttosto bassi: in pratica, con una rendita rivalutata fino a 33o euro l'imposta dovuta non raggiungeva i 12 euro, e quindi era esclusa dall'obbligo di pagamento. Da 33o a 66o euro di rendita, invece, l'Imu si pagava ma era comunque inferiore all'Ici applicata fino al 2007. La sospensione permetterà in media ai proprietari di ogni immobile di tenersi in tasca 112,5 euro, ma come sempre capita alla statistica i valori medi nascondono al proprio interno realtà molto diverse. Proprio il meccanismo delle detrazioni, come ha rimarcato pochi mesi fa il ministero dell'Economia per rispondere alle critiche europee sull'imposta, ha determinato nell'Imu una progressività maggiore rispetto all'I ci, graduando nei fatti il pagamento a seconda deired- diti dei proprietari. Per chi dichiara fino a 26mila euro di reddito, e non abita in uno dei quasi 5 milioni di immobili già a «zero Imu» l'anno scorso, lo stop della rata di giugno vale in media 95,5 euro, per chi dichiara fra 26mila e 55mila euro il beneficio (per ora temporaneo) sale a 133,5 euro mentre per i pochi fortunati che superano i nomila euro di reddito dichiarato evitare la prima rata significa tenere in portafoglio 314,5 euro. Insieme alle abitazioni principali la sospensione dell'Imu interessa naturalmente anche i 12,5 milioni di pertinenze collegate. Se il decreto non preciserà il problema, però, alcune di queste potrebbero continuare a essere soggette all'imposta perché l'Imu consente di trattare come abitazione principale solo una pertinenza per categoria (garage, cantine e tettoie). ©giannitrovati gianni. tro vati©ilsole24ore.com RIPRODUZIONE RISERVATA Le tipologie coinvolte Risparmi diversificati Le abitazioni principali che nel 2012 hanno pagato l'Imu sono 15 milioni, perché altri 5 milioni di immobili erano già esenti lo scorso anno grazie alla detrazione base da 200 euro e a quella ulteriore da 50 euro per figlio convivente. Secondo le Finanze, il risparmio delle famiglie a basso reddito si attesta a 95,5 euro, contro i 314,5 euro di chi ne dichiara oltre 120 mila Edilizia residenziale e coop La sospensione della rata dovrebbe riguardare anche gli immobili degli istituti autonomi case popolari e quelli delle cooperative edilizie a proprietà indivisa. Nel loro caso il problema è che, pur essendo alloggi per famiglie a basso reddito, non erano considerati abitazione principale perché residenza e proprietà non coincidono Il gettito condiviso Il decreto in arrivo oggi dovrebbe sospendere anche il pagamento della rata di giugno per gli immobili strumentali all'attività agricola. Questi immobili godono di un'aliquota agevolata (2 per mille), ma dal momento che sono in genere accatastati in categoria D secondo le Finanze il gettito andava integralmente attribuito allo Stato Pagina 11 IIAISPARMMM E0I0:: 112,5 euro 840mila 2 per mille Pagina 43 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 17/05/2013 pressunE ll'erld CAS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano d esì d e rad Ora 840nAb aWgffi Diffusione: 262.360 tass.,3 o ne. L'edilizia sociale rientra nell'esclusione Il canone concordato resta in fuorigioco ltre alle abitazioni principali, la sospensione della rata di giugno imbarcherà anche i due corni dell'edilizia sociale che sopravvive in Italia, rappresentati dagli istituti autonomi case popolari (800mila appartamenti) e dalle cooperative a proprietà indivisa (4omila alloggi). In entrambi i casi, il problema nasce dal "dogma" dell'Imu che garantisce il trattamento agevolato da abitazione principale solo nei casi in cui il proprietario risieda nell'immobile. Questo non può naturalmente accadere nelle case delle cooperative edilizie a proprietà indivisa: queste coop costruiscono immobili popolari che vengono utilizzati dai soci a canoni in genere distanti da quelli di mercato. Il socio-residente, però, non è il proprietario, per cui l'aliquota di riferimento è quella ordinaria (7,6 per mille, modificabile dai Comuni) e non quella per l'abitazione principale (4 per mille, anch'essa modificabile). Una parziale correzione aveva 1suo debutto, lo scorso £, anno, l'imposta ,rnunicipale sugli immobili si è "dimenticata" i benefici fiscali che la vecchia disciplina garantiva agli immobili affittati a canone concordato. Si tratta delle case che soprattutto nelle grandi città sono state concesse in locazione a famiglie a basso reddito, con canoni inferiori a quelli di mercato, calmierati con regole locali e accompagnati appunto dagli sconti fiscali che sono via via caduti nel corso del 2012. L'Imu, in sé, lasciava ai Comuni il compito di alleggerire l'imposta abbassando l'aliquota per gli affitti calmierati, ma imponeva di pagarne interamente il conto perché nessun alleggerimento poteva intaccare la quota erariale calcolata con l'aliquota del 3,8 per mille (cioè la metà dei parametri standard fissati dalla legge nazionale). Il problema è stato l'allineamento al rialzo della base imponibile degli affitti, elevata anche dalla riforma Fornero del lavoro per esteso a questi immobili la detrazione-base da zoo euro e quella da 5o euro per figlio convivente, senza però appianare il dislivello con le altre abitazioni. Un problema parallelo colpiva gli alloggi degli Istituti autonomi case popolari, che spesso già lamentavano bilanci zoppicanti prima dell'introduzione della nuova imposta municipale. La sospensione della rata di giugno consente al Governo di prendere tempo, nel tentativo di affrontare anche questo nodo nella riforma complessiva che l'Esecutivo vorrebbe mettere in campo nei prossimi too giorni. Nella sospensione, infine, fonti governative confermano il coinvolgimento degli «immobili rurali», definizione che dovrebbe riguardare i fabbricati strumentali all'attività agricola: hanno un'aliquota agevolata (2 per mille), e il loro gettito è conteso fra Stato e Comuni: un braccio di ferro che potrebbe creare qualche divergenza nel calcolo delle compensazioni. G.Tr. A finanziare i nuovi ammortizzatori sociali: in pratica, con le vecchie regole il proprietario di immobili dati in locazione a canone concordato pagava le tasse sul 59,5%, oggi è salita al 66,5 per cento. L'unione di Imu e rincari sulla base imponibile ha di fatto cancellato ogni convenienza fiscale per i canoni concordati, e nei Comuni che non hanno previsto alleggerimenti ad hoc l'imposta sul mattone si è moltiplicata fino a 7 volte. Risultato: i canoni concordati sono fuori mercato, l'offerta crolla e mette in difficoltà proprio le famiglie a basso reddito che ne rappresentano i destinatari. Anche per queste ragioni ieri il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (Pdl) ha chiesto di rivedere queste regole. Nel decreto, però, a quanto pare non c'è nulla, per cui sarà uno dei tanti compiti della «riforma di sistema» che il Governo vorrebbe mettere in campo in too giorni. G.Tr. RIPRODUZIONE RISERVATA e RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 11 Pagina 44 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press LinE 17/05/2013 llsIld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Diffusione: 262.360 Pagamenti Pa, Venezia e Napoli in testa La classifica dei Comuni che hanno chiesto lo svincolo dal patto di stabilità Giorgio Santilli ROMA In cima alla lista dei comuni più svincolati dal patto di stabilità ci sono Venezia con 124,4 milioni, Napoli con 115,4 milioni e Reggio Calabria con 97,6, mentre Milano è quarto con 93,238 milioni e Roma solo settima con 5545 milioni. A mettere in fila i comuni che hanno chiesto alla Ragioneria generale lo svincolo del patto di stabilità interno in base all'articolo i del decreto legge sui pagamenti della Pa è l'Ance, l'associazione dei costruttori che ha realizzato uno studio sui primi 4,5 miliardi di allentamento del patto assegnati dal ministero dell'Economia sulla base delle domande pervenute entro il 30 aprile. Un'altra tranche di 500 milioni è prevista dal decreto legge per soddisfare parte delle richieste non accolte (le domande ammontavano in tutto a 5,2 miliardi e 700 milioni sono rimasti bloccati) e le ulteriori richieste che dovessero pervenire entro il prossimo 5 luglio. Resta tuttavia il nodo del reale ammontare dei debiti: «È sconcertante che il ministero dell'Economia non sia al corren- te dell'effettivo ammontare dei debiti della Pa verso le imprese» afferma il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. «A una nostra richiesta ci è stato detto - aggiunge Squinzi - che verrà data un risposta entro il 15 settembre: uno Stato che non sa quantificare i propri debiti è una forte anomalia e uno Stato che non li paga non è civile». Lo studio curato dall'ufficio studi dell'Ance svolge anche una ripartizione territoriale regionale delle assegnazioni fatte dall'Economia per comuni e province e poi tocca uno dei punti critici dell'attuazione del decreto: la provenienza della quota non soddisfatta di richieste. La Regione che ha avuto l'assegnazione più alta è la Lombardia con 837 milioni, seguita dalla Campania con 58o e da Lazio e Toscana ex aequo con399 milioni. A livello provinciale è Milano al primo posto con 313,6 milioni, seguita da Roma con 245 milioni e Napoli con 221,4 milioni. Un altro dato di estremo interesse è la ripartizione degli «spazi finanziari» (così li chiama il decreto legge 35) tra pagamenti relativi a fatture già evase prima del 9 aprile (che in qualche modo vengono regolarizzate rispetto ai vincoli del patto di stabilità) e fatture ancora da pagare alla data del 9 aprile che saranno quindi immissione di nuova liquidità per le imprese creditrici. Ebbene, le fatture ancora da pagare ammontano a 3,5 miliardi con l'accoglimento di tutte le richieste avanzate (il decreto PaUo stabAhtà nterno patto di stabilità interno è lo strumento attraverso cui gli enti locali contribuiscono alla convergenza verso i parametri, comuni a tutti gli Stati dell'Unione europea, individuati nel Patto di stabilità e crescita (in base al trattato di Maastricht del1992): rapporto deficit-Pilinferiore al 3% e rapporto debito pubblico-Pil convergente verso il 60 per cento. prevedeva una corsia preferenziale), mentre le fatture già pagate sono state soddisfatte per 1.95o milioni con i zoo milioni di richieste non soddisfatte. Veniamo, appunto, alla percentuale di soddisfazione delle richieste di «spazi finanziari» per regione. La più "soddisfatta" è la Regione Lazio, i cui enti locali hanno visto accolto il 93% delle richieste avanzate. Seguono la Campania con il 92% e la Calabria con il 9o%. Dall'altra parte della scala, la Sardegna si è fermata al 78%, la Val d'Aosta al 74% e il Trentino Alto Adige al 72%. La Lombardia registra una percentuale dell'86%, in sintonia con la media nazionale dell'86,5 per cento. Ultimo dato interessante dello studio Ance la percentuale dei comuni che non hanno presentato domanda in questa prima tornata: sono i121% su scala nazionale che però diventa il 26% se si considera soltanto il Mezzogiorno. Qualcuno di loro non avrà forse problemi di patto di stabilità, ma un'altra quota si prepara a presentare domanda per la seconda tranche entro il 5 luglio. RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 12 Pagina 45 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 17/05/2013 pressunE ll'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Diffusione: 262.360 Le richieste di Comuni e Province COMUNI AL TOP Primi 5 comuni per importo di allentamento dell'allentamento del patto di stabilità (migliaia di €) REGIONI AL TOP Ripartizione dell'allentamento del patto di stabilità - Prime 5 regioni (milioni di euro) Venezia Lombardia 837 124.367 Napoli Campania 115.355 Reggio Calabria 580 Toscana 399 97.195 Milano Lazio -399 93.238 Firenze Veneto 325 75.705 LE DOMANDE E LE CONCESSIONI Spazi finanziari per allentamento Patto di stabilità interno (miliardi di €) Ulteriore fabbisogno Fatture da pagare dopo l'8 aprile 2013 Fatture pagate Prima del 9 aprile 3,25 3,25 0,0 1,95 1,25 0,7 ~ìk MaL\ Fonte: Elaborazioni Ance su decreto del ministero dell'Economia del14 maggio Pagina 12 Pagina 46 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 17/05/2013 pressunE Periodicità: Quotidiano S°Ie rld CAS Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 Le nev-aà Onorari ridotti della metà per l'autenticazione delle sottoscrizioni Dal notaio per la cessione dei crediti Amedeo Sacrestano Dal notaio, se non c'è l'ufficiale rogante, per la sottoscrizione della cessione di crediti verso la Pa. Mentre nella dichiarazione dei redditi fanno ingresso i crediti certificati. Un primo emendamento al Dl 35 prevede come regola generale (anziché come possibilità) la titolarità (e la gratuità) dell'ufficiale rogante dell'amministrazione debitrice all'autenticazione delle sottoscrizioni degli atti di cessione dei crediti verso la pubblica amministrazione: «L'autenticazione delle sottoscrizioni degli atti di cessione dei crediti nei confronti delle Pa - spiega la nuova disposizione - è effettuata, a titolo gratuito, dall'ufficiale rogante dell'amministrazione debitrice, ove presente». L'emendamento, inoltre, integra tale previsione stabilendo che, in caso di assenza o impedimento dell'ufficiale rogante (nonché se richiesto dal creditore cedente), le sottoscrizioni possono essere autenticate da un notaio, i cui onorari sono dimezzati: «In caso di assenza o impedimento dell'ufficiale rogante ovvero su richiesta del creditore l'autenticazio- ne delle sottoscrizioni può essere effettuata da un notaio e gli onorari sono comunque ridotti alla metà». Qui, però, il servizio studi della Camera evidenzia come la norma sia alquanto indefinita, dato che le tariffe delle professioni (anche quelle dei no- L'ADEMEMENTO Nella dichiarazione dei redditi va allegato l'elenco dei crediti certi, liquidi ed esigibili vantati alla chiusura del periodo di imposta tai) sono state abrogate e il riferimento può difficilmente essere fatto ai parametri tariffari fissati dal Dm Giustizia 40/2012, per i quali l'autentica di sottoscrizione «vale» da un minimo di 3o a un massimo di 5o o euro (con aumento fino al doppio). Del tutto inutile è poi l'emendamento che ha aggiunto il comma 2-bis all'articolo 9, con il quale siprevede che i creditori della Pa, in sede di dichiarazione dei redditi, «allegano» l'elenco dei crediti certi, liquidi ed esigibili vantati, alla data di chiusura del periodo d'im- La regola generale L'autenticazione delle sottoscrizioni degli atti di cessione dei crediti nei confronti delle Pa è effettuata, a titolo gratuito, da ll'ufficia le rogante dell'amministrazione debitrice, ove presente L'assenza dell'ufficiale In caso di assenza o impedimento dell'ufficiale rogante ovvero su richiesta del creditore l'autenticazione delle sottoscrizioni può essere effettuata da un notaio e gli onorari sono comunque ridotti alla metà. La notificazione degli atti può essere effettuata anche dal creditore con raccomandata posta al quale la dichiarazione si riferisce, per la cessioni di beni e la prestazioni di servizi resi a singole amministrazioni, distinti per ente pubblico debitore. Dal dato letterale della norma, la disposizione sembrerebbe "obbligatoria" ma nessuna sanzione è stabilita - come emerge anche dalla disamina del dibattito in Aula - per l'inadempimento. Peraltro, poiché nessun beneficio è legato all'indicazione in Unico dell'elenco dei crediti vantati (la cui erronea compilazione potrebbe, invece, essere utilizzata "contro" il dichiarante), questi ulterioni quadri della dichiarazione dei redditi sono destinati a restare inesorabilmente vuoti. RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 12 Pagina 47 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 17/05/2013 pressunE ll'erld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Diffusione: 262.360 Da Cdp «assegni» ai Comuni per 11 60% di quanto richiesto Gianni Trovati MILANO La Cassa depositi e prestiti ha inviato ai Comuni le proposte di contratto per le anticipazioni di liquidità necessarie per il pagamento dei debiti pregressi da parte delle amministrazioni che non hanno soldi in cassa. 11.50o sindaci che hanno bussato alle porte della Cassa si vedono proporre nei contratti un assegno di poco superiore al 6o% di quanto richiesto, distinto in due rate di pari importo che saranno erogate questo e l'anno prossimo. Il dato è del resto in linea con l'assegnazione delle risorse proporzionale all'entità delle richieste, che negli enti locali hanno sfiorato quota sei miliardi di euro contro un fondo da 4 miliardi in due anni (dal plafond vanno tolti i no milioni chiesti dalle Province e i 53 milioni relativi ad altri enti territoriali, ed ecco spiegata la proporzione di poco superiore al 6o%). Ora alle amministrazioni tocca compilare e controfirmare i contratti, «quanto prima - avverte la Cassa- e senza modificare il formato delle proposte». La distribuzione proporzionale delle somme, che possono essere impiegate anche per l'estinzione dei debiti di parte corrente, ovviamente concentra l'impegno della Cassa nei Comuni più in difficoltà, che in qualche caso importante coincidono con gli enti impegnati nelle procedure anti-dissesto: è la condizione, per esempio, di Napoli, dove l'istanza ha viaggiato intorno ai 600 milioni di euro. Questi enti, oltre a sottoscrivere l'accordo, devono impegnarsi a correggere in fretta anche il piano di rientro varato per ottenere i fondi statali anti-dissesto: il contratto arrivato dalla Cdp chiede di farlo in3o giorni, ma la Camera ha introdotto un emendamento che raddoppia il tempo utile. Per rispettare i contratti, i sindaci si devono impegnare anche a pubblicare sul sito Internet del Comune il piano dei pagamenti per classi di importo e, soprattutto, a comunicare a tutti i creditori importi e data di pagamento. Ottenuta l'anticipazione, gli enti dovranno pagare in3o giorni e certificare il tutto anche alla Cassa. Gli assegni della Cassa rappresentano il secondo passaggio del meccanismo sblocca-debiti, riservato agli enti privi di risorse e successivo allo svincolo delle somme dal Patto di stabilità ottenuto con il decreto dell'Economia del 14 maggio. Da questo punto di vista, le analisi condotte da Anci e Ifel mostrano che a chiedere bonus all'Economia sono stati 4.576 su 5.700 soggetti al Patto, ottenendo 2,35 miliardi per debiti esigibili al 31 dicembre e ancora non pagati (100% di quanto chiesto) e 954 CALCOLI ANCI I bonus dell'Economia valgono il 77,8% del Patto e per 1.250 enti locali superano gli obiettivi di finanza pubblica milioni per quelli saldati nei primi mesi (62% delle richieste). In totale, i bonus valgono il 77,8% degli obiettivi di Patto, con un'incidenza particolare al Sud dove lo "sconto" raggiunge il 97,2% dell'obiettivo: per 1.250 Comuni lo sconto supera il target di Patto. Un impatto importante, che però sana parzialmente il passato senza affrontare l'esigenza di far ripartire la macchina dei nuovi investimenti: per questo obiettivo, sottolineano da tempo i Comuni, serve la riforma del Patto con l'introduzione della golden rule. Sulla distribuzione dei bonus, qualche problema potrebbe arrivare dagli emendamenti che hanno esteso la platea dei possibilibeneficiari: resta da capire se la loro quota andrà a incidere sulle risorse già assegnate, costringendo a rivederne l'intera distribuzione. RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 48 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 Pagina 12 17/05/2013 pressunE Periodicità: Quotidiano S°Ie rld CAS Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 Fisco ed enti leciti, Chiesto un Dl per l'addio di Equitalia I sindaci al Governo: «Riscossione al collasso» Gianni Trovati MILANO . Un decreto d'urgenza per «assicurare la continuità provvisoria» della riscossione locale ed evitare «rischi di collasso dell'intera gestione» nei 6mila Comuni su 8mila serviti (fino a lunedì prossimo) da Equitalia. E la richiesta rivolta ieri dal segretario facente funzioni dell'Anci, il sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo, al Governo e in particolare al ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, per evitare il caos sulla raccolta di tributi locali e multe. La prima esigenza è di tamponare il buco che si crea con l'uscita di Equitalia dal sistema della riscossione ma, sottolinea Cattaneo a nome di tutti i sindaci, è venuto il tempo di «trovare lo spazio per una necessaria concertazione del riassetto della riscossione comunale». Tradotto, significa che una proroga pura e semplice dell'addio di Equitalia non basta, perché serve una riforma di sistema condivisa con gli enti locali. Il nuovo rinvio, del resto, sarebbe il quarto di una serie avviata fin dal 2011, quando l'articolo 7 del decreto Sviluppo (il n. 70 di quell'anno) ha stabilito che l'agente nazionale della riscossione avrebbe «cessato l'attività» svolta per i Comuni. La data della «cessazione» era fissata al 31 dicembre 2011, è stata poi spostata al 3o giugno 2012, 31 dicembre 2012 e, infine, al 3o giugno 2013. Nei giorni scorsi (si veda Il Sole 24 Ore dell'u maggio) Equitalia ha scritto ai Comuni con cui collabora chiedendo di non inviare più nuovi ruoli, perché queste partite non avrebbero alcuna possibilità reale di arrivare al traguardo e si tradurrebbero, quindi, solo in ulteriori costi amministrativi per gli enti locali. La lettera ha fatto ri-esplode re il problema, ingigantito anche dall'assenza di una disciplina transitoria per il passaggio di consegne. La legge prevede, appunto, la «cessazione dell'atLA KLOSP ETTIVA Per gli amministratori oltre alla (quarta) proroga è indispensabile avviare una «riforma condivisa» dell'intero settore Ingìuui Ù2 L'ingiunzione fiscale è la forma di riscossione coattiva utilizzabile dagli enti e dalle società locali di riscossione dei tributi. L'ente creditore emette ['ordine di pagare entro 30 giorni ildebito, sotto pena di atti esecutivi. Dalla notifica, i l debitore ha 30 giorni per ricorrere. La minore efficacia dell'ingiunzione dipende anche dalfatto che il novero di atti esecutivi effettuabili è più limitato rispetto al ruolo tività» da parte di Equitalia, che quindi riverserebbe sui Comuni tutte le cartelle prese in carico nel tempo ma non ancora riscosse. Tranne che in Emilia Romagna, dove la Regione ha già organizzato una struttura alternativa a Equitalia per la riscossione locale attrraverso l'assegnazione con gara dei nove lotti provinciali ad Ati formate da società private iscritte all'albo, quasi nessun Comune è in grado di far partire subito la gestione (soprattutto coattiva) delle entrate senza Equitalia. Per evitare un buco di sistema che ovviamente rischia di incidere anche sui pagamenti spontanei, le amministrazioni locali chiedono una fase transitoria più lunga, per aver tempo di avviare le gare per la scelta dei nuovi partner, e soprattutto una disciplina più distesa per la gestione dei residui: problema, questo, reso ancor più spinoso dal fatto che i Comuni non possono più contestare il discarico dei ruoli. La riforma del settore, chiesta nei giorni scorsi anche da Anutel (l'associazione degli uffici tributi degli enti locali) e Anacap (che riunisce le società private di riscossione) deve poi affrontare il fatto che l'iscrizione a ruolo è esclusiva di Equitalia, mentre gli altri soggetti devono gestire la riscossione coattiva con l'ingiunzione: uno strumento nato il 14 aprile mio (con il Regio decreto 639), che ha oggi bisogno di un nuovo restyling. @giannitrovoti gianni trovati@ilsole24ore com O RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 20 Pagina 49 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 17/05/2013 pressunE ll'erldOIS Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Diffusione: 262.360 Z.:msazìone. Le sezioni unite confermano il divieto di iscrizione per i dipendenti pubblici part time Albo avvocati chiuso alla Pa La riforma delle professioni non ha eliminato lo stop all'ingresso Patrizia Maciocchi 11 divieto di iscrizione all'albo degli avvocati per i dipendenti pubblici part-time, soddisfa l'interesse pubblico a difendere l'indipendenza del legale. Le sezioni unite della Cassazione (sentenzan833) difendono le incompatibilità previste dalla legge 339/2003, che vieta ai dipendenti della pubblica amministrazione a "mezzo servizio", di svolgere la professione forense. La Suprema Corte riunisce e respinge una serie di ricorsi, avallando la scelta del Consiglio nazionale forense di confermare la cancellazione dall'albo di chi non aveva esercitato l'opzione per l'una o l'altra attività. I giudici smontano le molte obiezioni mo sse dai diretti inte- ressati che si appellavano alle norme più favorevoli. La legge 339 de12003 ha, in effetti, dettato un contrordine rispetto a quanto previsto dalle «Misure di razionalizzazione della finanza pubblica» (legge 662/1 99 6) che sfilavano dal re gime delle incompatibilità i dipendenti della Pubblica amministrazione a tempo parziale. Un salvacondotto a cui si erano appellati i ricorrenti iscritti all'albo durante il regime favorevole, chiedendo per questo di salvaguardare i diritti acquisti e il loro legittimo affidamento. I ricorrenti avevano visto uno spiraglio anche nella manovra d'agosto (D1138/2011) e nel Dpr professioni (137/2012), portatori di una ventata lib eralizzatrice che subordinava lo svolgimento della libera professione al solo possesso dei titoli: per il Dpr137/2012, in particol are, la libera professione poteva essere esercitata in maniera sia abituale sia prevalente.I soli paletti riguardavano le condanne penali e i motivi di interesse generale. Su quest'ultimo si infrangono le speranze dei ricorrenti. La Suprema corte si pone due domande: se lo "ius super veniens" abbia tacitamente abrogato la legge "scomoda" e se l'esigenza di scongiurare il rischio di avere avvocati poco indipendenti possa essere considerata «motivo imperativo di interesse generale». La prima ri sposta è no e la seconda è sì, e l'una è il risultato dell'altra. La Suprema Corte esclude che la legge 339/2003 possa es sere stata implicitamente abro gata proprio perché l'incompatibilità tra l'impiego pubblico part-time e l'esercizio della pro fessione forense risponde a esi genze specifiche di interesse pubblico «correlate proprio al la peculiare natura di tale attivi tà privata e ai possibili inconve nienti che possono scaturire dal suo intreccio con le caratte ristiche del lavoro del pubblico dipendente».Ad avviso del col legio la legge 339/2003 fa da scudo a interessi di rango costitu zionale, come l'imparzialità e il Il quadro Cn !TEMPI PER L OPZIONE La disci plina ha concesso ai dipendenti pubblici ,ti e, iscri part v vocat ea !oh pdee'loi ao d .itr e ia.intoninripais:01 Irm scegliere ininpqruim e,apber chi apv aveva' oi fdeciso duanr d i c: I Perc battuta ri l'avvocato entra servizio. Tempi dl rrrrim af lgeaisorseni leonvnsoeelce7le z e no 9 Negato Ne dTilulìeaadmdoipn u NCIPiu contrasto oegogreeann s volgimento conflitto h oan e Pde ca q ue con i o conc emiadella z fra con o rrenza imprese'e la libera circolazione degli,awocati buon andamento della Pa, oltre che all'indipendenza dell'avvocato da poteri che potrebbero mettere in dubbio la correttezza della difesa causa dei possibili conflitti tra interessi pubblici e privati. Inutile anche il tentativo dei ricorrenti di sollevare contrasti sia con la Carta e con il diritto dell'Unione. La Cassazione ricorda che la Corte costituzionale, si è espressa sul punto con due sentenze (390/2006 e 166/2012): con la prima ha considerato il divieto coerente con la peculiarità della professione e con la seconda ha affermato la possibilità di modificare in senso meno favorevole norme più "permissive", pur di non sfociare in regolamenti irrazionali. Un'irragionevolezza esclusa dal lasso di tempo concesso per esercitare l'opzione. Va male anche sul fronte comunitario: la Corte di giustizia con la sentenza C-225/09 ha dato il suo nulla osta a una limitazione prevista anche dal nuovo ordinamento forense. RIPRO,117101, R - SFRVAR Pagina 23 All °aw nchiuso Pagina 50 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press unE 17/05/2013 t QINUTIOUNO ECIINUSLICO.1:111.11MICII C ft/1.FM0 9 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi Diffusione: 78.822 Il ministro della Funzione pubblica apre alla proroga dei contratti di 110 mila precari Statali, salari fermi fino al 2014 D'Alia: le emergenze sono altre, va finanziata la Cig DI ALESSANDRA RICCIARDI R isorse per rinnovare i contratti non ci sono. Gianpiero D'Alia, ministro della Funzione pubblica, vicepresidente vicario alla camera del gruppo di Scelta Civica per l'Italia in quota Udc, carica che abbandona con l'ingresso nel governo di Enrico Letta, precisa: «Nostro malgrado, non potremo rinnovare i contratti del pubblico impiego, il blocco previsto dal decreto Monti fino al 2014 purtroppo resta», dice D'Alia su uno dei temi più delicati del prossimo confronto con i sindacati, che già stanno pressando per un cambio di rotta. E annuncia i primi dossier del suo mandato: un pacchetto di Semplificazioni da presentare a uno dei prossimi consigli dei ministri («avranno un impatto immediato sulle imprese») e una ipotesi di proroga dei contratti in scadenza a luglio che interessano oltre 110 mila precari pubblici. La filosofia è chiara: «Lavoreremo sulle emergenze». Domanda. Che farete sul decreto Monti, che è al parere delle commissioni parlamentari e che blocca i contratti pubblici e aumenti fino al 2014? Sarà modificato? Risposta. Trovo giusta la rivendicazione di sbloccare i contratti, di dare aumenti a chi ha gli stipendi fermi dal 2009. Purtroppo le condizioni economico-finanziarie non ci consentono di riaprire la finestra dei contratti prima del 2014. Nostro malgrado, siamo costretti a confermare lo stop del decreto. Sì invece a un confronto sul futuro, ci si può lavorare per riconoscere la dignità e la qualità dei lavoratori pubblici. D. Salari fermi mentre l'inflazione cresce. Certo non si può pensare che così aumentino i consumi... R. Siamo tenuti a essere realistici, è un fatto di responsabilità. Dobbiamo far quadrare i conti e concentrare le risorse disponibili sulle emergenze più scottanti, come la copertura per la cassa integrazione, per dare una risposta a chi non ha più un lavoro. Lo stesso motivo per cui è giusto trovare una soluzione per quei 110 mila lavoratori pubblici precari ci cui contratti scadono il prossimo fine luglio e che rischiano di andare tutti a casa. D. Una proroga? R. I precari sono un'emergenza a stretta scadenza e con grande realismo dobbiamo occuparcene. D. La Cgil chiede un percorso di stabilizzazione, anche per dare il segnale della discontinuità rispetto al governo Monti. R. Innanzitutto va superata l'emergenza di luglio, poi si vede cosa realisticamente si può fare. Purtroppo le risorse sono quelle che sono. D. Durante il governo Berlusconi, i dipendenti pubblici sono stati spesso additati come fannulloni che frenano la crescita economica del paese. Anche su questo i sindacati chiedono un cambio. R. Incontrerò i sindacati la prossima settimana per chiarire le priorità. Ma dico già da adesso che uno dei livelli d'in- Gianpiero D'Alia tervento del mio ministero sarà riconciliare il rapporto tra pubblico e privato, evitando quelle generalizzazioni che coinvolgono in un giudizio indiscriminato tutti i dipendenti pubblici. D. Intanto i tempi di attesa perché un insediamento produttivo apra, perché un'impresa possa lavorare, restano ancora alti. R. Stiamo esaminando un pacchetto di Semplificazioni da portare a uno dei prossimi consigli dei ministri, in attuazione di quanto previsto già dal governo Monti. Lo stiamo facendo in tandem con i vari ministeri coinvolti per cui non anticipo nulla, ma avrà un impatto diretto sulle imprese. D. Anche la legge Anticorruzione fatta dal governo Monti va attuata. R. E l'altro filone di intervento, daremo all'Anticorruzione le gambe per camminare, a partire dal Piano nazionale da trasmettere alla Civit. —CiRtproduztone rzseruata— ■ AVVISO Al NAVIGANTI DELLA STRANA MAGGIORANZA. COMPRESO ZANDA Fioroni (Pd): si chiacchiera troppo Il governo così rischia D. A chi si riferisce? R. A tutti. D. Anche a Luigi Zanda, che è tornato roppe fibrillazioni, troppe chiacchiere. a ribadire l'ineleggibilità del CavalieDa parlamentare navigato, Beppe re? Fioroni, ex ministro dell'istruzione R. Quando dico tutti, dico tutti, anche del governo Prodi, parlaZanda. E un giorno l'ineleggimentare del Pd, avverte i navibilità, un altro le intercettazioganti della strana maggioranza: ni... insomma si va a sbattere, «Il governo rischia di andare a è solo un modo per farsi del sbattere». Ovvero, per dirla con male. una battuta: «Una schermaglia D. Sembra un governo al giorno leva... il governo di torun po' esaurito. E non ha no», ridacchia Fioroni, che nella approvato ancora neanche vita privata è medico. un provvedimento... Domanda. Sulla giustizia si R. Stiamo dando l'idea che è riacceso lo scontro tra Pd e ci siamo già pentiti dell'alleanPdl, le dichiarazione di fuoza di governo, non è serio. Se co si inseguono da un fronte non saremo capaci di risolvere Bepp e Fioroni all'altro. i problemi del paese, gli italiaRisposta. Servono fatti per un paese in ni penseranno solo che è stato un errore non crisi nera e vanno fatti in silenzio e anche aver fatto altro! in fretta, invece si parla e troppo. —012tproduzzone rzseruata—. DI ALESSANDRA RICCIARDI T Pagina 9 Pagina 51 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press LinE 17/05/2013 t OPOTIMINO I5CONOMIC0.1:11DIC11 1.11 E POLITICO 9 Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Diffusione: 78.822 I gestori possono incassare soltanto gli acconti, dice l'Ifel La Tares a conguaglio va versata al comune dovrebbe invece essere il diretto destinatario delle somme riscosse». Fermo restando che bi'ultima rata Tares, a conguaglio di sogna accelerare l'iter per i pagamenti delle •'' quanto pagato dai contribuenti in somme dovute al gestore per l'attività svolta. acconto, deve essere versata ai coIn effetti l'articolo 10, che deroga alla dimuni. I gestori del servizio rifiuti sciplina ordinaria del tributo, dispone che la possono incassare solo i pagamenti in acconto. nuova tassa sui rifiuti e la maggiorazione sui E quanto affermato dall'Ifel (fondazione Anci) servizi si pagheranno con l'ultima rata, a concon un nota del 10 maggio 2013, con la quale guaglio delle somme versate in acconto. Le rate ha fornito dei chiarimenti ai comuni sulla corpossono essere determinate in base a quanto retta applicazione delle nuove disposizioni congià versato dai contribuenti nell'anno 2012 per tenute nell'articolo 10 del dl 35/2013. Questa Tarsu, Tial e Tia2. Inoltre la maggiorazione, interpretazione si pone però in contrasto con fissata nella misura di 0,30 euro per metro quanto sostenuto dal ministero dell'economia quadrato, non può essere aumentata dai cocon la circolare 112013. muni e il gettito è riservato allo stato. Gli enti Dunque, l'Ifel prende una posizione diverlocali, con propria deliberazione, possono stasa dal ministero anche sulla riscossione della bilire il numero delle rate di versamento del Tares, oltre che sull'Imu. Ha infatti precisato tributo. Ma i cittadini devono essere informati, nella nota che i gestori del servizio possono anche con la pubblicazione sul sito internet incassare solo gli acconti. Il saldo va versato del comune, almeno 30 giorni prima della data direttamente ai comuni. Mentre per il ministedi scadenza dei pagamenti. Per le prime due ro possono incassare anche il saldo. Secondo rate le amministrazioni locali possono inviare la fondazione Anci la circolare ministeriale i modelli già predisposti per il pagamento di «propone una lettura estensiva» dell'articolo Tarsu, Tial o Tia2. Gli acconti verranno scom10 del dl «pagamenti p.a.», poiché attribuisce putati dal quantum dovuto, a titolo di Tares, «direttamente alle aziende di gestione del serper l'anno 2013. La prima rata fissata ex lege vizio rifiuti l'intero gettito annuale del tributo, per il mese di luglio, come previsto dal dl riprevia delibera comunale in tal senso», nonofiuti (1/2013), può essere anticipata anche nel stante la norma non deroghi espressamente caso in cui il comune non abbia adottato il re»alla diretta destinazione al comune delle somgolamento, che deve essere emanato entro il me incassate a titolo di Tares, come prescritto prossimo 30 giugno. Concessionari e gestori del ordinariamente dallo stesso comma 35, terzo servizio possono continuare a riscuotere il triperiodo». La nota pone in rilievo che «una letbuto, con l'unico dubbio che possano incassarlo tura più prudente delle norme per tutto il 2013, anche a saldo, straordinarie recate dal dl 35» o solo in acconto. Si ritiene più La not a Ifel porta a escludere che il gesto- X aderente al dettato normativo la sul_ sito re incassi l'ultima rata 2013, circolare ministeriale, che opta in quanto «dall'attivazione del per la prima soluzione. oggil /documenti pagamento via F24 il comune Oltproduztone mem:da E DI SERGIO TROVATO Pagina 25 Titolari anziani, Gerico addio IN EDICOLA IECI~ Pagina 52 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press LinE 17/05/2013 t QINUTIOUNO ECIINUSLIED.1:111.11MICII II: POUTICO 9 Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Diffusione: 78.822 L'Agente ha avvertito i comuni. Ma per la tassa rifiuti il ricorso al ruolo è inevitabile Riscossione locale a rischio caos Niente ruoli a Equitalia dal 2015. Traballa la Tares DI CRISTINA CARPENEDO * on una nota diffusa negli ultimi giorni, Equitalia mette le mani avanti e anticipa che la cessazione delle attività di riscossione diverrà presto realtà. Il silenzio e l'indifferenza del legislatore, ancora sordo all'ennesima richiesta di proroga, costringono l'Agente della riscossione ad assumere la più temuta delle decisioni: il blocco della riscossione di tutti i carichi consegnati fino alla dead line del 30 giugno. L'interpretazione alla disposizione del dl 70/2011 contenuta nella lettera gg ter dell'art. 7, comma 2, non può che essere tra le più drammatiche. La cessazione dell'attività significa l'interruzione di tutte le attività in corso con restituzione agli enti creditori delle relative pendenze. Precisa la nota che gli enti dovrebbero considerare di interrompere l'attività di formazione e consegna del ruolo già dal 20 maggio prossimo, dato che per i nuovi ruoli la prosecuzione delle attività di riscossione avvera ad esclusivo rischio degli enti, compresa l'even- C tualità di una refusione dei costi subiti. Che valore dare a questa presa di posizione targata Equitalia? Dichiarare in poche righe la restituzione delle pendenze assume il tono della minaccia, che non può trovare condivisione. Il procedimento pubblico di riscossione è stato per anni imposto agli enti locali a garanzia della riscossione delle entrate e regolato nella fase patologica dagli articoli 19 e 20 del dlgs 112/99. L'Agente della riscossione deve procedere alla notifica della cartella entro il nono mese successivo alla consegna del ruolo e trasmettere la comunicazione di inesigibilità entro tre anni dalla stessa data (salvo proroga). Il successivo discarico poggia sul meccanismo del silenzio assenso che può trovare spazio unicamente in un una previsione di legge. Sostanzialmente la riscossione a mezzo ruolo non è fondata su regole contrattuali bensì su una disciplina normativa scritta a tutela del credito pubblico. L'uscita di Equitalia non muta i termini e le condi- zioni di questo rapporto che nasce da lontano. I ruoli resi esecutivi entro il 30 giugno seguiranno le regole procedimentali della normativa ora citata. La stessa proroga delle inesigibilità fissata al 31 dicembre 2014 per tutti i ruoli consegnati fino al 31 dicembre 2011, è la riprova lithm hrhoil.p1 - della prosecuzione delle attività sui carichi pendenti. E così per i ruoli resi esecutivi fino al 30 giugno prossimo. Non trova condivisione nemmeno lo scenario di refusione delle spese per le ultime consegne di giugno. L'Agente della Riscossione quando accetta un elenco di carico lo fa sulla base delle regole di legge. Diversamente rifiuta in toto, evitando la minaccia delle eventuali spese, condizione improponibile a un ente pubblico, se non per farlo desistere dal ricorso al ruolo. Questo passaggio si presenta di grande attualità in vista della riscossione del Tares dato che, per effetto 01 del dl 35/2013, gli enti possono ricorrere all'anticipata riscossione unicamente con i canali già in uso, situazione che, per molti comuni ex Tarsu, si traduce nel ricorso al ruolo Equitalia. Il nodo da sciogliere per i comuni attiene alla legittimità di un affidamento, dato comunque in deroga, che supera il periodo temporale del 30 giugno 2013 e che Equitalia sembra aver risolto in una sorta di manleva in presenza di comportamento concludente del comune per i ruoli consegnati dopo il 20 maggio. Tradotto, in questo caso il rischio dell'attività è trasferito sugli enti creditori, ad aggio invariato. Una risposta plausibile a una richiesta che risulta viziata fin dall'origine, lascia il tempo che trova; si deve ribadire che la vicenda dei rapporti tra le parti continua ad essere disciplinata dal dlgs 112/99 e che non può trovare spazio una interpretazione unilaterale a esclusivo svantaggio degli enti locali. Gli enti possono procedere con la consegna dei ruoli fino al 30 giugno. Eventuali obiezioni o rigetti dovranno essere sollevati dall'Agente della riscossione sulla base degli obblighi che lo stesso ha assunto nei confronti degli enti locali nell'ambito della funzione pubblica di riscossione. L'esigenza di trovare risorse finanziarie per garantire il servizio rifiuti deve avere priorità su tutto e ben venga in tale ottica una proroga al 31.12, se finalizzata a bloccare l'emorragia finanziaria dei comuni, già difettosa nella sua durata semestrale contro ogni principio di annualità delle imposte. È auspicabile la creazione di un percorso temporale di gestione delle pendenze o, quantomeno, la conferma dell'impianto normativo fondato sul discarico per inesigibilità. Ne escono con le ossa rotte quei comuni che fino ad oggi, fidelizzati Equitalia, non hanno tentato una forma diretta di riscossione o la selezione di un soggetto terzo usando le regole concorrenziali. *funzionario responsabile entrate tributarie e patrimoniali del comune di Jesolo, presidente regionale per il Veneto, componente osservatorio tecnico e docente Anutel Pagina 41 - Riscossione locale a rischio caos 11111=Me Pagina 53 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press LinE 17/05/2013 t QINUTIOUNO ECIINUSLICO.1:111.11MICII C ft/1.FM0 9 Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Diffusione: 78.822 IMU/ Il governo ha illustrato all'Anci il decreto oggi in cdm. Alla Cig 700 milioni Settembre, è tempo di pagare Slitta l'acconto di giugno. Spiragli per i capannoni DI FRANCESCO CERISANO ospensione dell'acconto di giugno dell'Imu prima casa e slittamento del pagamento a settembre. È questa l'unica certezza scaturita dall'incontro tra il governo e l'Anci nel corso del quale l'esecutivo guidato da Enrico Letta ha illustrato ai sindaci le linee generali del decreto legge che sarà approvato oggi in consiglio dei ministri. Ma per una certezza che resta, un'altra comincia a vacillare. Fino a ieri infatti sembrava assodato che gli immobili delle imprese (che a giugno andranno incontro a un vero e proprio salasso per il combinato disposto dell'aumento del moltiplicatore e delle nuove modalità di calcolo dell'imposta non più su aliquota standard, ma sulla base delle aliquote effettive fissate dai sindaci nel 2012) sarebbero rimasti fuori da qualunque ipotesi di esenzione. L'incontro di ieri a palazzo Chigi ha rimescolato le carte, segno che la materia alquanto delicata sarà oggetto di ampia discussione in un consiglio dei ministri che si annuncia infuocato. Secondo quanto risulta a ItaliaOggi, nell'illustrare ai sindaci i contenuti del provvedimento, l'esecutivo non ha espressamente menzionato gli immobili di categoria D come elementi di certa riscossione. E questo dimostra come il governo non abbia ancora espressamente escluso un intervento sull'Imu delle imprese da realizzare subito o entro luglio assieme ad una complessiva riforma della fiscalità locale nella quale troverà posto anche il restyling del catasto e la revisione della Tares. A corroborare l'ipotesi di un intervento sugli immobili produttivi sono arrivate anche le parole a caldo del viceministro all'economia, Stefano Fassina che uscendo da palazzo Chigi ha affermato che il governo «non dimenticherà la parte che riguarda le imprese anche se può essere affrontata con modalità diverse da quelle della prima casa». Conferme arrivano pure dai rappresentati dell'Anci saliti a Palazzo Chigi. «L'incertezza dell'esecutivo dimostra che il governo deve ancora affronta- re il tema delle coperture e prenderà una decisione dopo il confronto, tutto politico, che ci sarà in consiglio dei ministri», ha commentato il presidente dell'Anci, Alessandro Cattaneo. Il sindaco di Pavia ha espresso soddisfazione per le assicurazioni che il governo ha dato ai comuni sulle coperture del buco che si aprirà nei bilanci per effetto del mancato pagamento della rata di giugno. Il governo ha quantificato in 2 miliardi l'entità delle risorse che andranno garantite ai sindaci. Due miliardi e non un miliardo e settecento milioni, segno che l'esecutivo ha deciso, in accoglimento delle richieste dell'Anci, di compensare la metà dell'intero gettito Imu prima casa 2012 (comprensivo delle maggiori aliquote decise a livello locale). Tramonta invece l'ipotesi di calcolare le compensazioni sulla base del gettito Imu ad aliquota standard (4 per mille), soluzione che avrebbe avuto il pregio di non scaricare sulle casse dello stato gli aumenti decisi dai sindaci, ma avrebbe potuto creare clamorosi buchi nei conti dei comuni. Tecnicamente le compensazioni saranno attuate attraverso il sistema delle anticipazioni di tesoreria (si veda ItaliaOggi dell'8/5/2013). I comuni potranno quindi chiedere alle banche un importo pari all'incasso dell'acconto Imu sulla prima casa e gli interessi per l'anticipazione resteranno a carico dello stato. Una soluzione ragionevole e a basso impatto sui conti dello stato che però potrebbe avere effetti negativi sul sistema creditizio. Alessandro Cosimi, sindaco di Livorno e coordinatore delle Anci regionali, lancia l'allarme: «Sottrarre 2 miliardi dal sistema bancario significa togliere risorse ai cittadini e alle imprese in un momento in cui entrambi ne hanno bisogno». Tuttavia, le certezze sulle compensazioni non risolvono i problemi che i sindaci avranno nel far quadrare i conti. Anticipazioni a parte, chiudere i bilanci entro il 30 giugno con l'acconto Imu slittato a settembre sarà un'impresa. La soluzione più semplice sarebbe una proroga a ottobre dei preventivi, ma si tratterebbe di uno slittamento fin troppo eccessivo. «Chiudere i bilanci a ottobre sarebbe una sconfitta», ribatte Cattaneo, «perché significherebbe dire che il paese non ha capacità di programmazione e mette i comuni nelle condizioni di non programmare». Tornando al decreto che sarà varato oggi, l'altro importante capitolo sarà il rifinanziamento della Cassa integrazione in deroga. Sul punto è emerso che le risorse saranno limitate: 700-800 milioni. La conferma è arrivata dal ministro per gli affari regionali, Graziano Delrio. «Si sta ancora discutendo, ma l'ordine di grandezza dovrebbe essere quello», ha detto mentre a palazzo Chigi il ministro del lavoro, Enrico Giovannini, e il titolare dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, stavano ancora limando il testo. Per la Cig dunque, si attingerà ai fondi europei, al contributo dello 0,30% dei fondi interprofessionali per la formazione continua e al fondo per la detassazione dei salari di produttività. Un plafond ben lontano dagli 1,2-1,5 miliardi chiesti dai sindacati e dal Pd. Si tratta infatti di un primo step in vista di una revisione complessiva degli ammortizzatori sociali da completare entro l'anno. «Saranno risorse sufficienti per fare un pezzo di strada, poi si tratterà di verificare quel che serve per arrivare fino alla fine dell'anno», ha spiegato il vice ministro dell'Economia, Stefano Fassina. —012tproduztone rzseruata—. Pagina 37 1. 2. 0es. Enti locali Settembre. è tempo di pagare Pagina 54 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE t QINUTIOUNO ECIINUSLIED.1:111.11MICII 11: POUTICO 9 az Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi 17/05/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Diffusione: 78.822 IM=EMO Dalla Cassa depositi 3,6 mld agli enti locali Si completa la prima fase di attuazio- perverranno entro il 30 settembre. richiesta presentata entro lo scorso ne dei decreto sblocca crediti. Dopo i Le domande presentate dagli enti 30 aprile si riferiva sia alla quota re4,5 miliardi di bonus sul Patto distri- locali e positivamente verificate dal- lativa al 2013 che a quella a valere buiti nei giorni scorsi dal Mef, gli enti la Cdp sono state circa 1.500, per un sul 2014. Mentre la prima verrà erolocali stanno per ricevere dalla Cassa importo complessivo di circa 5,76 gata subito dopo il perfezionamento depositi e prestiti un'iniezione di li- miliardi di euro. In mancanza della del contratto (che a tale fine va sottoquidità da 3,6 miliardi per far fronte definizione di diversi criteri da parte scritto e trasmesso mediante telefax ai propri debiti pregressi. Diverse della Conferenza Stato-città e auto- a Via Goito), la seconda arriverà solo amministrazioni, tuttavia, sono rima- nomie locali (diversamente da quanto il prossimo anno. Non solo: ma le due ste spiazzate dalla suddivisione del accaduto per le deroghe al Patto), il quote non sono autonome, nel senso finanziamento in due quote annuali, riparto è stato disposto secondo un che non si può accettare solo la prima di cui la seconda, non scorporabile criterio proporzionale, in relazione al e rinunciare alla seconda. dalla prima, sarà erogata solamente rapporto fra le risorse disponibili e Il problema si pone soprattutto per il prossimo anno. l'importo complessivo delle domande quelle amministrazioni che hanno otRispettando il termine del 15 mag- pervenute. In pratica, ciascun ente tenuto spazi finanziari in misura sugio, la Cdp ha completato l'istruttoria ha ottenuto circa il 62% di quanto periore alle loro effettive disponibilità sulle richieste di accesso alla prima richiesto. L'erogazione delle antici- di cassa. In tali casi, per evitare di tranche (pari al 90%) del fondo da 4 pazioni avverrà in due tempi: 1,8 mi- incappare nelle sanzioni (due menmiliardi stanziato dal dl 35/2013 a liardi verranno distribuiti quest'anno, silità di stipendio) previste per chi favore degli enti a corto di cassa. Il mentre il restante 50% nel 2014. Tale non salda fatture per almeno il 90% restante 10% è stato accantonato per suddivisione è chiaramente prevista dei margini acquisiti, l'unica strada è essere distribuito, insieme alle even- dall'art. 1, comma 10, del dl 35. Ciò restituire una parte del bonus Patto inali somme non assegnate in prima che non era chiarissimo (e che infatti entro il 5 luglio. Matteo Barbero istanza, sulla base delle domande che è sfuggito a non pochi enti) è che la Pagina 37 1. 2. 0es. Enti locali Settembre. è tempo di pagare Pagina 55 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE 17/05/2013 t QINUTIOUNO ECIINUSLIED.1:111.11MI(:II 11: POUTICO 9 Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Diffusione: 78.822 OSSERVATORIO VIMINALE Sulla casella mail del gruppo decide il consiglio comunale È possibile l'attivazione dell'indirizzo di posta elettronica del proprio gruppo consiliare al fine di agevolare la comunicazione con i cittadini? In materia, si fa riferimento all'art. 9 del codice dell'amministrazione digitale di cui al dlgs n. 82 del 2005, come modificato dal dlgs n. 235 del 2010, recante «partecipazione democratica elettronica«, con la quale il legislatore ha stabilito che le pubbliche amministrazioni devono favorire ogni forma di uso delle nuove tecnologie per promuovere una maggiore partecipazione dei cittadini al processo democratico. Le scelte in ordine alla declinazione concreta del principio della partecipazione democratica elettronica e della compatibilità delle stesse con le esigenze di ottimizzazione e contenimento dei costi rientrano nella autonomia decisionale del comune interessato. Spetta, infatti, alle decisioni del consiglio comunale, oltre che trovare soluzioni per le singole questioni, valutare l'opportunità di indicare, con apposita modifica regolamentare, anche le ipotesi in argomento, al fine di assicurare il regolare funzionamento dei gruppi e l'ordinato svolgimento delle funzioni proprie dell'assemblea consiliare. DIMISSIONI L'aver rassegnato le dimissioni da sindaco al fine di prendere parte alle elezioni ai sensi dell'art. 1, comma 1, lett. d) del dl 18 dicembre 2012, n.223, e quindi aver accettato la candidatura in data antecedente a quella in cui le dimissioni rassegnate dallo stesso diventino irrevocabili, ne comporta la decadenza ai sensi dell' art. 62 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267? Le dichiarazioni di accettazione lista dei candidati, può ritenersi che delle singole candidature, ai sensi le dichiarazioni di accettazione delle dell'art. 20 del dpr 30 marzo 1957, candidature possano assumere giurin. 361, per l'elezione della camera dica rilevanza ed efficacia, in quanto, dei deputati, e ai sensi dell'art. 9 del prima di quel momento, l'accettaziodlgs 20 dicembre 1993, n. 533, per ne della candidatura rimane nella l'elezione del senato della repubblidisponibilità della forza politica che ca, devono essere presentate, unil'ha raccolta e che, ovviamente, può tamente ai certificati di iscrizione desistere da formalizzare la propria elettorale dei candidati, a corredo partecipazione alla competizione o della documentazione concernente può anche ritenere di modificare i la presentazione, da parte dei partiti componenti della propria lista. Pere gruppi politici, delle liste dei cantanto, se non revocate, a decorrere didati stessi; ciò che dovrà essere efdal giorno successivo alla data del fettuato, con riferimento alle elezioperfezionamento delle dimissioni ni politiche indette, del sindaco dovrà esclusivamente dalle essere avviata la LE RISPOST E AI QUESITI ore 8 del 35° giorno procedura di scioSONO A CURA alle ore 20 del 34° glimento del conDEL DIPARTI MENTO AFFARI giorno antecedente a siglio comunale, ai quello della votazione. sensi dell'art. 141 INTERNI E T ERRITORIALI del dlgs 18 agosto Solo nel giorno stesso DEL MINISTER O DELL'INTERNO di presentazione della 2000, n. 267. Pagina 38 Enti, Patto abbattuto del 78% Pagina 56 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press unE t 17/05/2013 ECIINUM11:0.1:111.1111111C11 11: POUTICO 9 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi Diffusione: 78.822 Molti comuni sono in affanno nel definire l'esatto ambito applicativo del dlgs 39/2013 Incompatibilità a due vie Stretta per le partecipate, sugli incarichi decide l'ente DI LUIGI OLIVERI incompatibilità dei' gli incarichi ai dipendenti pubblici prevista dal dlgs 39/2013 riguarda esclusivamente lo svolgimento di attività professionali se finanziate dall'ente di appartenenza, o di funzioni con poteri negoziali negli organi di amministrazione delle società partecipate. Non rientrano, dunque, nella disciplina del dlgs 39/2013 gli incarichi di diversa natura, conferiti dalle pubbliche amministrazioni ai sensi del dlgs 165/2001. Molte amministrazioni si stanno ponendo il problema della legittimità dello svolgimento di incarichi professionali, sotto forma di collaborazione, consulenza, studio o ricerca, da parte di propri dipendenti presso altre amministrazioni o, anche, a favore di società da esse partecipate, nonché presso soggetti privati anche non partecipati. Il dubbio è se detti incarichi restino o meno coinvolti dal regime di incompatibilità recentemente introdotto. A ben vedere, il dlgs 39/2013 ha un ambito di applicazione tendenzialmente ristretto, posto a scongiurare il pericolo di un conflitto di interessi, consistente sia nella posizione di controllore e controllato, sia nella eventualità che incarichi in enti e società partecipate possano essere una sorta di compenso per decisioni di favore (altrimenti non spettanti) garantite dal dipendente destinatario. Il rimedio posto dal dlgs 39/2013 è drastico: l'impossibilità di continuare a condurre il rapporto di lavoro con l'amministrazione di appartenenza, mentre si svolge anche l'incarico incompatibile. La fattispecie degli incarichi di prestazione di lavoro autonomo contemplata dal dlgs 165/2001 e, segnatamente, dall'articolo 7, commi 6 e seguenti, è totalmente differente. In questo caso, il dipendente pubblico viene chiamato non a svolgere funzioni connesse a poteri di governo e rappresentanza, ma a realizzare prestazioni di collaborazione. Non è, dunque, inserito nella governance dell'ente, ma è un prestatore di lavoro autonomo. Lo stesso vale nel caso in cui gli incarichi di collaborazione siano conferiti da società partecipate e, a maggior ragione, da soggetti privati tout court. In questo caso, non entra in gioco il dlgs 39/2013, ma l'articolo 53 del dlgs 165/2001, che regolamenta le ipotesi nelle quali l'amministrazione pubblica di appartenenza può autorizzarlo o meno allo svolgimento delle prestazioni di lavoro autonomo. Non scattano, dunque, le incompatibilità di cui al dlgs 39/2013, connesse esclusivamente alle fattispecie tipiche ivi elencate e non suscettibili di interpretazioni estensive. Si applica, invece, la disciplina propria, quella del già citato articolo 53 del dlgs 165/2001, che non è mirata solo a scongiurare conflitti di interesse anche potenziali, ma è finalizzata ad assicurare che le energie lavorative del dipendente - che conduce con l'amministrazione un rapporto in esclusiva - non siano assorbite da altre prestazioni lavorative, così risultando pregiudicate. Se l'amministrazione autorizza le prestazioni richieste dal dipendente, si esaurisce la fattispecie e non si aggiunge alla disciplina dell'articolo 53 del dlgs 165/2001 anche quella del dlgs 39/2013, perchè si tratta di norme con finalità in parte simili, ma rivolte a casi del tutto autonomi e diversi tra loro. —012tproduztone rzseruata—. Pagina 39 incompatibilità a Pagina 57 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press unE 17/05/2013 t 9 QINUTIOUNO ECIINUSLIED.1:111.11MICII 11: POUTICO Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi Diffusione: 78.822 DECRETO PAGAMENTI/ EAnci ha stimato gli effetti del dl. Mini-enti avvantaggiati Enti, Patto abbattuto del 78% E al Sud gli obiettivi 2013 sono quasi azzerati (-97%) DI MATTEO BARBERO Il riparto delle risorse E FRANCESCO CERISANO I l decreto pagamenti ha abbattuto del 77% il patto di stabilità 2013 dei comuni. E a beneficiarne sono stati soprattutto i minienti e il Sud. Per oltre 1.250 municipi lo sgravio concesso dal dl 35 è risultato essere superiore all'obiettivo di Patto 2013, mentre nel Meridione gli spazi finanziari aperti dal decreto hanno ridotto del 97% il Patto. È quanto emerge dai dati dell'Anci che ieri a Roma ha presentato un dossier sulla ripartizione territoriale delle risorse liberate dal decreto pagamenti. Ai circa 4.800 comuni che hanno presentato richiesta (4.576 collocati nelle regioni ordinarie, pari all'80% del totale, più altri 280 nelle regioni speciali) sono andati poco meno di 3,5 miliardi, a fronte di circa 1 miliardo attribuito alle pro vince. Circa il 70% degli spazi liberati a favore dei sindaci (2,5 miliardi) si riferisce a debiti ancora non estinti, mentre i pagamenti già effettuati sono stati scontati per un importo pari a 954 milioni. 1.300 milioni circa hanno preso del Nord e altrettanti quella del Sud, mentre al Centro sono arrivati 760 milioni. Se rapportato all'obiettivo di Patto, lo sgravio a livello nazionale abbatte il 77,8% dello sforzo richiesto nel 2013, ma l'efficacia relativa della misura risulta maggiore nei comuni più piccoli fra quelli soggetti (ovvero fra 1.000 e 2 mila abitanti), che vedono azzerato il proprio contributo. La ripartizione territoriale delle risorse. Se Bologna è la città meno indebitata d'Italia, Venezia sembra passarsela peggio di Napoli. I numeri calcolati dal Mef per distribuire i Comune Torino Debiti non estinti 33.610.000 36.433.000 Totale debiti Debito pro capite Totale bonus 70.043.000 92.100.679 10,59 0 2.179.000 3.498.235 10,28 2.179.000 7.653.000 9.458.000 22.837.169 3,91 17.111.000 Aosta Genova Debiti già pagati Milano 68.720.000 24.518.000 108.081.965 8,72 93.238.000 Venezia 61.529.000 62.838.000 162.411.093 62,26 124.367.000 3.555.000 Trento Trieste 183.000 3.372.000 5.596.514 4,91 1.754.000 4.897.000 9.615.797 4,76 6.651.000 0 3.696.000 5.933.674 1,60 3.696.000 Bologna Firenze 66.769.000 8.936.000 81.115.134 22,70 75.705.000 Roma 46.986.000 8.464.000 60.574.371 2,32 55.450.000 Ancona 3.219.000 1.999.000 6.428.257 6,40 5.218.000 Perugia 3.706.000 5.248.000 12.131.304 7,48 8.954.000 94.938.000 3.013.000 20.417.000 0 127.716.091 3.013.000 13,29 6,19 115.355.000 3.013.000 Napoli Campobasso Bari 6.320.000 10.819.000 23.689.161 7,51 17.139.000 Potenza 4.117.000 4.368.000 11.129.524 16,69 8.485.000 Catanzaro 5.259.000 2.601.000 9.434.727 10,56 7.860.000 Palermo 11.977.000 13.046.000 32.921.457 5,01 25.023.000 Cagliari 1.315.000 1.105.000 3.089.002 2,07 2.420.000 bonus sul Patto messi a disposizione dal dl 35/2013 riservano più di una sorpresa, se letti in una prospettiva geografica. E restituiscono una mappa della virtuosità abbastanza sui generis. Tuttavia, occorre tenere conto del particolare contesto in cui sono calati, ovvero quello di un provvedimento che mira sbloccare i pagamenti fermi alla fine dello scorso anno da parte degli enti che hanno un'immediata ed effettiva disponibilità di cassa. Con il decreto diffuso martedì scorso (si veda ItalictOggi del 15 maggio), via XX Settembre ha ripartito 4,5 miliardi (ovvero il 90% dei 5 miliardi com- plessivamente resi disponibili da decreto sblocca debiti) per consentire agli enti locali di pagare i propri fornitori. Gli spazi finanziari sono stati prioritariamente destinati a liberare i debiti accertati al 31/12/2012 che risultavano ancora non estinti all'8 aprile scorso. In base alle richieste presentate da comuni e province, che sono state interamente soddisfatte, si trattava di 3.248 milioni di euro. Gli stessi enti, inoltre, hanno evidenziato ulteriori 2.010 milioni di debiti già onorati prima del 9 aprile. Questi pagamenti da sono stati esclusi dal Patto per un importo complessivo di 1.210 milioni, pari alla dispo- nibilità residua (4.500-3.248), ripartendo le deroghe in proporzione agli importi richiesti dai singoli enti. In pratica, ciascun ente ha ottenuto circa il 62% della propria richiesta (1.252/2.010). Applicando tale percentuale alla quota assegnata sui pagamenti già effettuati ed effettuando qualche somma, è possibile calcolare il totale dei debiti al 31/12/2012 in capo ad ogni amministrazione. E qui iniziano le sorprese: Venezia primeggia sia in termini assoluti che su base pro capite, sopravanzando nettamente anche la superindebitata Napoli. Al contrario, se Campobasso è il capoluogo di regione con il valore assoluto più basso, a livello pro capite a risultare di gran lunga la più virtuosa è Bologna, che fa meglio anche delle città collocate nei territori a statuto speciale. Tuttavia, sarebbe pericoloso saltare subito alle conclusioni. Non è detto, infatti, che tali dati riflettano l'effettiva situazione dei diversi enti. Innanzitutto, si riferiscono ai soli debiti in conto capitale certi, liquidi ed esigibili, ovvero fatturati, alla fine dello scorso anno. Sono esclusi, quindi, i debiti di parte corrente, nonché tutti quelli maturati successivamente. Inoltre, il dl 35 chiedeva agli enti di indicare i debiti che possono essere pagati pronta cassa, minacciando pesanti sanzioni a carico di chi, dopo aver ottenuto il bonus sul Patto, non onori almeno il 90% delle fatture. È probabile, quindi, che molti enti a corto di liquidità si siano tenuti bassi nella richiesta, anche in considerazione delle incognite legate all'entità delle anticipazioni erogate dalla Cassa depositi. Discorso in parte diverso vale per un altro possibile indicatore di merito che si può desumere dall'analisi dei dati del riparto. A fronte di enti virtuosi che hanno pagato tutti o buona parte dei loro debiti già prima dell'entrata in vigore del dl 35, ve ne sono altri, che, di fatto, hanno tenuto tirati i cordoni della borsa in attesa dello sblocco, il che può essere sintomo di cattiva programmazione. Nel primo gruppo, spicca ancora Bologna, oltre ad Aosta e a Trento, che tuttavia sono avvantaggiate dal più favorevole regime finanziario che caratterizza le regioni ad autonomia differenziata. Sul versante opposto, a parte il caso estremo di Campobasso, si segnalano, oltre a Venezia, i casi di Roma e Firenze. Pagina 38 Enti, Patto abbattuto del 78% Pagina 58 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012 - 2015 pressunE t ECIINUSLIED.1:111.11MICII 11: POUTICO 9 az Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi 17/05/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Diffusione: 78.822 INIZIATIVA ANCI Per i comuni finanziamenti dal 5x1000 Le risorse del 5x1000 rappresentano una importante fonte di finanziamento per i comuni. Anche per il 2013, infatti, tutti i contribuenti potranno destinare ai comuni il 5x1000 della loro imposta sul reddito delle persone fisiche/Irpef. La scelta avviene in fase di compilazione delle loro dichiarazioni dei redditi attraverso Cud, modello 730 o modello Unico relative al periodo di imposta 2012. Una delle destinazioni previste dalla legge è il sostegno delle attività sociali svolte dal comune di residenza del contribuente. La scelta può essere effettuata semplicemente apponendo la propria firma nell'apposito riquadro corrispondente alla specifica finalità; anche i contribuenti che non presentano dichiarazione dei redditi possono comunque destinare tale quota compilando l'apposita dichiarazione acclusa al Cud e presentandola alla posta o ad un Caf. La strategia del comune, oltre alla possibilità di proporre in anticipo dei progetti di interesse da finanziare con tali fondi, deve essere quella di pubblicizzare tra i propri cittadini la possibilità di destinare il proprio 5x1000 a progetti locali, mantenendo quindi i fondi sul proprio territorio. In quest'ottica, l'Anci propone sul proprio sito internet www.ancLit una sezione dedicata a questo scopo in cui fornisce ai comuni materiale utile a questo scopo, quali bozze di manifesti, pieghevoli informativi, volantini e locandine da utilizzare per diffondere le informative ai propri cittadini. Il materiale è disponibile nella sezione http:// www.ancLit/index.cfm?layout=dettaglio& Iddett=42016. Rtproduztone rzseruata_. Pagina 40 Amministratori sui banchi Pagina 59 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 press LinE 17/05/2013 t QINUTIOUNO ECIINUSLICO.1:111.11MICII C ft/1.FM» 9 Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Diffusione: 78.822 Anci e Dipartimento della gioventù lanciano la seconda edizione. Domande entro il 2/6 Amministratori sui banchi Corso di formazione per i politici locali under 35 Pagina a cura DI ROBERTO LENZI perta la selezione per partecipare al corso per areperire fondi all'intero della pubblica amministrazione, previste anche borse di studio per le spese di vitto e alloggio. E ai blocchi di partenza la seconda edizione del corso di formazione specialistica in amministrazione municipale — ForsAm valida per l'anno 2013. Si tratta di un'iniziativa a valere sull'Accordo tra Anci e Dipartimento della gioventù e del Servizio civile nazionale, denominata «Scuola Anci per giovani amministratori>, e avviata a partire dal 2012. La Scuola è rivolta agli under 35 impegnati nell'amministrazione delle città e dei comuni italiani ed è finalizzata all'acquisizione di valori, obiettivi e strumenti idonei a governare al meglio il proprio territorio. In particolare, attraverso la propria Scuola per giovani amministratori l'Anci vuole contribuire a sviluppare, consolidare e diffon- dere un corpus di conoscenze utile a governare la crescente complessità del sistema delle comunità locali. La sede del corso è in Anci, presso il centro documentazione dei comuni italiani, a Roma. L'istanza di ammissione va presentata tramite il sito internet www. scuolagiovaniamministratori.anci. it entro le ore 24,00 del giorno 2 giugno 2013. Formazione per giovani amministratori Sono ammessi alla selezione sindaci, assessori, consiglieri comunali, presidenti e consiglieri di circoscrizione, presidenti e assessori di unioni di comuni in carica al momento della presentazione della domanda, in possesso di un diploma di laurea almeno di primo livello e che abbiano un'età massima di 36 anni, da compiere entro il 31 dicembre 2013. Possono inoltre presentare domanda di ammissione i candidati alle elezioni ammi- nistrative in programma il 26 e 27 maggio 2013, con riserva di ammissione alle prove di selezione solo in caso di elezione. Sono esclusi gli amministratori che hanno partecipato alla prima edizione del ForsAm, tenutasi nel 2012. Percorso da 252 ore in 9 mesi Il ForsAm è articolato in un percorso integrato di formazione lungo un periodo di nove mesi, da luglio 2013 a marzo 2014. Le attività didattiche sono incentrate su un corso di formazione specialistica di 208 ore, preceduto da un corso di inserimento residenziale di 44 ore, finalizzato all'omoge- neizzazione delle conoscenze e alla costruzione del clima di apprendimento. Il percorso formativo si articola nelle seguenti aree tematiche, che saranno affrontate in logica interdisciplinare: i diritti, le regole, i settori di servizio, la gestione e la valorizzazione delle risorse, il reperimento delle risorse, l'innovazione e le città, la politica di coesione nella programmazione 2014-2020. Iscrizione gratuita La frequenza del corso è gratuita per i partecipanti, non è quindi prevista alcuna quota di iscrizione. È richiesta ai partecipanti una frequenza pari almeno all'80% del totale delle ore complessivamente previste per il corso di specializzazione e per il corso di inserimento residenziale. In caso di frequenza inferiore alla soglia prefissata i partecipanti non sono ammessi alla prova finale che permette di ottenere un diploma rilasciato da Anci. Disponibili otto borse di studio per vitto e alloggio Sono a disposizione otto borse di studio a esclusiva copertura delle spese di vitto e alloggio durante i giorni di lezione. La richiesta potrà essere fatta a seguito del positivo esito della selezione, sulla base del proprio Isee. A tutti i partecipanti è richiesto un deposito dell'importo di mille euro a garanzia della buona conservazione delle attrezzature concesse in comodato d'uso e della serietà dell'impegno didattico; il deposito verrà restituito ai partecipanti ammessi alla prova finale al momento delle riconsegna delle attrezzature una volta constatatane l'integrità. Prove di selezione il 10 e 11 giugno Coloro che avranno inviato la candidatura per partecipare al ForsAm e che risultano in possesso dei requisiti, saranno invitati alle prove di selezione, che si terranno nei giorni 10 e 11 giugno 2013 a Roma. Le prove di selezione consistono in un compito scritto di logica e un colloquio motivazionale. Gli esiti della selezione verranno comunicati ai partecipanti entro il 21 giugno 2013. Pagina 40 Amministratori sui banchi Pagina 60 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE t QINUTIOUNO ECIINUSLICO.1:111.11MICII C ft/1.FM0 9 az Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi 17/05/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Diffusione: 78.822 CANDIDATURE ENTRO IL 19/7 L'Ue stanzia 2,65 mln per un partenariato europeo dello sport La Commissione Ue stanzia 2,65 per finanziare progetti transnazionali proposti da enti pubblici o da organizzazioni senza scopo di lucro al fine di individuare e testare reti adeguate e buone pratiche nel settore dello sport. Si tratta dell'invito a presentare proposte Eac/S03/13 denominato «Azione preparatoria: Partenariato europeo per gli sport». I progetti dovranno riguardare il rafforzamento della buona governance e della duplice carriera nello sport, favorendo la mobilità dei volontari, degli allenatori, dei dirigenti e del personale delle organizzazioni sportive senza scopo di lucro. Inoltre, potranno riguardare la protezioni degli atleti, in particolare i più giovani, contro i rischi per la salute e la sicurezza migliorando le condizioni di allenamento e di competizione, nonché la promozione di sport e giochi tradizionali europei. Il cofinanziamento dell'Ue interverrà fino a un massimo dell'80% dei costi ammissibili complessivi. Il contributo del candidato dovrà essere pari almeno al 20% del totale dei costi ammissibili. Le domande che comportano un finanziamento addizionale sono incoraggiate e riceveranno punti di priorità supplementari. I costi relativi al personale non possono superare il 50 % dei costi ammissibili complessivi. I progetti devono iniziare tra 1'1 gennaio 2014 e 1131 marzo 2014 ed essere ultimati entro il 30 giugno 2015. Le candidature devono essere inviate entro il 19/7/2013. Bando è disponibile all'indirizzo http:// ec.europa.eu/sport/preparatory actions/ doc1009 en.htm Pagina 40 Amministratori sui banchi Pagina 61 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 pressunE 17/05/2013 t QINUTIOUNO ECIINUSLIED.1:111.11MICII 11: POUTICO 9 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi o Diffusione: 78.822 ANUTEL HA STIPULATO UNA CONVENZIONE CON ARUBA Dai comuni la Pec gratuita ai contribuenti C ome è noto in un momenti di spending review gli enti locali devono ingegnarsi per ridurre le spese. Il contributo che può dare il settore tributi a tale obiettivo poggia sulla riduzione dei costi del servizio postale cartaceo. Senza contare che spesso la notifica di una raccomandata non viene effettuata nel pieno rigore normativo, oppure viene restituita al mittente per recapito insufficiente o altro. Ecco perché si rende necessario per tutti i comuni implementare la comunicazione telematica e sensibilizzare i contribuenti all'utilizzo degli strumenti di comunicazione elettronica, attraverso l'uso della Pec definibile come un postino virtuale. Infatti con l'uso di tale strumento informatico risparmia sia il contribuente, a cui non verrebbero addebitate spese di stampa e spedizione, sia la pubblica amministrazione che velocizza e mette in sicurezza la procedura di notifica degli atti. L'Anutel invita i comuni a utilizzare la Pec per le notifiche/comunicazioni nei confronti dei contribuenti e delle imprese, che oltre a rispondere alle finalità espresse dal dlgs 82/2005 in termini di maggiore efficacia ed efficienza dell'azione amministrativa, consente altresì all'ente un considerevole risparmio in termini di costi e di risorse impiegate rispetto al tradizionale invio dei documenti cartacei per mezzo del canale postale. L'utilizzo della Pec specialmente nell'ambito delle entrate comunali consente l'invio ai contribuenti di comunicazioni, modelli di pagamento dei tributi e delle altre entrate, nonché di solleciti di pagamento e in prospettiva (al momento non è ancora pacifico) la notifica di avvisi di accertamento, in sostituzione degli attuali invii postali, con l'azzeramento dei costi di spedizione. La Pec alla data odierna viene utilizzata principalmente dai professionisti e dalle imprese, mentre è molto meno diffusa tra i cittadini. Per incentivarne l'utilizzo, il comune può contribuire fornendo una Pec gratuita tramite la convenzione Anutel-Aruba Pec che prevede un costo irrisorio pari a 1 € oltre Iva annuo. Tale Pec servirà al contribuente per inviare tutte le comunicazioni al proprio ente sen- Franco Tuccio za spostarsi di casa, e verrà altresì u ilizzata dall'ente per l'invio di tutti gli atti che riguardano il cittadino/contribuente. Descrizione del servizio - caratteristiche tecniche: - spazio disco minimo di 1 GB per ciascuna casella; - traffico illimitato; - antivirus (secondo quanto previsto dalla normativa); - antispamming (secondo quanto previsto dalla normativa); - accesso da tutti i client di posta (Outlook, Outlook Express, Thunderbird. Eudora ecc.); - accesso via webmail (attraverso canale sicuro); - possibilità di ricevere una notifica via email alla ricezione di un nuovo messaggio di Pec; - ricezione e-mail non certificate; - nell'ambito dello spazio dedicato, conservazione a tempo illimitato di messaggi, ricevute ed allegati; - conformità alla normativa vigente (dpr 11 febbraio 2005 n. 68, dm 2 novembre 2005); - validità legale dei messaggi inviati/ricevuti; - non ripudiabilità del messaggio inviato/ricevuto; - garanzia dell'identità del mittente. Caratteristiche del dominio certificato Tutte le caselle verranno certificate sul dominio Comune.pec.it Per cui le caselle pec avranno la forma [email protected]. it (ad esempio: [email protected] ). Per aderire i comuni potranno accedere direttamente dal sito www.anutel.it -o Pagina 41 Riscossione locale a rischio caos Pagina 62 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012 - 2015 press LinE 17/05/2013 t QINUTIOUNO ECIINUSLICO. 1:111.1111111(:II C ft/1.FM» 9 Direttore Responsabile: Pierluigi Magnaschi Periodicità: Quotidiano Tiratura: 127.349 Diffusione: 78.822 Il bilancio a un anno dall'entrata in vigore della riforma rivela più ombre che luci Residenza in ungiorno, un flop Verifiche lumaca. E si moltiplicano le false dichiarazioni DI LILIANA PALMEERI I l 9 maggio 2012 entrava in vigore l'art. 5 del dl n. 5/2012, convertito dalla legge n. 35/2012. L'accoglienza ricevuta dagli ufficiali d'anagrafe è stata poco calorosa, non per via della normale resistenza nei confronti del nuovo che avanza, ma della consapevolezza che ci si trovava di fronte a una rivoluzione voluta per semplificare la vita al cittadino, ma che chiedeva un costo altissimo da pagare: la messa a repentaglio della regolare tenuta dell'anagrafe per effetto della modifica delle normali regole procedurali. È bastato, infatti, ribaltare le fasi del procedimento amministrativo d'iscrizione anagrafica, anticipando il provvedimento d'iscrizione, variazione o cancellazione ad un momento antecedente la fase istruttoria, per suscitare preoccupazione e disorientamento negli operatori anagrafici. Verrebbe da chiedersi: era proprio necessaria questa riforma? Poteva la necessità di dare segnali di semplificazione ai cittadini trovare soddisfazione nella rivoluzione di un sistema, come quello anagrafico, che rappresenta, fuori da ogni dubbio, una delle basi fondamentali del nostro sistema amministrativo? Tutti sanno che alla registrazione anagrafica sono connesse una molteplicità di conseguenze che si traducono in benefici, diritti e anche doveri. Elencarli tutti, ammesso che sia possibile, sarebbe in questa sede inutile e noioso; però basti pensare all'assistenza sanitaria, al diritto di voto (e ai possibili fenomeni di turismo elettorale che possono decidere le sorti di una consultazione elettorale, anche per una manciata di voti) ai benefici fiscali (vera pietra al collo della regolare tenuta dell'anagrafe insieme con altri benefici di varia natura) e così via, benefici che si ottengono rapidamente, anche a scapito di altri cittadini. Non si dimentichi, infatti, che il beneficio di chi ha ottenuto indebitamente l'iscrizione anagrafica (o altri provvedimenti quali il cambio di abitazione) si tramuta in un danno, che può assumere entità rilevanti, per altri cittadini e per la collettività in genere. I fautori di questa riforma, della quale sinceramente si poteva fare a meno, hanno puntato sulla responsabilizzazione del cittadino, che deve essere informato delle conseguenze che scaturiscono dalla falsa dichiarazione anagrafica; prima fra tutte la decadenza dai benefici. Tuttavia, l'esperienza ci sta insegnando che ciò che gli ufficiali d'anagrafe presagivano si è puntualmente avverato; non bastano le sanzioni previste per le dichiarazioni mendaci a scoraggiare il cittadino furbo. Le ragioni della debolezza di questa riforma sono tante e vale la pena di richiamarle. Uno dei motivi fondamentali è dato dall'introduzione, nell'ambito dei procedimenti anagrafici a istanza di parte del c.d. silenzio-assenso: se l'ufficiale d'anagrafe non invia al cittadino la comunicazione di cui all'art. 10-bis della legge n. 241/1990 entro il termine, perentorio, dei 45 giorni dalla data di presentazione della dichiarazione anagrafica, quanto dichiarato dal cittadino si considera conforme alla situazione di fatto in essere alla data della ricezione della dichiarazione (art. 20, legge n. 241/1990); in pratica, il provvedimento già adottato entro i due giorni dalla presentazione dell'istanza si «consolida». Ora, potrebbe sembrare facile, a giudizio dei non addetti ai lavori, trovare la soluzio- ne e cioè velocizzare gli accertamenti, per scongiurare il pericolo del determinarsi del silenzio-assenso. Sarebbe facile, ma in concreto non lo è, per svariati motivi; le perduranti carenze di dotazioni organiche, una scarsa collaborazione e un'errata concezione dell'importanza degli accertamenti, da farsi tempestivamente e non a campione, come erroneamente è stato sostenuto, stanno portando a una situazione insostenibile: in molti casi gli accertamenti non vengono effettuati ovvero vengono restituiti con ritardo, impedendo all'ufficiale di anagrafe di svolgere il suo compito e determinando un effetto inaccettabile: il consolidarsi di registrazioni anagrafiche in mancanza dei presupposti di legge. È un quadro abbastanza sconfortante, se si considera che anche nella vigenza della previgente disciplina la decorrenza della variazione si ancorava al momento della presentazione dell'istanza, salvaguardando dunque i diritti del cittadino. Ancora una volta, in questo strano Paese, è stata scelta la via più breve per ottenere il risultato voluto e cioè il drastico taglio dei tempi di definizione dei procedimenti anagrafici. Però il costo di tale scelta è piuttosto alto, poiché si è deciso di soprassedere a una regola fondamentale del procedimento amministrativo: quella che vuole che il provvedimento amministrativo sia adottato dopo la necessaria fase istruttoria e cioè dopo aver acquisito tutti gli elementi e le fonti di prova necessari. Purtroppo, oggi, dopo un anno di esperienza, superato l'iniziale e giustificato disorientamento, anche grazie alla preziosa e capillare opera di formazione professionale svolta da Anusca, restano numerose zone d'om- bra. Ad esempio, è necessario fare chiarezza su alcune questioni ancora dibattute, come la questione della necessaria segnalazione della discordanza fra quanto dichiarato dal cittadino e quanto emerso dai successivi accertamenti; le autorità di pubblica sicurezza, destinatarie per legge di tale segnalazione, si comportano in maniera disomogenea sul territorio nazionale, con grave danno al principio della parità di trattamento in casi uguali. Inoltre, bisogna chiedersi se tutti siano pienamente consapevoli della gravità delle conseguenze che si determinano a seguito del silenzio assenso, nei casi in cui emerga a posteriori la mancanza dei presupposti di legge; su questo versante la dottrina si è sforzata di individuare dei margini di azione per cercare di porre rimedio a un provvedimento anagrafico indebitamente consolidatosi, nonostante la mancanza dei requisiti di legge; l'ufficiale d'anagrafe conserva intatto il potere dovere di intervenire d'ufficio per la regolare tenuta dell'anagrafe (segnalazione ex art. 16, dpr n.223/1989, avvio procedimento di cancellazione per irreperibilità ecc.). Resta, inoltre, ferma la possibilità di procedere, con le dovute cautele e nel rispetto delle regole generali del procedimento amministravo (incluso la comunicazione di avvio del procedimento) all'adozione di un provvedimento di annullamento in autotutela, ai sensi dell'art. 21-nonies legge n. 241/1990; tuttavia questa modalità operativa, prevista dall'art. 20 della legge n. 241/1990, implica la collaborazione del comune di provenienza, che deve in ogni caso essere disponibile a reiscrivere in anagrafe la persona. In definitiva, una riflessione deve essere fatta anche sui costi da mettere in preventivo per eli- minare tali effetti: si tratta di costi notevoli, sia in termini di risorse umane, sia in termini finanziari. Allora è legittimo chiedersi se sia il caso di ritornare sui propri passi e di cambiare strategia, tenendo anche conto del fatto che uno dei prossimi appuntamenti è rappresentato dall'istituzione e messa a regime dell'Anagrafe nazionale della popolazione residente (art. 2, comma, 1 dl n. 179/2012, che ha sostituito l'art. 62 del Cad) una delle misure individuate dall'Agenda digitale italiana. Dato che l'Anpr viene individuata dal legislatore quale «base di dati d'interesse nazionale», sembra inevitabile adoperarsi perché questo strumento sia attendibile, poiché basato su registrazioni corrette e veritiere. Ed è anche doveroso riflettere sulle possibili disastrose conseguenze di un sistema che potrebbe non essere in grado di porre rimedio agli effetti illegittimi determinatisi a seguito di dichiarazioni anagrafiche non veritiere: oggi il comune provvede alle comunicazioni di annullamento dei provvedimenti illegittimi ai diversi enti interessati. Domani il sistema di gestione di tale flusso di dati sarà in grado di gestire e tenere sotto controllo efficacemente questo adempimento importantissimo? Pagina a cura di Primo Mingozzi Ufficio Stampa Viale Tenne, 1056 40024 Castel San Pietro Tenne (B0) Tel. +39 051/944641 ta. - fax +39 051/942733 Internet: www.anuscait mal segreteria @anuscLit • dficiostampa@ anusca.it Pagina 52 Residenza in 1111 giorno. un fio!, Pagina 63 di 63 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
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